L’allarme l’ha lanciato in Spagna il giornale El Confidencial: Cristiano Ronaldo rischia la carriera. Il centravanti del Real Madrid starebbe scherzando troppo con il suo ginocchio sinistro, tanto da rischiare il suo futuro da giocatore di calcio. Il dottore Noronha, che lo segue da vicino, gli avrebbe consigliato due mesi di assoluto riposo per evitare l’aggravarsi della già cronica infiammazione al tendine rotuleo. Sarebbe andato su tutte le furie Florentino Perez per la scelta del portoghese di giocare comunque la sfida contro la Germania.



“Non c’è niente di meglio degli abitanti di Groningen”. Questa frase accompagna una foto di Arjen Robben che sorridente mostra una lettera G: il simbolo di Groningen, che è città olandese e capoluogo dell’omonimo distretto. A postare l’immagine su Instagram è stata Ranomi Kromowidjodjo, la campionessa della velocità in vasca: la nuotatrice di 23 anni ha messo insieme tre ori olimpici, tre mondiali (più quattro in vasca corta), uno europeo (undici in vasca corta) e una serie di altre medaglie. Ama l’Italia (e sta imparando la nostra lingua), ha origini suriname ma la nazionalità è ciò che conta e l’orgoglio orange è intatto. Dopo la vittoria della nazionale di Louis Van Gaal contro la Spagna Ranomi ha postato un’immagine che è un semplice riquadro arancione: diceva tutto così, senza bisogno di spiegazioni, che comunque c’erano (compreso l’hashtag #forzaolanda perchè in quei giorni la Kromowidjodjo si trovava a Roma per partecipare al Settecolli). Poi ha omaggiato la doppietta di Robben, ricordando che la provenienza è comune: l’esterno del Bayern Monaco è nato a Bedum, lei a Sauwerd. Siamo nei dintorni di Groningen e i due comuni sono a circa 8 chilometri di distanza. E non c’è niente di meglio di loro; l’Olanda gioca tra poco contro l’Australia e Robben ha un’altra occasione per dimostrarlo. 



E’ una furia Diego Armando Maradona. L’ex stella del calcio mondiale nonché ex commissario tecnico della nazionale argentina, si è scagliato contro gli organizzatori del Mondiale, colpevoli di avergli vietato l’ingresso al Maracanà per la sfida fra l’albiceleste e la Croazia. Intervistato dai microfoni di Tyc Sports ha tuonato: «Non c’è stato verso, non mi hanno voluto fare entrare». Nonostante Maradona fosse dotato dell’apposito accredito, gli inservienti gli hanno sbarrato la strada: «L’ho mostrato al personale di guardia all’ingresso, ma se ne sono fregati. Una cosa è non poter entrare, un’altra vedersi negare l’accesso in malafede, come è accaduto a me». Accuse prontamente respinte dai funzionari della Fifa: «Non ci risulta che Maradona sia stato respinto domenica nel tentativo di entrare al Maracanà. Forse ha semplicemente sbagliato ingresso. C’è un solo un’entrata per la stampa e lui, lì, non si è mai presentato». Per la cronaca, Maradona si è gustato il match nella camera del suo albergo, e all’Argentina è comunque andata bene visto il prezioso successo contro la Croazia.



Sarà il cileno Enrique Osses, 40 anni compiuti da nemmeno un mese, ad arbitrare Italia-Costa Rica di venerdi 20 giugno all’Arena Pernambuco di Recife. Per lui sarà la seconda gara diretta a questi Mondiali 2014: ha infatti già fischiato in Costa d’Avorio-Giappone (gruppo C) terminata 2-1 per gli Elefanti. Non è la prima volta nemmeno per gli Azzurri, che con Osses avevano battuto il Messico proprio qui in Brasile, la scorsa estate nel corso della Confederations Cup quando le reti di Pirlo e Balotelli avevano superato il rigore del Chicharito Hernandez. Sono 4 le direzioni del cileno nel corso delle qualificazioni alla Coppa del Mondo: naturalmente le ha messe tutte insieme nel girone sudamericano e si tratta di Ecuador-Venezuela (2-0), Paraguay-Venezuela (0-2), Bolivia-Argentina (1-1) e Paraguay-Argentina (2-5). Gli highlights della sua carriera sono la finale di andata di Copa Libertadores del 2012 (Boca Juniors-Corinthians) e la finale di ritorno, sempre in quell’anno, di Copa Sudamericana tra Sao Paulo e Tigre, divenuta famosa per il presunto “assalto” della polizia brasiliana negli spogliatoi ai danni dei calciatori argentini. Si tratta del decimo arbitro cileno a partecipare alla fase finale di un Mondiale.

Una stretta di mano decisamente particolare quella fra il commissario tecnico della nazionale tedesca, Joachim Loew e l’asso della selezione portoghese Cristiano Ronaldo. Al termine dell’incontro dell’altra sera (gara conclusasi con la vittoria della Germania per 4 a 0), le telecamere hanno immortalato il selezionatore dei teutonici mentre si infilava le dita del naso un po’ sovrappensiero. Peccato però, che proprio in quell’istante, passava da quelle parti Cristiano Ronaldo a cui Loew ha voluto amichevolmente stringere la mano dopo la partita… senza però prima pulirsele. Di seguito il video in questione.

Momento di svago ieri a Mangaratiba, nel ritiro della nazionale italiana. Il commissario tecnico Cesare Prandelli ha deciso di aprire le porte ad alcuni baby-tifosi brasiliani. I ragazzini sono accorsi in massa e naturalmente i cori più intonati erano tutti per Super Mario. “Balotelli, Balotelli”, gridavano i baby verdeoro e il momento ha fatto molto piacere al diretto interessato nonché ai vari calciatori della nazionale, per allentare la tensione del Mondiale. Il tutto è stato poi immortalato dallo stesso Mario che ha deciso di postare un breve video sul proprio profilo Instagram con la scritta: “Kids are always the best… i bambini sono sempre i migliori”. Clicca qui per vedere il video in questione.

Il Brasile è pazzo dell’Italia e di Mario Balotelli. Super Mario ha moltissimi estimatori nella terra verdeoro per diversi motivi, a cominciare dalla sua vicinanza alle minoranze, passando per il suo carattere irriverente, simpatico e sbruffone nel contempo, e naturalmente anche per il suo destro niente male. Durante Italia-Inghilterra il tifo, ad eccezione naturalmente degli inglesi, era tutto di parte azzurra, e anche per la sfida contro la Costa Rica potrebbe avvenire qualcosa di molto simile. Lo si capisce dall’iniziativa organizzata da un bar di San Paolo, una delle principali città brasiliane, che ha deciso di offrire birra gratis per tutti i propri clienti ad ogni gol di Mario Balotelli. Il proprietario del locale è tale Eduardo Vitelli, di chiare origini italiane: «E’ il giocatore della Nazionale italiana – ha spiegato il titolare – che più richiama l’attenzione della gente. E’ uno showman, uno di quelli che si amano o si odiano». Il locale in questione si chiama Ciao e si trova nel quartiere di Vila Mariana.

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