Si gioca alle 18.00 ora italiana la sfida tra Australia e Olanda. Gli orange hanno vinto, stupendo tutti, la prima gara contro la Spagna per 5-1. Scatenato Van Persie che ha realizzato una grandissima rete in tuffo di testa. Gli australiani hanno perso 3-1 col Cile, dimostrando però di essere in forma e con un grande Cahill. Nel primo tempo gioca bene l’Australia, che sulle corsie esterne con Oar e Leckie fa quello che vuole. La sblocca una rete di Robben su azione individuale che sembra spianare la strada all’Olanda, reduce dai 5 gol alla Spagna. Dopo appena due minuti però arriva il pareggio bellissimo di Tim Cahill su cross di McGowan. L’attaccante australiano colpisce al volo di sinistro e non c’è nulla da fare per il povero Cillesen. Nella ripresa parte ancora forte l’Australia che passa in vantaggio. Il nuovo entrato Bozanic, al posto di Bresciano, guadagna un calcio di rigore. Un suo cross finisce sulla mano di Janmaat. Dal dischetto va Jedinak e fa 2-1. Come successo nel primo tempo a parti invertite l’Olanda stavolta trova subito il pari. Depay pesca Van Persie solo in area di rigore, non sbaglia e pareggia. La partita però la decide Depay, che oltre all’assist si inventa un grande tiro da fuori con Ryan complice e colpevole di una mezza papera. Andiamo al di là del risultato e della probabile eliminazione dal girone di qualificazione, l’Australia ha fatto una bellissima figura stasera. Gli australiani avevano in mano alla vittoria, ma poi le individualità degli avversari hanno deciso la gara. Troppo difficile rimanere in piedi di fronte alla forza fisica di Van Persie e alla velocità di Robben e Sneijder. Ottima prestazione, al di là di tutto. delude l’Olanda contro la meteora Australia. Risultato illusorio, con gli orange che passano dal possibile 3-1 per gli avversari al gol del 2-2 che spiana la strada alla vittoria. Ci sono le individualità, ma il gioco è venuto oggi un pò a mancare soprattutto in mezzo al campo dove servirebbe un regista arretrato per dare idee e lanciare un reparto offensivo devastante. Nel primo tempo fa correre molto il gioco, lasciando giocare le due squadre. Nella ripresa viene criticato per il fischio di un rigore per l’Australia che ci sta, Janmaat tocca evidentemente il pallone col braccio. Direzione serena e autoritaria, ottima prestazione.
Parte forte l’Australia di Postecoglu, chiudendo l’Olanda nella sua metà campo e giocando con rapidità e grande qualità. Gli esterni d’attacco Oar e Leckie mettono in seria difficoltà la difesa a tre orange, saltando sempre l’uomo e cercando Tim Cahill. Passa però in vantaggio la squadra di Van Gaal, grazie a una giocata di Arjen Robben. Pochi istanti dopo arriva la spettacolare rete di Cahill, servito da McGowan l’attaccante colpisce al volo di sinistro. Sul finire del primo tempo brutto colpo per Martins Indi, costretto a uscire. L’Olanda passa così al 4-3-3 con l’ingresso di Depay. – Partita divertente e gioca ad altissimo ritmo dalle due squadre. L’Australia la vivacizza con i suoi due esterni, ceh saltano l’uomo e puntano l’area di rigore. Dall’altra parte la qualità di Sneijder e Robben fa la differenza, la loro velocità può mettere in difficoltà l’Australia in ogni momento. – Sulla corsia destra è un vero e proprio furetto. Salta l’avversario e la mette in mezzo anche con una certa precisione, come quando si libera di Vlaar e serve il pallone dietro a Bresciano che però calcia alto. Gioca bene però tutta la squadra a partire dagli esterni di difesa Davidson, che se la deve vedere spesso con Sneijder, e McGowan che serve la palla del pari a Cahill. La punta centrale segna quello che potrebbe essere uno dei gol più belli dei Mondiali, si batte e combatte, peccato per quel giallo che gli farà saltare la Spagna. Difficile quindi trovare un peggiore. – Premiamo Robben non per il gol, ma per la qualità del gioco palla al piede. Il giocatore del Bayern Monaco è devastante e sempre pericoloso quando decide di accendere il turbo. Davanti la fa da padrone, visto che Van Persie e Sneijder non sembrano in partita. Soffre la difesa a tre studiata da Van Gaal. Martins Indi, uscito sul finire del tempo per infortunio, viene saltato regolarmente da Leckie. Vlaar, che spesso esce dal centro per dargli una mano, non è che faccia di meglio. Completa il reparto uno spaesato De Vrij che si perde Cahill in occasione del gol. : lascia giocare l’arbitro, senza interrompere troppo spesso il gioco. Deve intervenire per calmare Cahill, troppo reattivo, lo ammonisce giustamente. Era diffidato e salterà la sfida con la Spagna. Partita senza grandi dubbi arbitrali, ma condotta bene dal giudice di gara.
Ryan 4: decide la gara un suo errore grossolano, il portiere australiano non calcola bene il tiro di Depay e finisce per farci una figuraccia. Peccato perchè per il resto della partita era stato attento e senza colpe sugli altri gol;
McGowan 6: la perla di Cahill nasce da un suo lancio molto preciso. Sulla corsia soffre tantissimo in difesa, ma si propone bene davanti;
Spiranovic 5.5: soffre tantissimo la fisicità di Van Persie, ma anche la velocità di Robben. Se nel primo tempo fa a sportellate con il capitano orange, nella difesa cala in maniera importante e da il via libero alla vittoria degli avversari;
Wilkinson 5.5: come il suo compagno di reparto soffre e arranca in mezzo alla difesa, non si dimostra all’altezza dell’impegno a cui è chiamto;
Davidson 6: il più positivo lì dietro, gioca palla al piede e sale per metterla al centro, puntuale sulle chiusure anche se prendere questo Robben è difficile per chiunque;
McKay 5: davanti alla difesa non riesce a tenere palla e ad amministrare le ripartenze che l’Olanda propone. In difficoltà anche in fase di interdizione;
Jedinak 6: il capitano dell’Australia segna il rigore che porta per un attimo la sua squadra in paradiso. Gioca bene palla al piede e ha grande carisma, peccato che però contro avversari così non sia sufficiente;
Leckie 7: il migliore dei suoi, nel primo tempo è una furia sulla corsia esterna dove salta a ripetizione Martins Indi e Vlaar. Cala nella ripresa, ma corre in lungo e in largo e prova a proporsi. Prima del 2-2 ha sul petto l’occasione del 3-1, ma non la sfrutta;
Oar 6.5: bravo a inserirsi negli spazi e a cercare Cahill. Buona prova dinamica e grande corsa. Coraggioso quando solo davanti alla porta serve Leckie che di petto non riesce a fare però il 3-1; (76′ Taggart sv)
Bresciano 6: fondamentale per l’Australia la presenza fisica e l’esperienza di questo giocatore che anche se in là con gli anni può sempre inventare qualcosa. Sfortunato nel primo tempo quando un suo tiro termina sopra la traversa. Esce a inizio della ripresa per far spazio al veloce Bozanic;
(51′ Bozanic 6.5): entra e si cala subito nella gara, prende palla e si procura il calcio di rigore. Sparisce però quando viene fuori alla fine l’Olanda;
Cahill 6.5: realizza un gol capolavoro nel primo tempo, di volo al sinistro. Gioca ad alto livello sia di testa che palla a terra. Il giallo e un infortunio lo priveranno dell’ultima partita del girone, probabilmente al suo ultimo Mondiale alla sua ultima prestazione lascia tutti con un grandissimo gol; (69′ Halloran sv)
All. Postecoglou 6.5: la sua Australia mette in grandissima difficoltà l’Olanda e quasi quasi porta via qualcosa di importante, non ci riesce ma ha merito di averci provato fino in fondo.
Cillesen 6.5: riesce a comandare l’area di rigore con grande autorità, spesso chiama la difesa all’attenzione. Sempre presente;
Janmaat 6.5: buona partita in fase di proposizione, causa però il rigore del 2-1 per l’Australia;
Vlaar 5.5: in grande difficoltà nel primo tempo con Leckie che lo salta sempre sia sullo stretto che nel passo breve. Nella difesa esce un paio di volte a testa alta, ma dimostra di non essere affidabile.
De Vrij 5.5: colpevole sul gol di Cahill, che gli scivola alle spalle. Mai attento e spesso lento su Oar che lo salta a ripetizione;
Martins Indi 4.5: saltato regolarmente da Leckie, non riesce a fermarlo una volta. Fa valere il suo fisico, ma è lento e involuto. Sfortunatissimo sul finale quando a margine di uno scontro cade e sbatte la testa, esce in barella e non ce la fa a continuare;
(46′ Depay 7.5): il vero crack della partita. Serve un pallone delizioso a Van Persie per il 2-2 e realizza con un tiro da fuori il 3-2. Salta sempre l’uomo, creando superiorità numerica. Gioca palla a terra semplice e serve i suoi compagni sullo stretto. Da rivedere titolare;
Blind 6.5: sulla corsia sinistra ha buon passo e progressione, riesce a saltare l’uomo e metterla al centro. Dovrebbe però a volte essere meno timido;
De Guzman 5.5: lento e compassato, non crea mai la superiorità numerica. Corre molto, ma non fa la differenza; (78′ Wijnaldum 5): entra e rischia di rovinare la gara con un fallo inutile al limite dell’area di rigore;
N. De Jong 6: lotta a sportellate con Cahill e compagni, gioca con grande volontà e sa portarsi anche in avanti. Decisivo sui calci da fermo;
Sneijder 6.5: gioca lontano dalla porta in appoggio al centrocampo, scambia spesso nello stretto con Robben e spesso riesce a sovrapporsi. Pericoloso anche lui verso la porta di Ryan;
Robben 7: quando parte in accelerazione non lo prende più nessuno, gioca sempre lontano dalla porta ma diventa pericolosissimo quando decide di fare un passo in più degli avversari. Temibile sotto porta, autore del solito gol per fare la differenza;
Van Persie 6.5: oggi è un pò appannato, ma la butta dentro e fa 2-2. Gioca comunque con grande forza. Un giallo gli farà saltare la sfida contro il Cile; (86′ Lens sv)
All.Van Gaal 7: dato per spacciato alla vigilia del Mondiale in favore di Cile e Spagna, sovverte tutti i pronostici ed è a un passo dalla qualificazione agli ottavi di finale. La sua squadra oggi non è brillante come con la Spagna, ma vince comunque e conta questo.
(Matteo Fantozzi)