Juventus-Cesena finisce 0-0. Un buon test per entrambe le squadre, i campioni d’Italia lasciano ancora qualche dubbio per la pochezza offensiva ma è anche vero che i nazionali sono rientrati in gruppo da tre giorni e va sottolineato come i romagnoli abbiano impostato una partita accorta e ben organizzata, in questo Pierpaolo Bisoli è stato molto bravo. Vediamo allora le occasioni principali del Memoriale Lugaresi, a dire il vero non troppe. Quinto minuto, Palla bassa al centro per Llorente che la protegge col corpo e la serve in mezzo al traffico a Giovinco. Sebastian l’appoggia dietro per Pirlo che di collo interno destro calcia verso la porta, bel guizzo di Leali che devia in calcio d’angolo. Defrel prova da fuori con un sinistro velenoso, tiro tagliente sotto la traversa. Storari è vigile e la devia a mani aperte oltre la traversa senza grande difficoltà. Nella ripresa la più grande occasione ce l’ha la Juventus con Angelo Ogbonna. Con grandissima personalità il difensore bianconero da fuori calcia violento di sinistro, ma la palla si alza di poco oltre la traversa. Il Cesena risponde con Rodriguez che si infila al centro. Ogbonna lo blocca con grande velocità e fisico in calcio d’angolo.
A Sky Sport: “E’ bello rivedere le immagini di Latina, è stata un’annata trionfale che si è finalizzata come volevamo. Il calcio estivo e le amichevoli lasciano il tempo che provono, anche se è un buon test giocare contro la Juve. La gamba è ancora da trovare la condizione, ma c’è stato impegno da parte di tutti. La strada da percorrere è quella di oggi. Stiamo lavorando molto in ritiro, non siamo ancora al massimo. Abbiamo tempo davanti e ci faremo trovare pronti”. Il centrocampista argentino ai microfoni di Sky Sport: “Abbiamo fatto un buon primo tempo e ci serve per crescere insieme. Sicuramente la stanchezza si è notata nel secondo tempo, ma abbiamo dato ritmo alla partita. Possiamo metterci a posto subito. Con Allegri abbiamo parlato poco, ma ci dice sempre di giocare veloce. In mezzo al campo gioco dove l’allenatore vuole. Mi alleno per stare a disposizione e decide lui. Credo che ho scelto bene, perchè ho scelto una squadra grande che ha vinto il campionato. Devo imparare con questi campioni qui a disposizione”.
Termina a reti inviolate la gara tra Juventus e Cesena, senza grandi emozioni nella ripresa. La Juve mette in mostra per venti minuti la stellina Coman, che dimostra di avere numeri per fare bene. Potrebbe essere la sorpresa. A fine gara Massimiliano Allegri torna subito negli spogliatoi, probabilmente per evitare polemiche sterili dopo la mancata vittoria. Buona prova per i campioni d’Italia, che stanno crescendo nell’aspetto fisico. Dall’altra parte un Cesena che ha giocato un’ottima gara, dimostrandosi subito squadra.
Grandissimo impatto sulla partita di Coman, che è entrato al posto di Giovinco. Qualità e grandi numeri per lui, sta sorprendendo alla prima in maglia bianconera. Tanti cambi ancora, ma la partita non vede una svolta sotto porta. Le due squadre sono messe molto bene in campo.
Ancora cambi nella ripresa. Bisoli manda dentro Magnusson, Rodriguez, Agliardi, Nica e Valzania e Krajnc al posto di Leali, Volta, Perico e De Feudis. Nella Juventus invece sono entrati i giovani Spinazzola e Coman al posto di Pereyra e Giovinco. Risultato ancora fisso sullo zero a zero e poche emozioni.
Nella ripresa è subito Angelo Ogbonna, appena entrato a cercare la via del gol con un bel fendente da fuori area. Tanti cambi soprattutto tra i bianconeri, Allegri sceglie di mettere dentro Ogbonna, Caceres, Pepe, Asamoah e Marchisio al posto di Sorensen, Bonucci, Chiellini, Pirlo e Lichtsteiner, Mentre nel Cesena vanno dentro Tabanelli e Garritano per Defrel e Ze Eduardo.
Sembra una partita di campionato quella tra Juventus e Cesena al Dino Manuzzi. Bene tutte e due le compagini che giocano già a ritmi serrati. I Campioni d’Italia vanno vicini al gol dopo cinque minuti con un gran tiro di Pirlo da fuori, su sponda di Giovinco, risponde Leali in angolo. Bene anche la squadra di Bisoli, che si copre e riparte. L’occasione migliore ce l’ha sui piedi Defrel che calcia violento da fuori, ma trova un grande Storari sulla sua strada. Termina a reti inviolate la prima frazione di gioco.
Parteforte la Juventus che sembra in buona forma, nonostante le critiche ricevute negli ultimi giorni dopo il ko contro il Lucento. I bianconeri si rendono subito pericoloso con un tiro violento da fuori di Andrea Pirlo, respinto da Nicola Leali in angolo, dopo appena cinque minuti. Grande attesa per il debutto in bianconero di Roberto Pereyra. Ecco le formazioni ufficiali: Cesena (3-5-2): Leali, Volta, Lucchini, Capelli, Perico, De Feudis, Cascione, Ze Eduardo, Renzetti, Djuric, Defrel. All. Bisoli. Juventus (3-5-2): Storari, Sorensen, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Padoin, Pirlo, Pereyra, Motta, Giovinco, Llorente. All.Allegri.
, partita amichevole che va sotto il nome di Memorial Lugaresi, si gioca questa sera allo stadio Dino Manuzzi. Scopriamo direttamente la storia di questo impianto: costruito nel 1957 nel quartiere Fiorenzuola, fino al 1982 ha avuto il nome di La Fiorita, dallarea nel quale è sorto. E lo stadio più importante e capiente della Romagna; nel 2009 Luca Mancini, uno dei vicepresidenti del Cesena, aveva lanciato una cordata di capitali privati per costruire la tribuna mancante e candidare così limpianto per gli Europei del 2016. Progetto approvato dalla FIGC, ma poi i campionati continentali sono stati assegnati alla Francia. Dino Manuzzi, a cui è intitolato, è stato presidente del club tra il 1964 e il 1980; zio di Edmeo Lugaresi alla memoria del quale si gioca questa sera, sotto la sua gestione il Cesena si è spinto in cinque anni dalla Serie C alla Serie A. Nel 1975-1976 è giunto sesto in Serie A qualificandosi per la Coppa UEFA; fu eliminato al primo turno dal Magdeburgo, perdendo 3-0 in Germania Est e vincendo 3-1 al La Fiorita. I gol, storici, li segnano Giorgio Mariani, Fiorino Pepe ed Emiliano Macchi; ma Jurgen Sparwasser, diventato eroe nazionale dopo la rete della vittoria segnata contro la Germania Ovest ai Mondiali del 1974, spezzò i sogni di gloria. Di quella squadra facevano parte Mario Frustalupi (attuale vice di Walter Mazzarri) e un 35enne Pierluigi Cera, già campione dItalia con il Cagliari e finalista al Mondiale del 1970 (da titolare). Allenatore Marcello Neri, che alla sesta giornata aveva preso il posto Giulio Corsini insieme a Paolo Ferrario; fu uno dei quattro allenatori che il Cesena utilizzò quellanno, senza evitare la retrocessione. E scomparso quasi cinque anni fa per una malattia rara che qualche giornale locale scambiò erroneamente per SLA.
Si gioca questa sera allo stadio Dino Manuzzi Cesena-Juventus, partita amichevole che ufficialmente va sotto il nome di Memorial Lugaresi. Il trofeo è infatti istituito alla memoria di Edmeo Lugaresi, storico presidente del club romagnolo tra il 1980 e il 2002. Nipote proprio di Manuzzi, è nato a Cesena il 30 aprile del 1928; Lugaresi è stato uno dei grandi personaggi del calcio italiano degli anni Ottanta, il suo nome ha fatto storia al pari di quelli di Romeo Anconetani (Pisa) e Costantino Rozzi (Ascoli), imprenditori che si lanciavano nel calcio con grande entusiasmo e provavano a battagliare con le grandi squadre, spesso centrando anche traguardi importanti. Nel caso di Lugaresi, il suo Cesena centrò la promozione in Serie A al primo anno: con Osvaldo Bagnoli in panchina fece il record di vittorie casalinghe (14), il record di spettatori per singola gara (contro il Milan) e battè squadroni come gli stessi rossoneri e la Lazio. Nel prosieguo degli anni ha fatto crescere in Romagna giocatori che sarebbero poi diventati di primissimo piano come Sebastiano Rossi, Ruggiero Rizzitelli, Massimo Agostii o Alessandro Bianchi; a Cesena ha giocato anche un grande giocatore come Walter Schachner, con ingaggio – si dice – di 120 milioni di vecchie lire. Il passaggio di consegne con il figlio Giorgio, attuale presidente della società (rientrato dopo la parentesi di Igor Campedelli) è avvenuto nel 2002; Edmeo Lugaresi è morto a Cesena il 26 settembre 2010 per unimprovvisa malattia. Gli appassionati di calcio ricorderanno anche come fosse preso costantemente di mira, in maniera simpatia e ironica, dal celebre trio della Gialappas Band per il suo modo di parlare esuberante e particolare.
A poco tempo dal calcio di inizio di Cesena-Juventus, partita amichevole ufficialmente denominata Memorial Lugaresi, diamo uno sguardo ai giocatori che hanno militato nelle due formazioni. Cessione diretta o passaggio per conto terzi, non sono pochi i calciatori che negli ultimi anni hanno vestito il bianconero di entrambe le società. Vediamoli. MASSIMO STORGATO Difensore classe 61, cresciuto nelle giovanili della Juventus con cui mise poi insieme appena 7 presenze in campionato. A cavallo delle due stagioni a Torino andò in prestito a Cesena: 15 partite e nessun gol. Si sarebbe poi affermato a Udinese, e in seguito a Cosenza. JORGE MARTINEZ Viene ricordato come un grande errore della dirigenza juventina, che lo prelevò dal Catania (dove aveva giocato tre anni con 22 gol) per 12 milioni di euro. Linizio non fu nemmeno male, ma subentrarono gli infortuni e la crisi della squadra: totale, 20 partite senza gol. La Juventus lo mandò in prestito a Cesena dove apparì in campo per 14 volte senza segnare; tornato a Torino fu subito parcheggiato al Cluj, poi al Novara. Nel giugno di questanno si è svincolato dalla Juventus che non ne ha rinnovato il contratto. ADRIAN MUTU La Juventus lo acquistò 26enne dal Chelsea: lo parcheggiò a Livorno con un archibugio di mercato, giocando lultima giornata del 2004-2005 in bianconero al termine della squalifica per doping. Con i piemontesi una stagione con 45 partite e 11 gol; Calciopoli e la retrocessione in Serie B lo mandarono altrove, a Firenze. Da lì lo prelevò il Cesena: 29 partite e 8 gol, ma i romagnoli retrocessero non trovando mai lalchimia del gruppo. VINCENZO IAQUINTA Lui come Martinez: sedotto e abbandonato dalla Juventus, aveva trovato rifugio a Cesena dove però, nellanno della retrocessione, mise insieme solo 7 partite (e un gol su rigore). In realtà a Torino il segno lo aveva lasciato: acquistato nellestate del 2007 con la squadra tornata in Serie A, in quattro anni e mezzo ha realizzato 40 gol in 108 partite (12 nel campionato 2008-2009). Rientrato dal prestito in Romagna è stato subito messo fuori rosa; pochi giorni fa ha deciso di appendere le scarpette al chiodo e diventare allenatore. EMANUELE GIACCHERINI Resta lunico ad avere ricordi felici in entrambe le squadre. Cresciuto per due anni nelle giovanili del Cesena, vi ha esordito nel 2008. Due promozioni consecutive, al primo anno in Serie A ha bagnato lesordio con gol (al Milan) e ha chiuso con 7 gol in 36 partite. La Juventus ha pagato 3 milioni di euro per la metà del cartellino, riscattandolo lanno dopo; con i piemontesi ha giocato 52 partite segnando 6 gol (uno fondamentale a Catania), vincendo due scudetti e la Supercoppa Italiana e guadagnandosi la chiamata in Nazionale (19 presenze e 3 gol finora). Diventato il pupillo di Antonio Conte, è però stato ceduto al Sunderland per 7,5 milioni di euro. Il tecnico salentino non lha presa benissimo: soleva ripetere che, si fosse chiamato Giaccherinho, avrebbe goduto di altra considerazione. NICOLA LEALI Lo inseriamo anche se di fatto un doppio ex non lo è ancora: la Juventus lo ha acquistato nel 2012 dal Brescia, ma lo ha parcheggiato prima a Lanciano e poi a La Spezia. Questanno esordirà in Serie A con il Cesena: per i campioni dItalia rappresenta il post-Buffon. MARCELLO LIPPI Lallenatore più vincente nella storia della Juventus: in sette stagioni e mezza (due diversi periodi) cinque scudetti, quattro Supercoppe Italiane, una Coppa Italia, la Champions League, la Supercoppa Europea e la Coppa Intercontinentale. In più, altre tre finali di Champions perse. A Cesena ha allenato tra il 1989 e il 1991: salvezza al primo anno, esonero il secondo.
Questa sera si gioca Cesena-Juventus, Memorial Lugaresi, allo stadio Dino Manuzzi. Vale la pena dare unocchiata diretta agli ultimi precedenti giocati tra le due squadre: ce ne sono quattro, stagioni 2010-2011 e 2011-2012 quando i romagnoli erano in Serie A. Il primo nel novembre del 2010: Juventus-Cesena 3-1, reti di Del Piero (su rigore), Quagliarella e Iaquinta a ribaltare liniziale vantaggio di Jimenez. Il secondo al ritorno, marzo 2011: Cesena-Juventus 2-2, una doppietta di Matri sembrava aver chiuso la pratica ma un rigore di Jimenez ancora nel primo tempo e un gol di Marco Parolo regalavano un insperato pareggio ai romagnoli. Nella stagione successiva, due vittorie per i futuri campioni dItalia. La prima: dicembre 2011, Juventus-Cesena 2-0 con i gol di Marchisio e Arturo Vidal (su calcio di rigore). La seconda, che passerà alla storia: aprile 2012. I bianconeri dovevano tenere a distanza il Milan, Andrea Pirlo centrò un palo su calcio di rigore e sembrava una partita stregata, ma una rete all80 di Marco Borriello, arrivato a gennaio, regalava i 3 punti – decisivi – alla Vecchia Signora. Avrebbe in seguito fatto il giro del web lurlo di Mauro Suma – direttore di Milan Channel – che erroneamente avvisato di un presunto pareggio del Cesena avrebbe sfogato tutta la sua gioia nel corso della cronaca di Milan-Genoa (1-0).
Alle 20:45 di questa sera si gioca unamichevole tra due formazioni di Serie A: allo stadio Dino Manuzzi è Cesena-Juventus. Le due squadre non si affrontano dalla stagione 2011-2012: era lanno del primo scudetto con Antonio Conte e fu proprio la vittoria ottenuta in Romagna, con un gol di Marco Borriello nel finale, a dare labbrivio decisivo ai bianconeri verso il campionato. Il Cesena è neopromosso: ha centrato la massima serie vincendo il playoff essendo giunto in quarta posizione dopo la regular season. Questa volta Pierpaolo Bisoli, a differenza di quanto era accaduto nel 2010, è stato confermato in panchina: si attendono ancora grandi colpi sul calciomercato ma le premesse sono comunque positive. Lultima volta che i romagnoli sono saliti in Serie A hanno centrato un grande campionato e sono riusciti ad ottenere una salvezza alla quale sinceramente credevano in pochi, grazie anche allapporto di Emanuele Giaccherini che poi è passato allaltra squadra bianconera, si è guadagnato la nazionale e con un gol pesantissimo a Catania ha indirizzato verso Vinovo il secondo scudetto consecutivo prima di emigrare in Inghilterra, per giocare con il Sunderland. La Juventus invece è allanno zero: laddio improvviso (o quasi) di Antonio Conte è stato uno shock per tutti, in panchina è arrivato Massimiliano Allegri che adesso ha il compito più difficile di tutti e ovvero quello di non far rimpiangere un tecnico che è stato amatissimo per come ha rivoltato la squadra ma anche e soprattutto per la sua juventinità. La prima non è andata troppo bene: la sconfitta contro i dilettanti del Lucento, sia pure con tutti i Primavera in campo, non è certamente il modo migliore per iniziare. Dal mercato sono arrivati Patrice Evra e Alvaro Morata, che però dovrà stare fuori 50 giorno per una distorsione al ginocchio; si è già presentato Roberto Pereyra, e Romulo è realmente ad un passo. Ma forse, un altro attaccante arriverà comunque. Intanto vi informiamo che per seguire questa partita dovete andare su Sky Sport 1 e Sky SuperCalcio, canali 201 e 205 del satellite; la telecronaca sarà affidata a Riccardo Gentile, il commento tecnico a Giancarlo Marocchi, gli interventi da bordocampo a Giorgia Bortolossi. In assenza di un televisore avrete a disposizione lo streaming video: Sky Go è infatti l’applicazione riservata in modo gratuito a tutti gli abbonati, vi basterà attivarla inserendo sul sito www.skygo.sky.it i dati del vostro abbonamento. Infine il risultato della partita e i marcatori saranno aggiornati in tempo reale grazie ai social network, con le due formazioni che mettono a disposizione le loro pagine ufficiali. Ovvero: per la Juventus abbiamo Juventus su Facebook e @juventusfc su Twitter, per il Cesena invece abbiamo A.C. Cesena Pagina Ufficiale su Facebook e @cesenacalcio su Twitter.