Per il terzo anno consecutivo, Peter Sagan ha vinto la classifica a punti del Tour de France 2014. Un dominio: il corridore slovacco è stato decisamente sfortunato, non ha vinto nessuna tappa in questa edizione della Grande Boucle e venerdi, quando avrebbe avuto una chance, è rimasto coinvolto in una caduta appena dentro la zona di neutralizzazione dei 3 Km. Però, la maglia verde è sua quasi per diritto: non c’è mai stata storia nella classifica finale, i punti di vantaggio su Alexander Kristoff, oggi secnodo al traguardo dietro al tedesco Marcel Kittel, sono addirittura 149. 



Trionfo di Vincenzo Nibali al Tour de France 2014; lo Squalo porta a casa la maglia gialla ed è il primo italiano dai tempi di Marco Pantani (1998) a festeggiare alla Grande Boucle. Ma è un grande giorno anche per Rafal Majka: il polacco infatti corona la sua missione di mettere le mani sulla classifica degli scalatori, conquistando la maglia a pois. Un’impresa fatta di due vittorie di tappa e di una seconda parte di Tour, quello sui Pirenei, in cui ha sempre attaccato e ha provato a prendersi questa soddisfazione personale. Ce l’ha fatta; sgravato del compito di gregario di Alberto Contador ha pedalato alla grande e ha saputo contenere Joaquim Rodriguez, poi nella tappa di Hautacam (il giorno seguente la sua seconda vittoria) ha capito che Vincenzo Nibali avrebbe potuto portargli via la leadership e allora si è lanciato all’inseguimento, riuscendo a cogliere un terzo posto che è stato vitale per salire a quota 181 punti e stare davanti di 13 lunghezze allo Squalo. Ne sentiremo parlare ancora; intanto, può dire con grande soddisfazione di essere il re degli scalatori al Tour de France 2014.



Da segnalare in questa ventunesima tappa del Tour de France 2014 c’è decisamente poco. Poco dal punto di vista tecnico: gli highlights sono sostanzialmente tre. Il primo: c’è una caduta all’interno del circuito cittadino di Parigi, viene coinvolto anche Jean-Christoph Péraud che è secondo in classifica generale ma il veterano transalpino si rialza e prosegue, salvando il suo gradino del podio. Il secondo: Alexander Kristoff, uno dei grandi attesi per la volata finale, fora una gomma ed è costretto a fermarsi per cambiarla. Riparte, senza problemi. Il terzo highlight: lo sprint. Il norvegese ci prova, parte per primo e pensa di potercela fare, ma da dietro lo rimonta con una pedalata spettacolare Marcel Kittel. Che ha vinto tanto all’inizio (tre tappe) ma poi ha sempre guardato gli altri festeggiare, e stavolta si prende una bella soddisfazione alzando le braccia sui Campi Elisi per il secondo anno consecutivo. Terzo è Ramunas Navardauskas, che aveva vinto la tappa di venerdi. E poi c’è l’highlight dei ventuno giorni della Grande Boucle: il trionfo di Vincenzo Nibali che, come compete a una maglia gialla e come vuole il bon ton, pedala allegro in mezzo al gruppo, beve champagne insieme ai compagni di squadra, posa per le foto insieme a Rafal Majka (maglia a pois) e Peter Sagan (maglia verde) e si gode gli applausi della folla. All’arrivo va subito a cercare la moglie Rachele e la figlia Emma; che è nata a febbraio e di questo giorno non ricorderà nulla, ma quando crescerà saprà che il papà ha fatto un’impresa storica. Primo italiano dai tempi di Marco Pantani (1998) a vincere il Tour de France, sesto corridore di tutti i tempi a mettere le mani sulle tre grandi corse a tappe, distacchi astronomici per il ciclismo di oggi (quasi 8 minuti al secondo). Il prossimo obiettivo? Lo aveva annunciato lui stesso qualche giorno fa: vincere Giro e Tour nello stesso anno. Per lo Squalo si può; se lo Squalo è quello di questi giorni, ancora di più.



Proprio nell’ultimo giorno, Marcel Kittel ritrova la gamba, si mangia Alexander Kristoff sul traguardo volante dei Campi Elisi e si porta a casa la ventunesima tappa del Tour de France 2014. E’ il secondo anno consecutivo in cui il tedesco della Giant Shimano conquista lo sprint di Parigi; una bella soddisfazione per lui, che porta a casa la quarta vittoria in questa edizione della Grande Boucle. Ma le telecamere vanno giustamente a cercare Vincenzo Nibali: lo Squalo della Astana vince ufficialmente e definitivamente la corsa a tappe, viene festeggiato da tutti i compagni di squadra e dopo lo striscione del traguardo va a salutare moglie e figlia, per un grande trionfo.

Colpo di scena nel finale del Tour de France 2014: la ventunesima tappa dovrebbe essere la grande passerella per i corridori che sono contenti di essere arrivati fino a Parigi e festeggiano il fatto di essere qui o gli obiettivi di maglia raggiunti. Tra questi anche Jean-Crhstoph Péraud, che andava in mountain bike e oggi, reinventatosi ciclista su strada, a 37 anni è riuscito a salire sul podio della Grande Boucle. Ma, mentre vanno in fuga quattro corridori (tra cui Richie Porte: sono 25 i secondi di vantaggio), il transalpino viene coinvolto nell’ennesima caduta e va giù. Non dovrebbe comunque essere niente di grave: Péraud sembra pronto a riprendere il suo posto nel gruppo e blindare definitivamente la sua seconda posizione finale.

Siamo entrati a Parigi, e siamo già nel grande scenario dei Campi Elisi; si tratta adesso di percorrere otto volte il circuito cittadino (poco più di 8 chilometri) prima di arrivare finalmente allo striscione del traguardo. Jen Voigt, indomito corridore della Lampre-Merida, prova lo scatto; viene raggiunto dal gruppo, che sa bene come non si debba tirare troppo la corda per consentire ai velocisti di provare lo sprint e regalarsi l’ultima soddisfazione. 

Mentre la ventunesima e ultima tappa del Tour de France 2014 si snoda con il gruppo che in maniera compatta pedala verso il circuito di Parigi, la Grande Boucle ci ricorda attraverso il suo profilo Twitter che Vincenzo Nibali è soltanto il sesto corridore nella storia di questo sport a vincere almeno una volta tutte le grandi corse a tappe: per lui il tris arriva dopo le vittorie di Giro d’Italia (2013) e Vuelta di Spagna (2010) e segue in questo speciale albo d’oro grandissimi nomi come Jacques Anquetil, Felice Gimondi, Eddy Merckx, Bernard Hinault e, ultimo in ordine di tempo, Alberto Contador. Un altro motivo per festeggiare questo grande campione, che nel corso della tappa di oggi ha più volte stretto mani ai suoi compagni di carovana che volevano congratularsi con lui.

L’ultima tappa del Tour de France 2014 che – scaramanzia a parte – incoronerà Vincenzo Nibali Maglia Gialla e vincitore assoluto, si sta svolgendo con grande intensità ed entusiasmo. Tanti i ciclisti, soprattutto tra gli sprinter, che vorrebbero cogliere questa vittoria di prestigio. L’organizzazione del Tour de France cerca di individuare i preferiti degli appassionati tramite il social network Twitter, chiedendo ai followers: chi sarà a vincere lo sprint finale a Parigi oggi? Candidati Arnaud Demare, Alexander Kristoff, John Degenkolb, Peter Sagan, Coquard Bryan, Andre Greipel, e Marcel Kittel. Il preferito è…

Il Tour de France 2014 è ormai giunto alla sua conclusione. Oggi si corre per arrivare a Parigi, sui Campi Elisi, dove ci sarà la consueta passerella. Per la maglia gialla Vincenzo Nibali, e non solo. Lo spostamento a Evry, cittadina situata a circa 36 chilometri dalla capitale, è avvenuto in aereo; qui vediamo Frank Schleck, dodicesimo in classifica generale, godersi il meritato riposo. Ma non è ancora finita: c’è ancora una tappa da percorrere e, se pure si tratta di una formalità e con ritmo decisamente blando, altri chilometri vanno messi nelle gambe. Ed è quello che sostiene anche il lussemburghese, che prova a rilassarsi in vista dell’ultima salita in sella.  

Il Tour de France 2014 si conclude oggi pomeriggio: a Parigi, sui Campi Elisi, Vincenzo Nibali sfilerà per l’ultima volta con la maglia gialla che sarà poi definitivamente sua. E’ stata una bella edizione: al di là del trionfo di un nostro corridore, si sono visti scatti e azioni individuali interessanti. Con un denominatore comune: il pubblico. Dalle folle oceaniche in Inghilterra al solito tifo da stadio sulle montagne (Alpi o Pirenei che fossero), la Grande Boucle è stata seguitissima dagli appassionati che hanno riempito le strade ovunque. Alcuni erano anche piccoli, e si sono dilettati con la pittura; non c’è che dire, proprio una bella fonte di ispirazione. 

Il Tour de France 2014 finisce oggi. Si corre infatti la ventunesima tappa: Evry-Parigi Champs Elysées, 137.5 Km. Il nome evoca già tutto: l’arrivo nella capitale transalpina e il passaggio-carosello per salutare e ringraziare un pubblico che in questa edizione della Grande Boucle è stato encomiabile, magari si è preso qualche rischio facendone correre anche ai ciclisti (il solito problema) ma è stato numerosissimo, toccando picchi impensabili nelle prime tre tappe che si sono corse in Inghilterra. Peccato per i ritiri illustri: Alberto Contador (microfrattura e addio anche alla Vuelta), il campione in carica Chris Froome, lo sfortunatissimo velocista Mark Cavendish addirittura caduto sotto il balcone della casa in cui è cresciuto, già alla prima tappa. Chi arriva lo fa contento: chi ha la maglia gialla, chi quella a pois e chi quella verde, il miglior giovane e quelli che semplicemente si erano prefissati come obiettivo quello di tagliare lo striscione del traguardo di Parigi. Della tappa c’è poco da segnalare: ai 31 metri si arriva al Cote de Briis-sous-Forges, un Gran Premio della Montagna di quarta categoria che non cambierà il fatto che Rafal Majka sia il re degli scalatori. Lo stesso vale per Peter Sagan che è il migliore ai punti e quindi non è particolarmente interessato al traguardo volante dei 90 chilometri (Haut des Champs-Elysées). E’ un percorso pianeggiante: qualche saliscendi nei primi 50 chilometri ma non si arriva mai ai più di 172 metri sul livello del mare. Poi si entra a Parigi, agli 83 chilometri: inizia un circuito di 6,5 chilometri che sarà ripetuto per otto volte, l’ultima ovviamente sarà la conclusione della tappa e delle grandi fatiche dei corridori. Possibili vincitori? Sicuramente questa è tappa per i velocisti: vero che ieri Ramunas Navardauskas è riuscito a prendersi un vantaggio utile per arrivare in solitaria, ma oggi siamo su strade cittadine e andarsene sarà decisamente più difficile. E dunque: i due tedeschi Marcel Kittel (tre vittorie finora) e André Greipel (una, la sesta tappa), un Peter Sagan fino a oggi sfortunatissimo (anche ieri è rimasto coinvolto in una caduta che gli ha impedito di giocarsela), ma al momento l’uomo più forte in volata sembra essere il norvegese Alexander Kristoff, l’ultimo a regolare il gruppo compatto (nella quindicesima tappa che ha preceduto il trittico dei Pirenei). Vedremo se sarà davvero lui a vincere, la lotta sarà agguerrita e poi sarà solo tempo di podi e premiazioni. Stavolta, in via definitiva.

 

RANK RIDER RIDER NO. TEAM TIMES GAP
1. GER KITTEL Marcel 101 TEAM GIANT-SHIMANO 03h 20′ 50”
2. NOR KRISTOFF Alexander 23 TEAM KATUSHA 03h 20′ 50” + 00′ 00”
3. LTU NAVARDAUSKAS Ramunas 97 GARMIN – SHARP 03h 20′ 50” + 00′ 00”
4. GER GREIPEL André 135 LOTTO-BELISOL 03h 20′ 50” + 00′ 00”
5. AUS RENSHAW Mark 77 OMEGA PHARMA-QUICK STEP 03h 20′ 50” + 00′ 00”
6. AUT EISEL Bernhard 2 TEAM SKY 03h 20′ 50” + 00′ 00”
7. FRA COQUARD Bryan 153 TEAM EUROPCAR 03h 20′ 50” + 00′ 00”
8. ITA PETACCHI Alessandro 76 OMEGA PHARMA-QUICK STEP 03h 20′ 50” + 00′ 00”
9. SVK SAGAN Peter 51 CANNONDALE 03h 20′ 50” + 00′ 00”
10. FRA FEILLU Romain 214 BRETAGNE – SECHE ENVIRONNEMENT 03h 20′ 50” + 00′ 00”

 

RANK RIDER RIDER NO. TEAM TIMES GAP
1. ITA NIBALI Vincenzo 41 ASTANA PRO TEAM 89h 59′ 06”
2. FRA PÉRAUD Jean-Christophe 81 AG2R LA MONDIALE 90h 06′ 43” + 07′ 37”
3. FRA PINOT Thibaut 127 FDJ.FR 90h 07′ 21” + 08′ 15”
4. ESP VALVERDE BELMONTE Alejandro 11 MOVISTAR TEAM 90h 08′ 46” + 09′ 40”
5. USA VAN GARDEREN Tejay 141 BMC RACING TEAM 90h 10′ 30” + 11′ 24”
6. FRA BARDET Romain 82 AG2R LA MONDIALE 90h 10′ 32” + 11′ 26”
7. CZE KONIG Leopold 201 TEAM NETAPP-ENDURA 90h 13′ 38” + 14′ 32”
8. ESP ZUBELDIA AGIRRE Haimar 169 TREK FACTORY RACING 90h 17′ 03” + 17′ 57”
9. NED TEN DAM Laurens 67 BELKIN PRO CYCLING 90h 17′ 17” + 18′ 11”
10. NED MOLLEMA Bauke 61 BELKIN PRO CYCLING 90h 20′ 21” + 21′ 15”
11. FRA ROLLAND Pierre 151 TEAM EUROPCAR 90h 22′ 13” + 23′ 07”
12. LUX SCHLECK Frank 161 TREK FACTORY RACING 90h 24′ 54” + 25′ 48”
13. BEL VAN DEN BROECK Jurgen 131 LOTTO-BELISOL 90h 33′ 07” + 34′ 01”
14. RUS TROFIMOV Yury 29 TEAM KATUSHA 90h 35′ 47” + 36′ 41”
15. NED KRUIJSWIJK Steven 64 BELKIN PRO CYCLING 90h 37′ 21” + 38′ 15”
16. FRA FEILLU Brice 211 BRETAGNE – SECHE ENVIRONNEMENT 90h 43′ 05” + 43′ 59”
17. USA HORNER Christopher 114 LAMPRE – MERIDA 90h 43′ 37” + 44′ 31”
18. ESP NIEVE ITURRALDE Mikel 5 TEAM SKY 90h 45′ 37” + 46′ 31”
19. FRA GADRET John 13 MOVISTAR TEAM 90h 46′ 36” + 47′ 30”
20. EST KANGERT Tanel 46 ASTANA PRO TEAM 90h 51′ 17” + 52′ 11”

 

RANK RIDER RIDER NO. TEAM POINTS
1. POL MAJKA Rafal 34 TINKOFF-SAXO 181 pts
2. ITA NIBALI Vincenzo 41 ASTANA PRO TEAM 168 pts
3. ESP RODRIGUEZ Joaquim 21 TEAM KATUSHA 112 pts
4. FRA PINOT Thibaut 127 FDJ.FR 89 pts
5. FRA PÉRAUD Jean-Christophe 81 AG2R LA MONDIALE 85 pts
6. ITA DE MARCHI Alessandro 53 CANNONDALE 78 pts
7. FRA VOECKLER Thomas 159 TEAM EUROPCAR 61 pts
8. ITA VISCONTI Giovanni 19 MOVISTAR TEAM 54 pts
9. ESP VALVERDE BELMONTE Alejandro 11 MOVISTAR TEAM 48 pts
10. USA VAN GARDEREN Tejay 141 BMC RACING TEAM 48 pts

 

RANK RIDER RIDER NO. TEAM POINTS
1. SVK SAGAN Peter 51 CANNONDALE 431 pts
2. NOR KRISTOFF Alexander 23 TEAM KATUSHA 282 pts
3. FRA COQUARD Bryan 153 TEAM EUROPCAR 271 pts
4. GER KITTEL Marcel 101 TEAM GIANT-SHIMANO 222 pts
5. AUS RENSHAW Mark 77 OMEGA PHARMA-QUICK STEP 211 pts
6. ITA NIBALI Vincenzo 41 ASTANA PRO TEAM 182 pts
7. GER GREIPEL André 135 LOTTO-BELISOL 169 pts
8. LTU NAVARDAUSKAS Ramunas 97 GARMIN – SHARP 157 pts
9. BEL VAN AVERMAET Greg 148 BMC RACING TEAM 153 pts
10. FRA DUMOULIN Samuel 84 AG2R LA MONDIALE 117 pts