Incontro molto atteso stasera alle 22.00 tra Colombia e Giappone all’Arena Pantanal a Cuiaba. Sudamericani già qualificati nel girone C della Coppa del Mondo 2014, potranno giocare rilassati, magari facendo anche un po’ di turnover e comunque con l’obiettivo di blindare il primo posto nel girone (che agli ottavi incrocerà quello dell’Italia). Per il Giappone servirà invece assolutamente vincere e vedere cosa succederà nell’altro incontro tra Grecia e Costa d’Avorio. Se la Colombia ha dimostrato tutto il suo valore, non altrettanto è stato per il Giappone che ha in parte deluso. Ci si aspettava di più dalla nazionale campione d’Asia, magari anche dal carisma e dalla bravura di Alberto Zaccheroni. Così non è stato e non sarà sicuramente facile per la formazione nipponica battere una Colombia che anche priva di Radamel Falcao a questi Mondiali ha dimostrato di essere una squadra molto competitiva, grazie anche a uno scatenato Juan Cuadrado. Per presentare questo match abbiamo sentito Gianni De Biasi, attualmente allenatore dell’Albania. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Colombia-Giappone: come vede questa partita? La Colombia sta dimostrando tutto il suo valore, dicevano che poteva essere una sorpresa di questi Mondiali e in effetti è una nazionale molto buona. Una formazione caricata dal punto di vista fisico e psicologico, potrebbe essere veramente un brutto avversario se l’Italia la incontrasse agli ottavi di finale…
Cuadrado è il leader di questa squadra? Si sta dimostrando di giorno in giorno un giocatore veramente importante, e sta migliorando in modo continuo.
Giappone invece deludente finora? Poteva fare di più quando si è trovato in superiorità numerica con la Grecia, d’altronde questa nazionale non è eccezionale, ha qualche limite.
Quali le colpe di Zaccheroni? Ha fatto bene direi finora con il Giappone, che ha condotto alla vittoria della Coppa d’Asia. Poi è anche vero che il calcio giapponese quando ai Mondiali si confronta con altri paesi dove c’è più tradizione e più cultura può fare fatica.
Cosa manca al Giappone per esprimersi a buon livello ai Mondiali? Esperienza. I suoi calciatori devono andare di più all’estero per conquistarla, in modo da confrontarsi con le altre scuole.
Potrebbe approfittare in quest’incontro di una Colombia già qualificata?
No, secondo me tutte le partite dei Mondiali sono sentite dalle varie nazionali e nessuna vuole mai perdere.
Il suo pronostico su questo match? Non ne faccio mai sinceramente.
Come giudica la sua esperienza come tecnico dell’Albania? Mi sto trovando molto bene. Abbiamo fatto un buon girone di qualificazione mondiale all’inizio, poi siamo un po’ calati. La Federazione sta facendo un ottimo lavoro, c’è tanto entusiasmo e soprattutto quando andiamo a giocare all’estero ci vengono a vedere tantissimi emigranti albanesi. Io sto lavorando molto per il futuro, per creare le basi perché il calcio in questa nazione progredisca sempre più.
Sperate di qualificarvi per gli Europei? Ci proveremo fino in fondo, anche se avremo un girone molto difficile con nazionali come Serbia, Portogallo, Danimarca e Armenia. (Franco Vittadini)