Il re di Parigi è Rafael Nadal. Nella finale del Roland Garros 2014 lo spagnolo ha battuto Novak Djokovic in tre ore e trentuno minuti: . Nadal IX: per la nona volta il numero uno del mondo si aggiudica il torneo dello Slam sulla terra, la quinta consecutiva. Spazzando via tutti i dubbi legati alla sua condizione fisica, al fatto che fosse logoro, che sul rosso non fosse più dominante come in passato. E soprattutto, che Nole gli desse la paga regolarmente, come era successo negli ultimi quattro episodi. Invece no: sotto la Torre Eiffel si fa come dice Rafa, quando lo vuole Rafa e come lo vuole Rafa. La sua legge vale anche contro Novak Djokovic. Che sembrava pronto a scalzarlo dal trono, e che invece torna a casa con un’altra sconfitta in una finale Slam: la settima, e la quinta nelle ultime sette. Non gli è bastato nemmeno vincere il primo set, spezzando l’equilibrio nel pomriggio parigino; un parziale perfetto, portato a compimento senza concedere una singola palla break all’avversario. Tieni il servizio e verrà tutto di conseguenza, avrà pensato Nole; già, ma un conto è dirlo e un conto è farlo, contro quel satanasso di Nadal. Che ti agita i pugni in faccia, si carica, sa dove appoggiare i piedi su questo campo. Il break arrivava, Djokovic dava una risposta da campione replicando appena dopo; poteva essere fondamentale per l’inerzia, ma Rafa sul 6-5 allungava ancora le mani sul set e sul pareggio, con il lusso di poter servire per primo nel terzo parziale. E che lusso: 1-0 e immediatamente 2-0, poi 3-0. Djokovic a dire il vero iniziava a mollare, Nadal lo capiva e allungava il suo dritto a uncino sul match. Cancellava due opportunità di break al serbo (in due game diversi ma consecutivi), poi ancora una volta si prendeva il set grazie al break in chiusura. L’ultimo sussulto, il numero 2 del mondo ce l’aveva quando andava sotto 4-2. Sembrava la fine del pomeriggio, ma Djokovic è conosciuto per essere uno che quando ha le spalle al muro inizia a giocare: controbreak e parità sul 4-4. Ma non bastava nemmeno quello: quando Rafa gioca sul Philippe Chatrier diventa imbattibile, ma imbattibile per davvero. E infatti, per la terza volta, si prendeva il set sul servizio dell’avversario; ma questa volta era il set che valeva l’incontro, e il titolo. Mai nessuno in campo maschile aveva vinto nove volte un singolo Slam; in assoluto, Nadal eguaglia le vittorie di Martina Navratliova a Wimbledon. Il prossimo traguardo sono le 11 che la leggendaria Margaret Smith Court ha ottenuto agli Australian Open, ma sette di essi sono arrivati prima dell’era Open. Altro piccolo dettaglio, giusto minimale: con il Roland Garros 2014 Nadal aggancia Pete Sampras al secondo posto nella classifica dei vincitori Slam. Fanno 14, con Roger Federer a -3. La rincorsa è già partita, con buona pace di Djokovic che invece resta lontano, e che a Parigi deve ancora vincere per la prima volta. 



(Claudio Franceschini)

Mette la freccia e sorpassa: il terzo set della finale 2014 del Roland Garros è dello spagnolo con il punteggio di . Siamo dunque 2-1 a favore del numero 1 del mondo: il primo break è arrivato nel secondo game del match, l’altro proprio nell’ultimo gioco dell’incontro, quando Novak Djokovic era avanti 40-15 con il servizio a disposizione ma si è fatto rimontare. E dire che il serbo aveva avuto le sue occasioni: per la precisione due palle break, la prima per portarsi 2-3 e la seconda per accorciare sul 3-4; Nadal però le ha cancellate eda lì ha preso fiducia per chiudere il set. Ora per Djokovic si fa durissima: intanto Rafa ancora una volta apre il set servendo, e poi rimontarlo sulla terra rossa, e a Parigi, è impresa titanica. Però, se c’è uno che ci può riuscire è proprio Nole.



Tutto in parità: Rafael Nadal vince il secondo set () e si rimette in corsa nella finale del Roland Garros 2014. Stavolta lo spagnolo ha cambiato passo: il primo break arriva sul 3-2 a favore quando già aveva avuto l’opportunità di allungare. Novak Djokovic però risponde da campione e nel game successivo restituisce la pariglia impattando sul 4-4. Si procede appaiati fino al 6-5 Nadal e qui il maiorchino si costruisce un vantaggio di 40-15 sul servizio del serbo chiudendo alla prima occasione utile. Dunque, ancora una volta il numero 1 del mondo ha l’occasione di aprire il set al servizio, e questo potrebbe fare tutta la differenza del mondo. Si vedrà: intanto i due sono in campo già da un’ora e 44 minuti. 



Si assicura il primo set della finale maschile del Roland Garros 2014: il punteggio a favore del serbo è di 6-3. Il break che fa la differenza arriva all’ottavo gioco, con il serbo in vantaggio 4-3: Nole sfrutta l’occasione – una delle tre concesse da Rafa Nadal che invece non ha mai la possibilità di strappare il servizio all’avversario – e centra così il primo set, che in una partita così equilibrata può significare tantissimo. Al numero 1 del mondo adesso il compito di replicare per rientrare nel match. 

Il campo centrale intitolato a Philippe Chatrier è pronto a ospitare l’ultimo evento del Roland Garros 2014: il più atteso. Finale maschile Rafael Nadal-Novak Djokovic: il numero 1 contro il numero 2 al mondo che si sfidano per la quarantaduesima volta (bilancio 22-19 per lo spagnolo). Non può esserci spettacolo migliore per chiudere in bellezza il secondo Slam stagionale: a chi andrà dunque la corona di campione? Lo scopriremo insieme.

E Roberta Vinci hanno perso la finale del doppio femminile al Roland Garros 2014. Il punteggio finale sul Philippe Chatrier è di a favore della coppia orientale formata da Su-Wei Hsieh e Shuai Peng, che è anche la numero 1 al mondo; una dura sconfitta per le nostre ragazze, che sono crollate nel secondo set dopo avere avuto le occasioni giuste per portare a casa il primo. Non c’è stato scontro una volta andata la prima partita: in mezz’ora Hsieh-Peng hanno vinto il titolo parigino, comminando a Sara e Roberta la terza sconfitta in uno Slam dopo quelle agli Australian Open 2012 e proprio al Roland Garros lo scorso anno. Per le due orientali invece si tratta del secondo Major: avevano trionfato nel 2013 a Wimbledon, dunque arriva la conferma di quanto questa coppia abbia fatto progressi e di come attualmente sia davvero la più forte nel circuito. Si tratta del loro dodicesimo titolo in coppia.

Il primo set della finale di doppio femminile al Roland Garros 2014 si è appena concluso e a spuntarla sono Su-Wei Hsieh e Shuai Peng: il punteggio è di 6-4. Sara Errani e Roberta Vinci sono partite sprintando: 3-1. Tuttavia le orientali non sono state a guardare e si sono subito portate sul 3-3, poi hanno avuto una palla per il 4-3 che non hanno sfruttato. Ma le nostre non sono riuscite a cogliere il momento: sul 4-5 hanno avuto l’occasione per prolungare il set ma non l’hanno capitalizzata, perdendo infine il parziale ed essendo costrette ora a fare un incontro di rincorsa. 

Ormai ci siamo: sul Philippe Chatrier sta per cominciare la finale femminile del torneo di doppio, che vede in campo le nostre Sara Errani e Roberta Vinci contro la coppia che viene dall’Est, ovvero Su-Wei Hsieng (Taipei) e Shuai Peng (Cina). Le nostre avversarie sono le numero 1 al mondo, avendo scalzato proprio la bolognes e la tarantina dalla vetta del ranking; ma Sara e Roberta partono favorite perchè hanno più esperienza e la terra è la loro superficie. Tuttavia bisogna fare molta attenzione: Hsieh e Peng si erano aggiudicate la finale degli Internazionali d’Italia nel 2013, vincendo 10-8 al super tie break. Sarebbe una bella rivincita: vincere e portare a casa il secondo titolo del Roland Garros in tre anni…

Il Roland Garros 2014 chiude i battenti oggi: in programma la spettacolare finale maschile – ovviamente quella che tutti si aspettavano e auguravano – e anche quella del doppio femminile, che vede in campo le nostre Sara Errani e Roberta Vinci che sfidano le teste di serie numero 1 Su-Wei Hsieh e Shuai Peng. Che avevano già battuto le “Chichi” nella finale 2013 degli Internazionali d’Italia, e causa il calo della nostra coppia si sono prese la prima posizione della classifica mondiale; senonchè Sara e Roberta arrivano dalle vittorie di Stoccarda e Madrid – e dalla finale di Roma, abbandonata per l’infortunio di Sarita – e sono tremendamente in palla, dunque potrebbero partire favorite per questa finale che potrebbe portare in dote il secondo Roland Garros, il quinto Slam e il ventesimo torneo vinto in coppia. Il canale di riferimento è Eurosport (canale 382 del digitale terrestre e 210 del pacchetto satellitare di Sky): garanzia dello streaming video con l’applicazione Sky Go, gratuita e riservata agli abbonati Sky. Gli amanti dei social network possono affidarsi come al solito alle pagine dei due circuiti: su Facebook dovete cercare ATP World Tour e che è sono pagine ufficiali dei circuiti maschile e femminile, su Twitter i corrispettivi @ATPWorldTour e . Inoltre ci sono anche i profili del torneo: su Facebook, @rolandgarros su Twitter. Per presentare la finale maschile si potrebbe dire di tutto, oppure semplicemente accendere la televisione e guardarli giocare: Rafael Nadal-Novak Djokovic sono il numero 1 e il numero 2 del mondo, detengono 19 Slam (13 lo spagnolo, 6 il serbo) e sono alla sfida numero 42. Sì: quarantadue, dato ancor più impressionante se pensiamo che negli ultimi tempi sono sostanzialmente tutte finali. Nadal è davanti e si è aggiudicato l’ultimo precedente negli Slam (la finale degli Us Open 2013); ma negli ultimi tempi Nole ha risalito la corrente, ha dominato la stagione autunnale indoor dello scorso anno e ha aperto il 2014 vincendo Indian Wells, Miami e Roma. Ovvero, tre dei quattro Master 1000 che si sono giocati. Rafa invece è un po’ sulle gambe: il suo 2013 nel quale è rientrato dall’infortunio al ginoocchio è stato pazzesco, con 10 tornei vinti, ma naturalmente è costato qualcosa in termini di fisico e recupero. E quindi un mal di schiena ha frenato lo spagnolo nella finale degli Australian Open contro Wawrinka, ma soprattutto ha impedito che Rafa il cannibale si mangiasse la terra rossa come sa fare. Sconfitta ai quarti a Montecarlo, vittoria a Madrid, caduta in finale a Roma: solitamente Rafa vinceva tutto. Gli resta il Roland Garros: che sarebbe il nono in dieci anni, qui Nadal ha perso soltanto nel 2009 da Robin Soderling e per il resto ha otto titoli. Non ha mai vinto Djokovic, cui mancano solo gli Open di Francia tra le prove dello Slam: ha giocato la finale due anni fa, e l’ha persa (naturalmente da Rafa). Deve anche spezzare il tabù Major: non ne vince uno dagli Australian Open 2013.