Ramunas Navardauskas ce l’ha fatta: il lituano della Garmin-Sharp ha vinto la diciannovesima tappa del Tour de France 2014, la Maubourguet Pays du Val d’Adour-Bergerac. Decisiva la sua azione a circa dieci chilometri dal traguardo quando, con il gruppo nuovamente compatto per aver assorbito la fuga di cinque corridori, si è staccato riuscendo a guadagnare quei 20-25 secondi di vantaggio che ha tenuto anche grazie alla pioggia che ha necessariamente frenato gli altri. Anche perchè c’è stata una pericolosa caduta, l’ennesima: coinvolti anche nomi importanti come quello dello sfortunatissimo Peter Sagan, che pregustava una volata vincente e invece è arrivato al traguardo a passo d’uomo e molto attardato; come Franck Schleck, e come Romain Bardet. E’ stato molto bravo Vincenzo Nibali a non rimanere coinvolto nello scivolone; ma in ogni caso la direzione della corsa ha fatto sapere in via ufficiale che i corridori si trovavano già all’interno degli ultimi 3 chilometri (pensate: per soli 100 metri), e dunque non ci sono state penalità. Con grande sospiro di sollievo da parte di Romain Bardet, che è giunto al traguardo con buon ritardo rispetto ai due connazionali con i quali potrebbe ancora giocarsi il podio. Il gruppo viene poi regolato da John Degenkolb che precede Alexander Kristoff, ma a quel punto si correva già per il secondo posto di tappa. Bella vittoria allora per Navardauskas, che aveva già indossato la maglia rosa al Giro d’Italia e vinto al Vajont, sempre in solitaria); naturalmente non cambia niente nella classifica generale con Nibali che mantiene 7’10” di vantaggio su Thibaut Pinot, 7’23” su Jean-Christoph Péraud e 7’25” su Alejandro Valverde. Domani la cronometro: lo Squalo ormai rischia ben poco, anche se come abbiamo visto lungo la strada in caso di maltempo può succedere di tutto.
Si è conclusa la fuga dei cinque corridori, come prevedibile assorbiti dal resto del gruppo; ma le sorprese alla diciannovesima tappa del Tour de France 2014 non sono esaurite perchè, mentre il tempo non dà tregua e la pioggia cade incessante, a scattare è stato il lituano Ramunas Navardauskas, della Garmin-Sharp. Si trova al 144mo posto della classifica generale, con 4 ore e 31 minuti di vantaggio; ha guadagnato 17 secondi sugli altri ma mancano ancora 8 chilometri al traguardo. Riuscirà il lituano a tenere?
È uno dei potenziali protagonisti della diciannovesima tappa del Tour de France 2014. Il gruppo sta spingendo per riportarsi a ruota dei cinque fuggitivi (adesso lo svantaggio è solo di un minuto, qualcosa in più) e permettere ai velocisti di giocarsi la vittoria odierna; il tedesco della Giant-Shimano sarà anche quartultimo nella classifica generale, ma quando il traguardo è volante è una sentenza o quasi. Quest’anno ha già vinto tre tappe e vuole fare poker, pareggiando la maglia gialla Vincenzo Nibali; lungo il percorso ha però avuto qualche problema, ovvero una foratura che gli ha fatto perdere terreno. Il fatto però che siamo in pianura e che l’andatura non sia spropositata lo ha fatto rientrare insieme agli altri; dunque c’è anche lui a giocarsi la vittoria di tappa.
Siamo agli ultimi respiri prima del gran finale: non c’è davvero nessuno che si stia risparmiando in quest’ultima fase del Tour de France 2014. La tappa di oggi prevede un tragitto di più di 200 Km, da Maubourguet Pays du Val d’Ardir a Berger e la conclusione di questa competizione di ciclimo è prevista per domenica 27 luglio, a Parigi, sul maestoso viale degli Champs-Elysèes. Ma il tempo di oggi non perdona e non rende facile l’impresa di chi ce la sta mettendo tutta, come il nostro italiano Vincenzo Nibali, ancora in testa, ma anche il giovanissimo Sagan che si tiene stretta stretta la maglia verde. Pioggia e ancora pioggia è quello che prevede il meteo francese e questo sicuramente renderà la tappa di oggi ancora più difficile per tutti quanti, ormai affaticati dalle tre settimane di Tour. La situazione è ben chiara anche grazie ad un foto postata dall’account ufficiale del Tour su Twitter, @letour, che ritrae i corridori sotto un torrente di acqua…
Conditions difficiles aujourd’hui / Tough conditions today pic.twitter.com/Z4B6X8MOGc
— Le Tour de France (@letour) 25 Luglio 2014
Prosegue senza scossoni la ventesima tappa del Tour de France 2014. Al momento ci sono in fuga i cinque corridori di cui abbiamo parlato in precedenza; al traguardo mancano circa 75 Km e il gruppo non sta forzando. Si mantiene però sempre a distanza di sicurezza; ovvero, poco più di due minuti. Come abbiamo detto, i velocisti ci tengono ad arrivare compatti, dopo tre giorni di Pirenei e arrivi in salita può esserci gloria anche per loro. Dunque, il canovaccio sembra chiaro: i fuggitivi verranno fatti sfogare finchè non verranno riassorbiti, e allora entreranno in gioco i Kittel e i Greipel, con Peter Sagan che va ancora a caccia della prima vittoria in questa edizione della Grande Boucle.
La diciannovesima tappa del Tour de France 2014 si sta sviluppando secondo il canovaccio che ci si aspettava: gruppo in controllo, e cinque corridori che sono andati in fuga provando ad arrivare fino al traguardo e giocarsi al vittoria. Si tratta di Cyril Gautier (Europcar), Martin Elmiger (IAM Cycling) che già qualche giorno fa era stato protagonista di un’azione, Tom-Jelte Slagter (Garmin-Sharp), Arnaud Gérard (Bretagne-Séché) e Rein Taaramae (Cofidis) che è riuscito a riportarsi sui primi quattro. Il gruppo però tiene d’occhio la situazione e non si stacca troppo: al momento due minuti e mezzo il suo ritardo con gli uomini Cannondale che fanno l’andatura alternandosi ogni tanto con i Giant Shimano. Tutti vogliono arrivare alla volata e dunque rimangono a distanza di sicurezza.
Arrivati alla terza settimana di Tour De France, la domanda rimane sempre un po’ la stessa, e cioè “Reggeranno gli sprint dei corridori?”, riusciranno i migliori a tenere il tempo conquistato o la stanchezza la farà da padrona?. Dopo tante pedalate, è “ovvio che sia sempre più difficile controllare la gara, alla terza settimana. I corpi sono stanchi, specialmente dopo i Pirenei” afferma Christian Guiberteau, che è il capo del team Giant-Shimano, che poi aggiunge “La verità è che Marcel potrebbe essere stanco dopo le montagna, invece John è un corridore che è in grado di rimanere costante durante tutta la gara”. Un esempio di tenacia e resistenza incredibile rimane Peter Sagan, che quella maglia verde ce l’ha disegnata addosso ormai, pur non avendo vinto nemmeno una tappa. Il suo capo team, Stefano Zanatta ha dichiarato “Lui probabilmente ha corso sulle montagne meglio di chiunque altro. Ma oggi per lui è sicuramente l’ultima occasione di vincere una tappa perché Kittel sarà davvero difficile da battere sull’ultima tappa degli Champs-Elysees.”
Centocinquesimo in classifica generale con 3 ore e 36 minuti di ritardo dalla maglia gialla. Jens Voigt non è certo partito per vincere il Tour de France 2014; lui è un velocista, anche straordinario. Ha vinto tantissimo e oggi, a quasi 43 anni di età, è ancora in sella. Un highlander del ciclismo, uno che non molla mai: la foto che ha postato su Twitter dice tutto. Un sorriso in mezzo ad un volto tiratissimo dalla fatica perchè, come dice lui, sa che le montagne stanno per finire e che le ascese della Grande Boucle sono finalmente terminate. Il percorso torna pianeggiante, e Voigt ce l’ha fatta: ieri Vincenzo Nibali gli ha dato 31 minuti, ma a lui interessava soltanto arrivare al traguardo e partire oggi, per sfilare sui Campi Elisi. A quasi 43 anni. Chapeau.
Michael Rogers è stato uno dei grandi protagonisti del Tour de France 2014. Il corridore australiano è stato il vincitore della sedicesima tappa, la Carcassonne-Bagnères de Luchon che è stata una delle più dure della corsa gialla; e oggi si prepara ad un altro passo di avvicinamento verso Parigi. Ventisettesimo in classifica generale a un’ora e 12 minuti dalla maglia gialla, non avrà lottato per i primi posti della classifica generale ma certamente sarà uno dei nomi ricordati di questa edizione della Grande Boucle.
Siamo arrivati alla diciannovesima tappa del Tour de France 2014: oggi si corre la Maubourget Pays du Val d’Adour-Bergerac. Siamo ancora nel Sud-Ovest del Paese, in zona di Midi-Pirenei; ma all’arrivo saremo già più verso Nord, ormai in Aquitania nel dipartimento della Dordogna, in una cittadina che fu utilizzata da Georges Simenon per ambientare una delle inchieste del Commissario Maigret. Al di là delle citazioni letterarie, la tappa di oggi si addice alle fughe o all’arrivo in volata: dopo tre giornate sui Pirenei ci si riposa in vista della cronometro di domani, il percorso non raggiunge mai più dei 231 metri di Peyrusse Grande che i corridori raggiungeranno dopo 28,5 chilometri. Si parte alle 12,15: c’è un traguardo che vale i punti per la maglia verde ai 130,5 Km (a Tonneins), mentre il primo e unico Gran Premio della Montagna arriva ai 195,5 chilometri. Categoria 4, Cote de Monbazillac: significa che la maglia a pois, salvata ieri con il brivido da Rafal Majka, resterà ormai sulle spalle del polacco che oltre alle due vittorie di tappa si toglie una gran bella soddisfazione. Dopo una leggerissima discesa si arriva a 31 metri sul livello del mare: se il gruppo sarà ancora compatto ci sarà la volata finale, dalla quale potrebbe uscire vincitore Peter Sagan sempre battuto nelle sfide di velocità, o magari Marcel Kittel, che ha già vinto tre tappe. Per Vincenzo Nibali sarà una tappa di assoluta attesa: il siciliano ha già dato ieri, scattando a dieci chilometri dal traguardo di Hautacam e prendendosi un’altra vittoria di tappa, allungando a 7’10’’ il suo vantaggio su Thibaut Pinot che si è preso la seconda posizione in classifica generale, scavalcando Alejandro Valverde che a sua volta è stato superato da Jean-Christoph Péraud. Difficile, anzi impossibile se non per un imprevisto, che nella cronometro di domani lo Squalo possa essere attaccato e messo in crisi da qualcuno dei suoi inseguitori: ormai il Tour de France 2014 è suo, ed è la seconda grande vittoria dopo quella del Giro d’Italia 2013. Ormai per lui si tratta solo di aspettare la passerella di domenica sui Campi Elisi.
RANK | RIDER | RIDER NO. | TEAM | TIMES | GAP |
---|---|---|---|---|---|
| | | | | |
1. | LTU NAVARDAUSKAS Ramunas | 97 | GARMIN – SHARP | 04h 43′ 41” | |
2. | GER DEGENKOLB John | 104 | TEAM GIANT-SHIMANO | 04h 43′ 41” | + 00′ 00” |
3. | NOR KRISTOFF Alexander | 23 | TEAM KATUSHA | 04h 43′ 41” | + 00′ 00” |
4. | AUS RENSHAW Mark | 77 | OMEGA PHARMA-QUICK STEP | 04h 43′ 41” | + 00′ 00” |
5. | ITA BENNATI Daniele | 32 | TINKOFF-SAXO | 04h 43′ 41” | + 00′ 00” |
6. | ITA PETACCHI Alessandro | 76 | OMEGA PHARMA-QUICK STEP | 04h 43′ 41” | + 00′ 00” |
7. | FRA DUMOULIN Samuel | 84 | AG2R LA MONDIALE | 04h 43′ 41” | + 00′ 00” |
8. | FRA SIMON Julien | 178 | COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS | 04h 43′ 41” | + 00′ 00” |
9. | BEL VANMARCKE Sep | 68 | BELKIN PRO CYCLING | 04h 43′ 41” | + 00′ 00” |
10. | BEL ROELANDTS Jurgen | 138 | LOTTO-BELISOL | 04h 43′ 41” | + 00′ 00” |
RANK | RIDER | RIDER NO. | TEAM | TIMES | GAP |
---|---|---|---|---|---|
| | | | | |
1. | ITA NIBALI Vincenzo | 41 | ASTANA PRO TEAM | 85h 29′ 33” | |
2. | FRA PINOT Thibaut | 127 | FDJ.FR | 85h 36′ 43” | + 07′ 10” |
3. | FRA PÉRAUD Jean-Christophe | 81 | AG2R LA MONDIALE | 85h 36′ 56” | + 07′ 23” |
4. | ESP VALVERDE BELMONTE Alejandro | 11 | MOVISTAR TEAM | 85h 36′ 58” | + 07′ 25” |
5. | FRA BARDET Romain | 82 | AG2R LA MONDIALE | 85h 39′ 00” | + 09′ 27” |
6. | USA VAN GARDEREN Tejay | 141 | BMC RACING TEAM | 85h 41′ 07” | + 11′ 34” |
7. | NED MOLLEMA Bauke | 61 | BELKIN PRO CYCLING | 85h 43′ 29” | + 13′ 56” |
8. | NED TEN DAM Laurens | 67 | BELKIN PRO CYCLING | 85h 43′ 48” | + 14′ 15” |
9. | CZE KONIG Leopold | 201 | TEAM NETAPP-ENDURA | 85h 44′ 10” | + 14′ 37” |
10. | ESP ZUBELDIA AGIRRE Haimar | 169 | TREK FACTORY RACING | 85h 45′ 58” | + 16′ 25” |