Una enorme voragine si aperta qualche giorno fa a Natal, a pochi chilometri dallo stadio che martedì prossimo ospiterà la delicata sfida mondiale tra Italia e Uruguay. L’allarme è scattato solo nelle ultime ore dopo che il cratere, a causa delle forti piogge, si è ulteriormente allargato inghiottendo baracche e automobili della favela di Mae Luisa, a circa 4 chilometri dalla struttura. La situazione continua ad essere monitorata, ma c’è chi afferma che la partita di martedì potrebbe essere va rischio. Il video che riportiamo di seguito mostra chiaramente la gravità della situazione, anche se fortunatamente al momento non sembrano esserci feriti.



“De Rossi ha sentito al polpaccio destro un minimo disturbo, non una fitta da chiedere il cambio: ha ritenuto di poter continuare e a fine partita il fastidio si è accentuato. La risonanza ha confermato la presenza di un edema ma non di una lesione delle fibre muscolari. Come sempre in questi casi, lavoriamo giorno per giorno senza preclusioni: se dovessero esserci miglioramenti tanto importanti da accelerare il recupero, lo considereremo. Oggi è molto improbabile che giochi contro l’Uruguay”. Con queste parole il medico della Nazionale Enrico Castellacci ha spiegato la situazione di Daniele De Rossi (l’infortunio è un edema al soleo), che quindi è in forte dubbio per la prossima sfida della Coppa del Mondo 2014.



A due giorni dalla sfida contro l’Uruguay, Gigi Buffon è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sul delicato impegno mondiale: “Se verremo eliminati sarà un fallimento, nessuno può sottrarsi a questa evidenza – ha detto il portierone azzurro – Uscire agli ottavi o ai quarti non è la stessa cosa che tornarsene a casa dopo il girone. E’ ovvio che arriviamo con stati d’animo diversi, ma è come un sedicesimo di finale con due risultati su tre a disposizione. Non è così male, il problema sono le ripercussioni della sconfitta con la Costa Rica”. Buffon ha quindi parlato dell’ipotesi difesa a tre di cui si sta parlando in queste ore: “Ieri non abbiamo fatto nulla dal punto di vista tattico, oggi o domani vedremo. La difesa a tre non mi sorprenderebbe, noi siamo camaleontici e pronti a tutto. Non penso a come mi troverei meglio io, ma solo a come far esprimere meglio la squadra, io mi adatto”. Daniele De Rossi “è difficilmente sostituibile come Pirlo – ha aggiunto Buffon – è impossibile che la squadra non ne risenta, ma la bravura del nostro allenatore è proprio quella di non farci subire contraccolpi psicologici e tattici. Prandelli in questo è un maestro, riesce sempre a mettere in campo formazioni equilibrate e con un senso”.



Si chiama Moreno, ma non è lo stesso che condannò gli Azzurri nel 2002 contro la Corea del Sud. L’arbitro che martedì prossimo dirigerà Italia-Uruguay, sfida decisiva per il passaggio agli ottavi di finale di questi Mondiali 2014 in Brasile, è il messicano Marco Antonio Rodriguez Moreno, quarantenne di Città del Messico. Nel suo Paese è un pastore protestante, predicatore presso la congregazione di Milpa Alta, e questo è il suo terzo Mondiale: nel 2006 diresse Inghilterra-Paraguay (1-0) e Costa d’Avorio-Serbia (3-2), mentre nel 2010 lo abbiamo visto in Germania-Australia (4-0) e Spagna-Cile (2-1). In questa edizione del torneo ha arbitrato Belgio-Algeria (2-1) al Mineirão di Belo Horizonte. Nella sua carriera non ha mai diretto un match dell’Italia, ma è stato protagonista del 4-2 che permise al Milan di conquistare il Mondiale per club nel 2007 a Yokohama, in Giappone, contro il Boca Juniors in cui al tempo militava Gabriel Paletta.