Ha vinto la tredicesima tappa, è sempre più maglia gialla e da questa sera indossa anche la maglia a pois: un dominio sempre più totale del corridore siciliano sul Tour de France 2014. Il trionfo sul traguardo di Chamrousse infatti ha portato pure 50 punti per il capitano della Astana nella classifica riservata agli scalatori: 25 punti perché si trattava di un Gpm Hors Categorie (il primo di questa Grande Boucle), raddoppiati perché si trattava anche dell’arrivo della tappa. Ecco le prime dichiarazioni di Nibali dopo la sua splendida vittoria: “Sono molto contento perché oggi il mio scopo era di guadagnare più secondi possibile su Porte e Valverde. Porte si è staccato subito, Valverde era lì. Oggi è stato un caldo incredibile. Sembrava di essere a Palermo o a Messina: mancava solo il venticello. Oggi è stata una bella vittoria. Ho provato a dire a quei due di andare insieme. Poi stava rientrando Valverde, ma la collaborazione non c’era e ho forzato il ritmo. Kangert ha fatto un grande lavoro. E’ mancato un poco Scarponi, Fuglsang è caduto per una borraccia”. 



Ha vinto la tredicesima tappa del Tour de France 2014. Una grande impresa per il corridore siciliano, che ha dimostrato di essere indiscutibilmente il più forte in questa edizione della Grande Boucle: il verdetto dell’arrivo in salita di Chamrousse è chiarissimo e non lascia alcun dubbio. Poteva essere una giornata difficile per la Astana, a causa della caduta di Jakob Fuglsang e dei problemi fisici di Michele Scarponi la maglia gialla era rimasta da sola fin dalle prime rampe dell’ultima ascesa, quando è finito il lavoro di Tanel Kangert. Tuttavia, a soffrire sono stati gli altri: immediatamente in crisi Richie Porte, addirittura uscito dai primi dieci della classifica generale, ha provato ad approfittarne Alejandro Valverde, ma l’allungo dello spagnolo è stato in realtà un assist per Nibali. Infatti si è formato un terzetto con lo spagnolo, l’italiano e il francese Thibaut Pinot: tutti gli altri era già dietro, ma nemmeno Valverde e Pinot sono stati in grado di tenere il ritmo di Vincenzo, che a 6 km dall’arrivo li ha lasciati ed è andato a riprendere e poi staccare i due attaccanti Rafal Majka e Leopold Konig, poi rispettivamente secondo e terzo sul traguardo. A Nibali mancava solo un successo in maglia gialla quest’anno, visto che a Sheffield e La Planche des Belles Filles era in maglia tricolore: adesso anche questa “lacuna” è colmata e il trionfo finale è sempre più vicino, visto che Valverde ha perso altri 50” e Pinot 53”, mentre Porte è completamente fuori dai giochi. Menzione speciale anche per Alessandro De Marchi, giustamente premiato come il più combattivo di giornata per la sua splendida fuga: è proprio il Tour d’Italie, e domani nuovo arrivo in salita a Risoul dopo aver scalato anche l’Izoard. (Mauro Mantegazza)



Ha vinto la tredicesima tappa del Tour de France 2014. Mancava solo una cosa al siciliano in questo Tour per lui esaltante: un successo di tappa in maglia gialla. Adesso è arrivata anche questa, con un’azione straordinaria sulla salita verso l’arrivo di Chamrousse, al termine della prima tappa alpina. Distrutti tutti gli avversari, la superiorità dello Squalo è totale. Secondo Rafal Majka davanti a Leopold Konig, molto bravi nella loro azione sulla salita finale, poi ecco a 50″ Alejandro Valverde, adesso secondo nella classifica generale ma sempre più lontano dal leader.



In diretta dalla tredicesima tappa Saint Etienne-Chamrousse del Tour de France 2014, ecco l’attacco di Vincenzo Nibali, che ha salutato la compagnia di Alejandro Valverde e Thibaut Pinot ed è andato a raggiungere i due attaccanti che costituivano la testa della corsa, cioè il ceco Leopold Konig e il polacco Rafal Majka che in precedenza avevano allungato nei confronti del gruppo. Richie Porte è ormai disperso, e lo Squalo ha staccato anche tutti gli altri uomini di classifica: il Tour è sempre più suo.

In diretta dalla tredicesima tappa Saint Etienne-Chamrousse del Tour de France 2014, la salita verso il traguardo di Chamrousse e il grande caldo hanno già fatto una vittima illustre: Richie Porte, stamattina secondo in classifica generale e staccatosi quando mancavano ben 12 km all’arrivo. Il suo distacco stasera potrebbe essere molto alto. Quasi tutti i big – compreso Vincenzo Nibali – sono già rimasti senza compagni di squadra, perciò si annuncia un grande duello fino all’ultima goccia di sudore. Sarà fondamentale dosare le forze, perché il rischio di “saltare” è altissimo, e questo favorisce gli attacchi di uomini di secondo piano che tentano il colpaccio. Condizioni che potrebbero essere ideali per Alejandro Valverde, che ha tentato un allungo subito annullato però da Nibali.

In diretta dalla tredicesima tappa Saint Etienne-Chamrousse del Tour de France 2014, siamo ormai ai piedi dell’ultima salita e continua l’azione solitaria di Alessandro De Marchi. Il corridore italiano della Cannondale è passato per primo anche allo sprint intermedio di Saint Martin d’Hères, inseguito sempre dal belga Jan Bakelants e poi dal gruppo, attualmente staccato di circa 2’20”. Ma adesso arriva la fase decisiva, e la Astana non ci arriva benissimo: la caduta di Jakob Fuglsang e le imperfette condizioni fisiche di Michele Scarponi potrebbero privare Vincenzo Nibali dei due uomini più importanti a tutela della maglia gialla.

In diretta dalla tredicesima tappa Saint Etienne-Chamrousse del Tour de France 2014, annotiamo con piacere il primo posto di Alessandro De Marchi al Gpm del Col de Palaquit. Per il corridore italiano della Cannondale 1’10” di vantaggio sul belga Jan Bakelants, che ha cambiato bicicletta proprio sullo striscione del Gpm, mentre a 1’37” è transitato lo spagnolo Luis Mate Mardones, che è uscito dal gruppo che invece ha circa 2’45” di ritardo da De Marchi, preceduto di qualche secondo da Jerome Pineau, che ha allungato proprio in vista dello scollinamento. Adesso l’avventura di De Marchi continua in discesa, anche se arrivare per primo al traguardo sarà un’impresa quasi impossibile.

In diretta dalla tredicesima tappa Saint Etienne-Chamrousse del Tour de France 2014, sulle rampe del Col de Palaquit è da solo in testa alla corsa Alessandro De Marchi, il migliore in salita dei nove fuggitivi della prima ora. Una bellissima azione quella dell’italiano della Cannondale, che in questo momento ha circa un minuto di vantaggio su Jan Bakelants e circa due sul gruppo, che non ha affrontato a grande velocità questa prima salita del Tour. Realisticamente, per De Marchi l’obiettivo potrebbe essere il primo posto al Gpm di prima categoria, che sarebbe il meritato premio ai suoi sforzi.

In diretta dalla tredicesima tappa Saint Etienne-Chamrousse del Tour de France 2014, è in calo il vantaggio della fuga dei nove attaccanti della prima ora. Adesso infatti sono solo due i minuti di margine dei fuggitivi, tra cui gli italiani Giovanni Visconti, Alessandro De Marchi e Daniel Oss, tra i più attivi nell’ultima fase fin qui percorsa, adatta alle sue caratteristiche. Per loro però non ci sono speranze, considerando che ci sono ancora da affrontare due salite durissime.

In diretta dalla tredicesima tappa Saint Etienne-Chamrousse del Tour de France 2014, è sempre in corso la fuga di nove attaccanti fra i quali i tre italiani Giovanni Visconti, Alessandro De Marchi e Daniel Oss. Come si diceva in precedenza, siamo in un tratto interlocutorio del percorso della tappa di oggi, che culminerà con le prime due salite alpine di questa Grande Boucle. Dunque i fuggitivi continuano nella loro azione cercando però di non spremersi troppo presto, mentre il gruppo controlla, anche in questo caso senza voler sprecare energie con troppo anticipo: in questo momento il ritardo è di poco meno di cinque minuti quando al traguardo mancano circa 115 km. A fare l’andatura in testa al gruppo Astana e soprattutto Katusha, particolarmente interessata alla difesa della maglia a pois di Joaquim Rodriguez.

In diretta dalla tredicesima tappa Saint Etienne-Chamrousse del Tour de France 2014, nei primi 40 km abbiamo assistito a diversi tentativi di fuga che infine ci hanno consegnato un gruppetto di nove attaccanti, tra i quali ben tre italiani. Si tratta di Giovanni Visconti, che è transitato per primo al Gpm di terza categoria del Col de la Croix de Montvieux, e poi di Alessandro De Marchi e Daniel Oss. Quindi azzurri protagonisti insieme ad altri sei atleti: i francesi Blel Kadri, Brice Feillu e Rudy Molard, il belga Jan Bakelants, il croato Kristijan Durasek e il polacco Bartosz Huzarski. Per loro il vantaggio sul gruppo maglia gialla si aggira sui tre minuti quando la corsa si appresta ad affrontare un lungo tratto di strada senza particolari difficoltà altimetriche, prima del gran finale con gli ultimi due Gpm sulle Alpi.

Si avvicina la partenza della tredicesima tappa del Tour de France 2014. Si tratta del primo tappone alpino, con arrivo in salita a Chamrousse, e il gruppo scatterà da Saint Etienne alle ore 12.10. Il gran caldo sarà un elemento da tenere in grande considerazione, e per avvicinarci a questa giornata così attesa ecco le parole di Richie Porte, secondo in classifica generale e quindi primo rivale di Vincenzo Nibali per la maglia gialla: “Sta a me attaccare Nibali e lo farò – ha detto l’australiano del Team Sky -. Non sarò l’unico, sono sicuro che ci aspettano giorni eccitanti”. Terzo invece è Alejandro Valverde, che a quanto pare promette battaglia soprattutto sui Pirenei (che saranno affrontati settimana prossima) ma di certo non rinuncerà a provarci anche in questi due giorni sulle Alpi. Dunque, che lo spettacolo abbia inizio…

La tredicesima tappa del Tour de France 2014 ci porterà per la prima volta in questa edizione sulle Alpi, ma in attesa di vivere in diretta tutte le emozioni della Saint Etienne-Chamrousse è doveroso iniziare la giornata nel ricordo di Gino Bartali e Fabio Casartelli. Il 18 luglio 1914 nasceva infatti il grande campione toscano, di cui dunque oggi ricorre il centenario della nascita. Tre Giri e due Tour sono stati i successi più significativi della carriera di quello che forse è stato il più grande scalatore di tutti i tempi: una carriera mutilata dalla guerra, che però – se ha tolto molto all’atleta Bartali – ha illuminato le più grandi qualità dell’uomo, nominato di recente Giusto tra le Nazioni per la sua attività in difesa degli ebrei. Restando al Tour, indimenticabile resta soprattutto la sua vittoria del , a dieci anni dalla precedente, anche perché contribuì a calmare gli animi in un’Italia sull’orlo della guerra civile dopo l’attentato a Palmiro Togliatti. Molto meno piacevole è l’anniversario legato a Casartelli: infatti 19 anni fa, il 18 luglio 1995, il campione olimpico di Barcellona 1992 moriva a causa di una caduta nella discesa dal Portet d’Aspet nella quindicesima tappa di quella edizione della Grande Boucle, che anche oggi lo ricorderà.

Il Tour de France 2014 vivrà oggi una delle sue giornate più attese. La tredicesima tappa è la Saint Etienne-Chamrousse di 197,5 km ed è la prima delle due frazioni sulle Alpi proposte in questa edizione della Grande Boucle. Stiamo dunque parlando di una tappa di alta montagna con arrivo in salita, che potrà avere anche ripercussioni molto importanti sulla classifica generale che per adesso è saldamente guidata da Vincenzo Nibali. C’è quindi grande attesa per capire cosa faranno oggi la maglia gialla e i suoi principali rivali: nel frattempo, è fondamentale capire quali saranno le caratteristiche del percorso e cosa ci propone l’altimetria della tappa, che ci regalerà soprattutto un gran finale, dopo una prima parte invece non particolarmente impegnativa. La partenza avverrà alle ore 11.50 da Saint Etienne, dove ieri era posto l’arrivo – e l’assenza di trasferimenti risulterà certamente gradita ai corridori. Da segnalare quasi subito un Gpm di terza categoria, il Col de la Croix de Montvieux che sarà posto al km 24 della corsa. Sarà giusto un piccolo antipasto, anche perché dopo la discesa la corsa si svilupperà per altri 100 km sostanzialmente in pianura, con solo qualche piccolo saliscendi poco significativo. Cambierà tutto dopo l’attraversamento di Saint Egrève (km 134), quando avrà inizio la salita verso il Col de Palaquit, Gpm di prima categoria che segnerà il debutto delle Alpi in questa edizione del Tour. Ufficialmente, si tratterà di una salita di 14,1 km con una pendenza media del 6,1%, ma il dato statistico risulta poco significativo perché comprende anche un tratto in discesa: ciò significa che la salita – divisa in due tronconi – sarà ovviamente più corta (circa 2 km in meno) ma anche più impegnativa, con diversi tratti che andranno oltre il 10% sia prima della discesa sia nella parte finale. Una salita dunque che meriterà grande attenzione e che culminerà al km 152. La discesa ci porterà a Grenoble: breve tratto pianeggiante che ci porterà allo sprint intermedio di Saint Martin d’Hères (km 169,5), ma poi quasi subito si tornerà a salire verso il traguardo di Chamrousse, nota località turistica montana del dipartimento dell’Isère che ospita il Tour per la seconda volta. Si tratterà di un Gpm Hors Categorie, cioè il livello più prestigioso e difficile, anche se la salita spicca più per lunghezza (18,2 km) che per la difficoltà (pendenza media del 7,3%), come d’altronde spesso succede sulle montagne francesi. La parte più impegnativa di questa ascesa è la prima: infatti, nei primi 7 km si andrà spesso anche oltre il 10% di pendenza e chi starà bene potrebbe osare e attaccare subito, anche perché dopo la salita si addolcisce. Gli ultimi 11 km non vanno mai oltre il 9%, e addirittura l’ultimo chilometro sarà al 3,1% e rappresenterà la parte più facile della salita: chi sarà ancora fresco potrà accelerare magari in modo decisivo per vincere la tappa o guadagnare sui rivali, gli altri dovranno difendersi nel miglior modo possibile.

1. Vincenzo NIBALI (Ita, Astana) in 5h12’29”

2. Rafal MAJKA (Pol, Tinkoff-Saxo) a 10”

3. Leopold KONIG (Cze, Netapp-Endura) a 11”

4. Alejandro VALVERDE (Spa, Movistar) a 50”

5. Thibaut PINOT (Fra, Fdj.fr) a 53”

6. Tejay VAN GARDEREN (Usa, Bmc) a 1’23”

7. Romain BARDET (Fra, Ag2R-La Mondiale) a 1’23”

8. Laurens TEN DAM (Ola, Belkin) a 1’36”

9. Jean Christophe PERAUD (Fra, Ag2R La Mondiale) a 2’09”

10. Frank SCHLECK (Lus, Trek) A 2’09”

1. Vincenzo NIBALI (Ita, Astana) in 56h44’03”

2. Alejandro VALVERDE (Spa, Movistar) a 3’37”

3. Romain BARDET (Fra, Ag2R-La Mondiale) a 4’24”

4. Thibaut PINOT (Fra, Fdj.fr) a 4’40”

5. Tejay VAN GARDEREN (Usa, Bmc) a 5’19”

6. Jean Christophe PERAUD (Fra, Ag2R La Mondiale) a 6’06”

7. Bauke MOLLEMA (Ola, Belkin) a 6’17”

8. Jurgen VAN DEN BROECK (Bel, Lotto-Belisol) a 6’27”

9. Alberto RUI COSTA (Por, Lampre-Merida) a 8’35”

10. Leopold KONIG (Cze, Netapp-Endura) a 8’36”

1. Vincenzo NIBALI (Ita, Astana) 70 punti

2. Joaquim RODRIGUEZ (Spa, Katusha) 53

3. Thibaut PINOT (Fra, Fdj.fr) 41

4. Alejandro VALVERDE (Spa, Movistar) 40

5. Rafal MAJKA (Pol, Tinkoff-Saxo) 40

6. Thomas VOECKLER (Fra, Europcar) 34

7. Leopold KONIG (Cze, Netapp-Endura) 32

8. Alessandro DE MARCHI (Ita, Cannondale) 28

9. Tony MARTIN (Ger, Omega Pharma-Quick Step) 26

10. Tejay VAN GARDEREN (Usa, Bmc) 22