Successo dell’australiano Michael Rogers della Tinkoff-Saxo in questa sedicesima tappa del Tour de France 2014, la prima tappa pirenaica che portava da Carcassonne a Bagneres-de-Luchon. Rogers è scattato fin dai primi chilometri insieme ad altri venti corridori e poi ha staccato gli altri battistrada in discesa, mantenendo un lieve vantaggio fino all’arrivo (9 secondi). Vincenzo Nibali è giunto ventesimo a circa otto minuti, mantenendo però la maglia gialla e senza perdere un solo secondo da Alejandro Valverde; altra giornata positiva dunque per lo Squalo, che si avvicina sempre più a Parigi ma sa bene che le insidie non sono ancora finite. Domani infatti avremo la seconda delle tre tappe pirenaiche e anche qui si potrebbe decidere la Grande Boucle di quest’anno. Per parlare della frazione di oggi IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva l’ex ciclista Gianni Motta.
Per Rogers si tratta di una vittoria meritata? Direi di sì. Ha fatto un’azione coraggiosa, ha vinto bene e ha meritato di vincere questa tappa. Ha saputo cogliere nel finale il momento giusto per scegliere il momento opportuno per l’attacco decisivo, staccando gli altri fuggitivi.
Un ciclista di valore, il corridore australiano? E’ bravo e l’ha dimostrato anche al Giro d’Italia vincendo alcune tappe importanti, come quella dello Zoncolan. L’ha dimostrato durante tutto il corso della sua carriera mettendosi spesso in evidenza e collezionando un numero notevole di successi.
Bella la fuga che ha contraddistinto questa tappa? I corridori che hanno contrassegnato questa sedicesima tappa hanno gestito nel modo migliore il vantaggio che avevano fino ad avere anche ben più di dieci minuti. Si sono messi davvero in evidenza, non è mai facile arrivare a creare un distacco simile e rimanere in fuga così a lungo.
Pensa che Nibali abbia controllato la tappa nel modo migliore? Ha gestito bene il distacco che aveva in classifica sui suoi avversari più vicini in classifica. Non ha avuto veramente nessun problema.
Ancora una volta però sono mancati i suoi compagni di squadra… Se i suoi compagni di squadra facessero le cose che fa Nibali sarebbero loro a vincere il Tour; non si può pretendere che facciano miracoli!
Valverde non ha trovato la forza per attaccare? A un certo punto si è anche staccato da Nibali, poi è rientrato; d’altronde se è meno forte in generale non poteva che succedere così…
Male Bardet, che cede il terzo posto a Pinot cambiando così il podio virtuale… Ormai la lotta vera è per quelli che stanno in classifica dietro a Nibali. La maglia gialla è del corridore siciliano, che mi sembra troppo superiore agli altri e salvo imprevisti incredibili la porterà fino a Parigi.
Domani cosa pensa che potrà succedere? Domani sarà una tappa veramente dura, più corta però di quella di oggi. C’è da dire che Nibali soffre la distanza e con una frazione più breve dovrebbe fare meno fatica.
(Franco Vittadini)