E’ una sconfitta durissima quella che Roberta Vinci subisce nella finale della Istanbul Cup: la tarantina cede in 67 minuti alla numero 15 del mondo, e prima testa di serie qui, Caroline Wozniacki. Un match senza storia: la danese di 24 anni (compiuti da poco più di una settimana) ha dimostrato che su questa superficie dura ne ha di più, e la sua costanza da fondo campo può fare la differenza. Si porta a casa il ventiduesimo titolo in carriera, il primo quest’anno; non vinceva da Lussemburgo 2013. Roberta invece cade ancora in una finale nel giro di due settimane: a Bucarest aveva subito un’altra dura lezione da Simona Halep. Le va bene così: questi tornei non avrebbe nemmeno dovuto giocarli, si è presentata qui per ritrovare ritmo in vista del Nord America e i risultati sono stati anche meglio di quanto si aspettasse. 



Siamo arrivati alla finale della Istanbul Cup, torneo di categoria WTA International che si gioca sul cemento; per la seconda settimana consecutiva Roberta Vinci si gioca un trofeo che per lei significherebbe raggiungere la doppia cifra in carriera, fare qualche passo avanti nel ranking e presentarsi al meglio ai grandi tornei del Nord America. Per seguire la finale, che inizia non prima delle 17 turche e quindi le 16 in Italia, non avete che da accendere il televisore e sintonizzarvi su SuperTennis, web-tv tematica dedicata al mondo della racchetta che trovate al canale 64 del digitale terrestre, al 224 del pacchetto Sky oppure in streaming video al sito ufficiale www.supertennis.tv. Altrimenti avete un’altra opzione: quella di abbonarmi a Tennis.tv che offre servizi annuali, mensili o giornalieri (a pagamento) per vedere tutte le partite del circuito femminile. In caso contrario, potrete accontentarvi di seguire l’evento attraverso i social network: è la pagina Facebook del circuito del tennis femminile, è il corrispettivo Twitter. Roberta Vinci-Caroline Wozniacki: è questa la finale della TEB BNP Paribas. I precedenti dicono 2-1 per la tarantina, che ha anche vinto l’ultimo a Madrid. Eravamo però sulla terra rossa, che è superficie favorita dalla nostra tennista; sul duro le cose cambiano e la danese, attuale numero 15 al mondo ma già numero 1, ha qualcosa in più. Ha avuto qualche incidente di percorso per arrivare qui (i set persi contro Karin Knapp e Karolina Pliskova) ma ha anche dimostrato di essersi ripresa dalla separazione improvvisa (e non per sua volontà) da Rory McIlroy, che oggi può chiudere con il trionfo il British Open di golf. Per quanto riguarda Roberta, come lei stessa ha detto questi due tornei (il primo a Bucarest, dove ha perso in finale da Simona Halep) servivano più che altro per ritrovare ritmo e fiducia, cose che sono mancate in un inizio 2014 da incubo (al di là dei successi nel doppio) nel quale si è trovata da Top Ten sfiorata a quasi fuori dalle 25. A Istanbul ha giocato benissimo, senza concedere nulla; in semifinale aveva di fronte la sedicenne Ana Konjuh, destinata a una carriera brillante e che l’aveva già battuta ad Auckland. E’ finita con un unico passaggio a vuoto nel primo set, quando ha perso uno dei due break di vantaggio. Perciò la fiducia per questa finale è tanta: la Vinci può mettere in bacheca il decimo trofeo dell’anno e presentarsi ai Premier di agosto da outsider pericolosa per tutte le avversarie. 

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