In Stati Uniti-Germania, partita valida per la terza e ultima giornata del gruppo G di Coppa del Mondo 2014, ci sono giocatori che possono fare la differenza in campo; possono segnare il gol decisivo, ma anche rendersi protagonisti di giocate che aprano spazi ai compagni o impediscano agli avversari di andare a rete. Vediamo allora quelli che abbiamo scelto, uno per parte. Inevitabile: è un ex. Nato a Francoforte sul Meno, il padre è un afro-americano trapiantato in Germania. Jones, che ha sempre giocato in Bundesliga (oggi è al Besiktas), ha addirittura vestito le maglie di tutte le nazionali giovanili tedesche, e pure quella della squadra maggiore in tre amichevoli; poi, grazie alle regole FIFA, ha capito che avrebbe trovato più spazio con gli Stati Uniti e ne ha accettato la convocazione. Qui è già stato decisivo: il suo gol contro il Portogallo può essere quello decisivo per la qualificazione agli ottavi. La sua stagione non è stata clamorosa: pagato a peso d’oro dall’Arsenal per strapparlo al Real Madrid, Ozil in Premier League ha incantato solo a sprazzi. Della nidiata dei campioni d’Europa Under 21 (nel 2009) è sempre stato considerato il più talentuoso e potenzialmente campione; ha fatto vedere grandi cose, ma non ha ancora mai guidato club o nazionale a grandi trionfi. Può dimostrare qui in Brasile che sa essere anche un trascinatore oltre che avere un sinistro fatato; cominci da questo pomeriggio.
Stati Uniti-Germania si gioca all’Arena Pernambuco di Recife; è valida per la terza e ultima giornata del gruppo G della Coppa del Mondo 2014. Le due nazionali sono in testa al girone con 4 punti, mentre alle loro spalle Portogallo e Ghana ne hanno 1; quasi fatta dunque, anzi con un pareggio le due andrebbero a braccetto agli ottavi di finale e non sono pochi quelli che hanno già previsto una sorta di “biscotto” tra Joachim Loew e il suo ex “capo” Jurgen Klinsmann, tedesco sulla panchina americana ed ex Commissario Tecnico della sua Germania nella spedizione casalinga del 2006. Arbitra l’uzbeko Irmatov.
Klinsmann dispone la sua nazionale con il consueto 4-2-3-1. La punta avanzata è Dempsey, e questo probabilmente fa già capire quale sarà l’atteggiamento degli Stati Uniti, ovvero non si spinge troppo e si cerca più che altro il pareggio. Bedoya e Zusi sono comunque pronti a fare la loro parte sulla linea della trequarti, con Michael Bradley che rispetto alle stagioni in Italia avanza la sua posizione e si mette a giocare alle spalle della punta. Sono dunque Beckerman e Jermaine Jones, nato in Germania e impegnato con tutte le formazioni giovanili tedesche, a formare la cerniera davanti a una difesa comandata dalla coppia centrale Besler-Cameron, mentre Johnson e Beasley sono gli esterni. Soprattutto dal loro atteggiamento si capirà se gli Stati Uniti avranno intenzioni bellicose, ovvero andare a caccia della vittoria per prendersi il primo posto nel girone, o se invece saranno più accorti per evitare spiacevoli sorprese (ovvero perdere il vantaggio nella differenza reti e rischiare così di essere eliminati).
Diskerud, Johansson (il nome più discusso: è stato convocato al posto di Landon Donovan) e Wondolowski: sono soprattutto loro i due giocatori ai quali Jurgen Klinsmann chiederà eventualmente di fare la loro parte. Soprattutto se gli Stati Uniti andranno sotto nel punteggio e ci sarà bisogno di qualcosa in più in attacco per sfondare la difesa tedesca.
E’ una tegola quella dell’infortunio di Jozy Altidore, uno dei giocatori più esperti che la nazionale americana aveva a disposizione; per lui niente da fare, si proverà a recuperarlo eventualmente per gli ottavi di finale.
Joachim Loew non si fida degli Stati Uniti: in campo vanno sostanzialmente i migliori. C’è Tomas Muller che ha il compito personale di rispondere alle reti di Messi e Neymar e riprendersi la vetta della classifica marcatori; ci sono Mesut Ozil e Lukas Podolski che formano il tridente offensivo, mentre Philipp Lahm viene confermato in mediana come ha giocato nell’ultima stagione con il Bayern Monaco, insieme a lui agiranno Schweinsteiger che non sta benissimo ma prova a stringere i denti e Toni Kroos, che rispetto alla squadra di club fa qualche passo indietro e parte dalla linea di centrocampo. In difesa è tutto confermato: Mertesacker-Hummels coppia centrale, Jerome Boateng e Howedes sugli esterni. E’ questo l’unico dubbio legato alla formazione tedesca: i due laterali sono dei centrali e questo naturalmente diminuisce la spinta sulle fasce, così come può creare problemi (e si è visto contro il Ghana) nella fase difensiva.
La Germania ha una rosa sconfinata: sono tutti potenzialmente titolari anche se a qualcuno onestamente manca esperienza internazionale (per esemioo Durm e Ginter). Miroslav Klose ha eguagliato il record di Ronaldo: 15 gol nelle fasi finali di Coppa del Mondo, oggi potrebbe arrivare il giorno del sorpasso; ma poi ci sono Andre Schurrle, Mario Gotze, Julian Draxler che nonostante la giovane età è già una stella di prima grandezza. Si riposa Sami Khedira, che è arrivato in Brasile non al top avendo giocato pochissimo da novembre ad aprile; resta il titolare del posto a centrocampo ma è giusto che si fermi almeno per una partita.
Loew non poteva sperare in una situazione migliore: arriva all’ultima partita del girone senza infortuni nè squalifiche, ma soprattutto senza diffide. Questo vuol dire che, salvo espulsioni, non dovrà convivere con l’ansia di un cartellino giallo e soprattutto anche per i quarti – eventualmente – li avrà tutti a disposizione.
1 Howard; 23 F. Johnson, 5 Besler, 20 Cameron, 7 Beasley; 13 J. Jones, 15 Beckerman; 11 Bedoya, 4 Bradley, 19 Zusi; 8 Dempsey. Allenatore: Klinsmann
A disposizione: 12 Guzaqn, 22 Rimando, 2 Yedin, 3 O. Gonzalez, 6 Brooks, 21 Chandler, 14 B. Davis, 10 Diskerud, 16 J. Green, 9 Johansson, 18 Wondolowski
Squalificati: –
Indisponibili: Altidore
Diffidati: J. Jones
1 Neuer; 20 J. Boateng, 17 Mertesacker, 5 Hummels, 4 Howedes; 7 Schweinsteiger, 16 Lahm, 18 Kroos; 8 Ozil, 13 Muller, 10 Podolski. Allenatore: Loew
A disposizione: 12 Zieler, 23 Weidenfeller, 2 Grosskreutz, 3 Ginter, 15 Durm, 21 Mustafi, 6 Khedira, 23 Kramer, 14 Draxler, 9 Schurrle, 19 Gotze, 11 Klose
Squalificati: –
Indisponibili: –
Diffidati: –
Arbitro: Irmatov (Uzbekistan)
Stati Uniti e Germania si giocano il primo posto nel Girone G, con un occhio di riguardo alla sfida tra Portogallo e Ghana, anche se per i lusitani è pressoché impossibile passare il turno (visto una differenza reti molto negativa: -4), mentre per gli africani vi è qualche possibilità in più. Americani e tedeschi, entrambi vittoriosi all’esordio, hanno pareggiato 2-2 nella seconda giornata: per Klinsmann, commissario tecnico degli Usa, è una sfida speciale essendo tedesco ed ex ct della nazionale teutonica, ma non avrà calcisticamente pietà del di Joachim Löw, suo vice ai Mondiali del 2006. Si gioca alle 18.00 italiane all’Arena Pernambuco di Recife. Ecco a voi e probabili formazioni delle due squadre e le ultime notizie su Stati Uniti-Germania, partita che sarà diretta dall’arbitro uzbeko Ravshan Irmatov.
– La qualificazione matematica era lì a pochi secondi, ma al 95° Silvestre Varela ha siglato di testa il gol del 2-2, strozzando in gola l’esultanza degli americani che già pregustavano il passaggio del turno. La nazionale di Klinsmann sta ben figurando in questo mondiale brasiliano: la vittoria-vendettai ai danni del Ghana all’esordio ha dato coraggio a una selezione che sta conquistando le attenzioni del popolo americano, per tradizioni distante dal calcio. Certo, la delusione per il pareggio-beffa contro il Portogallo brucia ancora, ma per gli States nulla è perduto, anzi: passare tra le 16 finaliste è cosa alquanto probabile; agli Stati Uniti basta infatti un punto per avere la matematica certezza, mentre un’eventuale sconfitta con due gol di scarto e la concomitante vittoria del Ghana sarebbe sinonimo di biglietto e valigie per il ritorno verso Nord. Andando dunque a vedere quali saranno gli uomini che scenderanno in campo, il ct Klinsmann ripropone il 4-3-2-1. Howard in porta, Cameron e Besler centrali, mentre Johnson e Beasley agiranno sui terzini. I tre di centrocampo saranno Beckerman, Bradley e J. Jones. A supporto di Dempsey, falso nueve, ci saranno Bedoya e Zusi.
Dopo lo spavento preso con il Ghana – gli africani hanno tenuto testa ai tedeschi, che sono riusciti a pareggiare a venti dalla fine grazie a Klose – la Germania vuole tornare a essere quella macchina perfetta ammirata nella partita inaugurale contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo, rullato 4-0. I 4 punti e la testa insieme agli States nel Gruppo G fa comunque passare notti tranquille a Löw e al popolo tedesco (che sogna la vittoria finale), ma per accedere agli ottavi con il giusto trend – e come prima nel girone – non farebbe certo male una vittoria, possibilmente convincente, contro gli Stati Uniti. È, come già anticipato, una sfida nella sfida, con l’allievo (Löw) che sfida il maestro (Klinsmann) nonostante l’età anagrafica di inervita. Il ct tedesco va di 4-2-3-1 con Neuer tra i pali e Boateng, Hummels, Mertesacker e Howedes a sua protezione. Davanti alla difesa, a fare da diga e con compiti di far ripartire l’azione, ci saranno Lahm e Khedira. Il tridente a sostegno di Muller vedrà la fantasia di Ozil, Kroos e Gotze.