Grande attesa per il terzo impegno mondiale della Brasile: che Seleçao vedremo, quella solida e vincente del debutto o quella più sfibrata e bloccata del secondo match? La risposta passa per i piedi di alcuni giocatori chiave, anche di parte camerunese: la nazionale africana vorrà lasciare la Coppa del Mondo consuma prova d’orgoglio, dopo due partite molto negative. Probabilmente l’unica punta prevista ovvero Vincent Aboubakar (Eto’ è in dubbio) farà molta fatica in mezzo ai centrali brasiliani: Choupo-Moting è più strutturato fisicamente e dovrà dargli una mano. Oltretutto è ancora in scadenza di contratto con il Mainz (10 gol nell’ultima Bundesliga) e per convincere gli osservatori deve sfoderare una prestazione maiuscola. E’ completamente ristabilito dai problemi fisici successivi al debutto, o almeno così sembra. Ha una voglia matta di…diventare verde, accendersi ed essere decisivo per il suo Brasile, e le sue ammiratrici che tanto amano il suo fondoschiena (sempre citato nei sondaggi popolari femminili). E’ chiaro che le luci dei riflettori saranno puntate anzitutto su Neymar ma Hulk può dargli una bella mano, “sfondando” nella difesa avversaria. Se non lui Oscar: decisivo contro la Croazia e più appannato con il Messico, ha dimostrato di avere in canna colpi decisivi e da campione: deve cominciare a sparare con continuità
I padroni di casa si giocano tutto questa sera: dentro o fuori? Camerun-Brasile va in scena all’estadio Nacional di Brasilia, ore 22 italiane: nella capitale del Paese la Seleçao cerca il pass per gli ottavi di finale contro i Leoni Indomabili che invece sono già fuori dai giochi. Basta un pareggio, senza stare a guardare l’altro risultato; chiaramente i verdeoro vorrebbero anche il primato nel gruppo A, in quel caso avrebbero bisogno di una vittoria (meglio se larga: non si sa mai). L’arbitro è lo svedese Eriksson.
Già eliminato, il Camerun vuole quantomeno spezzare la serie di sconfitte consecutive nelle fasi finali di Coppa del Mondo: sono arrivate a sei, a cominciare dall’ultima sfida del girone del 2002 e passando per le tre consecutive del 2010 (nel 2006 non si era qualificato). Partiti male, i Leoni Indomabili hanno avuto problemi fin da quando hanno rifiutato i premi proposti dalla federazione pensando probabilmente alle quote più elevate garantite alla Costa d’Avorio; al di là di nervi o atteggiamenti aprioristici, la nazionale non è parsa essere al livello di certe versioni viste in Coppa del Mondo – per esempio quella del 1990 che sfiorò la semifinale. In più l’infortunio di Samuel Eto’o che ha saltato la Croazia è stato un duro colpo da assorbire; zero gol segnati in due partite danno l’idea di come il Camerun sia in lento ma inesorabile calo. La formazione di questa sera è un 4-1-4-1: con Aboubakar schierato come unica punta e una serie di trequartisti con la presenza di Choupo-Moting largo a sinistra con facoltà di accentrarsi e creare una linea a due davanti. Davanti alla difesa gioca Djeugoue, mentre Mbia-Enoh è la coppia centrale in mediana. Dietro, ancora Chedjou-N’Koulou ma questa volta a destra si vede Joel Matip.
Samuel Eto’o ha recuperato; ma va soltanto in panchina, perchè non è al 100% e perchè questa partita è inutile e non richiede la sua presenza per forza di cose. Si siede anche Pierre Webo, che alla vigilia era destinato a essere il centravanti titolare ma non ha troppo convinto. Bedimo e Makoun possono essere le altre armi a partita in corso.
Salta l’ultima partita del Mondiale Alex Song, espulso contro la Croazia per un pugno sferrato alla schiena di Mandzukic; non cattivo o particolarmente violento, ma del tutto voluto e gratuito. Il centrocampista del Barcellona ha confermato in Brasile tutte le sue difficoltà per una stagione storta nella quale ha giocato poco e non si è mai inserito all’interno degli ingranaggi blaugrana.
Il Brasile doveva cambiare pelle: finisce invece che giocano gli stessi. Il discorso di Felipe Scolari è chiarissimo, che sia condivisibile o meno: io ho scelto voi, e siete voi che dovete portare tutto il gruppo agli ottavi. Si può discutere sull’eventualità tecnico-tattica di apportare delle modifiche a una squadra parsa in difficoltà sul piano della costruzione del gioco; ma certamente con questo sistema si responsabilizzano i giocatori a dare il massimo e a provare a cambiare la situazione. E dunque, in mediana ci sono sempre Paulinho e Luiz Gustavo; era questo il grosso dubbio della vigilia, ma il centrocampista del Wolfsburg è imprescindibile dal punto di vista del senso della posizione e delle coperture, e quello del Tottenham serve comunque per gli inserimenti senza palla. Davanti gioca Hulk, che ha recuperato dall’infortunio; ma le risposte maggiori le deve dare Fred che, zero gol a parte – ci può stare – deve dimostrare di essere l’attaccante giusto come movimenti. Neymar, due reti all’esordio e positivo contro il Messico, ha il compito di illuminare ma naturalmente non può essere lasciato solo al suo destino.
Dunque solo panchina per Hernanes, che sembrava destinato a giocare sulla mediana al posto di un centrocampista o un trequartista; la sua regia però potrebbe sempre tornare utile nella ripresa, quando gli spazi si potrebbero aprire e ci fosse bisogno di qualcuno ad illuminare la scena. Per quanto riguarda le alternative, Jo scalpita per il posto di attaccante: quantomeno ha corso più di Fred. Willian rimane la prima opzione per la trequarti; addirittura dopo le amichevoli pre-Mondiali c’era chi lo voleva in campo come titolare.
Recuperato Hulk, il Brasile è al completo; tuttavia Scolari rischia di giocare gli ottavi di finale senza pedine fondamentali: sono infatti sotto diffida Thyiago Silva, Luiz Gustavo, Ramires e Neymar. Giocare la prima partita a eliminazione diretta senza il capitano e leader difensivo, senza il perno di centrocampo o senza l’ispiratore offensivo rischia di essere una bella botta per i verdeoro. Il CT stia attento: in caso il risultato sia archiviato in fretta bisognerà toglierli dal campo per non rischiare inutilmente.
Itandje; 21 Matip, 3 N’Koulou, 14 Chedjou, 2 Assou-Ekotto; 4 Djeugoue; 8 Moukandjo, 17 Mbia, 18 Enoh, 13 Choupo-Moting; 10 Aboubakar
Allenatore: Volker Finke
A disposizione: 22 Nyom, 1 Feudjou, 15 Webò, 20 Salli, 23 Ndjock, 7 N’Guemo, 12 Bedimo, 11 Makoun, 5 Nounkeu.
Indisponibili: Eto’o
Squalificati: Song
12 Julio Cesar; 2 Dani Alves, 4 David Luiz, 3 Thiago Silva, 6 Marcelo; 8 Paulinho, 17 Luiz Gustavo; 7 Hulk, 11 Oscar, 10 Neymar Jr, 9 Fred
Allenatore: Luiz Felipe Scolari
A disposizione: 1 Jefferson, Victor, 13 Dante, 23 Maicon, 14 Maxwell, 15 Henrique, 19 Willian, 16 Ramires, 5 Fernandinho, 18 Hernanes, 20 Bernard, 21 Jo
Squalificati: –
Indisponibili: –
Diffidati: Thiago Silva, Luiz Gustavo, Ramires, Neymar
Arbitro: Jonas Eriksson (Svezia)
Situazione delicata nel girone A dove il Brasile deve per forza vinere contro il Camerun per evitare spiacevoli sorprese. I padroni di casa vengono da una vittoria e un pari, ma hanno dietro Messico e Croazia che spingono. I centroamericani hanno strappato il pareggio proprio al Brasile e sono a pari punti, mentre la Croazia è sotto solo di uno. Dall’altra parte c’è però un Camerun già matematicamente fuori da questa competizione in virtù dei due ko con Messico e Croazia. Camerun-Brasile si gioca all’Estadio Nacional di Brasilia: l’arbitro sarà lo svedese Jonas Eriksson assistito dai guardalinee Mathias Klasenius e Daniel Warnmark (suoi connazionali) e dal quarto uomo norvegese Svein Oddvar Moen.
è l’assente illustre di questa partita, anche se l’attaccante del Chelsea vuole fare di tutto per esserci. Davanti dovrebbe sostituirlo Vincent Aboubakar. Benjamin Moukandjo ed Eric Choupo-Mouting saranno confermati sulle corsie esterne per mettere in difficoltà la difesa verdeoro. Confermata la linea a quattro con Assou-Ekotto sulla corsia sinistra. A centrocampo farà il filtro davanti alla difesa iul ventunenne Cedric Djeugoue, che dovrà coprire i 4 centrocampisti davanti a lui. Squalificato Alex Song dopo la manata sulla schiena rifilata al croato Mandzukic nell’ultima partita.
Felipao ha diversi dubbi. Al centro del campo potrebbe preferire la velocità di pensiero di Hernanes al più fisico Paulinho mentre dietro alla prima punta Fred si rivedrà Hulk, dopo che contro il Messico gli era stato preferito Bernard. In difesa confermatissima la coppia centrale Thiago Silva-David Luiz, che si occuperanno anche di impostare il gioco. Sulle corsie esterne vedremo ancora Daniel Alves e Marcelo, in porta confermatissimo Julio