Nelle probabili formazioni di Nigeria-Argentina abbiamo individuato i possibili outsider; quei calciatori che entrano dalla panchina e che possono portare qualcosa in più alle rispettive nazionali, sfruttando magari caldo e fatica. Vediamo allora quali sono le nostre scelte. Menzione naturalmente anche per Victor Moses, ma Ameobi è un giocatore di grande esperienza. Non un super bomber (poco più di 50 gol in Premier League nel giro di 13 stagioni), ma con la maglia del Newcastle ha dimostrato di essere un attaccante di peso; tanto lavoro per la squadra, la tendenza a mettere la palla in porta quando conta, una sagacia tattica che lo porta anche a giocare esterno o seconda punta. Qualora le cose si facessero difficili, si potrebbe aver bisogno di lui. Il Pocho paga la grande concorrenza nel suo ruolo: Messi, Aguero, Higuain, Di Maria che all’occorrenza sarebbe un esterno offensivo di ruolo. Ma ha gamba, voglia e ha già dimostrato che in questa Argentina non è una comparsa: a lui Sabella si affida per aumentare dinamismo e ripartenze, un giocatore di qualità in più che può portare scompiglio nelle difese avversarie.
Alle ore 18.00 a Porto Alegre si gioca Nigeria-Argentina. L’Estadio Beira-Rio ospita dunque l’ultimo atto del girone F della Coppa del Mondo Brasile 2014 per queste due squadre: i sudamericani sono già qualificati per gli ottavi e con un punto sarebbero certi anche del primo posto. Serve un pareggio anche ai nigeriani, che con un punto sarebbero certi della qualificazione senza dover dipendere dal risultato dell’altra partita, come invece accadrebbe in caso di sconfitta. Quindi grande attesa per questa partita in Nigeria, ma anche in Argentina, dove divampano le polemiche su una squadra il cui gioco non riesce a decollare e che per ora dipende totalmente dalle giocate di Leo Messi: eccovi dunque le probabili formazioni delle due squadre e le ultime notizie su Nigeria-Argentina, partita che sarà diretta dall’arbitro italiano Rizzoli.
Dopo gli splendidi anni Novanta, con la qualificazione per gli ottavi ottenuta sia nel 1994 (quando incrociarono l’Italia di Roberto Baggio) sia nel 1998, e in mezzo l’oro olimpico di Atlanta 1996 – in finale proprio contro l’Argentina –, il calcio nigeriano non è mai decollato del tutto, tra qualche alto come l’argento olimpico 2008 (di nuovo in finale con l’Argentina) e la Coppa d’Africa 2013, ma pure tante delusioni, soprattutto ai Mondiali. Questa sembra l’occasione buona per il riscatto, soprattutto grazie a una difesa che non ha ancora subito nessun gol. Merito del 4-3-3 del c.t. Keshi, meno offensivo di quanto i numeri possano far pensare, grazie alla presenza a centrocampo di due mediani come Obi Mikel e il laziale Onazi, che proteggono unaq difesa dove spicca il portiere Enyeama, decisivo anche contro la Bosnia. In attacco ci si affida invece al tridente composto da Odemwingie (suo l’unico gol segnato finora), Babatunde ed Emenike, anche se la solidità dell’impianto di gioco costringe a sacrificare un po’ la fase offensiva, come dimostra appunto la differenza reti: un gol fatto, zero subiti.
Tra i giocatori a disposizione del c.t. Keshi spiccano Oboabona in difesa e soprattutto gli attaccanti Moses e Ameobi, entrambi in Premier League con le maglie rispettivamente di Chelsea e Newcastle. Certo, il paragone con l’Argentina non regge quanto a profondità della panchina, però non mancano delle buone carte.
Nessun giocatore infortunato né squalificato, l’unico piccolo problema per il c.t. Keshi è la diffida di Obi Mikel, che però non potrà essere preservato in questa partita: troppo importante il centrocampista del Chelsea per farlo riposare nella sfida decisiva per accedere agli ottavi di finale.
Come si accennava, non mancano le polemiche sull’Argentina, sia per il gioco sia per faccende fuori dal campo, vedi le discussioni su Messi che farebbe la formazione e il litigio tra Maradona e il presidente federale Grondona. Intanto però la qualificazione è già sicura, e oggi a Porto Alegre potrebbero arrivare addirittura 80.00 tifosi dell’Albiceste, di cui oltre la metà senza biglietto. Il c.t. Alejandro Sabella ha parlato così: “Cambi? Non so, gli attaccanti hanno ancora bisogno di rodaggio. L’importante è migliorare, cercare di muoversi più veloci per trovare gli spazi”. Quindi in attacco dovrebbe esserci ancora il tridente con Aguero e Higuain al fianco dell’intoccabile Messi, e si annunciano poche novità anche in difesa e a centrocampo, a parte Basanta che dovrebbe prendere il posto del diffidato Rojo (preservato per gli ottavi) come terzino sinistro. Ecco quindi a centrocampo Mascherano regista, con Gago e Di Maria – autore del gol decisivo nella finale olimpica di Pechino 2008 contro la Nigeria – al suo fianco. In difesa spazio tra gli altri a F. Fernandez, giocatore del Napoli.
Le alternative naturalmente non mancano all’Albiceleste, in ogni reparto. In attacco spiccano naturalmente l’interista Palacio e l’ex napoletano Lavezzi, entrambi entrati in campo nel finale della partita con l’Iran: il reparto offensivo argentino è per molti il migliore del mondo, eppure finora ha segnato solo Messi… Gli “italiani” sono tanti in panchina, dal portiere Andujar al difensore Campagnaro, dal centrocampista Biglia all’esterno Alvarez.
Nessun giocatore infortunato né squalificato, l’unico piccolo problema per Sabella è la diffida di Rojo, che nelle prime due partite ha fatto bene e dovrebbe essere preservato per gli ottavi.
1 Enyeama; 5 Ambrose, 2 Yobo, 22 Omeruo, 13 Oshaniwa; 17 Onazi, 10 O.Mikel, 7 Musa; 18 Babatunde, 8 Odemwingie, 9 Emenike. All. Keshi.
In panchina: 16 Ejide, 21 Agbim, 6 Egwuekwe, 12 Odunlami, 14 Oboabona, 3 Uzoenyi, 4 Gabriel, 15 Azeez, 11 Moses, 19 Nwofor, 20 Uchebo, 22 S.Ameobi.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: nessuno.
1 Romero; 4 Zabaleta, 17 F. Fernandez, 2 Garay, 23 Basanta; 5 Gago, 14 Mascherano, 7 Di Maria; 20 Aguero, 9 Higuain, 10 Messi. All. Sabella.
In panchina: 12 Orion, 21 Andujar, 3 Campagnaro, 15 Demichelis, 16 Rojo, 6 Biglia, 8 Perez, 13 A. Fernandez, 11 M. Rodriguez, 19 Alvarez, 18 Palacio, 22 Lavezzi.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: nessuno.
Arbitro: Rizzoli (Italia).
Mercoledì 25 giugno sono in programma altre quattro partite della Coppa del Mondo 2014. Una di queste è Nigeria-Argentina, che andrà in scena all’Estadio Beira Rio di Porto Alegre alle ore 18:00 italiane, le 13:00 locali. L’arbitro del match sarà l’italiano Nicola Rizzoli assistito dai guardalinee Renato Faverani e Andrea Stefani, e dal quarto uomo norvegese Svein Oddvar Moen. Nel girone F l’Argentina è prima con 6 punti, la Nigeria segue a 4 e l’Iran è terzo a quota 1, mentre la Bosnia già eliminata chiude a 0. 6 precedenti tra Nigeria e Argentina: 1 successo per gli africani, 1 pareggio e 4 vittorie dell’Albiceleste.
Il ct Stephen Keshi dovrebbe confermare la formazione che ha battuto la Bosnia. Il modulo di partenza sarà ancora il 4-2-3-1 con Enyeama in porta e difesa a quattro composta dai terzini Ambrose (destra) e Oshaniwa (sinistra) e dai centrali Yobo e Omeruo. Godfrey Oboabona resta in dubbio dopo l’infortunio ad un ginocchio rimediato nella prima partita contro l’Iran. A centrocampo confermata la coppia Obi Mikel-Onazi, sulle fasce Musa a destra e Babatunde a sinistra mentre in posizione di trequartista centrale dovrebbe partire ancora Odemwingie. Unica punta di riferimento Emenike.
Anche nella formazione argentina non sono previsti grossi cambiamenti rispetto alle prime due uscite, vittoriose anche se non entusiasmanti dal punto di vista del gioco. Il portiere sarà Romero, decisivo con un paio di ottimi interventi contro l’Iran, mentre in difesa giocheranno Zabaleta a destra, Marco Rojo a sinistra e in mezzo la coppia Federico Fernandez-Garay. Centrocampo a tre con Mascherano perno centrale, Gago interno di destra e Di Maria più a sinistra. Attacco: Messi e Aguero partiranno alle spalle di Higuain. Aguero potrebbe essere in dubbio per le difficoltà avute nelle prime due partite: in caso di sostituzione pronto uno tra Lavezzi e Palacio.