L’Arena Amazonia di Manaus ospita alla mezzanotte italiana Stati Uniti-Portogallo, partita che chiude la seconda giornata del gruppo G di Coppa del Mondo 2014. Il pareggio tra Germania e Ghana ha scombussolato leggermente la situazione; nonostante tutto le Black Stars sono ancora in corsa ma addirittura i lusitani possono sperare in un primo posto nel girone, qualora vincessero questa sera e poi gli Stati Uniti riuscissero a fermare la Germania sul pareggio. Intanto però bisogna battere la nazionale di Jurgen Klinsmann che è tre punti avanti (sono quelli ottenuti contro il Ghana) e magari provare a sistemare la differenza reti che sarebbe fondamentale in caso di arrivo a pari punti. Al momento il Portogallo parte con -4; la batosta contro la Germania si è fatta sentire.



La nazionale a stelle e strisce è in totale fiducia: ha battuto il Ghana mostrando solidità nel suo gioco e facendo capire a tutti di potersela giocare in ottica qualificazione. Certo: adesso restano le due partite più difficili da affrontare, ma gli Stati Uniti ricordano bene che nel 2002 batterono il Portogallo 3-2 (segnando tre gol nel solo primo tempo) e si qualificarono agli ottavi di finale. Sulla carta questa squadra è ancora più forte di quella di allora; c’è Tim Howard, ormai portiere affermato in Premier League, c’è un centrocampo con Bradley e Beckerman a fare filtro e creare gioco, poi Bedoya e l’esperto Jermaine Jones (una vita in Bundesliga) a correre sulle corsie ma pronti anche a fare densità al centro. Davanti c’è la maturità di Clint Dempsey, che in assenza di Landon Donovan è di fatto il leader emotivo della squadra (e anche tecnico) e c’è poi Johansson, il giocatore di origine islandese che ha preso il posto, nelle gerarchie di Klinsmann, della stella della nazionale rimasta invece a casa. 



La panchina a dire il vero non offre troppe soluzioni di valore; a Manaus però fa molto caldo ed è probabile che qualcuno sarà comunque chiamato in causa per dire la sua. Per esempio i centrocampisti; Mix Diskerud (gioca in Norvegia) e Brad Davis (Houston Dynamo) sembrano essere i più pronti.

La spalla offensiva di Dempsey, e cioè Jozy Altidore, è infortunato, pertanto non sarà a disposizione di Klinsmann per questa partita. Possibile un suo ritorno per la sfida alla Germania che potrebbe e dovrebbe essere decisiva per la qualificazione agli ottavi di finale. A meno che stasera non arrivi la vittoria, cosa che spingerebbe subito avanti gli Stati Uniti.



Le condizioni del ginocchio di Cristiano Ronaldo hanno tenuto tutto il Portogallo con il fiato sospeso; le immagini non lasciavano presagire nulla di buono e invece il fenomeno del Real Madrid ci sarà, anche se magari non al 100%. Potrebbe bastare anche così, ma è chiaro che ci vorrà un aiuto dai suoi compagni. In porta intanto pare essere stato scelto Eduardo, già titolare quattro anni fa; la linea difensiva cambia, perchè a sinistra va forzatamente André Almeida e al centro – sempre per necessità – c’è Ricardo Costa. Invariato il centrocampo: Joao Moutinho e Raul Meireles proteggono il fianco alle impostazioni di Miguel Veloso. Davanti dovrebbe giocare Helder Positiga, supportato da Ronaldo e Nani. A loro soprattutto si chiedono i gol e le giocate per superare l’ostacolo Stati Unti e rimanere in corsa per un posto agli ottavi. Vista anche la differenza reti negativa, un pareggio questa sera rischierebbe di lasciare fuori i lusitani dalla corsa agli ottavi di finale. Sarebbe sostanzialmente un fallimento: per il valore della nazionale di Paulo Bento, e per quella che era la composizione del girone.

Sembra dunque che non sarà scelto Beto per andare in porta; nonostante una stagione spettacolare, nella quale è risultato decisivo nella conquista dell’Europa League, l’estremo difensore del Siviglia si deve accontentare di essere la terza scelta del suo allenatore. Panchina di qualità: Hugo Almeida non sarà il cannoniere dei sogni ma i gol li ha sempre garantiti, Eder è un giocatore agile e fisico che può mettere in difficoltà la difesa americana, Varela era stato già decisivo nella qualificazione al secondo turno degli Europei di due anni fa. E poi c’è un giocatore come Vieirinha che ha tecnica, e Ruben Amorim che messo al centro del campo può fare buon filtro. 

Paulo Bento ha perso i pezzi: squalificato Pepe per l’ingenua espulsione rimediata contro la Germania (la sua solita reazione), Mondiale finito per Fabio Coentrao e da valutare le condizioni di Rui Patricio che per questa partita è indisponibile. 

 

1 Howard; 23 F. Johnson, 20 Cameron, 5 Besler, 7 Beasley; 11 Bedoya, 15 Beckerman, 4 Bradley, 13 J. Jones; 8 Dempsey, 9 Johansson. Allenatore: Klinsmann

A disposizione: 12 Guzan, 22 Rimando, 2 Yedlin, 3 O. Gonzalez, 6 Brooks, 21 Chandler, 10 Diskerud, 14 B. Davis, 16 J. Green, 19 Zusi, 18 Wondolowski

Squalificati:

Indisponibili: Altidore

Diffidati: – 

 1 Eduardo; 21 Joao Pereira, 13 Ricardo Costa, 2 Bruno Alves, 19 André Almeida; 16 Raul Meireles, 4 Miguel Veloso, 8 Joao Moutinho; 17 Nani, 23 Helder Postiga, 7 Cristiano Ronaldo. Allenatore: Paulo Bento

A disposizione: 22 Beto, 14 Neto, 6 W. Carvalho, 20 Ruben Amorim, 9 Hugo Almeida, 10 Vieirinha, 11 Eder, 15 Rafa, 18 Varela

Squalificati: Pepe

Indisponibili: Rui Patricio, Fabio Coentrao

Diffidati: Joao Pereira

 

Arbitro: Pitana (Argentina)

Nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 giugno va in scena – all’Arena da Amazônia di Manaus – la sfida tra gli Stati Uniti e il Portogallo, valida per la seconda giornata del Girone G dei Mondiali di Calcio in Brasile. Gli americani hanno vinto all’esordio contro il Ghana, vendicando così l’eliminazione subita ai mondiali in Sudafrica (2010) per mano delle Stelle Nere; questa volta sono stati gli States a imporsi per 2-1 (stesso risultato, seppur invertito, degli ottavi di finale di quattro anni fa) grazie ai gol di Dempsey e Brooks. Gli Usa sono dunque a quota tre punti insieme alla Germania, che nella partita inaugurale hanno strapazzato il Portogallo di Paulo Bento, rullato 4-0 grazie alla tripletta di uno scatenato Müller. I lusitani, dopo la figuraccia, sono chiamati ad alzare la testa e fare punti se vogliono passare il turno: un pareggio non serve, anzi sarebbe una condanna all’eliminazione. La sfida di domani verrà diretta dall’arbitro argentino Nestor Pitana. Eccovi dunque le notizie alla vigilia sulle due squadre e le probabili formazioni di Stati Uniti-Portogallo della giornata di domani.

Grande entusiasmo in casa Usa per la vittoria contro il Ghana; il Gruppo G, insieme al D (Costa Rica, Inghilterra, Italia e Uruguay) è un girone di ferro e aver ottenuto una vittoria contro gli africani lancia la nazionale di Klinsmann verso una possibile qualificazione, tutta da conquistare contro il Portogallo, da cui si attende una risposta d’orgoglio. Il pericolo pubblico numero uno è Cristiano Ronaldo, in affanno all’esordio. Klinsmann, che nell’ultima giornata se la vedrà contro la sua Germania, conferma il 4-4-2 ma cambia qualcosa negli interpreti. Tra i pali c’è Howard, protetto da Johnson, Cameron, Bedoya e Beckerman. I quattro di centrocampo saranno Beasley, Jones, Bradley e Davis. Là davanti, per far male al Portogallo, Dempsey e Johannsson.

O si vince o si muore, sportivamente parlando. Dopo la batosta subita dai tedeschi e la vittoria degli States sul Ghana, il Portogallo è costretto a vincere se vuole conquistarsi gli ottavi di finale.Tutti gli occhi sono puntati su Cristiano Ronaldo, che ha deluso – e non poco – contro i tedeschi. In patria e in Brasile ci si aspetta una reazione del pallone d’oro e dei suoi compagni, ormai all’ultima spiaggia. Paulo Bento cambia qualcosa dietro e davanti: in difesa causa l’espulsione di Pepe e l’infortunio di Fabio Coentrao, davanti per il forfait di Hugo Almeida. Quindi, oltre a Rui Patricio in porta, Ricardo Costa, Joao Pereira, Bruno Alves e A. Almeida formeranno la difesa a quattro. Centrocampo a tre con Raul Meireles, Joao Moutinho e Miguel Veloso a sostegno del tridente con Nani, Eder e Cristiano Ronaldo. 

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