Quali saranno i protagonisti di Portogallo-Ghana? Quali giocatori saranno in grado di fare la differenza in questa partita che può valere per una delle due la qualificazione agli ottavi di finale? Nelle probabili formazioni dei due Commissari Tecnici abbiamo provato a individuare un uomo per parte, ecco allora quelle che sono le nostre idee sulla sfida di Brasilia. D’accordo, Cristiano Ronaldo non ha più alibi e deve portare i lusitani agli ottavi, pur se sarà impresa disperata. Proprio per questo Eder può essere l’ago della bilancia: con tutto il Ghana che si concentrerà su CR7, l’attaccante ventiseienne del Braga può essere il giocatore che cambia i destini della partita. La capacità di fare gol c’è, il fisico per lottare con i centrali africani anche, sta a lui dimostrare che vale la formazione titolare nella quale si è trovato per gli infortuni dei compagni. Forse non lo ricorderete, ma era passato anche dall’Udinese e della Sampdoria. Non aveva sfondato: tornato in Ghana, ha poi trovato fortuna con l’Evian e da questa stagione gioca con il Kuban Krasnodar in Russia. E’ l’ago della bilancia delle Black Stars: il mediano davanti alla difesa che si preoccupa di distruggere il gioco avversario ma soprattutto di preservare gli equilibri di una squadra che rischia sempre di essere sbilanciata in avanti. Con l’esclusione di Muntari per motivi disciplinari, in caso di qualificazione il suo Mondiale potrebbe spiccare il volo. 



Si gioca all’Estadio Nacional di Brasilia Portogallo-Ghana, la partita che chiude il gruppo G di Coppa del Mondo 2014. In palio uno dei due posti agli ottavi di finale: la situazione è ancora in bilico ma qui si parte con ambizioni diverse. Certo entrambe hanno un punto, ma i lusitani hanno -4 di differenza reti mentre le Black Stars sono a -1. Inevitabile dunque che sia la nazionale africana ad avere le maggiori possibilità di qualificazione, pur se in caso di pareggio a Recife sarebbero Stati Uniti e Germania a passare a braccetto al turno successivo. I Mondiali rischiano così di perdere un’altra stella, ovvero il Pallone d’Oro in carica Cristiano Ronaldo. 



CR7 rischia di finire sul banco degli imputati: il Portogallo è praticamente fuori dal Mondiale e lui nelle prime due partite ha dato poco alla sua nazionale. Si pensava che potesse essere il grande trascinatore e invece non è andato al di là di un paio di assist. Così, mentre Messi e Neymar con 4 gol a testa spingono Argentina e Brasile avanti, lui probabilmente dovrà guardare gli ottavi da casa. Il suo ginocchio probabilmente non è al 100%, ma Paulo Bento lo manda inevitabilmente in campo: troppo importante lui e troppo importante la partita per permettersi di tenerlo in panchina. Per di più che il Portogallo sta perdendo i pezzi: a sinistra gioca ancora André Almeida e al centro dell’attacco ci sarà Eder, che può mettere il fisico a disposizione della squadra. Quantomeno in difesa torna Pepe che ha scontato la squalifica, farà coppia con Bruno Alves. Non cambia il centrocampo: qualità e tempi di inserimento, all’ex Genoa Miguel Veloso si chiede di accendere la luce e andare al di là del semplice compitino. Questa sera servirà qualcosa in più; in porta torna Rui Patricio che sembra aver smaltito l’infortunio.



Sembra aver recuperato Hugo Almeida, che però non è al 100% e dunque si accomoda soltanto in panchina; uomo del destino per il Portogallo potrebbe essere Varela, che già due anni fa agli Europei aveva messo i lusitani in condizione di qualificarsi ai quarti di finale. Due vecchie conoscenze del calcio italiano a disposizione: Helder Postiga ha appena concluso sei mesi di prestito alla Lazio e non verrà riscattato (appena cinque spezzoni per lui, senza gloria) mentre Neto si è messo in grande evidenza nel Siena prima di essere acquistato dallo Zenit San Pietroburgo.

Mondiale finito per Fabio Coentrao che ha alzato bandiera bianca già nel corso della prima partita contro la Germania; come detto Paulo Bento ha recuperato tutti gli altri, ma deve stare attento alla diffida di Joao Pereira che, in caso di qualificazione, rischierebbe di saltare gli ottavi di finale.

Kwesi Appiah continua a insistere con la sua formazione. Il Ghana non ha giocato male, ma ha subito un beffardo gol dagli Stati Uniti nel finale di partita e, pur costringendo la Germania al pareggio, non è riuscito a confermare il vantaggio che aveva costruito ribaltando la rete di Gotze. Così ora gli ottavi di finale sono difficili; sarebbe la prima volta in tre edizioni che le Black Stars falliscono l’obiettivo. E allora, davanti a tutti va ancora una volta il veterano Asamoah Gyan, spalleggiato da una linea sulla trequarti nella quale Atsu e Andre Ayew sono gli esterni e Kevin Prince Boateng in posizione centrale; in particolare è l’ex del Milan a dover fare il salto di qualità e portare in dote i gol che servono per qualificarsi. A centrocampo Essien e Rabiu saranno la cerniera davanti alla difesa, con compiti anche di impostazione; Asamoah incrocia Nani a sinistra mentre Afful fa lo stesso con Cristiano Ronaldo, impresa dura ma dovranno provare a spingersi in proiezione offensiva perchè il Portogallo non alzi troppo il suo baricentro sugli esterni dove fa più male. Mensah e Boye sono la coppia centrale a protezione del portiere Dauda.

Ci sono armi a disposizione di Appiah: innanzitutto Jordan Ayew, che è un potenziale titolare ma in ogni caso può cambiare l’inerzia della partita entrando dalla panchina e portando qualità e spinta sulla corsia. Inoltre si conosce molto bene con il fratello Andre, entrambi giocano nel Marsiglia e la loro intesa può essere importante. C’è poi Mubarak Wakaso, attaccante di 23 anni che gioca in Russia con la maglia del Rubin Kazan; Kwarasey era il portiere titolare ai Mondiali del 2010 e in Coppa d’Africa, ma ha perso il posto a favore di Dauda.

Il Ghana deve fare i conti con la squalifica di Sulley Muntari, che tornerà eventualmente per gli ottavi di finale. La prima partita della seconda fase potrebbe invece saltarla il mediano Rabiu, che è sotto diffida. 

 

 12 Rui Patricio; 21 Joao Pereira, 3 Pepe, 2 Bruno Alves, 19 André Almeida; 8 Joao Moutinho, 4 Miguel Veloso, 16 Raul Meireles; 17 Nani, 11 Eder, 7 Cristiano Ronaldo. Allenatore: Paulo Bento

A disposizione: 1 Eduardo, 22 Beto, 14 Neto, 15 Rafa, 13 Ricardo Costa, 20 Ruben Amorim, 6 William Carvalho, 10 Vieirinha, 18 Varela, 23 Helder Postiga, 9 Hugo Almeida

Squalificati:

Indisponibili: Fabio Coentrao

Diffidati: Joao Pereira 

 16 Dauda; 23 Afful, 21 Boye, 19 Mensah, 20 Asamoah; 5 Essien, 17 Rabiu; 7 Atsu, 9 K.P. Boateng, 10 A. Ayew; 3 Gyan. Allenatore: K. Appiah

A disposizione: 1 Adams, 12 Kwarasey, 2 Inkoom, 4 Opare, 6 Afriyie, 8 Badu, 15 Sumaila, 18 Waris, 14 Adomah, 13 J. Ayew, 22 Wakaso

Squalificati: Muntari

Indisponibili:

Diffidati: Rabiu

 

Arbitro: Shukralla (Bahrain)

Il Ghana rischia di tornare a casa con più di qualche rimpianto: la sconfitta all’esordio contro gli Stati Uniti dopo una partita giocato meglio degli avversari e  il 2-2 con la Germania nella seconda giornata (che va addirittura stretto per come si erano messe le cose nel secondo tempo). Ora, contro il Portogallo, praticamente eliminato, ci vogliono tre punti, che potrebbero non bastare se gli Usa strappano un pari contro i tedeschi. Hanno invece deluso – e non poco – i lusitani, in primis Cristiano Ronaldo. L’esordio in terra brasiliana è stato scioccante: 4-0 incassato da una Germania scatenata. Se la qualificazione al tabellone della seconda fase è ormai un miraggio, non resta che onorare la bandiera e scendere in campo guidati dall’orgoglio. Si gioca alle 18.00 italiane all’Estadio Nacional di Brasilia. Eccovi le probabili formazioni delle due squadre e le ultime notizie su Portogallo-Ghana, partita che sarà diretta dall’arbitro bahraino Nawaf Shukralla.

– Il gol di Silvestre Varela al 95° che ha pareggiato la sfida contro gli Stati Uniti ha evitato l’eliminazione matematica dei lusitani, ma la situazione per il Portogallo è sportivamente drammatica. La spedizione brasiliana è partita con il piede sbagliato: il 4-0 incassato all’esordio contro una scatenata Germania ha messo in ginocchio una nazionale obbiettivamente debole, senza un adeguato supportino cast a Cristiano Ronaldo. Per accedere agli ottavi di finale servirebbe un miracolo: vincere con una goleada contro il Ghana e sperare che la Germania faccia il suo dovere contro gli Usa. Paulo Bento non può essere certamente felice per come sono andate le cose e ha chiesto ai suoi ragazzi di tirare fuori l’orgoglio. Per quanto riguarda dunque l’undici che scenderà in campo dal primo minuto, ecco Beto in porta e una linea a quattro difensiva con Pereira, Alves, Pepe e A. Almeida. I tre centrocampisti saranno Moutinho, Meireles e Veloso, mentre il tridente d’attacco sarà formato da Nani, Eder e C. Ronaldo.

 Il cammino alla Coppa del Mondo è stato compromesso dall’evitabile sconfitta all’esordio contro gli Stati Uniti, bravi a sfruttare le disattenzioni difensive dei ghanesi. Le Stelle nere si sono poi rese protagoniste di una partita di altissimo livello contro la Germania, messa alle corde dalla voglia di fare degli africani, stoppati da Klose, che ha siglato il gol del 2-2 finale che sa di condanna per il Ghana. È vero, i giochi non sono ancora fatti, ma per passare il turno i ghanesi devono vincere a tutti i costi e sperare che i tedeschi facciano altrettanto contro gli States.  Il ct ghanese va di 4-2-3-1 con Dauda tra i pali e Afful, Boye, Mensah e Asamoah a sua protezione. Davanti alla difesa, a fare da diga e con compiti di far ripartire l’azione Rabiu ed Essien, mentre A. Ayew, K. Boateng e J. Ayew vanno a formare il tridente alle spalle dell’unica punta, Gyan.

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