Dopo aver presentato i protagonisti attesi nelle probabili formazioni di Spagna-Cile, siamo ora ai jolly: quei giocatori cioè che non partono titolari ma che possono risultare più importanti di loro, entrando a gara in corso e cambiandone l’inerzia, magari anche andando in gol. Sia le Furie Rosse che la Roja hanno calciatori che potrebbero stare comodamente in campo dal primo minuto; ne abbiamo scelto uno per schieramento. Impossibile non nominarlo. Che di questa nazionale sia diventato un jolly suona strano: con 58 gol è il marcatore più prolifico nella storia delle Furie Rosse. L’età tuttavia avanza per tutti, e allora l’asturiano va in panchina. Per essere però un’arma letale: solitamente quando sente aria di grande manifestazione si esalta e lascia il segno. Può fare la prima punta o, come spesso nella Spagna, l’esterno offensivo; dopo 186 gol nella Liga saluta il suo Paese e va negli Stati Uniti. Ha vinto tutto, è stato capocannoniere di Euro 2008 e vice capocannoniere del Mondiale 2010 di cui ha vinto il Pallone di Bronzo ed è stato inserito nell’All-Star Team, nel 2010 era nella squadra dell’anno della UEFA. Eppure parte dalla panchina. E’ passato anche dalla nostra Serie A; forse era nel destino, visto che i primi passi (dopo il Colo Colo) li ha mossi nell’Audax Italiano (che è di Santiago ed è stato fondato ovviamente da emigrati del nostro Paese). Con l’Udinese però non ha mai sfondato: la sua fortuna l’ha trovata in Spagna, dove in Segunda Division nel Celta Vigo ha segnato 14 gol in una stagione. L’Udinese l’ha quindi ceduto definitivamente al Granada, altra società di proprietà dei Pozzo, e di qui nuovamente al Celta Vigo ma questa volta nella Liga, sotto la guida di Luis Enrique. Ha giocato quasi sempre: 5 gol e 6 assist, elemento importante per la grande stagione della squadra. E’ un esterno offensivo: prevalentemente gioca a destra, ma può anche ricoprire il ruolo di trequartista.



Quali saranno i protagonisti di Spagna-Cile? Nelle probabili formazioni della partita del Maracanà, valida per il gruppo B dei Mondiali 2014, ci sono tanti giocatori conosciuti o meno che possono risolvere la contesa in favore dell’una o dell’altra squadra: ne abbiamo scelto allora uno per nazionale, cercando di puntare sui nomi meno altisonanti e ipotizzare il potenziale matchwinner nascosto nelle pieghe del match. La scelta “forte” di Vicente Del Bosque: sulla fascia destra questa sera gioca lui. Classe ’85, in nazionale ha 8 presenze: è il voto nuovo delle Furie Rosse. La sua trasformazione tattica si deve a Diego Simeone: prima era un’ala nemmeno troppo convincente, con l’arrivo del Cholo all’Atletico Madrid è diventato un terzino che percorre tutta la fascia e ha giocato una stagione strepitosa, risultato uno dei migliori nella pazzesca squadra biancorossa campione di Spagna dopo 18 anni e finalista di Champions League. Chiara la decisione del CT: serve più spinta sulle corsie, e Juanfran è l’uomo giusto perchè consente di trasformare lo schieramento della Spagna in un 3-4-3 sulla scia di quanto faceva il Barcellona di Guardiola. Dovesse funzionare, si sarebbe guadagnato la titolarità per le partite a venire. E’ uno dei fedelissimi di Jorge Sampaoli: lo ha avuto nella Universidad de Chile che ha vinto la Copa Sudamericana nel 2011 e ha raggiunto la semifinale di Copa Libertadores l’anno dopo. Oggi gioca nel Santos; classe ’88, è un terzino sinistro ma “alla sudamericana”, ovvero di quelli che badano molto più alla fase offensiva che al gioco di ripiegamento senza palla. E infatti, questa sera Mena partirà in linea con i centrocampisti, e lo stesso farà Isla dall’altra parte: servirà la sua spinta per costringere Juanfran a un atteggiamento più prudente, facendo venire meno uno dei punti di forza della Spagna che è bravissima ad allargare il campo sfruttando la corsa dei laterali. 



Sarà l’Estadio Maracanà l’ultima fermata dei campioni del mondo? Spagna-Cile si gioca alle ore 21 italiane nel mitico tempio di Rio De Janeiro, il gruppo B è alla sua seconda giornata e clamorosamente le Furie Rosse devono vincere per restare in corsa nei Mondiali 2014. A dire il vero era successo così anche quattro anni fa e poi sappiamo com’era finita; qui però le cose sono diverse, perchè l’Olanda ha rifilato cinque gol alla nazionale di Vicente Del Bosque e soprattutto il Cile ha già 3 punti, perciò la situazione è complicata e i campioni sono chiamati a dare risposte. Se sarà davvero la fine di un ciclo lo scopriremo, intanto a sperare è la Roja che partiva come terza forza in questo girone e adesso vede la qualificazione decisamente possibile. Arbitra lo statunitense Mark Geiger. 



Si cambia subito: Del Bosque ha capito che il tempo degli esperimenti è finito e vara la sua formazione migliore. In attacco si rivede Fernando Torres: non sarà più l’attaccante straordinario che trascinò la squadra all’Europeo 2008, ma resta un giocatore da 37 gol in nazionale e che solitamente risponde presente quando la palla scotta e va messa in porta. Alle sue spalle il terzetto del Barcellona Pedro-Xavi-Iniesta, dietro confermati Xabi Alonso e Sergio Busquets. Per quanto riguarda la difesa, la coppia centrale rimane ovviamente la stessa (Piqué-Sergio Ramos) mentre Azpilicueta trasloca a sinistra per fare spazio a Juanfran. Una scelta che punta sulla maggiore spinta: il giocatore dell’Atletico Madrid era un esterno offensivo prima che Simeone lo convertisse in terzino con grande successo. Dunque lo schema rimane sostanzialmente lo stesso, ma il baricentro dovrebbe essere più alto e davanti c’è un giocatore che pur da area di rigore sa prendere parte alla manovra e dare una mano sulla trequarti. 

A pagare la disfatta contro l’Olanda sono dunque essenzialmente in tre: Jordi Alba, triturato da Robben e Janmaat nel secondo tempo, David Silva che pur nella sua eleganza e leggerezza non è stato efficace, e soprattutto Diego Costa. L’attaccante dell’Atletico Madrid era il grande atteso della vigilia: significava modificare assetto e sistema di gioco, un sistema che ha portato tre titoli. L’esperimento non ha dato i suoi frutti; naturalmente il bomber resta a disposizione qualora ci fosse bisogno di più peso offensivo. Koke e Fabregas sono la prima soluzione per la mediana, occhio al nuovo acquisto del Chelsea che sa occupare più ruoli e fare anche il finto centravanti. Juan Mata può portare verve sulle corsie o anche alle spalle delle punte.

Non ce la fa David De Gea, che non va nemmeno in panchina; perdita “minore” visto che si tratta del secondo portiere, ma attenzione perchè Iker Casillas è diffidato e qualora dovesse ricevere un’altra ammonizione tra stasera e la partita contro l’Australia, la Spagna potrebbe ritrovarsi con il solo Pepe Reina a disposizione tra i pali. Tutti gli altri sono a disposizione di Del Bosque.

Cambia anche Jorge Sampaoli: difesa a tre con Isla e Mena che si alzano sulla linea dei centrocampisti, così da lasciare Silva, Medel e Jara a comporre il terzetto difensivo davanti a Claudio Bravo, che gioca da una vita nella Liga spagnola e conosce bene chi gli sta di fronte stasera. Aranguiz e Diaz sono sempre i centrali di centrocampo, ma questa volta Arturo Vidal avanza la sua posizione e giocherà alle spalle delle due punte Alexis Sanchez ed Edu Vargas. E’ il simbolo del trasformismo di una nazionale che sa giocare in due o tre modi diversi; questo naturalmente è il modulo di partenza, messo così perchè l’ex tecnico della U de Chile vuole dare pressione agli esterni della Spagna e quindi presenta i suoi laterali in assetto più offensivo da subito. Ma gli uomini della Roja si muoveranno tanto, e la difesa potrà tornare a quattro in un batter d’occhio con Medel che sa fare benissimo anche il centrocampista centrale e posizionarsi come schermo davanti alla difesa, facendo tornare i suoi al 4-3-1-2 visto contro l’Australia. 

Rispetto all’esordio va dunque a sedersi Valdivia, trequartista con piedi fatati ma anche lento e molto meno dinamico rispetto a Vidal; la scelta di Sampaoli è quella di pressare da subito le Furie Rosse e in questo senso il centrocampista della Juventus è più utile. Certo, per la ripresa in caso di spazi aperti il 10 del Palmeiras può andare a nozze. A disposizione anche la nostra conoscenza Mauricio Pinilla, che si è conquistato la maglia della nazionale grazie alle ottime stagioni in Serie A. E attenzione ovviamente a Beausejour: può fare il centrocampista o l’attaccante, l’esterno o l’interno, soprattutto ha la strana tendenza a vedere la porta.

Carlos Carmona, centrocampista dell’Atalanta, potrebbe aver già finito il suo Mondiale; non è a disposizione per la sfida contro la Spagna. In diffida c’è soltanto Aranguiz: in caso di ammonizione salterebbe la partita contro l’Olanda che potrebbe rivelarsi decisiva per il passaggio del turno.

 

 1 Casillas; 5 Juanfran, 3 Piqué, 4 Sergio Ramos, 22 Azpilicueta; 16 Sergio Busquets, 14 Xabi Alonso; 11 Pedro, 8 Xavi, 6 Iniesta; 9 Fernando Torres. Allenatore: Del Bosque

A disposizione: 23 Reina, 2 Raul Albiol, 18 Jordi Alba, 4 Javi Martinez, 10 Fabregas, 17 Koke, 21 David Silva, 13 Mata, 20 Cazorla, 19 Diego Costa, 7 David Villa

Squalificati: –

Indisponibili: De Gea

Diffidati: Casillas

 1 Claudio Bravo; 5 F. Silva, 17 Medel, 18 Jara; 4 Isla, 21 Marcelo Diaz, 20 Aranguiz, 2 Mena; 8 Vidal; 7 Sanchez, 11 E. Vargas. Allenatore: Sampaoli

A disposizione: 12 Toselli, 23 J. Herrera, 3 Albronoz, 13 Rojas, 16 F. Gutierrez, 19 Fuenzalida, 14 Orellana, 10 Valdivia, 15 Beausejour, 9 Pinilla, 22 Paredes

Squalificati:

Indisponibili: Carmona

Diffidati: Aranguiz

 

Arbitro: Geiger (Stati Uniti) 

– Visi tirati e tensione nel ritiro spagnolo dopo il tonfo all’esordio contro l’Olanda (5-1 per gli orange). Ma guai a pungere nell’orgoglio i campioni del mondo (e d’Europa) in carica: contro il Cile – che all’esordio ha sconfitto per 3-1 una modesta Australia – le Furie Rosse sono obbligate a vincere se vogliono continuare a nutrire speranze di qualificazione alla seconda fase del torneo per difendere la corona. Ma non sarà certo facile: la nazionale cilena è tignosa e gioca bene, inoltre per Vidal e compagni la possibilità di fare fuori la Spagna è davvero ghiotta. Gli spagnoli hanno le spalle al muro: sapranno rialzarsi o la spedizione in Brasile si rivelerà un incubo? Domani alle 21.00 italiane il fischio d’inizio al mitico Maracanà di Rio de Janeiro. Eccovi allora le notizie alla vigilia sulle due squadre e le probabili formazioni di Spagna-Cile.

Vincere o morire, sportivamente parlando. Non si possono fare troppi conti: la nazionale di Del Bosque è costretta a far tre punti per passare il turno. Un pareggio, infatti, sarebbe praticamente sinonimo di eliminazione. Dopo la debacle d’esordio, Iker Casillas (protagonista in negativo) si è scusato con tutto il Paese addossandosi gran parte delle colpe, ma non è certo così. Qualcosa nell’ingranaggio si è inceppato, ma il ct rimande al mittente le accuse di chi dice che il ciclo è finito. Il tiki-taka è al bivio, e anche all’interno del gruppo sembrano esserci divisioni tra chi lo difende ancora e chi vorrebbe cambiare. In campo dovremmo vedere un 4-3-3 con un “vero 9”, cioè Diego Costa. Sarà la soluzione giusta?

– Iniziare l’avventura mondiale vincendo con l’Australia ha messo le cose in discesa, ma ora i ragazzi di Sampaoli sono chiamati alla sfida più difficile. Vidal e Sanchez sono gli uomini chiave della squadra e nella sfida del Maracanà dovranno essere protagonisti. Il clima nel ritiro è certamente positivo e fiducioso: l’occasione è storica e i cileni sono pronti alla battaglia, sperando che il bianconero stia sempre meglio. Confermato il modulo 3-4-1-2 imperniato sulle due stelle ma anche su Edu Vargas e il numero 10 Valdivia.

Leggi anche

Coppa del Mondo 2014/ Video Top 10 gol: le reti più belle dei MondialiCoppa del Mondo 2014/ Trionfo Germania, delusione Brasile e gli altri verdetti: il parere di Fabio Ravezzani (esclusiva)Coppa del Mondo 2014/ Video, la classifica marcatori del Mondiale: James Rodriguez re dei bomber