Semifinali ad Amburgo: il torneo di categoria che si gioca sulla terra rossa è denominato ufficialmente bet-at-home Open (ovviamente per ragioni di sponsorizzazione) ed è uno degli appuntamenti transitori che stanno tra Wimbledon e i Master 1000 del Nord America, ovvero la Rogers Cup (che per gli uomini è a Toronto) e Cincinnati, prima che gli Us Open chiudano la stagione degli Slam e aprano la rincorsa al Master di fine anno. Non abbiamo più italiani in tabellone: c’era Fabio Fognini ma ha perso incontro, faccia (insultando il serbo Filip Krajniovic) e Top 20 della classifica mondiale, risultato effettivo da lunedi. C’era Andreas Seppi, ma gli incroci gli hanno detto male e David Ferrer si è rivelato ostacolo più grande di lui, che comunque è arrivato a forzare il terzo set. Per seguire gli incontri della prima giornata potete sintonizzarvi su SuperTennis: dalle ore 15:30 la Web-tv tematica, che trovate al canale 64 del vostro telecomando o al 224 qualora vogliate accedere dal satellite, trasmette i match sul campo centrale e sull’Arriba Match Court. In assenza di un televisore potete comunque avere accesso alle immagini grazie allo streaming video sul sito www.supertennis.tv; altrimenti ci sono a disposizione i social network, cioè la pagina Facebook del circuito maschile (ATP World Tour) e il suo corrispettivo profilo Twitter che è @ATPWorldTour. Il livescore dei match con relative statistiche lo trovate sul sito ufficiale bet-at-home-open.com. La prima semifinale vede in campo il tedesco Philipp Kohlschreiber: nel 2012 sembrava destinato a un ingresso nella Top 10 del ranking mondiale, giocava benissimo e proseguendo su questa scia aveva anche messo in crisi i big del circuito come Djokovic e Nadal. Poi l’infortunio, qualche settimana di stop e quando è rientrato non era più lo stesso. E’ scivolato al numero 26, sempre onorevole ma lontano dal 16 che aveva raggiunto il 30 luglio del 2012; e oggi rischia grosso, perchè Leonardo Mayer (numero 46) è al suo best ranking e questo significa che è nel momento migliore della carriera, oltre a essere forse avvantaggiato dalla superficie. L’altra semifinale (non prima delle 18) rischia di essere un passaggio di consegne: David Ferrer è numero 7 del mondo, uno dei grandi signori del rosso e finalista al Roland Garros 2013. Ha 32 anni, un’età in cui un maratoneta come lui inizia ad accusare la fatica. Dall’altra parte della rete trova Alexander Zverev, c’è anche assonanza nel cognome: 17 anni, oggi numero 285 della classifica ATP ma astro nascente, uno di quelli che già nel corso della carriera juniores sono segnalati come potenziali campioni. Dovesse vincere lui, non ci sarebbero più dubbi sull’esplosione; anche se poi la strada verso il successo e gli Slam è molto lunga. I tedeschi comunque sognano il derby teutonico in finale: siamo ad Amburgo, per loro sarebbe lo spettacolo migliore.



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