Gli Stati Uniti sono stati eliminati dalla Coppa del Mondo 2014, perdendo agli ottavi per 2-1 contro il Belgio, ma il giorno dopo pubblico e critica inneggiano in coro a Tim Howard. Il portiere della nazionale americana ha stabilito un nuovo record statistico effettuando 16 parate, durante 120 minuti di gioco contro i Diavoli Rossi. La FIFA lo ha nominato Man of the match, la Gazzetta dello Sport lo ha premiato con un 8 in pagella spiegando: “Non si contano le parate, decisive o meno, che tengono in piedi gli USA. Senza di lui era un naufragio“. Stesso voto sulle nostre valutazioni al grido di ‘Decisivo‘. Come può essere decisivo in positivo il portiere della squadra perdente? Magie mondiali. Ma anche un dato di fatto riconosciuto se pensiamo che i primi a congratularsi con Howard sono stati i suoi avversari, i giocatori del Belgio. L’attaccante Romelu Lukaku, che pure è riuscito a batterlo al minuto numero 105, lo ha abbracciato dopo il fischio finale (hanno giocato insieme all’Everton) e ha scambiato con lui la maglietta. Il capitano Vincent Kompany gli ha reso onore su Twitter, scrivendo ‘Two word… TIM HOWARD‘. La grande prestazione di Howard ha stimolato l’inventiva di ESPN, che lo ha inserito nella banconota da un dollaro, e scomodato anche il New York Times che ne ha esaltato l’onnipresenza in area di rigore. Per non parlare dei tantissimi messaggi di affetto e congratulazioni che gli hanno riservato i tifosi sui vari social network. Tra questi anche qualche personaggio illustre come Joe Biden, il vice del presidente Barack Obama che ha Twittato: ‘Tim Howard–most valuable player in the World Cup‘.
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