Conferenza stampa per Cesare Prandelli: il Commissario Tecnico della Nazionale ha parlato ai giornalisti dal ritiro dell’Italia a Mangaratiba. Manca ormai poco all’esordio nei Mondiali contro l’Inghilterra, le tre amichevoli giocate hanno lasciato qualche dubbio e oggi le domande hanno toccato qualche nervo scoperto. Per esempio, i tre gol subiti contro la Fluminense. “Due sono arrivati per errori individuali” ha detto Prandelli “dobbiamo capire che giocare la palla va bene, ma quando il campo diventa stretto non si può fare. Nel secondo tempo abbiamo fatto dieci cambi: non è mai facile”. La filosofia del CT è comunque votata all’attacco: “La nostra idea è quella di segnare un gol in più degli avversari”. Concetto che rovescia quella che era l’Italia di un tempo, votata più che altro alla fase difensiva e al contropiede, un terreno nel quale spesso e volentieri non abbiamo avuto rivali. E se Giorgio Napolitano in qualità di presidente della Repubblica ha invitato a non accontentarsi, Prandelli ha risposto che “è uno degli uomini più saggi e gli diamo ascolto”. Altra domanda, inevitabile, sul ballottaggio Balotelli-Immobile: SuperMario non sembra in forma, mentre il bomber del Torino ne ha messi tre contro i Tricolores. Abile a sfuggire al quesito, il CT ha fatto sapere che “tutti i giocatori si devono considerare papabili titolari, loro due insieme dall’inizio? Può essere come tutto il resto, ma con un centrocampo di qualità avere due punte potrebbe essere forzato”. Sugli altri titolari: “Non ho ancora scelto”. Per ora dunque Prandelli non si sbilancia: qualche critica – captata dall’etere – ha sancito il solito malumore di parte dei tifosi. Si sa, non si può essere d’accordo all’unanimità e nel mese del Mondiale il Commissario Tecnico della Nazionale è l’uomo più bersagliato del momento. All’Inghilterra mancano 5 giorni: c’è tempo a sufficienza per riflettere e scegliere.



Ormai manca davvero pochissimo ai prossimi Mondiali di calcio di Brasile 2014, la nostra squadra italiana è alle prese da tempo con i durissimi allenamenti che precedono questo genere di gare e nonostante le deludenti performance alle varie amichevoli, Cesare Prandelli ha messo su una gran bella squadra che risultato finale a parte dovrebbe garantirci grandi emozioni sul campo. Ecco allora Claudio Marchisio tenere aggiornati i suoi fans tramite Instagram sugli allenamenti; un’altra giornata faticosa appena conclusasi, lui con sguardo sereno e sorridente. Il giorno dell’inizio della Coppa è sempre più vicino, lo ricordiamo è il 12 giugno con Brasile-Croazia anche se secondo il calendario la nostra Nazionale debutterà ufficialmente il 14 giugno (secondo l’orario brasiliano) contro l’Inghilterra. Ma Marchisio è apparso molto sicuro di se e della squadra assemblata per l’occasione: sarà un’Italia da temere in campo, speriamo proprio che stavolta abbia ragione!



Non sarà presente ai Mondiali di Brasile 2014; dopo i successi ottenuti con il Milan, la fatica e il sudore del campionato purtroppo per lui niente maglia azzurra dopo una stagione sicuramente travagliata e faticosa. Ma il giovane con la cresta più famosa del calcio italiano si dice molto fiducioso della prestazione azzurra ai Mondiali: “Il primo obiettivo è quello di qualificarsi per la fase a gironi e credo che l’Italia farà un buon torneo, perché ci sono molti giocatori giovani in squadra e sarà la prima esperienza per alcuni di loro. Prandelli mi ha detto che io sono un giocatore importante per la Nazionale. Il mio obiettivo è quello di lavorare molto bene con il Milan, dopo di che penserò all’Italia. Accetterei anche ad un ruolo di riserva, se mi chiamerà sarò sempre disponibile”. Intanto resta ancora un po’ nell’incertezza il suo futuro nel Milan ma lui si dice piuttosto fiducioso a riguardo, ma nel frattempo seguirà i Mondiali da casa bello comodo come tutti noi.



La squadra del Camerun che alla fine riuscirà a partecipare ai vicinissimi Mondiali del Brasile ha dovuto superare diverse prove non certo facili per poter finalmente partire e raggiungere il Sudamerica. Anzitutto la squadra si era arenata per il mancato accordo con la Federazione circa i premi partita, un accordo sudato ma poi raggiunto grazie al quale riceveranno 15mila euro subito più altri 75mila euro se la squadra riuscirà a piazzarsi tra i primi quattro posti del campionato ondiale; come se non bastasse, in una sorta di piccolo remake del famoso film “Mamma ho perso l’aereo”, due giocatori della squadra – Cèdric Djeugoue e Fabrice Olinga – sono stati letteralmente dimenticati in albergo, e compagni e staff si sono accorti della loro mancanza soltanto raggiunto il terminal dell’aeroporto; sono stati recuperati immediatamente, ma non è finita neanche qui. Invece di partire con l’aereo previsto si sono imbarcati ore dopo perché i piloti si sono messi a protestare per il ritardo eccessivo causato dalla squadra da cui pretendevano anche un risarcimento. Ad ogni modo si è tutto risolto, almeno per il momento: i giocatori sono partiti e tutto è filato per il meglio, ma Samuel Eto’o ci ha molto scherzato – anche su Facebook – e probabilmente non solo lui; diventeranno la barzelletta di Brasile 2014?

Avevamo presentato una vignetta di Valerio Marini nella quale Mario Balotelli compariva nei panni del Cristo del Corcovado – la statua del Redentore che domina Rio de Janeiro dall’alto; bene, ora la Rai ha pensato bene, per presentare i Mondiali 2014 in Brasile e augurare fortuna all’Italia, di “vestire” elettronicamente il Cristo con una maglia azzurra che porta il numero 10. Ma l’arcidiocesi di Rio de Janeiro non l’ha presa affatto bene: anzi, è già partita una causa alla Rai e la richiesta è di una cifra tra i 5 e i 7 milioni di euro come risarcimento. I legali brasiliani infatti hanno giudicato che questo spot della televisione pubblica sia irriverente oltre che illegale; e così la Rai, ancora prima che inizi la Coppa del Mondo, sta già passando dei guai.

Non è casuale la foto che Marco Verratti ha postato sul profilo Instagram: tre giocatori con la maglia della Nazionale, tre giocatori che si apprestano a giocare i primi Mondiali della loro carriera, tre giocatori con un passato in comune. Il primo è lui: Verratti, classe ’92. Il secondo è Lorenzo Insigne, classe ’91; il terzo è Ciro Immobile, classe ’90. La gioventù al potere in Brasile? Anche, ma non solo: soprattutto, i tre sono stati i grandi protagonisti del Pescara 2011-2012 che a suon di punti (83) e gol (90) ha vinto il campionato di Serie B con Zdenek Zeman in panchina e si è guadagnato la promozione in Serie B dopo 19 stagioni. Verratti di quella formazione era la mente: il regista illuminato, spostato dal boemo davanti alla difesa dalla sua posizione originaria di trequartista. Insigne l’incursore esterno che saltava l’uomo e tirava a rientrare, o cercava l’assist: 18 reti in quel campionato. Immobile il bomber implacabile, capace di esplodere dopo qualche esperienza non così esaltante e di segnare 28 gol, che lo hanno reso capocannoniere del torneo. Sono grandi amici, hanno condiviso anche l’esperienza in Under 21 e oggi si ritrovano qui a vivere un sogno: sulla carta nessuno dei tre parte titolare, ma Verratti sta pian piano scalando le gerarchie del gruppo e anche Immobile e Insigne se la giocano. Molto dipenderà dal modulo che Cesare Prandelli vorrà adottare; in ogni caso loro sono al momento contenti così. Di esserci, di far parte della Nazionale, di giocarsi una Coppa del Mondo. Nel nome di quel Pescara e di Zeman, che ha contribuito a lanciarli; un po’ di merito è certamente anche del Maestro boemo. 

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