I grandi avvicendamenti nelle classifiche del Tour de France 2014 non hanno riguardato la maglia gialla, quando quella bianca. La graduatoria dei giovani ha un nuovo padrone, anche se resta in Francia: si tratta di Thibaut Pinot, che durante la sedicesima tappa si è alzato sui pedali guidando un attacco che è stato prontamente seguito da Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde. Non da Romain Bardet però; così il classe ’90 della si è preso la maglia dei giovani e, in sincrono, anche il terzo posto nella classifica generale. Bardet adesso deve inseguire con 1’34’’ di ritardo, al terzo posto c’è il polacco Michal Kiatkowski che però ha già un distacco di 6’22’’ dal leader Pinot. Rafal Majka, vincitore della quattordicesima tappa, è invece decimo con più di due ore di ritardo: peccato, avrebbe potuto essere un grande protagonista di questa Grande Boucle.
La diciassettesima tappa al Tour de France 2014 è stata molto bella; l’ha vinta l’australiano Michael Rogers che è riuscito a scavare un solco di una decina di secondi sulla lunga discesa finale. In classifica generale è cambiato poco: Vincenzo Nibali ha conservato la maglia gialla con vantaggio invariato su Alejandro Valverde, è salito al terzo posto Thibaut Pinot. Tutto fermo anche nella graduatoria della maglia verde, quella a punti: Peter Sagan conserva il primato con 402 punti, cioè un abisso sul francese Bryan Coquard (226): salvo scossoni (potrebbe anche esserci un ritiro, per dire) lo slovacco sembra aver ormai portato a termine la sua missione. Terzo posto per Alexander Kristoff che con qualche volata può conquistare punti pesanti e provare magari a scavalcare Coquard al secondo posto; già ben staccato (40 punti dal norvegese) Marcel Kittel che dopo aver conquistato tre vittorie di tappa si è improvvisamente fermato.
La sedicesima tappa del Tour de France 2014 si è conclusa con la vittoria di Michael Rogers. Già dominatore dello Zoncolan al Giro d’Italia, il veterano australiano ha conquistato la Carcassonne-Bagnères de Luchon infliggendo 9 secondi di distacco ai compagni di fuga sfruttando la lunga discesa finale; un’azione che secondo Gianni Motta è stata degna di nota e meritevole di successo. L’ex ciclista, intervistato in esclusiva da IlSussidiario.net, ha poi fatto il suo personale punto sulla Grande Boucle, parlando anche di Vincenzo Nibali e della difesa della maglia gialla da parte dello Squalo.
Ha vinto la sedicesima tappa del Tour de France 2014, la Carcassonne-Bagnères de Luchon; rimane sostanzialmente invariata la classifica generale, se escludiamo la caduta di Romain Bardet dal terzo al quinto posto sorpassato dai due connazionali Pinot e Péraud. Cambia invece il leader della classifica degli scalatori: la maglia a pois è infatti appannaggio di Rafal Majka. Decisivo il punto conquistato ai 25 Km sul Cote de Fanjeaux, con cui è riuscito a superare Purito Rodriguez e quindi ad andare al comando della classifica in solitaria. Sono 89 i punti del polacco, contro gli 88 dello spagnolo; a quota 86 rimane Vincenzo Nibali che, chissà, potrebbe anche andare a prendersi la maglia e aggiungere così un altro tassello a questo straordinario Tour de France. I punti pesanti sono arrivati ovviamente sul Port de Balès, ultima salita della giornata: 25 li ha presi José Serpa, 20 invece sono stati appannaggio di Thomas Voeckler. Il primo sale all’ottavo posto (36 punti) mentre il transalpino è a quota 61 e ancora ben distante dal terzo posto di Nibali.
Si è appena conclusa la sedicesima tappa del Tour de France 2014, la Carcassonne – Bagnères-de-Luchon: la vittoria è dell’australiano Michael Rogers, della Tinkoff-Saxo. Si è trattato di una giornata molto interessante, anche se le emozioni sono state tutte focalizzate nel finale: nella prima parte di gara infatti è successo poco, 21 corridori sono andati in fuga e tra questi c’era anche Rogers, che si è portato dietro Tony Gallopin, Cyril Gautier e il nostro Matteo Montaguti. I fuggitivi sono andati via senza che il gruppo della maglia gialla rispondesse: hanno raggiunto anche un vantaggio di 13 minuti e per primi hanno scollinato sul Col des Ares, ultima salita di tappa. Qui è iniziato tutto il movimento: oltre all’australiano sono partiti Gautier, José Serpa, Thomas Voeckler e Vasili Kiryenka, mentre alle loro spalle si creava il vuoto e dal gruppo della maglia gialla restavano indietro corridori come Rafal Majka, Richie Porte e Frank Schleck. Mentre Rogers prendeva vantaggio sulla lunga discesa conclusiva e scavava i 9 secondi di vantaggio con cui avrebbe poi vinto (il mini-grupetto degli inseguitori veniva regolato in volata da Voeckler), a rompere gli indugi ancora sulla salita era uno strepitoso Thibaut Pinot: il francese, quarto in classifica generale, strappava alzandosi sui pedali. Lo seguivano in tre: tra i quali Alejandro Valverde ma soprattutto Vincenzo Nibali, che rimaneva da solo e doveva difendersi inizialmente dalla Movistar quasi al completo. Lo Squalo resisteva, aveva un momento di tentennamento proprio sulla sommità del Gran Premio della Montagna ma teneva la ruota e chiudeva senza perdere secondi dal francese e dallo spagnolo. Mantenendo così invariata la situazione in classifica e facendo passare un altro giorno; ma le alterazioni nella graduatoria ci sono, perchè Pinot e Jean-Christophe Péraud sorpassano il connazionale Romain Bardet che ha pagato l’attacco ed è arrivato sul traguardo staccato di 1’50’’ dal gruppo di Nibali e Valverde. Domani altre quattro salite una dietro l’altra: altra giornata potenzialmente pericolosa per il siciliano, che però ha già dimostrato di essere padrone della Grande Boucle e non vuole mollare.
E’ Michael Rogers il vincitore della sedicesima tappa del Tour de France 2014. L’australiano aveva già trionfato in due tappe del Giro d’Italia (tra cui quella dello Zoncolan), oggi è riuscito a staccare i compagni di fuga sulla lunga discesa finale, prendendosi il vantaggio necessario per chiudere in testa. All’ottavo oposto giunge Matteo Montaguti, mentre si attende l’arrivo di Vincenzo Nibali ed Alejandro Valverde che procedevano insieme.
Ci siamo: è iniziata la salita del Port de Galès, mancano circa 23 chilometri all’arrivo della sedicesima tappa del Tour de France 2014 ma la corsa si è già spaccata. In questo momento siamo divisi, possiamo dire, in tre gruppi: in fuga sono rimasti quattro corridori, ovvero Thomas Voeckler, Cyril Gautier, José Serpa e Michael Rogers. La maglia gialla è a circa 10 minuti di ritardo: attenzione però, perchè Vincenzo Nibali ha perso anche il suo ultimo compagno di squadra che è l’estone Tanel Kangert ed è circondato dagli uomini Movistar che provano a far partire Alejandro Valverde. Improvvisamente attacca Thibaut Pinot: si porta dietro Nibali e Valverde, mentre si è staccato Romain Bardet al pari di Rafal Majka e Frank Schleck, già ben dietro.
Ci avviciniamo all’ultima salita di questa sedicesima tappa del Tour de France 2014. Potrebbe essere decisiva: per il momento infatti è successo poco, la fuga dei 21 corridori prosegue e anzi ha toccato un vantaggio superiore ai 12 minuti e 30 secondi. Ricordiamo che nel gruppo c’è anche il nostro Matteo Montaguti; si prospetta un attacco di Alejandro Valverde che potrebbe provare a fare il vuoto in discesa, ma è difficile che Vincenzo Nibali, il Nibali di questa Grande Boucle, si faccia sorprendere.
La carovana gialla rende omaggio a Fabio Casartelli: si passa in questi minuti sulla discesa del Col de Portet-d’Aspet, ed è questo il luogo tragico in cui perse la vita il ciclista comasco, allora 25enne. Era il 18 luglio 1995 quando, nel corso della quindicesima tappa del Tour de France, Casartelli rimase coinvolto in una caduta agli 80 Km orari e sbattè violentemente la testa contro un paracarro. Fu dichiarato morto alle ore 14, dopo tre arresti cardiaci e senza mai aver ripreso conoscenza; il giorno seguente la Motorola sfilò unita sul traguardo in una tappa che venne neutralizzata, mentre due giorni dopo Lance Armstrong – suo compagno di squadra – alzò le dita al cielo ricordandolo nel momento della vittoria di tappa. Nel 1997 è stata eretta una stele in suo ricordo e da allora ogni volta che i corridori transitano da quel punto si fermano in un silenzioso minuto di raccoglimento.
.@letour rend hommage à Fabio Casartelli / @letour pays a tribute to Fabio Casartelli pic.twitter.com/EhEZeOl4hf
— Le Tour de France (@letour) 22 Luglio 2014
Prosegue la fuga dei 21 corridori in questa sedicesima tappa del Tour de France 2014. Al momento il gruppo non risponde all’iniziativa: non ci sono uomini di classifica e questo rende la corsa rilassata. Almeno per il momento: nel finale potremmo vedere qualche fuoco d’artificio. Ad ogni buon conto, per adesso il vantaggio sulla maglia gialla è salito fino a 7 minuti. Pedala ancora in totale scioltezza Vincenzo Nibali: sa bene che, nel caso, la sua leadership dovrà essere difesa più avanti e solo qualora subisca attacchi da altri uomini.
Si sta animando la sedicesima tappa del Tour de France 2014. Una serie di fughe ha portato in questo momento 21 corridori in testa, quando siamo arrivati al chilometro 93: tra questi ci sono Jan Bakelants (OPQS), Samuel Dumoulin (AG2R), Thomas Voeckler (Europcar) e il nostro Matteo Montaguti (AG2R). Il vantaggio sul gruppo della maglia gialla è segnalato a più di 4 minuti; per il momento non c’è ancora stata una reazione precisa degli uomini del gruppo, le squadre si stanno alternando nel fare l’andatura. A breve però potrebbe esserci qualche nuovo scatto.
Il Tour de France 2014 sarà ricordato anche per le tante cadute che sono occorse (soprattutto nei primi giorni). Chris Froome si è ritirato dopo tre scivoloni in due giorni, Alberto Contador ci ha rimesso la gamba, Mark Cavendish ha dato forfait dopo la prima tappa, cadendo sotto il balcone della casa in cui è cresciuto. Tuttavia, non era mai successo che un corridore andasse giù al primo chilometro. E’ successo a Reto Hollenstein, svizzero della IAM Cycling che si trova alla posizione 110 della classifica generale con 2 ore, 34 minuti e 24 secondi di distacco dalla maglia gialla; incredibile ma vero, c’è anche la foto che testimonia il momento.
Altro ritiro eccellente al Tour de France 2014. A rinunciare alla tappa odierna infatti è il campione del mondo su strada Rui Costa, costretto al forfait a causa di una broncopolmonite. Il portoghese, tredicesimo in classifica generale con un ritardo di dalla maglia gialla Vincenzo Nibali, aveva effettuato ieri delle radiografie che avevano rivelato quale fosse il problema. Ha deciso quindi di ritirarsi: già la scorsa settimana aveva dovuto correre sotto antibiotici per curare una bronchite. Evidentemente la situazione si è aggravata, fino ad arrivare alla decisione presa nel corso del giorno del riposo. La Lampre-Merida ha dato l’annuncio in mattinata; non sarà forse un botto come quello dell’abbandono di Chris Froome e Alberto Contador, ma è un altro protagonista che non arriverà a Parigi.
Dopo la brutta avventura di sabato scorso, quando una foratura lo ha fermato a soli tre chilometri dall’arrivo, Daniele Bennati si prepara all’ultima settimana del Tour de France 2014. Arrivano i Pirenei con la prima delle tre tappe di montagna che porterà i corridori da Carcassonne a Bagnères-de-Luchon attraverso un percorso di 237,5 chilometri. “Already time to leave! after one day of rest we are ready for the final and intense week of @letour”, scrive su Twitter l’aretino della Tinkoff-Saxo che, dopo la foratura di sabato, è stato anche consolato da Lorenzo Jovanotti. “Ma il @Benna80 che buca a 3km dall’arrivo al #tourdefrance no però!”. Il “Benna” torna quindi in sella, anche se per un nuovo vero attacco bisognerà aspettare il momento tra la fine dei Pirenei e la maxicrono.
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Una foto dice più di mille parole. E’ questa la frase che accompagna la foto postata su Instagram da Richie Porte. L’australiano del Team Sky è rimasto presto senza il suo capitano Chris Froome, ritiratosi a seguito delle cadute; ha provato lui a battagiare in questo Tour de France 2014, ma è crollato in montagna e in questo momento si trova in quattordicesima posizione della classifica generale, con un ritardo di 16 minuti e 19 secondi dalla maglia gialla, sempre indossata dal nostro Vincenzo Nibali. Eppure Porte non demorde: anche mentre beve il caffè della mattina resta vigile sulla tappa di oggi, studiandone percorso e altimetria. Un vero professionista: che abbia in mente di restare nella storia di questa giornata?
Carcassonne: parte da qui la sedicesima tappa del Tour de France 2014, per l’appunto la Carcassonne-Bagnères de Luchon di 237,5 Km. Entriamo, dopo il giorno di riposo, nella regione della Linguadoca-Rossiglione; questo significa che ci stiamo spostando verso Ovest, rimaniamo a Sud ma questa volta siamo arrivati al confine con la Spagna. L’arrivo è praticamente attaccato alla penisola iberica, perchè saremo già nell’Alta Garonna, regione dei Midi-Pirenei. Un luogo famoso: questo comune che sfiora i 3000 abitanti è il più importante centro idrotermale dei Pirenei francesi. Parlando invece della tappa odierna, attenzione: si profila come un percorso duro e che potrebbe rivelare sorprese. Si parte alle ore 9 dai 130 metri di altitudine di Carcassone, si arriva a 632 ma nel corso della giornata si toccheranno cinque Gran Premi della Montagna. Vediamoli tutti: il primo arriva al chilometro 25 ed è la Cote de Fanjeaux, che rappresenta un Gran Premio di quarta categoria; così anche la Cote de Pamiers, che troveremo a 71.5 Km (lunghezza di 2,5 chilometri con una pendenza media del 5,4%). Ai 155 chilometri, quando dunque ci sarà già fatica nelle gambe, arriviamo al Col de Portet-d’Aspet: un nome famoso, soprattutto una salita di seconda categoria che farà toccare ai corridori i 1069 metri di altezza sul livello del mare, con pendenza del 6,9% e lunghezza della salita di 5,4 chilometri. Si scende, per poi risalire subito dopo: ai 176,5 Km è previsto un Gran Premio della Montagna di terza categoria sul Col des Ares, si arriverà ancora a 815 metri con una pendenza media del 5,2%. E’ però il finale il piatto forte del giorno: a Mauléo Barousse, 600 metri, parte l’impervia salita di Port de Balès, 11,7 chilometri con una pendenza media del 7,7%. Si arriva in cima, e mancheranno ancora 21 chilometri al traguardo: questo significa che come si è saliti si scenderà, e questa lunga discesa potrebbe creare selezione tanto quanto la salita. Una tappa insomma nella quale potremmo anche vedere grandi sorprese: magari non tali da far perdere la maglia gialla a Vincenzo Nibali che ha un vantaggio di oltre 4 minuti sul primo inseguitore in classifica (Alejandro Valverde), ma lo squalo dovrà stare ben attento a non farsi attaccare a più riprese.
RANK | RIDER | RIDER NO. | TEAM | TIMES | GAP |
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| | | | | |
1. | AUSROGERS Michael | 38 | TINKOFF-SAXO | 06h 07′ 10” | |
2. | FRAVOECKLER Thomas | 159 | TEAM EUROPCAR | 06h 07′ 19” | + 00′ 09” |
3. | BLRKIRYIENKA Vasili | 3 | TEAM SKY | 06h 07′ 19” | + 00′ 09” |
4. | COLSERPA José | 118 | LAMPRE – MERIDA | 06h 07′ 19” | + 00′ 09” |
5. | FRAGAUTIER Cyril | 154 | TEAM EUROPCAR | 06h 07′ 19” | + 00′ 09” |
6. | BELVAN AVERMAET Greg | 148 | BMC RACING TEAM | 06h 07′ 23” | + 00′ 13” |
7. | POLKWIATKOWSKI Michal | 74 | OMEGA PHARMA-QUICK STEP | 06h 07′ 46” | + 00′ 36” |
8. | ITAMONTAGUTI Matteo | 88 | AG2R LA MONDIALE | 06h 08′ 00” | + 00′ 50” |
9. | NEDSLAGTER Tom Jelte | 98 | GARMIN – SHARP | 06h 09′ 21” | + 02′ 11” |
10. | FRAGALLOPIN Tony | 134 | LOTTO-BELISOL | 06h 09′ 21” | + 02′ 11” |
RANK | RIDER | RIDER NO. | TEAM | TIMES | GAP |
---|---|---|---|---|---|
| | | | | |
1. | ITANIBALI Vincenzo | 41 | ASTANA PRO TEAM | 73h 05′ 19” | |
2. | ESPVALVERDE BELMONTE Alejandro | 11 | MOVISTAR TEAM | 73h 09′ 56” | + 04′ 37” |
3. | FRAPINOT Thibaut | 127 | FDJ.FR | 73h 10′ 25” | + 05′ 06” |
4. | FRAPÉRAUD Jean-Christophe | 81 | AG2R LA MONDIALE | 73h 11′ 27” | + 06′ 08” |
5. | FRABARDET Romain | 82 | AG2R LA MONDIALE | 73h 11′ 59” | + 06′ 40” |
6. | USAVAN GARDEREN Tejay | 141 | BMC RACING TEAM | 73h 14′ 44” | + 09′ 25” |
7. | CZEKONIG Leopold | 201 | TEAM NETAPP-ENDURA | 73h 14′ 51” | + 09′ 32” |
8. | NEDTEN DAM Laurens | 67 | BELKIN PRO CYCLING | 73h 16′ 31” | + 11′ 12” |
9. | POLKWIATKOWSKI Michal | 74 | OMEGA PHARMA-QUICK STEP | 73h 16′ 47” | + 11′ 28” |
10. | NEDMOLLEMA Bauke | 61 | BELKIN PRO CYCLING | 73h 16′ 52” | + 11′ 33” |
RANK | RIDER | RIDER NO. | TEAM | POINTS |
---|---|---|---|---|
| | | | |
1. | POL MAJKA Rafal | 34 | TINKOFF-SAXO | 89 pts |
2. | ESP RODRIGUEZ Joaquim | 21 | TEAM KATUSHA | 88 pts |
3. | ITA NIBALI Vincenzo | 41 | ASTANA PRO TEAM | 86 pts |
4. | FRA VOECKLER Thomas | 159 | TEAM EUROPCAR | 61 pts |
5. | FRA PINOT Thibaut | 127 | FDJ.FR | 49 pts |
6. | ESP VALVERDE BELMONTE Alejandro | 11 | MOVISTAR TEAM | 40 pts |
7. | ITA DE MARCHI Alessandro | 53 | CANNONDALE | 38 pts |
8. | COL SERPA José | 118 | LAMPRE – MERIDA | 36 pts |
9. | CZE KONIG Leopold | 201 | TEAM NETAPP-ENDURA | 32 pts |
10. | FRA PÉRAUD Jean-Christophe | 81 | AG2R LA MONDIALE | 29 pts |
RANK | RIDER | RIDER NO. | TEAM | POINTS |
---|---|---|---|---|
| | | | |
1. | SVKSAGAN Peter | 51 | CANNONDALE | 402 pts |
2. | FRACOQUARD Bryan | 153 | TEAM EUROPCAR | 226 pts |
3. | NORKRISTOFF Alexander | 23 | TEAM KATUSHA | 217 pts |
4. | GERKITTEL Marcel | 101 | TEAM GIANT-SHIMANO | 177 pts |
5. | AUSRENSHAW Mark | 77 | OMEGA PHARMA-QUICK STEP | 153 pts |
6. | BELVAN AVERMAET Greg | 148 | BMC RACING TEAM | 147 pts |
7. | GERGREIPEL André | 135 | LOTTO-BELISOL | 143 pts |
8. | ITANIBALI Vincenzo | 41 | ASTANA PRO TEAM | 134 pts |
9. | FRAGALLOPIN Tony | 134 | LOTTO-BELISOL | 105 pts |
10. | FRADUMOULIN Samuel | 84 | AG2R LA MONDIALE | 99 pts |
RANK | RIDER | RIDER NO. | TEAM | TIMES | GAP |
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| | | | | |
1. | FRA PINOT Thibaut | 127 | FDJ.FR | 73h 10′ 25” | |
2. | FRA BARDET Romain | 82 | AG2R LA MONDIALE | 73h 11′ 59” | + 01′ 34” |
3. | POL KWIATKOWSKI Michal | 74 | OMEGA PHARMA-QUICK STEP | 73h 16′ 47” | + 06′ 22” |
4. | NED DUMOULIN Tom | 106 | TEAM GIANT-SHIMANO | 74h 05′ 44” | + 55′ 19” |
5. | ESP IZAGUIRRE INSAUSTI Jon | 16 | MOVISTAR TEAM | 74h 34′ 10” | + 01h 23′ 45” |
6. | NED SLAGTER Tom Jelte | 98 | GARMIN – SHARP | 74h 58′ 03” | + 01h 47′ 38” |
7. | SVK SAGAN Peter | 51 | CANNONDALE | 75h 04′ 37” | + 01h 54′ 12” |
8. | USA KING Benjamin | 95 | GARMIN – SHARP | 75h 07′ 50” | + 01h 57′ 25” |
9. | FRA MOLARD Rudy | 176 | COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS | 75h 11′ 43” | + 02h 01′ 18” |
10. | POL MAJKA Rafal | 34 | TINKOFF-SAXO | 75h 12′ 33” | + 02h 02′ 08” |