“Guardiola è un grande allenatore, ma a livello umano no”. Non è certo una novità: sull’attuale allenatore del Bayern Monaco, Zlatan Ibrahimovic si era già scatenato a suo tempo. Con ben altre parole, tra le altre cose; ma recentemente, in un’intervista concessa a Sports Illustrated, l’attaccante svedese è tornato sull’argomento. Stimolato a fare un confronto tra Guardiola e José Mourinho, due allenatori con cui Ibra ha lavorato (con il catalano nel Barcellona 2009-2010, con lo Special One nell’Inter 2008-2009) ha ribadito che “i primi sei mesi con Guardiola sono stati fantastici, poi non mi ha più rivolto la parola e non so nemmeno per quale motivo”. Effettivamente, se andiamo a ripercorrere la storia di quella stagione, nelle partite decisive di fine stagione lo svedese non era troppo spesso titolare; certamente va contato il fatto che Pep aveva voluto giocarsela con il suo fidato e in quella stagione aveva iniziato a trasformare Leo Messi in una punta centrale che partisse da lontano per tagliare nello spazio vuoto in area di rigore. Il famoso concetto di “falso nueve”, causa di cui per Ibrahimovic non c’era più posto. Tuttavia, può essere che qualcosa a livello personale sia davvero successo. Ad ogni modo, per quanto riguarda Mourinho lo svedese ha avuto altre parole: “Guardiola vuole a tutti i costi essere perfetto, Mourinho non ha bisogno di recitare un ruolo. E’ un manipolatore: ti convince, ti fa fare quello che vuole. E’ per questo che ha un grande successo e lo considerano un allenatore fantastico”. Con lo Special One Ibrahimovic ha vinto uno scudetto e una Supercoppa Italiana; ma nell’estate del 2009 è stato ceduto al Barcellona in cambio di Samuel Eto’o, e la maledizione della Champions League è continuata nel modo più beffardo possibile, con i catalani campioni in carica eliminati proprio dai nerazzurri che avrebbero poi vinto la coppa dopo 45 anni…