La maglia numero 10 ha da sempre grande fascino, e lo ha tuttora nonostante la numerazione sia diventata fissa e la maglia legata al ruolo esista sempre meno. Anche Camerun e Croazia hanno i loro numeri 10; siamo andati a prenderli dalle probabili formazioni e ve li presentiamo qui, stasera saranno entrambi titolari e osservati speciali della partita che può tenere in corsa le due nazionali in questi Mondiali 2014. Ha compiuto 22 anni lo scorso gennaio ma è uno dei giocatori più interessanti tra le fila dei Leoni Indomabili, e un attaccante che in ambito europeo sta acquistando grande visibilità. Come molti africani di lingua francese ha iniziato la sua campagna nel Vecchio Continente dalla Ligue 1: con la maglia del Valenciennes ha giocato tante volte ma segnato poco, in questa stagione ha vestito la maglia del Lorient ed è esploso anche sotto porta, segnando 16 gol. Nel Camerun di stasera gioca al fianco di Choupo-Moting e deve riuscire a non far pesare l’assenza di un certo Samuel Eto’o: compito duro, ma ha le qualità per condurlo in porto. Di lui sappiamo tutto: 29 anni da compiere a settembre, cresciuto nella Dinamo Zagabria che da sempre è fucina di grandi talenti. Nel Tottenham è diventato grande giocatore, il Real Madrid lo ha reso un campione: ci è arrivato nel 2012 dopo essersi di fatto “ammutinato” pur di farsi cedere, e le merengues lo hanno pagato 42 milioni di euro. Forse dopo Pirlo è oggi il regista più illuminato al mondo; nella Croazia è l’uomo che detta i tempi e fornisce il ritmo alla squadra, giocando al fianco di un altro centrocampista che ogni tanto lo sgrava dal compito di interdire. Solitamente, e vale anche per la sua squadra di club, se gira lui girano tutti i compagni, e questa sera Nico Kovac ha bisogno di questo.
Nella partita dell’Arena Amazonia di Manaus, Camerun-Croazia, tanti sono i giocatori attesi al riscatto dopo aver perso la gara di esordio; e allora, abbiamo provato a individuare un protagonista per squadra, uno di quelli che potrebbero decidere la contesa magari non con un gol ma con una prestazione maiuscola. Vi presentiamo di seguito le nostre scelte. Il protagonista può essere lui per un motivo molto semplice: la Croazia ha tanta qualità in mezzo al campo e se non viene fermata nella fase di impostazione può dilagare come una marea nella trequarti avversaria, dove può risultare letale. Song arriva da due stagioni negative nel Barcellona: ha giocato poco, il calcio spagnolo non faceva per lui, e probabilmente tornerà in Premier League. Il suo valore però resta: grande dinamismo, capacità di impostare l’azione ma anche di spezzare quella altrui. Se saprà guidare la mediana come ci aveva abituato nell’Arsenal e trascinerà i compagni, le cose per i Leoni Indomabili potrebbero essere più semplici. Può essere il suo Mondiale: ha vinto l’Europa League da capitano e leader del Siviglia, e pochi giorni fa ha ricevuto la notizia del suo passaggio ufficiale al Barcellona. E’ l’occasione di una vita, dopo che era esploso nello Schalke 04 dove però avevano deciso di non credere in lui, e dopo che nella Liga è diventato un centrocampista tuttofare che può giocare dietro la punta, sull’esterno in una linea a tre o in mediana a dare supporto alla creatività, come Nico Kovac lo vede in nazionale. Già contro il Brasile aveva brillato al fianco di Modric, ora si deve ripetere e dare quel qualcosa in più alla squadra, magari facendosi vedere anche in zona gol (ne ha 9 in 63 presenze con la Croazia).
Camerun-Croazia si gioca all’Arena Amazonia di Manaus alla mezzanotte italiana; vale per la seconda giornata del gruppo A della Coppa del Mondo 2014. Grande occasione per entrambe le nazionali: hanno perso all’esordio e, visto il pareggio tra Brasile e Messico, possono avvicinarsi alla vetta del girone e rimanere in piena corsa per la qualificazione agli ottavi di finale. Per contro però la formazione che dovesse uscire sconfitta da questa sfida saluterebbe i Mondiali con una giornata di anticipo. Perciò in campo ci sarà tanta tensione, e questa unita al clima ostico che sappiamo accompagnare questa località può far venir fuori una partita non esattamente spettacolare. L’arbitro è il portoghese Pedro Proença.
Volker Finke schiera i Leoni Indomabili con il solito 4-4-2, che però all’esordio ha fatto male contro il Messico e ha rischiato l’imbarcata (che sarebbe arrivata se l’arbitro avesse convalidato i due gol regolari di Giovani dos Santos). Questa volta in campo ci sarà dal primo minuto Vincent Aboubakar: l’attaccante del Lorient è uno dei grandi attesi all’appuntamento e il suo Commissario Tecnico decide di schierarlo al fianco di Choupo-Moting, che nella prima partita si è fatto notare soltanto per aver toccato (non visto) il pallone che poi il numero 10 del Messico ha messo in porta per il secondo gol annullato. In mediana ci si affida a Mbia, che dovrebbe allargare la sua posizione sulla fascia destra, e Alex Song che nel Barcellona ha giocato poco ma resta un centrocampista intelligente e dal grande potenziale. Ad accompagnare sulla fascia sinistra c’è Moukandjo; per quanto riguarda la linea difensiva, potrebbe traslocare a destra Assou-Ekotto così da lasciare la sinistra a Bedimo, in mezzo due centrali di esperienza come Nkolou e Chedjou, che nella stagione appena conclusa hanno saggiato i ritmi e il valore della Champions League.
Resta il grande mistero del perchè Finke non veda Joel Matip come un titolare: il giocatore dello Schalke 04 può giocare anche come mediano davanti alla difesa e probabilmente la sua esperienza in campo internazionale farebbe molto comodo a una squadra che ha faticato parecchio all’esordio. Va in panchina anche Pierre Webo: la sua fisicità potrà eventualmente servire nella ripresa, magari insieme alla gioventù di Edgar Salli che ha solo 21 anni e appena una decina di apparizioni in nazionale.
Tegola per il Camerun: Samuel Eto’o non si è allenato e la federazione ha fatto sapere che dovrà restare a riposo una decina di giorni per un infortunio al ginocchio. Significa però che il suo Mondiale sarebbe già finito qualora i Leoni Indomabili fossero eliminati al primo turno. Finke dunque non può schierare il suo capitano e leader carismatico per una partita che è già da dentro o fuori.
Mario Mandzukic torna dalla squalifica e questa è la prima grande notizia per Nico Kovac. La Croazia ha avuto vari problemi nel corso di questi primi giorni: prima la minaccia di ritirare la squadra ha seguito del discutibile arbitraggio di Nishimura nella partita contro il Brasile, poi le foto di nudo di alcuni giocatori pubblicate su Twitter con conseguente silenzio stampa da parte di squadra e staff. Ora questa partita che vale la permanenza in corsa per gli ottavi di finale. Mandzukic a parte, si cambia modulo: sarà 4-5-1 con l’idea di infoltire una mediana che ha comunque tanta qualità e sa giocare il pallone. Titolare il classe ’92 Marcelo Brozovic, che era subentrato lo scorso giovedi; restano ovviamente intoccabili Rakitic e Modric che sono gli aghi della bilancia della mediana croata, mentre sulle corsie agiranno come sempre Perisic e Olic, che avranno come loro dirimpettai rispettivamente Srna e Vrsaljko. Davanti quindi ci si appoggia all’attaccante del Bayern Monaco nella speranza che i suoi gol spingano avanti la nazionale.
Torna in panchina Jelavic, risultato troppo solo in attacco e non in grado di rendersi pericoloso; dalla panchina potrebbe comunque essere un’arma interessante per Kovac. Si siede anche Mateo Kovacic: il ragazzino dell’Inter non ha demeritato ma il suo Commissario Tecnico vuole qualcosa di diverso a centrocampo, Brozovic rispetto a lui ha più fase difensiva e può unire i reparti. Altre armi a disposizione sono Eduardo da Silva e Sammir, i due brasiliani naturalizzati che possono portare dinamismo e qualità alla squadra.
Non ci sono indisponibili ma la Croazia rischia molto: potrebbe arrivare alla partita decisiva contro il Messico con entrambi i due centrali difensivi squalificati, perchè Lovren e Corluka sono stati ammoniti contro il Brasile. Oppure – forse ancora peggio – potrebbero giocare senza di loro gli ottavi di finale.
16 Itandje; 2 Assou Ekotto, 3 Nkolou, 14 Chedjou, 12 Bedimo; 17 Mbia, 6 Song, 11 Makoun, 10 Moukandjo; 10 Aboubakar, 13 Choupo-Moting. Allenatore: Finke
A disposizione:
Squalificati: 1 Feudjou, 23 Ndjock, 4 Djeuguoe, 22 Nyom, 21 Matip, 5 Nounkeu, 7 Nguemo, 15 Webo, 18 Enoh, 19 Olinga, 20 Salli
Indisponibili: Eto’o
Diffidati: Nounkeu
1 Pletikosa; 11 Srna, 5 Corluka, 6 Lovren, 2 Vrsaljko; 18 Olic, 7 Rakitic, 10 Modric, 14 Brozovic, 4 Perisic; 17 Mandzukic. Allenatore: N. Kovac
A disposizione: 12 Zelenika, 23 Subasic, 3 Pranjic, 13 Schildenfeld, 21 Vida, 8 Vukojevic, 15 Badelj, 19 Sammir, 20 Kovacic, 9 Jelavic, 16 Rebic, 22 Eduardo da Silva
Squalificati: –
Indisponibili: –
Diffidati: Corluka, Lovren
Arbitro: Proença (Portogallo)
– Dentro o fuori. Camerun e Croazia hanno perso all’esordio e ora si sfideranno in un match che decreterà chi dovrà dire addio ai sogni mondiali. I leoni d’Africa sono caduti all’Arena das Dunas di Natal contro il Messico, piegati dal gol di Oribe Peralta, mentre i croati si sono dovuti inginocchiare ai padroni di casa del Brasile, aiutato da un rigore inesistente assegnato ai verde oro dall’arbitro giapponese Nishimura (ma anche dalla poca reattività del portiere croato Pletikosa). Ora entrambe le nazionali devono fare punti: si gioca a Manaus, che ha ospitato l’esordio vittorioso dell’Italia contro l’Inghilterra, all’Arena de Amazonia alla mezzanotte nostrana. Eccovi dunque tutte le notizie alla vigilia di Camerun-Croazia e le probabili formazioni delle due squadre.
A rendere ancora più difficile la vita del c.t., il tedesco Finke, ecco l’infortunio di Samuel Eto’o, stella della nazionale camerunense in campo e fuori. L’undici africano non ha certo impressionato nella sfida contro il Messico: poca organizzazione e tanta confusione. Nelle ultime partite mondiali solo sconfitte: arriverà l’inversione di tendenza per una squadra lontana dai fasti di Italia ’90? Al posto dell’attaccante del Chelsea, Finke pensa all’inserimento di Webo come prima punta nel 4-5-1 che dovrebbe essere il prudente modulo tattico. Prima non prenderle, perché perdere avrebbe esiti letali, anche se fare gol senza Eto’o non si annuncia semplice.
– La rabbia per come è andata la partita con il Brasile è tanta, ma adesso Kovac dovrà trasformare questa carica in voglia di azzannare l’avversario i campo. Rispetto alla prima partita il ct croato recupera niente meno che Mario Mandzukic (che doveva scontare un turno di squalifica), che sarà sostenuto da un tridente di trequartisti formato da Perisic, Kovacic e Olic, ma soprattutto dai registi Modric-Rakitic, una coppia tra le più forti del mondo in quella zona del campo. Settimana non facile per la selezione croata, visto che la privacy dei giocatori è stata turbata dall’occhio indiscreto dei paparazzi che hanno immortalato i calciatori nudi in piscina del loro ritiro a Praia do Forte. La risposta della nazionale? Silenzio stampa per tutto il torneo.