Olanda ai quarti di finale, Messico eliminato. Questi i verdetti dell’Estadio Castelao di Fortleza, dove si è disputato il terzo ottavo di finale della Coppa del Mondo 2014. Olanda-Messico si è conclusa sul risultato finale di 2-1 per gli Oranje: ha deciso il calcio di rigore di Klaas-Jan Huntelaar, che ha saputo mantenere la freddezza dagli undici metri inaugurando il proprio tabellino in questi mondiali. Al Messico restano solo tanti rimpianti, oltre all’onore delle armi: la selezione centroamericana non ha demeritato ma ha pagato caro un paio di disattenzioni difensive. Nei quarti di finale l’Olanda affronterà la vincente di Costa Rica-Grecia.



Al 94′ minuto di gioco Olanda-Messico 2-1 in diretta all’Estadio Castelao di Fortaleza. Gol di Klaas-Jan Huntelaar su calcio di rigore, concesso dall’arbitro per fallo di Marquez (ammonito) su Robben. L’attaccante dello Schalke 04 è subentrato a Robin Van Persie a metà ripresa. 

Al 88′ minuto di gioco gli orange pareggia! Olanda 1 Messico 1 e la rete è di Wesleij Sneijder che avvicina gli Orange ai supplementari e batte un Ochoa che fino a quel momento aveva parato tutto. Stavolta no: calcio d’angolo, la palla viene rimessa fuori e il numero 10 del Galatasaray trova il destro vincente all’angolino, il primo gol ai Mondiali in questa edizione e molto probabilmente il prolungamento della partita che sembrava oggettivamente persa.



Al 48′ minuto di gioco Olanda-Messico 0-1 in diretta all’Estadio Castelao di Fortaleza. Centroamericani in vantaggio grazie al primo gol in questa Coppa del Mondo di Giovani Dos Santos: gran sinistro da fuori area che si inflla vicino all’angolo alla sinistra di Cillessen. Messico avanti pochi minuti dopo l’intervallo. 

Intervallo a Fortaleza: il risultato è ancora quello dell’inizio e cioè Olanda 0 Messico 0. Partita comunque vibrante, con qualche occasione da rete pur se potenziale, l’Olanda nel finale di frazione ha sprecato una grande opportunità quando Rafa Marquez ha perso malamente palla sulla trequarti difensiva e ha scatenato la velocità di Van Persie, che però ha servito in maniera non troppo precisa Arjen Robben che non è riuscito a liberare il destro per la conclusione, chiuso molto bene da Hector Moreno (che si è fatto male e ha lasciato il campo in barella: dentro Diego Rejes per la ripresa) e lo stesso Rafa Marquez bravo a recuperare dal suo sbaglio e dare una mano ai compagni. Nel secondo tempo ci aspettiamo qualche cambio soprattutto da parte di Louis Van Gaal, che però ne ha già utilizzato uno forzato (Martins Indi per De Jong) e dunque potrebbe ancora temporeggiare (c’è sempre il pericolo dei tempi supplementari).



Non è la prima volta che succede, ma è comunque un fatto da segnalare e al quale ci dobbiamo ancora abituare: Olanda 0 Messico 0, non cambia il risultato e al 33’ minuto l’arbitro chiama il timeout. Lo sapevamo: la FIFA aveva dato il lasciapassare a questa nuova proposta, complice il gran caldo e l’umidità che si respirano in Brasile. E così le due nazionali si sono radunate a bordocampo: due parole da parte del rispettivo Commissario Tecnico e poi si riparte. Al termine del primo tempo l’arbitro portoghese Pedro Proença segnalerà tre minuti di recupero, poichè nel corso del timeout il tempo non si è fermato ma è andato avanti e sarà quindi compensato dopo il 45’. E’ certamente un’innovazione utile; come detto, la sensazione è che ci si debba soltanto abituare a una cosa che nel mondo del calcio non era mai esistita finora. 

A Fortaleza il risultato non è ancora cambiato: Olanda 0 Messico 0, ma i messicani non hanno timori reverenziali e puntano direttamente il bersaglio grosso. Al momento sono loro che giocano meglio e, al termine di un’azione manovrata, Hector Herrera ha sfiorato il gol con una conclusione sibilata a pochi centimetri dal palo. In precedenza sfortunato Van Gaal, costretto a sostituire l’infortunato Nigel De Jong con Martins Indi; che si è sistemato in difesa, con Daley Blind diventato interno di centrocampo. 

Olanda-Messico è in corso ma la sfida non si gioca solo in campo ma anche tra i tifosi. “MexiGo Home”. E’ molto simpatica la prima pagina del De Telegraaf, uno dei principali quotidiani olandesi, nel giorno di Olanda-Messico. L’ottavo di finale della Coppa del Mondo 2014 si gioca all’Estadio Castelao di Fortaleza; la nazionale di Louis Van Gaal ci arriva avendo vinto tutte le partite del girone e adesso ha grandi ambizioni di proseguire il cammino. Di fronte però c’è una squadra tosta, che ha subito un solo gol in tutto il suo gruppo della prima fase; il quotidiano scherza naturalmente sull’immagine messicana più conosciuta al mondo, vale a dire quella di sombreri, nacchere, baffoni (apposti sul volto di Louis Van Gaal) e, perchè no, il riferimento a Speedy Gonzalez. Riuscirà l’Olanda nel suo intento oppure a ridere per ultimo sarà proprio il Messico? Se in Olanda utilizzano caricature e luoghi comuni internazionali per spaventare gli avversari, il Messico va direttamente in alto: sfruttando la presenza di Papa Francesco e il suo spagnolo come lingua madre, qualche simpatico tifoso messicano ha deciso di scrivere un finto messaggio, attribuito a Jorge Bergoglio, nel quale si dice che la messa delle ore 12 è sospesa vista la concomitanza con Olanda-Messico. “Tanto lo sappiamo che durante i 90 minuti di gara tutti pregheranno Dio, perciò non c’è problema” è il divertente assioma del messaggio. C’è anche un invito alle “vecchiette e signore beate”: andate a casa a preparare lo spuntino per la famiglia, si legge. Che dire: vinca il migliore. Il finto Papa ha già le idee chiare su chi sia… 

Le formazioni ufficiali della partita Olanda-Messico, valida per gli ottavi di finale della Coppa del Mondo 2014 e che sarà diretta dall’arbitro australiano Williams. Modulo 5-3-2 per entrambe le squadre: Van Gaal schiera Paul Verhaegh a destra e Dirk Kuyt nel ruolo di fluidificante sinistro, confermando Wijnaldum a centrocampo e recuperando Van Persie in attacco (aveva saltato l’ultima del girone per squalifica). Nel Messico gioca Salcido a centrocampo al posto di Fabian mentre l’attacco è affidato ancora a Giovani Dso Santos e Oribe Peralta, con Chicharito Hernandez a partire dalla panchina. Olanda (5-3-2): 1 Cillessen; 12 Verhaegh, 2 Vlaar, 3 De Vrij, 5 Blind, 15 Kuyt; 20 Wijnaldum, 6 De Jong, 10 Sneijder; 11 Robben, 9 Van Persie In panchina: 23 Krul (portiere), 22 Vorm (portiere), 4 Martins Indi, 14 Kongolo, 13 Veltman, 7 Janmaat, 8 de Guzman, 16 Clasie, 18 Fer, 17 Lens, 21 Depay, 19 Huntelaar Allenatore: Louis Van Gaal Messico (5-3-2): 13 Ochoa; 22 Agiular, 2 Rodriguez, 4 Marquez, 15 Moreno, 7 Layun; 6 H.Herrera, 3 Salcido, 18 Guardado; 10 Giovani Dos Santos, 19 Peralta In panchina: 1 Corona, 12 Talavera, 5 Reyes, 16 Ponce, 8 Fabian, 17 Brizuela, 21 Pena, 20 Aquino, 11 Pulido, 14 J.Hernandez, 9 R.Jimenez Allenatore: Miguel Herrera 

Questa sera si gioca Olanda-Messico, prima partita per entrambe nella fase a eliminazione diretta della Coppa del Mondo 2014 e, sperano tutte e due, non l’ultima. Prima del calcio d’inizio (la partita è diretta dall’arbitro portoghese Pedro Proença) sentiremo risuonare gli inni nazionali; vediamo allora quali sono, come sono intitolati e chi li ha composti. Si deve ad Adriaan Valerius van der Veere, un musicista che mise in note un testo di Philip Marnix von Sint Aldegonde. Risale agli inizi del Seicento, nel corso della Guerra degli Ottant’Anni che segnò la lotta per libertà dal dominio spagnolo (fu anche una guerra religiosa per affermare il protestantesimo). In auge nel corso della nuova Repubblica dei Paesi Bassi, è però diventato ufficiale soltanto nel 1932; sulla carta sarebbe l’inno europeo più antico ma non gode di tale primato. E’ dedicato a Guglielmo I d’Orange, che guidò la guerra alla Spagna; è citato in alcune opere di musica classica tra cui due di Mozart. Un canto di guerra, tema naturalmente comune negli inni nazionali; con invocazioni alla Patria e a Dio e un riferimento a Zempoala, la città capitale dei Totonachi che fu strategica nella spedizione di Hernan Cortes ed era già abitata forse addirittura nel periodo Avanti Cristo. Il Generalissimo Antonio Lopez de Santa Anna indisse un concorso per trovare un inno nazionale e a vincere furono Francisco Gonzalez Bocanegra e Jaime Nuno. La prima volta in cui fu cantato risale al settembre 1854 e da allora non è più cambiato. 

Olanda e Messico, pur se si tratta del milgior attacco e della miglior difesa del torneo, sono due squadre che si affrontano con un modulo speculare, difesa a cinque che all’occorrenza diventa a tre con l’avanzamento dei due esterni: la chiave tattica di Olanda-Messico, partita diretta dall’arbitro portoghese Pedro Proença, potrebbe essere un uno contro uno continuo. Ci sono chiaramente delle differenze nelle caratteristiche dei singoli giocatori, ma Louis Van Gaal e Miguel Herrera mettono in campo le loro nazionali con lo stesso principio: il campo si allarga da subito grazie a terzini che spingo per tutta la fascia, un giocatore di qualità a centrocampo (Sneijder da una parte, Guardado dall’altra) in una mediana che punta anche e soprattutto al contenimento, una coppia d’attacco molto simile perchè Robben e Giovani dos Santos sono liberi di svariare e allargarsi mentre Van Persie e Oribe Peralta si occupano più che altro di controllare l’area di rigore. Gli Orange puntano decisamente di più ad attaccare e farne uno in più dell’avversario, ma oggi potrebbero andare incontro a difficoltà extra perchè i messicani sanno molto bene come si adotta una fase difensiva a tutto campo e potrebbero impedire ai palleggiatori dell’Arancia Meccanica di ragionare 

Olanda-Messico è una grande sfida: vale per gli ottavi di finale della Coppa del Mondo 2014 e si gioca oggi alle ore 18 italiane a Fortaleza. I due Commissari Tecnici sono arrivati all’appuntamento con la fase a eliminazione diretta avendo pochi dubbi nelle loro formazioni; infatti Miguel Herrera cambia solo lo squalificato Vazquez, mentre Van Gaal potrebbe aprire a un leggero turnover avendo qualche giocatore che non sta benissimo e deve recuperare. Quali sono dunque le scelte dei due Commissari Tecnici? Quali giocatori hanno a disposizione per cambiare l’inerzia della partita nel secondo tempo? Scopriamolo insieme dando uno sguardo alle probabili formazioni.  – 

Estadio Castelao, Fortaleza: si gioca qui il terzo ottavo di finale della Coppa del Mondo 2014: Olanda-Messico, che sono rispettivamente la prima classificata del gruppo B e la seconda classificata del gruppo B. Partita molto interessante: forse gli Orange sono favoriti per tradizione, composizione della rosa e cammino effettuato fino a qui; ma la verità è che il Messico ha stupito per personalità e per un’ottima fase difensiva, e può ampiamente giocare la sua partita con la speranza di andare oltre. Tempi supplementari e calci di rigore in caso di parità, non è previsto il golden gol; ricordiamo che l’Olanda è la nazionale vice campione del mondo in carica e che nella sua storia ha giocato altre due finali, perdendole sempre (1974 e 1978), andando molto vicino al record per finali perse (che appartiene invece alla Germania). Il Messico invece non è mai andato al di là dei quarti di finale di una Coppa del Mondo; lo ha sempre fatto in casa, e cioè nel 1970 e 1986. Va tuttavia specificato che nel primo dei due casi la formula non prevedeva ancora un ottavo di finale, dunque tecnicamente la nazionale centramericana ha superato un turno a eliminazione diretta soltanto in un caso. Ancora: arriva agli ottavi di finale ininterrottamente dal 1994 (nel 1990 non si era qualificato) e come abbiamo detto non è mai riuscito a spingersi oltre. L’Olanda invece ha avuto picchi di prestazione più elevati (c’è anche un quarto posto nel 1998) ma anche cali evidenti, come quando non si è qualificata nel 2002 o quando, nel 2006, è stata eliminata agli ottavi di finale; e ancora, dopo le due finali consecutive non è riuscita a centrare la qualificazione nelle due edizioni seguenti. Entrambe arrivano comunque agli ottavi di finale da imbattute e con due delle migliori difese del torneo; la differenza potrebbero farla i reparti offensivi, con quello dell’Olanda che sulla carta e per quello che si è visto fino a qui sembra essere decisamente superiore e competitivo. Il Mondiale dell’Olanda è iniziato che meglio non si poteva. Louis Van Gaal ha ereditato da Bert Van Marwijk un gruppo da rifondare e riamalgamare dopo la delusione del Sudafrica. Ci è riuscito in pieno: favorito dal tanto materiale tecnico a disposizione, il tecnico che prenderà in mano il Manchester United dalla prossima stagione ha aperto a tanti giovani talenti (soprattutto in difesa) e si è affidato alla strabordante qualità di Robin Van Persie e Arjen Robben nel settore offensivo. Mossa riuscita: all’esordio è arrivato un clamoroso 5-1 contro i campioni in carica della Spagna. Poi, gli orange si sono leggermente ridimensionati: contro l’Australia hanno anche sofferto, sono andati sotto e hanno avuto bisogno del solito lampo di Van Persie e di una mezza papera del portiere Ryan per ottenere i 3 punti. Già qualificati per gli ottavi di finale dopo due partite, l’Olanda ha affrontato il Cile sapendo che un pareggio sarebbe bastato per ottenere il primo posto nel girone. Qui, la nazionale ha fatto anche di più: 2-0 maturato nel finale. Si arriva così agli ottavi di finale in fiducia, ma questa è una squadra per natura imprevedibile: può giocare una prima fase segnando 10 gol e poi bloccarsi improvvisamente. Il Messico invece ha impressionato soprattutto nella partita contro il Brasile: avrebbe dovuto essere vittima sacrificale per i padroni di casa e invece ha tenuto lo 0–0 rischiando addirittura di vincere. Ochoa, il portiere della nazionale, è stato grande protagonista del pareggio ma insieme a lui hanno brillato in tanti; arrivato al momento della verità avendo segnato un solo gol (con Oribe Peralta contro il Camerun), il Messico ha dimostrato che è anche in grado di fare la differenza in attacco, realizzando con Rafa Marquez, Guardado e Javier Hernandez i tre gol utili a qualificarsi agli ottavi. Contro l’Olanda i centramericani non partono favoriti; e in più come abbiamo visto la tradizione è sfavorevole. Tuttavia, si tratta di una partita sulla carta equilibrata e che può essere aperta a qualunque risultato. Per scoprire insieme come andrà realmente a finire e quale delle due squadre otterrà il pass per i quarti di finale della Coppa del Mondo 2014 non abbiamo che da metterci comodi e dare la parola al campo: la diretta di Olanda-Messico sta per cominciare…

Il tabellino

Marcatori: 48’G.Dos Santos (M), 88’Sneijder (O), 94’rig.Huntelaar (O)

Olanda (5-3-2): Cillessen; Verhaegh (56’Depay), De Vrij, Vlaar, Blind, Kuyt; Wijnaldum, De Jong (9’Martins Indi), Sneijder; Robber, Van Persie (76’Huntelaar) (Vorm, Krul, Kongolo, Veltman, Janmaat, Clasie, De Guzman, Fer, Lens). All.Van Gaal.

Messico (5-3-2): Ochoa; Aguilar, F.Rodriguez, Marquez, H.Moreno (46’D.Reyes), Layun; H.Herrera, Salcido, Guardado; G.Dos Santos (61’Aquino), O.Peralta (75’J.Hernandez) (Corona, Talavera, Fabian, Pulido, Ponce, Brizuela, Pena, R.Jimenez). All.M.Herrera.

Arbitro: Pedro Proença (Portogallo)

Ammoniti: 69’Aguilar (M), 92’Marquez (M), 93’Guardado (M)

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