Non è più il Commissario Tecnico dellArgentina. La notizia è arrivata oggi; lha comunicata, come riporta Olé, lo stesso Sabella a Julio Grondona, il presidente dellAFA (la federazione argentina di calcio). Le parole utilizzate spiegano tutto: A volte bisogna riempire la tanica delle energie, che si svuota. Devo pensare se sono nelle condizioni di dare il 100%, che è quello che chiedo ai miei giocatori. Poco dopo le dimissioni, ufficiali; ma già pochi giorni dopo i Mondiali si sospettava che sarebbe andata così. Sabella lascia la Seleccion che ha portato ad un passo dal tetto del mondo: a sette minuti dai calci di rigore che avrebbero potuto farlo entrare nella gloria, il gol di Mario Gotze ha spezzato il sogno suo e di tutto un popolo. E destino dellArgentina non riuscire a proseguire un lungo ciclo con lo stesso allenatore: gli ultimi a durare erano stati Luis Cesar Menotti e Carlos Alberto Bilardo, non a caso gli unici a conquistare la Coppa del Mondo. Se vogliamo possiamo inserire anche Daniel Passarella, il capitano del trionfo del 1978; ma nel corso della sua gestione lArgentina non aveva vinto altro che i Giochi Panamericani del 1995, fallendo miseramente il Mondiale di Francia. Sabella era entrato in carica nel 2011, sostituendo Sergio Batista; noto ai più per essere il centrocampista dotato di barba che da titolare aveva vinto la coppa nel 1986 e laveva solo accarezzata quattro anni più tardi. Prima di lui Diego Maradona, la speranza di tutto un popolo che però nonostante il suo status di idolo supremo si era incagliato sulle solite secche tedesche. E adesso? E adesso, il futuro è nebuloso. I nomi che si fanno sono tre, almeno per il momento. Il primo: Gerardo Martino, liberatosi dal Barcellona dopo un solo anno. A livello di nazionale ha guidato il Paraguay, portandolo a un secondo dai rigori contro la Francia nel Mondiale 1998 e soprattutto alla finale di Copa America persa contro lUruguay nel 2011. Gode di grande stima per quanto fatto in patria (con il Newells Old Boys), sarebbe libero e ha già allenato Leo Messi. Il secondo: José Pekerman. Lui la Seleccion laveva già guidata: tre Mondiali e due Sudamericani Under 20 nel suo palmarès, poi il Mondiale del 2006 chiuso ai quarti di finale (ai rigori contro la Germania). Soprattutto, il brillante quarto di finale con la Colombia poche settimane fa in Brasile. Il terzo nome, il grande sogno: Diego Simeone. Campione di Spagna con lAtletico Madrid con cui ha vinto Europa League e Supercoppa Europea, prima ancora due titoli in Argentina (Estudiantes e River Plate). Soprattutto 106 presenze nella Seleccion come centrocampista. Sarebbe il nome giusto per tutti: il problema è che lAtletico Madrid non lo libererà troppo facilmente. 



(Claudio Franceschini)

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