E con lui ha rassegnato le dimissioni anche Giancarlo Abete, presidente della FIGC. Le dimissioni di Prandelli sembrerebbero irrevocabili. Il ct di Orzinuovi ha preso atto del fallimento del suo progetto e ritiene che non ci siano i presupposti tecnici per continuare l’avventura azzurra. Intanto è cominciato il toto commissario tecnico dell’Italia: per ora in ballottaggio ci sono Masimiliano Allegri e Roberto Mancini. Clicca qui per seguire le news sulle dimissioni di prandelli e sul nuovo allenatore dell’Italia
Italia fuori dai Mondiali, dopo aver iniziato la competizione bene gli azzurri escono dalla competizione più prestigiosa. C’è tanto da recriminare per la squadra di Prandelli, che finisce la gara in dieci per un rosso assurdo a Marchisio. Ha lasciato il segno anche Suarez, ma sulla spalla di Chiellini con un morso. La partita la decide un gol di spalla di Godin sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Godin. Azzurri che tornano a casa, senza gioco e con un pò di sfortuna.
Clamoroso morso di Suarez a Chiellini, l’arbitro non vede e lascia correre. Sull’azione successiva Godin la butta dentro su calcio d’angolo. L’Italia ora è sotto e fuori dal Mondiale.
Soffre l’Italia in dieci, ma resiste e mantiene lo zero a zero. Grande parata di Buffon su Suarez, che d’esterno aveva provato a sorprenderlo. Gli azzurri hanno messo in campo il cuore e ci basta il pari per passare.
L’Italia è in dieci, l’arbitro ha espulso Claudio Marchisio. Il centrocampista azzurro ha colpito Arevalo Rios a centrocampo e l’arbitro ha punito con il cartellino rosso. Decisione sconsiderata, visto che il calciatore aveva solo protetto il pallone.
Ha preso il via a Natal l’attesa sfida mondiale tra Italia e Uruguay. Un appuntamento imperdibile e una partita decisiva per gli Azzurri che può essere seguita in streaming video oppure in tv. Dopo il primo tempo siamo fermi sullo 0-0, patita blanda senza grandi occasioni. Due gli appuntamenti in televisione: uno è su Sky Mondiale 1 (canali 201 e 251 del satellite) con la telecronaca di Fabio Caressa e il commento tecnico di Beppe Bergomi, con streaming video gratuito per gli abbonati grazie all’applicazione Sky Go. Appuntamento anche su Rai 1 e Rai HD, con la telecronaca di Stefano Bizzotto e Beppe Dossena, e anche in streaming video sul portale Rai. Per quanto riguarda infine i social network, gli aggiornamenti si potranno seguire sulle pagine della FIFA (FIFA World Cup su Facebook, @FIFAWorldCup su Twitter) e su quelle delle due squadre che si affrontano: “Nazionale Italiana di Calcio” e “@Vivo_Azzurro” per l’Italia e “Asociacion Uruguaya de Futbol – Pagina Oficial” e “@AUFOficial” per l’Uruguay.
Termina zero a zero il primo tempo tra Italia e Uruguay, con gli azzurri più propositivi degli avversari. Il migliore è Marco Verratti, l’unico degli azzurri a proporsi sempre e a saltare l’uomo. L’Italia ha l’occasione più evidente con Pirlo che da calcio di punizione spaventa Muslera, il portiere respinge in angolo.
Partono bene gli azzurri di Cesare Prandelli che giocano la palla e fanno la partita. L’Uruguay aspetta l’Italia e prova a fargli male in contropiede. Tra i migliori Pirlo che con una punizione violenta mette paura a Muslera, bravo a deviarla in angolo. Giallo per Balotelli al 22′ minuto, era diffidato e salterà la prossima.
Ecco le formazioni ufficiali: Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Verratti, Pirlo, Marchisio, De Sciglio; Balotelli, Immobile. A disp.: Sirigu, Perin, Abate, Paletta, Candreva, Aquilani, Parolo, Thiago Motta, Cerci, Cassano, Insigne. Ct: Prandelli. Uruguay (4-4-2): Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, A. Pereira; Lodeiro, Gonzalez, Arevalo Rios, Rodriguez; Cavani, Suarez. A disp.: Munoz, Silva, Fucile, Gargano, Hernandez, Forlan, Stuani, Perez, Ramirez, Coates, M. Pereira, Lugano. Ct. Tabarez.
Sempre più vicino il fischio d’inizio di Italia-Uruguay, che sarà diretta dall’arbitro messicano Rodriguez. La partita di Natal sarà un vero spareggio nel girone D della Coppa del Mondo, e si affronteranno due squadre che storicamente danno il massimo in situazioni di questo tipo. Stavolta, solo una delle due ce la farà. L’Italia dovrà puntare sulla maggiore qualità a centrocampo, zona del campo dove la Celeste ha soprattutto quantità ma pochi costruttori di gioco, mentre noi possiamo contare sul Maestro Pirlo e sul suo discepolo Verratti, senza dimenticare un certo Marchisio, assai prezioso anche negli inserimenti. Insomma, a centrocampo dovremmo avere la superiorità noi, seguendo l’esempio della prima partita a Manaus, e questo è il modo migliore per innescare la coppia Balotelli-Immobile. Inutile dire invece che l’Uruguay punterà tutto sulle verticalizzazioni immediate a favore di Cavani e Suarez: il compito più difficile tra gli azzurri spetterà ai difensori, anche per questo Prandelli si è affidato al blocco juventino, che non ha certo bisogno di trovare confidenza nel giocare insieme.
Si avvicina sempre di più la diretta di Italia-Uruguay. La partita decisiva per la qualificazione agli ottavi di finale della Coppa del Mondo avrà luogo all’Estadio Das Dunas di Natal, che proprio oggi ospita la sua quarta e ultima partita in questi Mondiali, dal momento che non sarà la sede di nessun incontro della fase ad eliminazione diretta. In questi giorni hanno fatto notizie le violente piogge che hanno colpito la città, capitale del Rio Grande do Norte, uno degli Stati federali del Brasile: il diluvio ha causato una gigantesca voragine nella favela di Mae Luiza, a pochissimi chilometri dallo stadio, che però non ha avuto conseguenze, come si può capire anche dalla foto pubblicata su Instagram dalla Federazione uruguaiana. L’unicapreoccupazione è legata al clima tropicale: farà caldo e l’umidità sarà altissima, mentre potrebbe esserci un’alternanza di schiarite e nuvole, il che potrebbe essere anche positivo perché eviterebbe di giocare sotto il sole delle 13.00 ora locale, quando avrà inizio la partita.
Manca pochissimo all’inizio di Italia-Uruguay: una sfida tutta da vivere in diretta dallo stadio di Natal, che IlSussidiario.net ha presentato con una leggenda del calcio italiano come Mario Corso, uno dei campioni della Grande Inter degli anni ’60. Corso è soddisfatto per la scelta di Prandelli di passare al 3-5-2, schema che gli sembra perfetto per affrontare l’Uruguay, anche perché consente di schierare insieme Mario Balotelli e Ciro Immobile. Un compito molto delicato sarà però affidato alla difesa (“buona, ma non eccezionale”) che dovrà fermare due grandi bomber che rispondono ai nomi di Luis Suarez ed Edinson Cavani, i quali tuttavia sono le stelle di una formazione globalmente non irresistibile. Di certo sarà una partita molto combattuta, perché deciderà le sorti di entrambe le formazioni, e forse anche il futuro di Cesare Prandelli: per leggere tutta l’intervista esclusiva, clicca qui.
Italia-Uruguay, diretta dal messicano Rodriguez, inizia tra poco. Chi passerà il turno? Chi accompagnerà la Costa Rica agli ottavi di finale di Coppa del Mondo 2014. Studiando pronostici e quote per questa sfida abbiamo svelato chi sia favorito per le diverse agenzie di scommesse, in che modo potrebbe finire il primo tempo, quanti gol verranno segnati. Ricordiamo che agli Azzurri basta anche un pareggio, mentre la Celeste deve necessariamente vincere: riusciremo a portare a casa la qualificazione? Scoprite intanto quote e pronostici in modo approfondito.
Italia-Uruguay: una partita da dentro o fuori per entrambe, con la differenza che gli Azzurri hanno due risultati su tre a disposizione, la Celeste solo la vittoria. Diretta dall’arbitro messicano Rodriguez, sarà tesa e combattuta; chi tra i giocatori delle probabili formazioni riuscirà a fare la differenza lo scopriremo, intanto sappiamo che Cesare Prandelli vara il 3-5-2 andando a ricalcare il modulo della Juventus che con questo schieramento ha vinto tre scudetti consecutivi. Diamo allora un occhio alle scelte dei due Commissari Tecnici.
Estadio Das Dunas, Natal: alle ore 18 (italiane) si gioca la diretta Italia-Uruguay, partita valida per il gruppo D di Coppa del Mondo. E’ dentro o fuori per gli Azzurri, è dentro o fuori per la Celeste: une delle due andrà comunque a casa dopo la prima fase e questo è inaspettato, perchè certo il girone era molto complicato ma in pochi si sarebbero aspettati che ben due delle tre potenze che mettono insieme 7 titoli mondiali avrebbero salutato la competizione senza arrivare agli ottavi di finale. Merito, come sappiamo, del Costa Rica che da cenerentola del girone si è trasformata in vera e propria forza riuscendo a centrare la qualificazione dopo sole due giornate. Così Italia e Uruguay si giocano il secondo posto, che può diventare primo con conseguente vittoria del girone; cominciamo con il dire che per quanto riguarda il mero passaggio del turno agli Azzurri basta un pareggio, all’Uruguay no e quindi deve vincere. Questo per la differenza reti: 0 per la nazionale di Cesare Prandelli, -1 per quella di Oscar Washington Tabarez. Per quanto riguarda invece il primo posto nel girone, dipende dal risultato della Costa Rica contro l’Inghilterra; se vince o pareggia è davanti a tutti, se perde deve riuscire a mantenere la differenza reti migliore e allora si entrerebbe nel campo dei risultato esatto. Basti qui dire che l’Italia si deve giocare la qualificazione al girone nell’ultima partita dal 1998: è riuscita a superare l’ostacolo nello stesso 1998, nel 2000, 2002, 2006 (quando fu campione del mondo) e 2008; ha fallito invece agli Europei del 2004 (vinse, ma non bastò) e al Mondiale del 2010, quando sarebbe bastato il pareggio e invece la Nazionale di Marcello Lippi perse dopo aver centrato due pareggi. Le statistiche sono perciò dalla nostra parte; addirittura possiamo notare che la qualificazione non ci è mai sfuggita quando l’avversario era considerato “tosto”, mentre abbiamo fallito quando pensavamo che l’impegno fosse più abbordabile. Tre i precedenti tra Italia e Uruguay, due ai Mondiali: nel 1970 in Messico pareggiammo 0-0 e passammo il girone a braccetto, nel 1990 agli ottavi di finale, stadio Olimpico di Roma, vincemmo 2-0 con le reti di Schillaci e Serena. La scorsa estate invece, Confederations Cup, ci sfidammo per la finale del terzo e quarto posto: pareggiamo 2-2 con i gol di Astori e Diamanti per noi e la doppietta di Cavani per loro, poi ai calci di rigore Buffon neutralizzò Forlan, Caceres e Gargano mentre De Sciglio sbagliò per l’Italia, ma la vittoria andò comunque a Prandelli. Juan Alberto Schiaffino e Alcides Ghiggia hanno giocato in entrambe le nazionali: campioni del mondo con l’Uruguay del 1950, ebbero poi qualche sporadica apparizione con la maglia dell’Italia in un periodo nel quale gli oriundi andavano molto di moda. Particolare: furono i due marcatori della partita passata alla storia come Maracanazo. Cesare Prandelli cambia: ha giocato le prime due partite con il 4-1-4-1 ma questa volta rompe gli indugi e, pur se il pareggio va bene per qualificarsi, schiera la sua Nazionale con il 3-5-2 imperniato dunque sul modulo della Juventus tricampione d’Italia, tanto che ben sei calciatori degli undici che inizialmente andranno in campo fanno parte della squadra bianconera. Il nostro Commissario Tecnico schiera Ciro Immobile al fianco di Mario Balotelli, in realtà venendo meno a quanto aveva dichiarato giorni fa e cioè che i due non potessero coesistere come coppia offensiva. Adesso tutto il popolo azzurro spera che il capocannoniere della Serie A diventi quello che Totò Schillaci era stato nel 1990, ovvero un esordiente che toglie le castagne dal fuoco con i gol. Ma intanto si parla di una tensione latente in ritiro, di un Balotelli taciturno e riservato e di un Cassano che si lamenta platealmente dello scarso utilizzo; mai come ora c’è invece bisogno di rimanere uniti e condurre in porto la qualificazione dopo la brutta partita contro il Costa Rica, anche perchè la nostra storia insegna che quando siamo sopravvissuti a una prima fase complicata abbiamo quasi sempre fatto bene in quella ad eliminazione diretta. L’Uruguay ha vissuto un ultimo periodo straordinario: ha centrato il quarto posto negli scorsi Mondiali, poi l’anno seguente è riuscito a vincere la Copa America. Risultati importanti che ci dicono della bontà del lavoro di Oscar Washington Tabarez, un Commissario Tecnico che ha lavorato in Italia e che per la sua nazionale ha voluto tanti calciatori che dalla nostra Serie A sono passati o ci giocano tuttora. Basti pensare a Muslera, Caceres, Alvaro Pereira, Diego Perez, Arevalo Rios, Diego Forlan, Cristian Stuani e poi lui, Edinson Cavani che è lo spauracchio numero 2 per l’Italia. Numero 2, perchè il primo in assoluto non può che essere Luis Suarez. Da verificare le sue condizioni fisiche: il Pistolero si è operato di menisco a fine maggio, è già rientrato in campo contro l’Inghilterra dimostrando di essere un fuoriclasse e segnando i due gol che permettono ora alla Celeste di restare in corsa per la qualificazione agli ottavi di finale. Sarà una partita difficilissima: il precedente dello scorso anno ci conforta perchè si giocò in condizioni climatiche simili e perchè ne venne fuori un 2-2 che oggi servirebbe a nio e non a loro. Però, chissà: allora onestamente contava poco e le motivazioni non potevano essere le stesse anche ammettendo che nessuno ci tenesse davvero a perdere contro un avversario così di prestigio. Potremo dunque festeggiare il passaggio del turno e andare a sfidare Colombia o Costa d’Avorio agli ottavi? Riusciremo a proseguire la nostra corsa Mondiale? Non ci resta che metterci comodi, dare la parola all’Estadio Das Dunas di Natal e sventolare il tricolore con la maglia azzurra indosso: la diretta di Italia-Uruguay, decisiva per il passaggio del turno, sta per cominciare…