Belgio-Russia è una partita che promette grande spettacolo: i Diavoli Rossi vogliono ipotecare gli ottavi di finale, Fabio Capello ha bisogno di una vittoria per restare in corsa. Tanti campioni in campo, tanti giocatori che possono fare la differenza; dalle probabili formazioni della partita abbiamo scelto un protagonista per parte, uno per nazionale, uno che possa fare la differenza in campo e condurre la sua squadra alla vittoria. Vediamo quali sono. La sua importanza in questa squadra l’abbiamo vista lo scorso martedi. Nel primo tempo questo classe ’91 non è riuscito a entrare in partita, tanto che si pensava a una sostituzione; Wilmots lo ha invece lasciato in campo, e lui ha risposto presente disegnando il cross che Fellaini ha spinto in rete per il pareggio e cambiando marcia, risultando decisivo per il ribaltone del Belgio. Imprescindibile: ha talento e velocità, può giocare anche come seconda punta, largo o centrale alle spalle dell’attaccante. Se si accende lo tengono in pochi: su questo scommette il suo Commissario Tecnico per portare a casa la vittoria e la qualificazione. Lo abbiamo già presentato: classe ’91, arriva da un’ottima stagione con la maglia della Dinamo Mosca. Per Capello è l’uomo che può far saltare il banco: per far giocare lui ha relegato in panchina Dzagoev, e cioè colui che era considerato il miglior talento emergente di Madre Russia. Oggi invece a far spazio al giovane terribile dovrebbe essere Kerzhakov, il bomber designato della squadra che è andato in gol contro la Corea del Sud. Investitura mica male da parte di un allenatore che ha vinto tutto: se dimostra di saper reggere la pressione può davvero essere colui che spinge la Russia avanti.



Alle ore 18 italiane di oggi, nel mitico tempio del Maracanà di Rio de Janeiro, si gioca Belgio-Russia; partita valida per la seconda giornata del gruppo H della Coppa del Mondo 2014. E’ la partita sulla carta più bella del girone; ci si gioca la qualificazione, per i Diavoli Rossi potrebbe già essere effettiva con una vittoria e un risultato positivo dall’altra sfida che arriva alle 21. Per Fabio Capello e i suoi si tratta di prendersi 3 punti per non vedere compromesse le sue possibilità di passaggio del turno; il pareggio all’esordio contro la Corea del Sud ha frenato le ambizioni di una nazionale che da 12 anni mancava ai Mondiali e che vuole proseguire nel cammino. Arbitra il tedesco Felix Brych. 



La vittoria contro l’Algeria nella partita inaugurale ha messo in mostra un Belgio a due facce. La prima, quella di una squadra piena di qualità e profonda nella sua rosa che ha saputo ribaltare un risultato sfavorevole nel giro di pochi minuti e grazie a due giocatori entrati dalla panchina; la seconda, quella di un gruppo giovane che deve ancora costruire una solida dose di esperienza e acquisire la scaltrezza necessaria per fare strada in un Mondiale che si sta rivelando imprevedibile e sta sovvertendo qualche pronostico della vigilia. In campo per Marc Wilmots vanno sempre gli stessi o quasi; la difesa a ben guardare resta il punto debole, perchè presi singolarmente i quattro della linea hanno tanto talento ma sono tutti centrali e questo garantisce poca spinta sulle corsie e impaccio in fase di marcatura sugli esterni. In mediana giocano i due autori delle reti contro l’Algeria: Mertens si posiziona largo a destra (con Hazard dall’altra parte), Fellaini fa un passo indietro rispetto alla posizione che occupa nel Manchester United e quindi è in linea mediana insieme a Witsel, mentre il trequartista alle spalle di Romelu Lukaku sarà De Bruyne. 



I primi a pagare la scarsa vena del primo tempo contro l’Algeria sono dunque Dembelè e Chadli, che vanno a completare una panchina ricca di talento e alternative. Mirallas è stato una rivelazione con la maglia dell’Everton, Januzaj se lo sono conteso almeno tre nazionali prima che lui scegliesse il Belgio: all’esordio in Premier League ha segnato due gol (del pareggio e della vittoria), poi a dire il vero non ha fatto cose clamorose ma ha mostrato ampiamente di avere la qualità giusta per esplodere e, intanto, stare in questo gruppo. C’è anche Vanden Borre che ha giocato in Italia senza lasciare troppe tracce (Genoa e Fiorentina), mentre attenzione all’attaccante di scorta Divock Origi, classe ’95 che ha segnato 10 gol in 19 partite con l’Under 21 e da due stagioni gioca nel Lille (è stato allenato da Rudi Garcia): dicono che possa esplodere come ha fatto il titolare Lukaku.

Il Belgio non ha indisponibili per questa partita; deve fare attenzione Vertonghen che è diffidato (ammonito per il fallo da rigore su Fellaini) e quindi potrebbe essere costretto a saltare la partita decisiva per la qualificazione contro la Corea del Sud.

La Russia non ha certamente colpito in positivo nel suo esordio; un pareggio contro la Corea del Sud e pure dovendo rimontare per la papera di Akinfeev. Che viene comunque confermato in porta, perchè l’errore può capitare a tutti e perchè sicuramente ha la stoffa giusta per riprendersi e risultare decisivo già questo pomeriggio. La difesa, stagionata e lenta, continua a essere il vero problema di una squadra che Capello schiera con il 4-1-4-1, volendo porre una diga (Glushakov) a protezione dell’area di rigore per intercettare i trequartisti belgi che si muoveranno molto cercando di avere impatto tra le linee; a centrocampo Shatov e Fayzulin saranno gli interni, con Samedov e l’esperto Zhrikov a spingere sulle corsie ed eventualmente trasformare lo schema in un 3-4-3 in fase di possesso, con Glushakov che si alza sulla linea dei centrocampisti e un tridente completato dal giovane Kokorin, che dunque viene promosso a prima punta titolare con la speranza che tutto il suo talento potenziale possa esplodere e condurre la Russia alla vittoria. 

Anche qui pagano alcuni giocatori: il terzino destro Kozlov, ma soprattutto il centrale di centrocampo Denisov e l’attaccante Kerzhakov. Strana soprattutto l’esclusione della punta dello Zenit San Pietroburgo, che certamente non ha brillato contro la Corea ma quantomeno ha messo dentro il pallone del pareggio dimostrando di essere rapace d’area di rigore. Capello evidentemente vuole sfruttare questa dote per quando le squadre si stancheranno e ci potranno essere più palloni vaganti dentro l’area, sperando di essere ancora in corsa con il risultato. Attenzione anche ad Alan Dzagoev, protagonista degli Europei del 2012 ma poi calato fino a perdere il posto da titolare in nazionale.

Anche il tecnico friulano ha tutta la squadra a disposizione, e anche lui deve fare i conti con una diffida: si tratta di Shatov, ammonito contro la Corea del Sud e quindi a rischio squalifica per l’ultima partita del girone, contro l’Algeria,.

 

 1 Courtois; 2 Alderweireld, 15 Van Buyten, 4 Kompany, 5 Vertonghen; 8 Fellaini, 6 Witsel; 14 Mertens, 7 De Bruyne, 10 E. Hazard; 9 R. Lukaku. Allenatore: Wilmots

A disposizione: 12 Mignolet, 13 Bossut, 3 Vermaelen, 18 Lombaerts, 21 Vanden Borre, 23 Ciman, 16 Defour, 19 Dembelè, 20 Januzaj, 22 Chadli, 11 Mirallas, 17 Origi

Squalificati: –

Indisponibili: –

Diffidati: Vertonghen

 1 Akinfeev; 22 Eschenko, 14 V. Berezutskiy, 4 Ignashevich, 23 Kombarov; 8 Glushakov; 19 Samedov, 17 Shatov, 20 Fayzulin, 18 Zhirkov; 9 Kokorin. Allenatore: Capello

A disposizione: 12 Lodygin, 16 Ryzhikov, 2 Kozlov, 2 Schennikov, 5 Semenov, 6 Kakunnikov, 7 Denisov, 13 Granat, 15 Mogilevetc, 10 Dzagoev, 21 Ionov, 11 Kerzhakov

Squalificati: –

Indisponibili: –

Diffidati: Shatov

 

Arbitro: Brych (Germania)

Si chiude domenica 22 giugno la seconda giornata dei Mondiali di calcio in Brasile; l’ultimo girone a chiudere la tornata è il gruppo H, che si apre alle 18.00 italiane con la sfida – al Mara Maracanã, Rio de Janeiro – tra il Belgio e la Russia. Il torneo si è aperto con un bello spavento per i belgi, considerati gli outsider della competizione; nella partita d’esordio la nazionale di Marc Wilmots è andata sotto con l’Algeria, per poi ribaltare il risultato con i gol di  Fellaini e Mertens. Per quanto riguarda invece la selezione di Fabio Capello, la Russia ha deluso nel match inaugurale pareggiando 1-1 contro la Corea del Sud, dopo essersi trovata in svantaggio. Dunque, se il Belgio vuole conquistare il primo posto del gironcino, i russi sono a cacci di punti qualificazione: sarà una partita rovente sotto il caldo sole brasiliano. La sfida di domani verrà diretta dall’arbitro tedesco Felix Brych. Eccovi dunque le notizie alla vigilia sulle due squadre e le probabili formazioni di Belgio-Russia della giornata di domani.

La vittoria in rimonta contro l’Algeria ha dato coraggio a una nazionale giovane che viene da molti indicata come la possibile sorpresa del Mondiale. Ma a dire il vero il Belgio ha faticato – e non poco – contro i Nord-africani; in più le scelte di Wilmots di lasciare fuori Fellaini e Mertens ha stupito e non è stato un caso che entrambi, entrati, hanno segnato risolvendo la partita. La sfida contro la Russia dirà molto circa le sorti del Gruppo H e i belgi ben sanno che una vittoria regalerebbe loro, con grande probabilità, il primo posto del girone. Altresì un pareggio o peggio ancora una sconfitta riaprirebbero i giochi. Per quando concerne dunque l’undci che scenderà in campo, il ct cambierà qualcosa rispetto all’esordio: Fellaini e Mertens partiranno dal primo minuto  al posto di Dembelé e Chadli. Nel 4-2-3-1  Courtois tra i pali protetto da Alderweireld (terzino destro), Kompany, Van Buyten e Vertonghen (a sinistra). I due in mezzo al campo saranno Witsel e Fellaini, mentre il tridente offensivo alle spalle dell’unica punta Lukaku sarà formato da  Mertens, De Bruyne e Hazard.

L’1-1 contro la Corea del Sud non può certo far troppo contento i russi e lo stesso Fabio Capello, alla guida di una selezione che è apparsa bloccata e poco fantasiosa. Certo, nulla è perduto: la Russia è in piena corsa per passare il turno e con una vittoria contro il Belgio potrebbe addirittura attentare al primo posto del gruppo H. Ma per farlo bisogna cambiare passo e lo stesso Capello sta pensando a nuove soluzioni per invertire la rotta. I suoi dovrebbero giocare con il 4-2-3-1, ma non è escluso il 4-3-3. Akinfeev in porta on Eshchenko, Berezutski, Ignashevich e Kombarov in difesa. Davanti alla difesa ecco Denisov e Glushakov. Dietro la punta Kerzhakov, dovrebbero dunque essere impiegati Kokorin, Dzagoev e Zhirkov.

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