Dell’eliminazione dell’Italia al primo turno della Coppa del Mondo 2014 si è detto e scritto tutto. Delle dietrologie che vogliono i senatori contro le scelte di Cesare Prandelli e un gruppo spaccato a metà intorno alle figure di Mario Balotelli (soprattutto lui) e Antonio Cassano abbiamo saputo o comunque intuito. A fornire nuovo materiale in tal senso, sempre che ci sia bisogno di sapere altro, è una fonte che con gli Azzurri ha convissuto per una ventina di giorni: il padrone del Portobello Safari Resort, sede del gruppo in Brasile. Si è detto anche di questo: a Mangaratiba l’Italia ha trovato qualcosa di simile a un villaggio-vacanze più che un centro utile per allenarsi e concentrarsi in vista delle partite. Sport Mediaset ha raggiunto il gestore del resort e ha ricevuto qualche informazione esclusiva circa l’atmosfera e il comportamento dei giocatori. “La sensazione di tutti” ha detto subito “è che mancasse lo spirito giusto che dovrebbe accompagnare una Coppa del Mondo. Non era necessario che le famiglie fossero presenti”. Accento dunque posto sulla volontà di aprire a mogli e fidanzate, cosa che – è una delle tesi per il fallimento della spedizione – avrebbe tolto attenzione e concentrazione, facendo somigliare il viaggio mondiale a una vacanza. Poi, il direttore del Portobello Safari Resort si è concentrato sugli atteggiamenti di alcuni del gruppo. “Ho trovato i senatori molto simpatici, in particolare Buffon che mi è sembrato molto sereno e uno dei più pronti”. Non così a suo dire Antonio Cassano, che secondo le voci filtrate all’indomani del ritorno a casa avrebbe avuto atteggiamenti lamentosi e poco professionali per il poco utilizzo che Prandelli ne ha fatto. “Lui era scatenato, non ci sta con la testa. Un giorno una ragazza è entrata nella sua camera per fare le pulizie e lui l’ha sgridata ad alta voce”. E Balotelli? Sarebbero confermati i sospetti di chi pensava che fosse estraneo e distaccato. “Era al di fuori del gruppo, lo vedevo qui al villaggio staccato da tutti gli altri. Anche Cassano era così”.