L’ex commissario tecnico della nazionale italiana, Giovanni Trapattoni, ha voluto dire la sua sull’avventura italiana ai Mondiali in Brasile, soffermandosi in particolare sull’operato dell’ex commissario tecnico Cesare Prandelli. Il tecnico di Cusano Milanino difende l’ex ct: «Ha fatto un ottimo lavoro, considerati anche gli anni precedenti – le parole rilasciate ai microfoni di Tuttomercatoweb – Quando ci sono dei risultati negativi anche se non meritati purtroppo succede anche questo. A mio avviso l’eliminazione è stata casuale, il pallone è fatto da questi momenti. Prandelli è consapevole di certe situazioni e probabilmente non si sentiva più di continuare». Secondo Trapattoni non è da escludere una marcia indietro dello stesso Prandelli, che potrebbe quindi tornare sui suoi passi rimettendosi al suo posto in vista degli Europei del 2016: «La voglia di andare avanti, di potersi rifare c’è sempre – prosegue il ‘Trap’ – e a 48 ore Cesare potrebbe rivedere il suo pensiero. Ma e devo essere sincero questa mi sembra una reazione ponderata, con un senso logico. Prandelli non è il primo a dimettersi, ci sono stati altri allenatori che l’hanno fatto».
Ed ora si apre un nuovo ciclo per la nazionale italiana. A Natal è stato tutt’altro che Natale per gli azzurri, capitolati impotenti contro l’Uruguay, che grazie ad un colpo di testa si è piazzata fra le migliori 16 squadre del mondo, rispendendo in Italia i nostri ragazzi. Tutto da rifare in casa tricolore, nonostante l’illusorio secondo posto agli Europei di due anni fa, che aveva fatto ben sperare in vista proprio del Brasile. Ma così non è stato ed ora toccherà aprire un nuovo ciclo ripartendo da giocatore nuovi e soprattutto da un commissario tecnico inedito. Diversi i nomi circolanti in queste ultime ore e le due candidature più calde sono senza dubbio quelle di Massimiliano Allegri e Roberto Mancini. Entrambi italiani ed entrambi vittoriosi, i due sono attualmente liberi da qualsiasi impegno e pronti per l’avventura italiana. Sia il Conte Max quanto il tecnico di jesino hanno notevole esperienza alle spalle, ed entrambi potrebbero tentare il recupero di Balotelli, il giocatore su cui volente o nolente si affiderà l’Italia per gli Europei del 2016. Più in basso troviamo Spalletti, altro tecnico italiano esperto e vincente, che però è ancora legato allo Zenit di San Pietroburgo e liberarlo dai russi non sarà semplice. Infine, attenzione alla candidatura di Francesco Guidolin, che ha lasciato l’Udinese poche settimane fa ma che appare ora come ora un azzardo. La cosa certa è che bisognerà fare in fretta visto che fra circa due mesi, a settembre, inizierà il lungo cammino delle qualificazioni per l’Europeo del 2016 che si giocherà in Francia. Nel frattempo bisognerà pensare anche al sostituto di Abete, che nel tornado di ieri si è dimesso dal ruolo di presidente della Figc. Stando a quanto svelato dai colleghi di Tuttomercatoweb, il nome caldo sarebbe quello di Arrigo Sacchi, che si occupa attualmente del settore giovanile degli azzurri. Se il Vate di Fusignano divenisse il prossimo presidente della Federcalcio a quel punto sarebbe davvero dura vedere Allegri sulla panchina dell’Italia visto il noto astio dei due. Il nome inedito potrebbe quindi essere quello di Mangia, da sempre molto vicino a Sacchi, e reduce da un ottimo lavoro alla guida dell’Under-21 azzurra.