Manchester United batte Inter 5-3 dopo i calci di rigore nella seconda partita di Guinness Cup 2014, giocata a Landover. Il primo tempo termina a reti inviolate. La più grande occasione ce l’ha il Manchester sugli sviluppi di un calcio d’angolo, quando Jones devia verso la porta e si trova di fronte un grandissimo Handanovic. Anche l’Inter però ha le sue occasioni, soprattutto su calcio da fermo dove Vidic e Ranocchia dimostrano di poter fare male. Nella ripresa inizia lo show dei cambi, ma le occasioni tardano ad arrivare. Cleverley dentro l’area di rigore calcia alto, mentre Nani spara su Carrizo e D’Ambrosio salva su Kagawa a sfruttare la respinta per metterla dentro. Il Manchester protesta per un eventuale rigore per fallo di Andreolli su Cleverley, poteva starci il fischio. Alla fine l’assalto dei Red Evils non porta a nulla, si va ai calci di rigore. Dal dischetto sembrano tutti perfetti, fino all’errore di Andreolli che tira forte e centrale cogliendo la traversa. Vince il Manchester ai calci di rigore 5 a 3; Dopo un primo tempo bloccato e noioso nel secondo tempo ci si diverte. I nerazzurri giocano un buon calcio anche se molto difensivo. I Red Evils danno spettacolo alla ricerca del gol che alla fine però non arriva;   Mazzarri sta facendo un grande lavoro su una squadra che si sta comportando molto bene in questa Guinness Cup. I nerazzurri sembrano diventati ermetici in difesa e solidi a centrocampo. Manca in maniera evidente qualcosa davanti che il mercato porterà; Louis Van Gaal ha sistemato la squadra in pochissimo tempo, dandogli un’identità cosa che l’anno passato il club non aveva. Giocatori dinamici e grande solidità, un Manchester che fa paura; Deve richiamare e ammonire subito Valencia, colpevole di essere entrato duro su Dodò. L’arbitro, con personalità, fa rispettare le regole in campo usando anche molto il dialogo con i calciatori.



Il primo tempo termina a reti inviolate. La più grande occasione ce l’ha il Manchester sugli sviluppi di un calcio d’angolo, quando Jones devia verso la porta e si trova di fronte un grandissimo Handanovic (6.5). Anche l’Inter però ha le sue occasioni, soprattutto su calcio da fermo dove Vidic (6) e Ranocchia (6) dimostrano di poter fare male. Partita lenta e senza grandi sorprese. Le difese blindano li porte e gli avversari sono costretti a passarsela in orizzontale. Gara difficile nell’approccio per il Manchester che però trova nella seconda parte della prima frazione maggiore fortuna; Finalmente Mazzarri lo toglie da quel ruolo impostogli a Roma, di difensore nel reparto a 4, e lo ripristina come esterno sinistro del Dodò. La sensazione è che se recuperato fisicamente il terzino potrà dare una grossa mano ai colori nerazzurri; sembra un pesce fuor d’acqua. Totalmente fuori posizione, oltre a non essere pericoloso, non si vede proprio nella metà campo avversaria; Non c’è niente da fare, quando questi giocatori decidono dai di accendere la lampadina non ce n’è per niente e nessuno; Sulla valutazione pesa la leggerezza come ha preso questa partita. Nella prima frazione perde diversi palloni sulla tre quarti, mettendo in difficoltà i compagni del reparto difensivo; ARBITRO Jurisevic 6 – Deve richiamare e ammonire subito Valencia, colpevole di essere entrato duro su Dodò. L’arbitro, con personalità, fa rispettare le regole in campo usando anche molto il dialogo con i calciatori.



Handanovic 6.5: determinante nel primo tempo quando leva dall’angolino basso con un prodigio un grande colpo di testa di Jones. Controlla per il resto, senza dover compiere altre parate di rilievo; (63′ Carrizo 6): grande esperienza e soprattutto carisma per guidare la difesa;

Ranocchia 6.5: sempre pronto in chiusura e nell’anticipo, bravo a proporsi anche davanti;

Vidic 7: ci teneva a fare bella figura contro la sua ex squadra il neo difensore dell’Inter. Sta crescendo nella difesa a tre dove deve fare il perno centrale e qualche volta gli viene chiesto anche di impostare. Pericoloso come al solito di testa quando sale; (71′ Andreolli 5): rischia di combinarla grossa a 8 dalla fine, quando c’era un rigore non visto per un suo intervento su Cleverley. Ha giusto poi il tempo per prendersi anche un giallo per fallo sempre su Cleverley. Per completare il tutto sbaglia il rigore decisivo, centrando la traversa;



Juan Jesus 6.5: gioca bene sul centro-sinistra della difesa a tre, indovinando sempre il tempo dell’uscita e tenendo a bada gli avversari che passano dalla sua;

D’Ambrosio 6: parte in sordina sulla corsia, senza riuscire a prendere i lanci che per lui sono sempre troppo lunghi. Bravo soprattutto in fase difensiva, dove fa alcune diagonali davvero pregevoli. Come quando a quindici dalla fine compie un prodigio su Kagawa che si avventava su una respinta bassa di Carrizo;

Jonathan 6: nel nuovo ruolo di interno di centrocampo gioca una partita di grande sostanza anche se si vede poco; (84′ Guarin sv): giusto il tempo di sparare una punizione da lontano su cui compie un buon intervento De Gea;

Kuzmanovic 5.5: deve mettersi in mostra se non vuole essere ceduto, gioca con grande leggerezza senza trovare spazio per i suoi inserimenti; (63′ Taider 6): muscoli e corsa per questo centrocampista che probabilmente lascerà Milano;

Krhin 5: spaesato e senza grandi idee, gioca in un ruolo che forse neanche gli appartiene. Prova diversi inserimenti, sbagliando sempre il tempo; (46′ M’Vila 6): deve ancora acquistare la forma giusta e perdere qualche chilo, ma in queste prime uscite stagionali ha dimostrato che può fare bene davanti alla difesa a fare schermo;

Dodò 6.5: Finalmente Mazzarri lo toglie da quel ruolo impostogli a Roma, di difensore nel reparto a 4, e lo ripristina come esterno sinistro del Dodò. La sensazione è che se recuperato fisicamente il terzino potrà dare una grossa mano ai colori nerazzurri;

(63′ Nagatomo 5.5): sulla corsia gioca con grande dimestichezza ormai, anche se oggi è chiamato soprattutto a straordinari in copertura. Non è sempre preciso su Young che è bravo a rubargli spesso il tempo;

Ruben Botta 5: sembra un pesce fuor d’acqua. Totalmente fuori posizione, oltre a non essere pericoloso, non si vede proprio nella metà campo avversaria; (63′ Diego Laxalt 6): si sistema dietro a Icardi dimostrando voglia di fare bene anche se certe volte finisce per strafare;

Icardi 6: non ha grandi occasioni per cercare la porta, ma fa tanto movimento e cerca di rendersi utile anche in ripiego;

All. Mazzarri 6,5: altra bella prova dei suoi contro un avversario molto temibile. La difesa e i sincronismi crescono, bene.

Lindegaard 5: nonostante dalle sue parti non arrivi mai nemmeno un tiro il portiere non da sicuramente affidabilità ai compagni di reparto. Ogni qual volta gli arriva un pallone rischia di combinarne una; (46′ De Gea 6.5): deve compiere un solo grande intervento quando a sei dalla fine alza in angolo una punizione violenta ma centrale di Guarin;

Smalling 6: fisicità e grande velocità. Dalla sua parte Botta può fare poco; (46′ M. Keane 6): gioca una buona prestazione, crescendo i suoi minuti personali e facendo esperienza;

P. Jones 6.5: è il più pericoloso del primo tempo, quando con un bel colpo di testa chiama agli straordinari Handanovic. Buona gara di presenza in difesa; (46′ Blackett 6): fisico e discreta tecnica per questo ragazzo;

Evans 6.5: grande prova d’esperienza e spessore in difesa. Van Gaal non può fare a meno di lui;

A. Valencia 5.5: troppo nervoso fin dall’inizio, rimedia un giallo francamente evitabile. Non riesce a essere pericoloso mai;

Fletcher 6: a centrocampo fa buon lavoro di filtro, giocando sempre in ripiegamento e recuperando molti palloni;

A. Herrera 5: Sulla valutazione pesa la leggerezza come ha preso questa partita. Nella prima frazione perde diversi palloni sulla tre quarti, mettendo in difficoltà i compagni del reparto difensivo; (46′ Cleverley 6.5): bravo negli spazi a muoversi, tagliare e fare sponda. Pericoloso con un destro al volo da appena dentro l’area di rigore;

A. Young 6.5: vuole provare sulla corsia a fare la differenza e allora salta l’uomo e la mette costantemente al centro. Non c’è però mai nessuno a raccogliere i suoi invitanti palloni;

Mata 6.5: Non c’è niente da fare, quando questi giocatori decidono dai di accendere la lampadina non ce n’è per niente e nessuno; (46′ Kagawa 6): la qualità di questo ragazzo è imprescindibile, se ci aggiungesse anche un pò di continuità avremmo un vero campione;

Rooney 6: ci prova come al solito da tutte le posizione, risultando meno fortunato che come contro la Roma. Quando ingaggia uno due con Mata però mette davvero paura; (46′ Zaha 6): si muove bene la punta, giocando col fisico e cercando palloni da servire ai compagni;

Welbeck 5.5: qualche tocco di spessore, ma troppo poco per raggiungere la sufficienza. Anche perchè davanti è davvero inconsistente; (46′ Nani 6.5): gioca con grande determinazione, diventando uno dei più pericolosi del suo Manchester. Viene sostituito a 14 dalla fine e non gradisce affatto; (76′ J. Hernandez 6): entra e crea scompiglio con la sua velocità;

All Louis Van Gaal 7: è incredibile come una squadra allo sbando abbia subito trovato, in pochi giorni, l’identità del suo allenatore. Bravo Louis. 

(Matteo Fantozzi)