Alla fine Cesare Prandelli si è dimesso dopo il flop dell’eliminazione dell’Italia alla fase a gironi della Coppa del Mondo 2014. Subito è iniziato il totoallenatore: chi sarà il prossimo tecnico della Nazionale italiana? Tanti i nomi che circolano in queste ore, di tutti gli allenatori liberi più illustri del calcio italiano. Si parla di Massimiliano Allegri, di Luciano Spalletti, di Roberto Mancini. Magari lo stesso Claudio Ranieri, che molti dicono sulla panchina della Grecia, oppure Francesco Guidolin o ancora un “traghettatore” per consentire poi a Carlo Ancelotti di guidare gli azzurri. Non si può proprio scartare nessuna ipotesi, neanche quella di un tecnico straniero. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Felice Pulici. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Cosa pensa delle dimissioni di Prandelli? Giusto il gesto, perché mi sembra proprio il responsabile di questo fallimento sia a livello tecnico che a livello tattico.
Secondo lei ci ripenserà? No, credo proprio di no.
Quale tecnico andrebbe bene: giovane o d’esperienza? Il discorso è un altro. Con le dimissioni di Abete cambierà la struttura federale e bisognerà ricominciare un lavoro da zero nel calcio italiano.
Nel 1974 lei faceva parte dei pre-convocati di un’Italia che poi fece fiasco ai Mondiali in Germania… Avrei voluto essere convocato, ma mi fermai alla rosa dei 40. Valcareggi portò pochi giocatori della Lazio campione d’Italia e si affidò ai giocatori che conquistarono il secondo posto nel 1970 in Messico. Fece male, perché non ascoltò quello che era successo in campionato. Il calcio stava cambiando, c’era l’Olanda che praticava un gioco totale e la Lazio praticava un football simile.
Lei chi avrebbe portato stavolta? Sono stato uno dei pochi che voleva portare Toni, oltre a Giuseppe Rossi…
Tornando al prossimo allenatore della Nazionale, tanti parlano di Allegri… E’ bravo e molto competente. Potrebbe anche essere il prossimo allenatore della Nazionale, ma non è quello che mi piace di più.
Spalletti le piacerebbe? Anche lui è un tecnico molto valido, potrebbe diventare l’allenatore dell’Italia ma non sceglierei lui.
Chi allora? Mancini mi sembra il tecnico ideale, è l’allenatore italiano con più esperienza e visibilità internazionale.
Qualche nome a sorpresa? Guidolin, Ancelotti… Guidolin ha fatto la scelta di lavorare ancora all’Udinese, ma chissà, potrebbero anche scegliere lui. Penso invece che Ancelotti vorrà ripartire dalla Champions League col Real Madrid.
E se fosse uno straniero? No, assolutamente no. (Franco Vittadini)