Queste le parole di Vincenzo Nibali ai microfoni di RaiSport, subito dopo la ventesima tappa del Tpur de France 2014 che lo ha confermato leader della corsa: “Domani mi gusterò Parigi con la pelle d’oca. Non è un sogno, ho vinto davvero“. E poi ribadisce: “È tutto irreale, il mio pensiero è per domani, sarà da pelle d’oca. Voglio gustarmi questa bellissima vittoria“. 



Al traguardo Alejandro Valverde (Movistar): il ritardo di 4’28” gli vale il venticinquesimo posto nella classifica di tappa. Sesto tempo invece per il francese Jean-Christophe Peraud (AG2R) che supera il connazionale Thibaut Pinot (FDJ-BigMat) al secondo posto nella classifica generale. Dietro a Vincenzo Nibali, che termina la tappa a cronometro con il quarto tempo e conferma di essere il campione del Tour de France 2014. Sedici anni dopo la vittoria di Marco Pantani nell’edizione 1998 un ciclista italiano trionfa in territorio francese; Nibali è anche il primo campione d’Italia in carica a vincere il Tour de France; la tappa numero 20 invece va al tedesco Tony Martin, classe 1985 dell’Omega Pharma-Quickstep. Dietro di lui l’olandese Domoulin e il ceco Barta.



L’americano Tejay Van Garderen (BMC) si è portato al quinto posto della classifica di tappa concludendo la corno con 2 minuti e 7 secondi di ritardo rispetto al leader Tony Martin. Problemi invece per il francese Romain Bardet (AG2R) che ha forato la gomma posteriore lungo il tragitto: ha chiuso con un ritardo di 4’17”. Vincenzo Nibali (Astana) ha registrato un distacco di 1’21” al secondo intermedio cronometrico: il siciliano sta legittimando la maglia gialla. Quarto tempo di tappa per il ceco Leopold Konig (NetApp-Endura) che ha tagliato il traguardo con un ritardo di 2’01”. Il leader di giornata resta Tony Martin (Omega-Pharma Quickstep), sempre più vicino alla vittoria della ventesima tappa del Tour de France 2014.



Sono partiti anche i primi corridori della classifica generale. Alle ore 16:14 al via il francese Romain Bardet del team AG2R, poi è stata la volta dello spagnolo Alejandro Valverde (Movistar), seguito dal transalpino Thibaut Pinot (FDJ-BigMat), secondo in classifica generale, e dalla maglia gialla Vincenzo Nibali (Astana, partito alle ore 16:24). Nella classifica di tappa sale al secondo posto il francese Samuel Domoulin (AG2R), a 1 minuto e 39 secondi dal leader di giornata Tony Martin.

Il ciclista tedesco Tony Martin del team Omega Pharma-Quickstep ha percorso la tappa cronometro in 1 ora 6 minuti e 21 secondi, portandosi in testa alla classifica provvisoria di giornata. Dietro di lui il ceco Jan Barta (NetApp-Endura) a 1’47” e lo spagnolo Markel Irizar (Trek Factory Racing) a 2’39”. La maglia gialla Vincenzo Nibali scenderà in pista a partire dalle ore 16:27. Nel frattempo la giuria del Tour de France ha premiato un atleta italiano: Alessandro De Marchi, friulano classe 1986 del team Cannondale, è stato nominato il Super Combattivo della corsa. De Marchi è il sesto italiano a vincere quarto premio: prima di lui Felice Gimondi nel 1965, Claudio Chiappucci nel 1991 e nel 1992, Massimo Ghirotto nel 1993, Eros Poli nel 1994 e Franco Pelizotti nel 2009.

La ventesima tappa del Tour de France 2014 è una cronometro: la Bergerac-Périgueux, 54 Km. Un percorso che al suo termine, quando tutti i corridori saranno arrivati al traguardo, ci avrà detto di più circa la classifica generale. Anzi: ci avrà detto tutto, perchè domani si corre soltanto per arrivare a Parigi e per far felici i velocisti che si giocheranno l’ultima vittoria di frazione. Oggi il protagonista atteso è soprattutto Alejandro Valverde, che ha perso il podio nella tappa di Hautacam (quella del Col du Tourmalet) ma ha tutta la possibilità di scalzare Thibaut Pinot (la maglia bianca) e l’altro francese Jean-Christoph Péraud. Il percorso non è esattamente pianeggiante: certo non si tratta di una cronoscalata, ma ci sono alcune salitelle che qualche grattacapo potrebbero crearla. Ovviamente nessun Gran Premio della Montagna; due traguardi cronometrici intermedi, uno posto a Beleymas ai 19 chilometri, l’altro a Font-de-Meaux ai 39. Sarà qui che avremo un’indicazione di come stanno andando le cose. Per quanto riguarda l’altimetria, proprio sul secondo traguardo cronometrico c’è una “salitella”che arriva ai 212 metri sul livello del mare. Poi si scende per poco meno di 7 chilometri, fino ad arrivare a un altro lieve strappo: ci sono due collinette in serie nel giro di 1500 metri, prima Les Crochaux (121 metri) e poi la Cote de Coulounieix Chamiers. Infine un’ultima discesa che potrebbe “aggiustare” i tempi, fino ad un falso piano che conclude la cronometro. Non dovrebbe avere problemi Vincenzo Nibali: intanto il suo vantaggio è talmente ampio da metterlo al riparo da qualunque imprevisto di natura “fisica” (se dovesse cioè spingere meno di altri) e poi non va dimenticato che agli inizi della carriera il siciliano veniva più che altro considerato un cronoman, dunque potrebbe anche arrivare davanti a qualche avversario che sulla carta è più prestante di lui su questa tipologia di tappa. Come dicevamo, si correrà più che altro per i piazzamenti alle spalle della maglia gialla: interessantissimo quello per il secondo e terzo posto, occhio in particolare a Tejay Van Garderen che è uno specialista e potrebbe recuperare qualche posizione nella graduatoria, rendendo ancora migliore il suo già ottimo Tour de France 2014.