L’Australia chiude il suo Mondiale a zero punti, nonostante abbia dimostrato di avere qualità e giovani talenti. La Spagna esce dal Mondiale a testa alta, rifilando tre gol agli avversari. Addio alla nazionale per David Villa, che esce tra le lacrime, e Xabi Alonso. Ma saranno molti i volti che cambieranno per questa Spagna che si deve rinnovare dopo aver vinto tutto. 



Juan Mata porta a tre le reti della Spagna. L’esterno del Manchester raccoglie un bellissimo lancio di Fabregas girandola di sinistro sotto le gambe di Ryan. La Spagna chiude in bellezza un Mondiale molto difficile, che l’ha vista matematicamente fuori dopo soli due turni.

Fernando Torres al minuto 68 raddoppia portando il risultato sul 2-0. Gran merito del gol va ancora una volta ad Andres Iniesta che coglie l’attaccante sul filo del fuorigioco con un taglio delizioso. El nino poi infila Ryan di destro con precisione chiurgica.



Venti minuti abulici quelli che aprono la ripresa. La Spagna da spazio a chi ha giocato meno, entrano infatti in campo Mata e Fabregas. Commovente l’uscita dal campo di David Villa, che lascerà la nazionale dopo questa partita. L’attaccante della Spagna era evidentemente commosso in panchina dopo il cambio. 

Termina un primo tempo privo di grandissime emozioni, tra due squadre già eliminate dal Mondiale. Lo conclude in vantaggio la Spagna che ha giocato a tratti un buon calcio. La rete delle furie rosse l’ha messa a segno David Villa, che gioca oggi la sua ultima partita con la Roja. Nell’Australia poche motivazioni e una partita giocata con troppa sufficienza.



A dieci minuti dalla fine, dopo minuti di pressione, arriva il gol della Spagna. Ottimo taglio di Iniesta che coglie Juanfran sulla corsia destra. L’esterno dell’Atletico la mette al centro per Villa che la butta dentro di tacco, realizzando una bellissima rete. L’attaccante è alla sua ultima presenza con la maglia della roja, bacia la maglia ed è visibilmente emozionato.

Parte bene l’Australia che gioca compatta al centro, non dando spazio per la manovra alla Spagna. I Campioni del Mondo presentano molte novità e giocatori che hanno grande voglia di mettersi in mostra. L’Australia dal canto suo non ha nulla da perdere e prova a fare la partita, andando anche spesso al tiro da fuori. Dopo venti minuti siamo ancora sullo zero a zero.

Ecco le formazioni ufficiali: Australia (4-2-3-1): Ryan; McGowan, Špiranovic, Wilkinson, Davidson; McKay, Jedinak (c); Leckie, Bozanic, Oar; Taggart. In panchina: Bresciano, Troisi, Milligan, Vidosic, Galekovic, Holland, Langerak, Wright, Halloran, Luongo. All.: Ange Postecoglou. Spagna (4-2-3-1): Reina; Juanfran, Albiol, Ramos (c), Alba; Alonso, Koke; Cazorla, Villa, Iniesta; Torres. In panchina: Casillas, De Gea, Fabregas, Xavi, Piquè, D.Costa, J.Martinez, Silva, Mata, Pedro, Busquets, Azpilicueta. All: Vicente del Bosque.

Si gioca alle 18.00 ora italiana la sfida Australia-Spagna. Le due squadre sono già fuori dal Mondiale, ma vivono situazioni diametralmente opposte. Le furie rosse hanno fatto una pessima figura, sconfitti per 5-1 dall’Olanda e per 2-0 dal Cile hanno dimostrato di non avere gioco e sono la principale delusione del Mondiale brasiliano. Gli australiani, nonostante hanno anche loro perso due partite su due, hanno dimostrato di avere qualità, combattendo a denti stretti le due gare contro Olanda e Cile. Soprattutto gli orange sono usciti provati dalla sfida contro la nazionale guidata da Tim Cahill. Proprio di Tim Cahill dovrà fare a meno oggi l’Australia, l’esperto attaccante infatti è stato squalificato per la partita in questione. La chiave tattica è tutta nei piedi di Oar e Leckie, bravissimi a saltare l’uomo in attacco e a creare continua superiorità numerica. Difficile immaginare una immediata risposta della Spagna che si schiererà con un 4-2-3-1 d’attacco. Del Bosque darà spazio a chi non ne ha avuto. Tra i pali ci sarà Reina, in difesa a sinistra Juanfran, mentre sarà rivoluzionato dall’inserimento in mediana di Koke e da Cazorla sulla trequarti. L’unica punta sarà Torres, preferito a Diego Costa. La Spagna proverà con un gioco molto rapido e fatto di continui passaggi, il così detto Tiki Taka, a disinnescare la difesa di Postecoglou. 

Si avvicina la partita Australia-Spagna che vede di fronte due squadre già matematicamente eliminate dalla Coppa del Mondo. La sfida dell’Arena Baixada di Curitiba sarà diretta dall’arbitro Shukralia del Bahrain: i pronostici favoriscono la Spagna ma puntare su pareggio o valutazioni più di parte australiana potrebbe non essere una follia. Da un lato i campioni del mondo in carica vorranno salutare il torneo con una prova d’orgoglio, d’altra parte però anche i Socceroos hanno raccolto meno di quanto seminato nei primi due match. Per un quadro più completo delle scommesse relative ad Australia-Spagna clicca qui

Australia-Spagna è una partita che non conta nulla: le due nazionali sono eliminate dalla Coppa del Mondo 2014, avendo perso le prime due sfide del gruppo B. Oggi pomeriggio, alle ore 18 italiane, i due Commissari Tecnici Angelos Postecoglu e Vicente Del Bosque vorranno chiaramente prendersi una vittoria per non tornare a casa a mani vuote, ma anche far giocare chi ha avuto meno possibilità. Dopotutto siamo ai Mondiali: anche avendo fallito l’appuntamento con gli ottavi è giusto accontentare tutti e far vivere loro un sogno che magari sarà poi irripetibile. E allora, scopriamo insieme le probabili formazioni di oggi.

L’Arena da Baixada di Curitiba ospita questo pomeriggio alle ore 18 italiane Australia-Spagna, partita valida per la terza e ultima giornata del gruppo B della prima fase di Coppa del Mondo 2014. Si tratta di una gara inutile ai fini della classifica: entrambe infatti sono aritmeticamente eliminate avendo perso le prime due sfide del girone, perciò quest’oggi scendono in campo per dovere di firma e con tanta delusione. Certo gli stati d’animo pur con traiettoria a scendere sono diversi: se i Socceroos sapevano che qualificarsi agli ottavi sarebbe stato semi-impossibile e possono comunque ritenersi soddisfatti per quanto hanno dimostrato, le Furie Rosse hanno il morale sotto i tacchi. D’accordo che in una Coppa del Mondo può succedere di tutto e che di sorprese nel corso della storia se ne sono viste e sempre se ne vedranno, ma di sicuro immaginarsi che la nazionale campione del mondo e capace di dominare per cinque anni il calcio internazionale sarebbe uscita di scena avendo totalizzato zero punti nelle prime due partite era sinceramente impossibile. E invece è successo: spazio allora alle seconde linee, perchè è giusto anche in un clima di smobilitazione e preparazione delle valigie per il mesto ritorno a casa dare una possibilità a chi ha giocato meno e fargli assaggiare l’atmosfera mondiale che, chissà, potrebbe non ricapitare. Per il resto in campo andrà comunque l’orgoglio: quello di due nazionali che hanno fallito ma che non vogliono abbandonare il Brasile senza aver provato a mettere le mani su una vittoria. Certamente la Spagna sente molto di più questo compito; va pure detto che le Furie Rosse il fallimento l’hanno già assaggiato tutto, e che una sconfitta in più non sarebbe certo un disastro rispetto a quanto avvenuto. L’Australia invece non subirebbe processi se dovesse rientrare in patria con tre sconfitte sul groppone, e invece sarebbe accolta in maniera positiva se portasse con sè lo scalpo dei campioni del mondo in carica; anche perchè nelle prime due partite era data per spacciata e invece è riuscita quasi a portar via punti contro l’Olanda.  La Spagna conosce l’eliminazione nella fase a gironi per la prima volta dal 1998; ma allora aveva comunque ottenuto una vittoria e un pareggio ed era riuscita a segnare complessivamente 8 gol. L’Australia invece torna a casa subito come era già avvenuto quattro anni fa, quando aveva raccolto una vittoria che non era stata sufficiente a proseguire il cammino. Gli ottavi li aveva centrati invece nel 2006, poi la corsa si era interrotta grazie alla nostra Nazionale, che però era stata costretta dai Socceroos allo 0-0 fino ad un manciata di secondi dai calci di rigore. Zero punti per l’Australia ma, dicevamo, anche meglio di quanto si prospettava. Questa Nazionale non era considerata competitiva e per di più era stata inserita nel gruppo di ferro: si pensava, in patria, che il gruppo allenato da Angelos Postecoglu potesse addirittura concludere la sua corsa senza segnare alcun gol. E’ invece successo che contro il Cile ne è arrivato uno e il pareggio sarebbe stato possibile, e che contro l’Olanda i Socceroos siano pure passati in vantaggio grazie a una magia di Tim Cahill e al calcio di rigore trasformato da Jedinak. Poi la reazione degli Orange si è fatta veemente e il portiere Mathew Ryan ci ha messo del suo; ma questo non cancella l’ottima prova di una nazionale che ha mostrato un grande orgoglio ed è andata al di là dei suoi limiti, fallendo tuttavia la qualificazione. Gruppo giovane e in rifondazione, questo è l’ultimo grande torneo anche per Cahill che è il solo rimasto (a parte Mark Bresciano) di quella squadra che allenata da Guus Hiddink andò davvero vicina a far fuori l’Italia otto anni fa. Per quanto riguarda la Spagna, la spedizione brasiliana è stata un fallimento. Nel 1950 da queste parti le Furie Rosse erano arrivate al girone finale e quella nazionale era certamente inferiore a questa: Vicente Del Bosque aveva però avvisato tutti circa le motivazioni in calo, come anche giusto e normale dopo aver vinto un Mondiale e due Europei. Ci aveva visto lungo: difficile mantenere la fame se ti sei già preso tutto. Certo c’era la questione dei due Mondiali consecutivi, vinti solo dal Brasile nel 1958 e 1962; non è bastato, anche perchè il gruppo è ormai vecchio e da rifondare e non ha convinto la scelta – parsa forzata – di inserire un pur grande attaccante come Diego Costa in un sistema che gioca un calcio diverso e che ha fatto difficoltà ad assorbirlo. Così la Spagna diventa la terza nazionale nelle ultime quattro edizioni a essere eliminata al primo turno da detentrice del titolo: era successo alla Francia nel 2002 e all’Italia nel 2010. Forse non è un caso: prima non era mai accaduto, adesso siamo al 75% dei casi. Vedremo dunque come andrà a finire questa partita; come abbiamo detto conta poco per il risultato, anzi non conta nulla, ma quando sei alla fase finale di un Mondiale cerchi di sfruttare tutte le occasioni utili per metterti in mostra e provare a ottenere un gol o dei punti, e va considerato che ci sono giocatori che probabilmente sono anche alla ricerca di un contratto più remunerativo o di una squadra più competitiva per la prossima stagione. Occasione da non farsi scappare: e allora, non ci resta che dare la parola al campo e metterci comodi, perchè la diretta di Australia-Spagna sta per cominciare…

Leggi anche

Coppa del Mondo 2014/ Video Top 10 gol: le reti più belle dei MondialiCoppa del Mondo 2014/ Trionfo Germania, delusione Brasile e gli altri verdetti: il parere di Fabio Ravezzani (esclusiva)Coppa del Mondo 2014/ Video, la classifica marcatori del Mondiale: James Rodriguez re dei bomber