E’ ancora Peter Sagan il possessore della maglia bianca, quella riservata ai migliori giovani della classifica generale del Tour de France 2014. Non ci sono punti: semplicemente si tratta di una classifica “parallela”, che tiene conto dei tempi dei ciclisti nati dal 1990 in giù. Lo slovacco della Cannondale è terzo in classifica generale con un ritardo di 44 secondi da Vincenzo Nibali; tra i giovani invece guida con 6 secondi sul polacco Michal Kiatkowski, che lo segue direttamente anche se parliamo di maglia gialla. Terza posizione per Romain Bardet della AG2R, e qui usciamo dalla top ten della generale (è dodicesimo); il distacco da Sagan è di 1’27”.
Ha vinto la sesta tappa del Tour de France 2014, conquistando la volata sul traguardo di Reims; per una volta a trionfare non è stato Marcel Kittel, ma la tappa se l’è comunque aggiudicata un ciclista tedesco. Vincenzo Nibali conferma la maglia gialla senza problemi; in attesa delle montagne abbiamo già una classifica della maglia a pois, cioè quella degli scalatori. Come sappiamo infatti in ogni tappa è previsto almeno un Gran Premio della Montagna che assegna punti per stabilire la graduatoria. Al momento dunque la maglia a pois è sulle spalle del francese Cyril Lemoine (Cofidis) che con 6 punti precede il connazionale Biel Kadri (AG2R) che ne ha 5; al terzo posto due corridori, ovvero il tedesco Jens Voigt (Trek Factory Racing) e il francese Nicolas Edet (Cofidis). Per il momento non ci sono italiani tra i migliori scalatori, ma come detto le tappe di montagna devono ancora arrivare e lo stesso Nibali deve ancora entrare in azione sulle scalate…
“Vincenzo Nibali è un corridore di istinto”. A dire queste parole è Greg LeMond. Non un corridore qualsiasi: l’americano di Lakewood, California, ha un palmarès lunghissimo e in esso compaiono anche tre vittorie al Tour de France, ovvero nel 1986, 1989 e 1990. Un’investitura, quasi, da campione a campione: Nibali oggi ha difeso la maglia gialla in una tappa per velocisti conclusasi in volata con la vittoria di Andre Greipel, ma già molti degli addetti ai lavori si sono espressi in modo favorevole sul fatto che lo Squalo sia il candidato numero uno per la vittoria finale. Vedremo se sarà così, certo al momento le cose si sono messe molto bene e le montagne non sono ancora arrivate… ha vinto in volata la sesta tappa Arras-Reims del Tour de France 2014. Cambia dunque il vincitore, ma allo sprint in questa Grande Boucle si impongono sempre i velocisti tedeschi: oggi non è riuscito a combattere per la vittoria Marcel Kittel, e allora ecco primeggiare l’uomo più veloce della Lotto-Belisol, che negli ultimi giorni era stato criticato da più parti e oggi ha risposto nel migliore dei modi. Una volata lunga per Greipel, che però ha saputo scattare al momento giusto e ha resistito al ritorno di tutti i suoi rivali a partire dal norvegese Alexander Kristoff della Katusha, secondo come già due giorni fa. Terzo posto invece per il francese Samuel Dumoulin della Ag2R-La Mondiale. Da segnalare anche un attacco da finisseur di Michal Kwiatkowski all’ultimo chilometro, che però non ha avuto effetti, il ritiro di Jesus Hernandez, elemento che doveva essere importante in salita per la Tinkoff-Saxo di Alberto Contador e tra gli attaccanti della prima ora merita sicuramente una citazione lo spagnolo Luis Mate Mardones, primo su entrambi i Gpm e soprattutto ultimo a cedere al ritorno del gruppo, tanto da meritarsi il titolo di corridore più combattivo del giorno. Nulla cambia in classifica generale, dove Vincenzo Nibali ha conservato anche oggi la maglia gialla. L’unica segnalazione è per il minuto perso da Pierre Rolland, che però già in precedenza era molto lontano dallo Squalo. Domani bisognerà prestare attenzione alla settima tappa Epernay-Nancy, sostanzialmente pianeggiante ma con due Gpm (seppure piuttosto semplici) negli ultimi 20 km: possibili sorprese. (Mauro Mantegazza)
Ha vinto la sesta tappa Arras-Reims (194 km) del Tour de France 2014, che come prevedibile si è conclusa con uno sprint di gruppo a ranghi compatti. Uno splendido sprint del velocista tedesco della Lotto-Belisol, che è partito lungo ma ha saputo resistere al ritorno degli altri velocisti sul rettilineo finale: secondo posto ancora una volta per il norvegese Alexander Kristoff (Katusha), mentre al terzo posto si è piazzato il francese Samuel Dumoulin della Ag2R-La Mondiale. Da segnalare anche un attacco da finisseur di Michal Kwiatkowski all’ultimo chilometro, mentre oggi non è riuscito ad essere protagonista dello sprint Marcel Kittel. Tuttavia, la vittoria in volata resta un monopolio per la Germania, che ha vinto tutte e quattro gli sprint di questa Grande Boucle. Nulla cambia in classifica generale, dove Vincenzo Nibali ha conservato anche oggi la maglia gialla.
La sesta tappa del Tour de France 2014 non regala particolari novità circa il suo svolgimento: la fuga è ancora in corso, ma il destino degli attaccanti è segnato visto che hanno solo meno di 30 secondi di vantaggio quando mancano più di 20 km all’arrivo. Piccola soddisfazione per lo spagnolo Luis Mate Mardones, che è passato per primo anche sul secondo e ultimo Gpm di giornata. Eppure, in diretta dalla corsa arrivano tre notizie importanti: si tratta purtroppo dei ritiri di Xavier Zandio (Sky), Egor Silin (Katusha) e Jesus Hernandez (Tinkoff-Saxo), corridori di squadre di primo piano. In particolare, la perdita di Hernandez potrebbe essere pesante per il suo capitano Alberto Contador nelle tappe di montagna.
Qualche brivido in diretta dalla sesta tappa del Tour de France 2014. La Arras-Reims è praticamente del tutto pianeggiante, ma pochi chilometri fa il gruppo si era spezzato in due tronconi, e questi sono momenti sempre molto delicati. Stavolta però questo momento critico è durato poco, per la gioia soprattutto di Peter Sagan e Arnaud Demare, tra i nomi di spicco di quelli rimasti attardati. La fuga invece ha ormai meno di un minuto di vantaggio sul gruppo, dunque il destino dei quattro coraggiosi attaccanti è ormai segnato. Ricordiamo inoltre che il primo posto allo sprint intermedio è andato all’olandese Tom Leezer e infine che il presidente della Repubblica francese Francois Hollande, come già annunciato, sta effettivamente seguendo la tappa odierna dal vivo.
Mentre la sesta tappa del Tour de France 2014 ha ormai ampiamente superato la metà del percorso ed è sempre in corso la fuga di quattro attaccanti, con lo spagnolo Luis Mate Mardones che ha preceduto gli altri tre compagni d’avventura sul Gpm della Côte de Coucy le Château Auffrique, la notizia principale che arriva dalla carovana della Grande Boucle è che oggi c’è anche il presidente della Repubblica francese Francois Hollande a seguire la corsa. In particolare, gli organizzatori informano che Hollande seguirà gli ultimi 65 km sulla macchina del direttore Christian Prudhomme. Presumibile pensare che assisterà al ricongiungimento del gruppo (che concede meno di tre minuti alla fuga) e poi allo sprint di gruppo che dovrebbe decidere questa frazione.
In diretta dalla sesta tappa del Tour de France 2014, va segnalato che è sempre in corso la fuga da lontano dei quattro corridori scattati subito dopo la partenza. Per loro il vantaggio sembra essersi assestato poco oltre i tre minuti sul gruppo, che controlla e non concede molto spazio. Questo significa che quasi certamente si arriverà allo sprint: il sondaggio sul sito ufficiale del Tour ci dice che il grande favorito è Marcel Kittel, e in effetti non c’erano molti dubbi in proposito visto come sono andate le tre volate disputate finora. C’è una piccola curiosità in chiave italiana: quattro anni fa a Reims (dove arriva la tappa di oggi) vinse Alessandro Petacchi. Ci sarà una nuova occasione per lui oppure dovrà lavorare per Mark Renshaw?
Dopo aver ottenuto un ottimo decimo posto nella quinta tappa del Tour de France 2014 e con la maglia a pois sulle spalle, quella riservata ai ciclisti che transitano per primi ai traguardo dei Gran Premi della Montagna, Cyril Lemoine continua a stupire. “Ho dovuto prestare la massima attenzione, ma sono andato bene – ha detto Il trentunenne francese della Cofidis, le cui parole sono riportate da SpazioCiclismo.it – Sono stato fortunato, ma anche perché ero sempre ben posizionato. Avevo segnato questa tappa prima del Tour e mi sentivo di volevo fare qualcosa e sono riuscito a seguire i migliori specialisti fino alla fine, o meglio quasi fino alla fine perché ho bucato nel corso dell’ultimo tratto di pavè, il che mi ha impedito di lottare per un piazzamento migliore. Ma in generale sono soddisfatto”. Lemoine si è anche complimentato con Vincenzo Nibali, che indossa ancora la maglia gialla: “Tanto di cappello a Nibali. Quello che ha fatto dimostra che è un grande campione, in grado di adattarsi a tutti i terreni. Ed ha una squadra davvero forte”.
Si corre oggi la sesta tappa del Tour de France 2014, che è appena partita da Arras verso Reims, dove si arriverà dopo 194 km. Non sarà una giornata facile per il gruppo e per la maglia gialla, il nostro Vincenzo NIbali. I Gran Premi della Montagna non sono certo proibitivi (entrambi di 4^ categoria), ma a rendere tutto più complicato ci penseranno le condizioni meteo, non certo favorevoli (come del resto finora). È una Grande Boucle bagnata e anche quest’oggi i corridori dovranno stringere i denti, più del solito. L’account Twitter ufficiale del Tour ha postato l’altimetria del percorso e le condizioni meteo sullo stesso: nuvole, nuvole e solo nuvole dalla partenza all’arrivo con pioggia nei primi 50 km. In più raffiche di vento che a tratti supereranno i 15-20 km/h e infastidiranno dunque i ciclisti. Intanto, le prime notizie che arrivano in diretta dal percorso ci parlano di quattro uomini in fuga: si tratta dell’olandese Tom Leezer (Belkin), dello spagnolo Luis Maté (Cofidis) e dei francesi Jérôme Pineau (IAM) e Arnaud Gérard (Bretagne-Séché). Non ha preso invece il via l’argentino Maximilano Richeze della Lampre-Merida.
Vincenzo Nibali ha già vinto il Tour de France 2014? Chissà: di sicuro quello che ha fatto ieri nel corso della quinta tappa, non solo contenendo i danni sul pavè bagnato di pioggia ma addirittura allungando sui rivali per la classifica generale, sono in molti a pensare che adesso il grande favorito sia lui che la Grande Boucle di quest’anno sia già decisa. Per di più che ieri si è ritirato anche il campione in carica Chris Froome, frenato e costretto all’addio da tre cadute in due giorni; lo Squalo è ancora lontano da Parigi, ma idealmente ha fatto un bel passo verso il giallo ai Campi Elisi. Il sito ufficiale del Tour ha dato la parola ad alcuni addetti ai lavori che hanno espresso il loro parere: il team manager della Europcar, Jean-Rene Bernardeau, ha dettoche “da oggi inizia una gara totalmente diversa, abbiamo avuto un primo Tour che si è appena concluso, ora ce n’è uno nuovo. Nibali è un ciclista moderno, un all-around; ma questo non è necessariamente un Tour per gli all-around; dipende dalla forza della sua squadra, se la Astana sarà forte come lui allora è un serio favorito”. Opinione diversa invece per Alain Gallopin, team director della Trek Factory: “Due anni fa abbiamo avuto un Tour per specialisti a cronometro, l’anno scorso era una corsa per scalatori, quest’anno la Grande Boucle si presta agli all-around come Nibali. Vincenzo è intelligente e ha risparmiato energie per il Tour presentandosi qui al top della forma”. Chi pensa invece Alberto Contador e Tejay Van Garderen possano recuperare terreno è Yvon Ledanois, team director della BMC: “in un Tour come questo due minuti sono nulla”.
Oggi la sesta tappa del Tour de France 2014 dovrebbe proporci un arrivo in volata. In attesa di vivere in diretta la corsa e capire se le previsioni saranno confermate, è inevitabile tornare ancora sulle emozioni della tappa di ieri e sulla grande impresa compiuta da Vincenzo Nibali, che ha consolidato la propria maglia gialla. Eccovi dunque una carrellata di commenti celebri sulla grande giornata dello Squalo, promosso a pieni titoli da nomi leggendari della storia del ciclismo. Partiamo da Eddy Merckx: “Meraviglioso, è stato incredibile. Un numero eccezionale, impressionante”. Ecco poi Bernard Hinault: “Questo è un grande giorno per il Tour”. Anche gli specialisti delle classiche del Nord esaltano il siciliano. Così Peter Van Petegem, che ha collaborato con la Astana: “Vincenzo sa pedalare molto bene: è abilissimo e oggi (ieri, ndR) è stato perfetto”. Infine, ecco il padre nobile del ciclismo italiano, Alfredo Martini: “Mi ricorda Fiorenzo Magni, l’uomo del coraggio”. Chapeau.
Il Tour de France 2014 vivrà oggi la sua sesta tappa, che sarà la Arras-Reims di 194 km. Una frazione sulla carta interlocutoria dopo il pavé di ieri: insomma, non sono attesi scossoni alla classifica generale mentre si attende il ritorno sul palcoscenico come grandi protagonisti dei velocisti, a partire naturalmente da Marcel Kittel, senza dubbio il più forte degli sprinter presenti in gruppo in questa Grande Boucle numero 101. Questo è in breve quello che dovremmo aspettarci dalla tappa di oggi, ma andiamo a vedere adesso più nel dettaglio cosa ci proporrà il percorso di questa frazione che ci porterà dalla regione del Pas de Calais – di cui fa parte Arras – fino a quella dello Champagne, di cui Reims è una delle città più conosciute: la sua Cattedrale gotica è nota in tutto il mondo. Tornando però alla tappa di oggi, l’altimetria dimostra chiaramente che si tratta di una frazione pianeggiante, sostanzialmente priva di difficoltà e quindi perfetta per i velocisti. Detto che la partenza avrà luogo da Arras alle ore 12.50, il primo punto significativo sul percorso sarà al km 107,5 il Gran Premio della Montagna della Côte de Coucy le Château Auffrique, un Gpm però di quarta categoria, come è inevitabile per una salita che sarà lunga solamente un chilometro – anzi, 900 metri. Poco dopo, ecco lo sprint intermedio che sarà posto al km 119 della tappa in località Pinon. Si continuerà poi su strade sempre quasi per intero pianeggianti, movimentate solo da qualche leggero saliscendi come il secondo e ultimo Gpm in programma oggi, la Côte de Roucy (km 157), anch’essa una salita di quarta categoria, appena di poco più lunga della precedente. A quel punto mancheranno circa 35 km al traguardo di Reims, che serviranno presumibilmente alle squadre dei velocisti per assorbire le eventuali fughe da lontano e preparare lo sprint finale. L’arrivo è previsto come di consueto tra le ore 17.15 e le 17.40, e negli ultimi chilometri non ci sono particolari punti critici da segnalare: l’ultimo km è in leggerissima salita, ma sarà appena percettibile e di certo non causerà problemi ai velocisti, che ci regaleranno ancora una volta grande spettacolo per conquistare una nuova vittoria.
1. Andre GREIPEL (Ger, Lotto-Belisol) in 4h11’39”
2. Alexander KRISTOFF (Nor, Katusha) s.t.
3. Samuel DUMOULIN (Fra, Ag2R-La Mondiale) s.t.
4. Mark RENSHAW (Aus, Omega Pharma-Quick Step) s.t.
5. Peter SAGAN (Svk, Cannondale) s.t.
6. Romain FEILLU (Fra, Bretagne-Seche) s.t.
7. Tom VEELERS (Ola, Giant-Shimano) s.t.
8. Bryan COQUARD (Fra, Team Europcar)
9. Sep VANMARCKE (Bel, Belkin) s.t.
10. Sylvain CHAVANEL (Fra, IAM Cycling) s.t.
1. Vincenzo NIBALI (Ita, Astana) in 24h38’25”
2. Jakob FUGLSANG (Dan, Astana) a 2″
3. Peter SAGAN (Svk, Cannondale) a 44″
4. Michal KWIATKOWSKI (Pol, Omega Pharma-Quick Step) a 50″
5. Fabian CANCELLARA (Svi, Trek) a 1’17”
6. Jurgen VAN DEN BROECK (Bel, Lotto-Belisol) a 1’45”
7. Tony GALLOPIN (Bel, Lotto-Belisol) a 1’45”
8. Richie PORTE (Aus, Sky) a 1’54”
9. Andrew TALANSKY (Usa, Garmin-Sharp) a 2’05”
10. Alejandro VALVERDE (Spa, Movistar) a 2’11”
1. Peter SAGAN (Svk, Cannondale) 217 punti
2. Bryan COQUARD (Fra, Team Europcar) 137
3. Marcel KITTEL (Ger, Giant-Shimano) 135
4. Alexander KRISTOFF (Nor, Katusha) 117
5. Andre GREIPEL (Ger, Lotto-Belisol) 91
6. Mark RENSHAW (Aus, Omega Pharma-Quick Step) 87
7. Samuel DUMOULIN (Fra, Ag2R-La Mondiale) 55
8. Vincenzo NIBALI (Ita, Astana) 53
9. Greg VAN AVERMAET (Bel, Bmc) 48
10. Arnaud DEMARE (Fra, Fdj.fr) 44
RANK | RIDER | RIDER NO. | TEAM | POINTS |
---|---|---|---|---|
1. | FRA LEMOINE Cyril | 174 | COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS | 6 pts |
2. | FRA KADRI Blel | 86 | AG2R LA MONDIALE | 5 pts |
3. | GER VOIGT Jens | 168 | TREK FACTORY RACING | 4 pts |
4. | FRA EDET Nicolas | 172 | COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS | 4 pts |
5. | ESP MATE MARDONES Luis Angel | 175 | COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS | 3 pts |
6. | FRA VOECKLER Thomas | 159 | TEAM EUROPCAR | 3 pts |
7. | FRA ROLLAND Pierre | 151 | TEAM EUROPCAR | 2 pts |
8. | NED SLAGTER Tom Jelte | 98 | GARMIN – SHARP | 2 pts |
9. | FRA QUEMENEUR Perrig | 157 | TEAM EUROPCAR | 2 pts |
10. | ESP DE LA CRUZ MELGAREJO David | 203 | TEAM NETAPP-ENDURA | 2 pts |
RANK | RIDER | RIDER NO. | TEAM | TIMES | GAP |
---|---|---|---|---|---|
1. | SVK SAGAN Peter | 51 | CANNONDALE | 24h 39′ 09” | |
2. | POL KWIATKOWSKI Michal | 74 | OMEGA PHARMA-QUICK STEP | 24h 39′ 15” | + 00′ 06” |
3. | FRA BARDET Romain | 82 | AG2R LA MONDIALE | 24h 40′ 36” | + 01′ 27” |
4. | NED DUMOULIN Tom | 106 | TEAM GIANT-SHIMANO | 24h 40′ 50” | + 01′ 41” |
5. | FRA PINOT Thibaut | 127 | FDJ.FR | 24h 41′ 49” | + 02′ 40” |
6. | ITA TRENTIN Matteo | 79 | OMEGA PHARMA-QUICK STEP | 24h 50′ 48” | + 11′ 39” |
7. | POR OLIVEIRA Nelson | 116 | LAMPRE – MERIDA | 24h 57′ 46” | + 18′ 37” |
8. | ESP HERRADA LOPEZ Jesus | 14 | MOVISTAR TEAM | 24h 57′ 55” | + 18′ 46” |
9. | ESP IZAGUIRRE INSAUSTI Jon | 16 | MOVISTAR TEAM | 25h 02′ 01” | + 22′ 52” |
10. | FRA COQUARD Bryan | 153 | TEAM EUROPCAR | 25h 03′ 59” | + 24′ 50” |