La Colombia passa il turno e accede al quarto di finale dove trovera’ il Brasile. Grandissima prestazione di James Rodriguez che realizza una doppietta e sale a 5 reti in 4 partite diventando momentaneamente capocannoniere della competizione. L’Uruguay esce da questa Coppa del Mondo giocando con grande grinta nel finale, ma dimostrando ancora una volta dei limiti evidenti senza Suarez in campo.
La Colombia raddoppia con un altro gol di James Rodriguez, al momento capocannoniere del Mondiale. Armero la calcia in mezzo dalla sinistra, Cuadrado fa una sponda in mezzo e Rodriguez la butta dentro. Ora per l’Uruguay è davvero difficile.
Termina il primo tempo con la Colombia in vantaggio per 1-0 grazie a un gol spettacolare di James Rodriguez. La Colombia ha giocato il solito calcio esplosivo, con tanta corsa e tecnica da vendere. L’Uruguay ha provato a giocare in contropiede, senza però mai riuscire a fare male agli avversari. Deludenti le prestazioni di Forlan e Cavani che non hanno inciso. E’ pesata in maniera decisiva fino a questo momento l’assenza di Luis Suarez.
La Colombia passa in vantaggio con un gol meraviglioso di James Rodriguez. Il fantasista stoppa fuori dall’area di rigore un pallone che viene dall’alto, la gira violenta di sinistro verso la porta del povero Muslera che non può nulla. Traversar e gol, squadra di Pekerman giustamente in vantaggio.
Primi venti minuti anonimi per il secondo ottavo di finale tra la Colombia di Pekerman e l’Uruguay di Tabarez. James Rodriguez e compagni amministrano il match giocando la palla corta e costringendo l’albiceleste nella propria metà campo. Nessun tiro in porta e davvero poche occasioni per entrambe le fazioni. Gara contratta e siamo ancora sullo zero a zero.
Sta per partire Colombia-Uruguay, ecco le formazioni ufficiali: Ospina; Zuniga, Zapata, Yepes, Armero; Aguilar, Sánchez; Cuadrado, Gutierrez, Rodríguez; Martinez. A disposizione: Vargas, Mondragón, Arias, Balanta, Carbonero, Valdés, Mejía, Guarin ,Quintero, Ibarbo, Bacca, Ramos. All. Pekerman. Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, A. Pereira; M. Pereira, Gonzalez, Arevalo Rios, Rodriguez; Forlan, Cavani. A disposizione: Munoz, Silva, Fucile, Coates, Gargano, Perez, Ramirez, Hernandez, Lodeiro, Stuani. All. Tabarez.
Dopo Brasile-Cile che apre gli ottavi di finale ecco un altro derby sudamericano tra colombiani e uruguagi. Si gioca alle 22.00 al Maracana di Rio de Janeiro, che ospita la finale di questa Coppa del Mondo. Il morso di Suarez continua a tener banco: la squalifica dell’attaccante è sulla bocca di tutti ed è ancora oggi argomento clou sui social network. Su Twitterar, alla vigilia della sfida, in tanti cinguettano in riferimento al Pistolero: “Luis#Suarez fatto fuori dagli sponsor dopo il morso dato a #Chiellini,ma si fa avanti Kukident!!!”, “Diego Lugano, capitano #Uruguay: ‘La legge non è uguale per tutti’. Infatti: Marchisio espulso per niente, #Suarez in campo benché macellaio”, “Si tifa #Colombia…” e “Colombia #COL sbatti fuori gli uruguaiani”.
Manca ormai poco tempo all’inizio di Colombia-Uruguay, partita che sarà diretta dall’arbitro olandese Kuipers allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro e che IlSussidiario.net ha presentato con un grande ex attaccante del calcio italiano come Maurizio Ganz, che vede favorita la Colombia, che in effetti ha impressionato tutti per la qualità del proprio gioco nella fase a gironi di questa Coppa del Mondo. I Cafeteros sono una formazione con tanti ottimi giocatori, tra cui spicca il viola Juan Cuadrado, dunque è la velocità il segreto principale del gioco della Colombia. L’Uruguay invece ha convinto meno finora, e dovrà pure fare a meno di Luis Suarez, ma è una squadra sempre difficile da affrontare per chiunque. Difesa rocciosa e grande spirito di squadra i segreti della Celeste. Un derby sudamericano da non perdere: per leggere tutta l’intervista esclusiva, clicca qui.
Si avvicina la diretta live di Colombia Uruguay, stuzzicante ottavo di finale della Coppa del Mondo 2014 che si disputerà alle ore 22.00 italiane al Maracanà di Rio de Janeiro. Nelle due formazioni troviamo tanti ottimi giocatori, spesso anche protagonisti (attuali o passati) della nostra Serie A: la Colombia ha la difesa praticamente tutta “italiana” con una linea formata da Zuniga-Zapata-Yepes-Armero, e anche i due esterni di centrocampo sono ben conosciuti dalle nostre parti, visto che si chiamano Ibarbo e soprattutto Cuadrado, uno degli uomini copertina dell’intero Mondiale, definizione che si addice anche al numero 10 James Rodriguez e al bomber Jackson Martinez. Anche nell’Uruguay ci sono tante nostre vecchie conoscenze, soprattutto Edinson Cavani: il Matador è chiamato a guidare l’attacco della Celeste in assenza dello squalificato Suarez, e sarà affiancato dal veterano Forlan. L’altro punto di forza sta in difesa: basta il nome di Diego Godin per capire il perché…
Colombia-Uruguay è la seconda partita degli ottavi di finale: siamo nella fase a eliminazione diretta, questa sera alle ore 22 italiane si gioca Colombia-Uruguay, nel tempio del Maracanà di Rio de Janeiro. La Celeste torna a giocare in una Coppa del Mondo nello stadio (naturalmente ristrutturato e rimesso a nuovo) nel quale 64 anni fa, davanti a duecentomila spettatori che le tifavano contro, aveva vinto la seconda Coppa Rimet della storia. Fu il famoso Maracanazo: Shiaffino e Ghiggia ribaltarono la rete di Friaça e demolirono un Brasile che avrebbe potuto pareggiare per laurearsi campione. Da quel momento in poi l’Uruguay non ha più festeggiato un titolo; il ritorno in quel luogo magico potrebbe essere importante per le motivazioni. Ma di fronte c’è la Colombia, uno squadrone che si è qualificato per la seconda volta agli ottavi di finale bissando il risultato ottenuto nel 1990; questa volta però le aspettative sono anche più alte, e non solo per il girone concluso a punteggio pieno. Celeste e Cafeteros si sono incontrati nel corso del girone di qualificazione sudamericano: nella partita di Barranquilla vittoria netta della Colombia per 4-0 (doppietta di Teofilo Gutierrez, reti di Falcao e Zuniga), mentre nel ritorno di Montevideo ad avere la meglio è stato l’Uruguay, 2-0 firmato Cavani e Stuani. La nazionale guidata da José Pekerman si è qualificata direttamente grazie al secondo posto, mentre l’Uruguay è dovuto passare attraverso lo spareggio con la Giordania (4-0 esterno, 0-0 casalingo). Quattro anni fa la Celeste ha raccolto il quarto posto, mentre la Colombia non era presente: l’ultima partecipazione dei Cafeteros alla fase finale di una Coppa del Mondo risale al 1998, con eliminazione al primo turno. Fu quello il periodo più florido della nazionale, con tre qualificazioni consecutive; ma quel gruppo non ha mai raccolto quanto ci si sarebbe aspettati (nel 1994 addirittura c’era chi la dava campione del mondo). Adesso Pekerman ha legittime pretese di arrivare fino in fondo: lui personalmente aveva già guidato una nazionale ai Mondiali, si trattava della sua Argentina che condusse fino ai quarti di finale nel 2006. Ovviamente si va ai tempi supplementari in caso di parità dopo i novanta minuti, con calci di rigore per decidere eventualmente chi dovrà passare ai quarti ad affrontare la vincente di Brasile-Cile. Tre vittorie in tre partite, nove gol fatti e due subiti: c’è poco da dire, la Colombia ha impressionato e ha avuto anche il tempo, grazie al bel gesto di Pekerman, di far celebrare un record al portiere di riserva Faryd Mondragon che grazie alla comparsata nella partita conclusiva contro il Giappone ha giocato in una fase finale di Coppa del Mondo a 43 anni e 3 giorni, superando quanto stabilito da Roger Milla nel 1994. Prendendosi anche una sorta di rivincita ideale: era stato infatti l’attaccante del Camerun, con una doppietta, a eliminare la Colombia dai Mondiali del 1990. Tornando alla stretta attualità, i Cafeteros hanno dimostrato sul campo tutto quanto di buono si era detto in sede di presentazione: tanta qualità, rosa profonda e armi diverse per fare male agli avversari. Tre gol li ha fatti James Rodriguez, che non sarebbe il bomber della squadra; due li ha messi dentro Jackson Martinez nella prima e unica partita giocata da titolare, e ci sarebbero anche Teofilo Gutierrez e Carlos Bacca. Insomma, una macchina inarrestabile che finora ha mostrato ben pochi punti deboli. Ma attenzione: finora la Colombia non ha certo affrontato delle corazzate e il primo impegno contro una squadra solida quale è l’Uruguay potrebbe mettere a nudo una certa tendenza a cercare insistentemente tocco e giocata laddove a volte servirebbe impugnare il bastone. Resta che i Cafeteros sono nel loro miglior momento di sempre, e adesso ci credono. L’Uruguay un po’ meno: la maxi squalifica comminata a Luis Suarez è stata il prezzo da pagare per la qualificazione conquistata nel finale della partita contro l’Italia. Senza il Pistolero, si è visto nella prima partita, la Celeste non è la stessa; anche perchè Edinson Cavani per il momento è andato a segno soltanto su calcio di rigore e non ha ancora mostrato di poter prendere in mano da solo il reparto offensivo. Oscar Tabarez potrebbe affidarsi al suo fedelissimo Diego Forlan, lontano però dai giorni migliori; la nazionale quarta in Sudafrica ha collezionato due vittorie contro Inghilterra e Italia, ma è miseramente caduta contro la Costa Rica andando a sfidare una Colombia arrembante piuttosto che la certamente più malleabile Grecia. A parole la squadra ha mostrato che con l’orgoglio e la rabbia sarà in grado di sovvertire pronostico e difficoltà, ma poi il campo resta un’altra cosa. Vedremo allora come andrà a finire: sulla carta questa è forse la partita più bella degli ottavi di finale. Non ci resta dunque che dare la parola al campo, mettersi comodi e stare a vedere come andrà a finire: la diretta di Colombia-Uruguay sta per cominciare…