Il dubbio Kompany agita i pensieri di Marc Wilmots, commissario tecnico del Belgio che domani (martedì 1 luglio) giocherà gli ottavi di finale della Coppa del Mondo 2014, contro gli Stati Uniti. Il difensore e capitano dei Diavoli Rossi soffre per un dolore all’inguine (ha saltato l’ultima sfida del girone contro la Corea) ma farà di tutto per essere della partita. Queste le parole di Wilmots: “Spero che possa effettuare l’allenamento a Salvador. Sappiamo che la sua volontà sarebbe quella di giocare, ma lo farà solo se sarà al 100%. Prenderemo la decisione migliore per la squadra e per il paese. Non dovrei fare una staffetta con Vincent, schiererò la squadra migliore possibile“. Non al meglio anche i centrocampisti Marouane Fellaini e Moussa Dembele: il primo soffre per un ematoma al polpaccio, il secondo ha un dolore ad una coscia. La loro disponibilità non sembra però in discussione.
Si gioca a Salvador (all’Arena Fonte Nova) e chiude gli ottavi di finale di Coppa del Mondo 2014. Sula carta i Diavoli Rossi sono certamente favoriti, ma per quello che abbiamo visto finora nelle partite precedenti potrebbe succedere di tutto e chissà che gli Stars & Stripes di Jurgen Klinsmann non riescano a mettere in scacco una nazionale che ha grande talento ed è indicata anche come una possibile finalista. A parlare in conferenza stampa sono stati due dei giocatori più rappresentativi della selezione americana; il primo è stato Michael Bradley, che ha giocato anche in Serie A con le maglie di Chievo e Roma ed è ormai un punto inamovibile nel centrocampo della nazionale. “Abbiamo un gruppo di ragazzi estasiati da questa sfida” ha detto presentando la partita contro il Belgio “siamo orgogliosi di aver superato il primo turno ma non siamo appagati da questo risultato; vogliamo giocare ancora e dare il massimo, poi vedremo dove potremo arrivare”. A fargli eco è stato Tim Howard, una carriera spesa quasi interamente in Premier League dove ha vestito anche la maglia del Manchester United (non è andata benissimo) e oggi difende i pali dell’Everton che ha condotto quasi ai preliminari di Champions League. “Il Belgio è molto simile alla Germania” ha affermato il numero 1, riferendosi alla partita giocata e persa 1-0 nel girone con una prestazione tutto sommato soddisfacente. “Le caratteristiche sono quelle tranne che in attacco: Lukaku è più fisico rispetto a Muller. Loro hanno tanto talento e sono bravi quando hanno il pallone, ci creeranno problemi con gli attaccanti esterni che tagliano molto. Dovremo essere bravi dal punto di vista tattico e trovare il giusto equilibrio tra pressing e attesa, perchè non possiamo certo pensare di pressarli tutto il tempo così come sarebbe sbagliato chiudersi dietro per novanta minuti; dobbiamo giocare come abbiamo fatto con la Germania”. Dunque gli Stati Uniti sono pronti: non partono con i favori del pronostico ma hanno tanto orgoglio da spendere e mettere in campo e sognano il colpo grosso per proseguire la loro corsa Mondiale.