Stasera alle ore 22.00 italiane all’Estadio Castelao di Fortaleza Brasile-Colombia sarà un grande quarto di finale della Coppa del Mondo 2014. Una partita che si presenta più incerta del previsto viste le difficoltà finora mostrate ai Mondiali dalla nazionale verdeoro e le ottime prove della nazionale allenata da José Pekerman. Il fattore campo certamente aiuterà gli uomini di Felipe Scolari, che però dovranno soffrire non poco per battere la squadra che forse finora ha destato la migliore impressione. Potrebbero decidere quest’incontro le stelle Neymar e James Rodriguez, i due giocatori che finora hanno fatto meglio nelle due squadre, nelle quali però non mancano altri giocatori in grado di risolvere una partita. Abbiamo presentato Brasile-Colombia con Pasquale Marino, che quando allenava l’Udinese aveva in rosa i colombiani Juan Cuadrado e Cristian Zapata. Ecco cosa ci ha detto in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Brasile-Colombia che partita sarà? Un bell’incontro tra due squadre che dovrebbero pensare questa sfida in modo offensivo, come è nella loro concezione di calcio.
Come l’affronterà dunque la Colombia? Proprio attaccando, cercando di fare il match e di mettere in difficoltà il Brasile.
Come fermare James Rodriguez? Non sarà semplice perché è un calciatore molto forte, che ha ottime qualità tecniche, capace di mettere in difficoltà le difese avversarie.
E Cuadrado? Cuadrado è un giocatore in grado di saltare l’uomo, non sarà semplice per il Brasile fermare nemmeno lui.
Lei lo ha avuto all’Udinese… Ho avuto sia lui sia Zapata. Quando Cuadrado giocava con me era molto giovane ma si vedevano già tutte le sue doti, ideali per un calcio offensivo. Del resto l’Udinese non sceglie mai i giocatori a caso. Poi Montella ha lavorato molto su di lui e l’ha fatto crescere ulteriormente.
E Zapata? Forma con Yepes la coppia di difensori centrali della Colombia, molto forte. Di quando giocava con me ricordo la grande forza fisica e la bravura a non farsi saltare nell’uno contro uno. Col tempo è migliorato ancora di più.
Come affronterà quest’incontro invece il Brasile? Il Brasile si trova meglio con le squadre che si chiudono in difesa. Potrebbe far fatica con la Colombia, come era successo col Cile, per il fatto che anche questa nazionale è abituata ad attaccare.
Neymar punto di riferimento della squadra verdeoro?
Certamente lui, come altri giocatori del Brasile, è molto forte. La Selecao però ha molte individualità, ma fa fatica nell’organizzazione del gioco.
Quanto conterà l’esperienza di Felipe Scolari? Tanto, perché gli allenatori come lui possono essere molto importanti in questo tipo di partite.
Il suo pronostico su questo match? Vedo una tripla, non è così sicuro che il Brasile possa battere la Colombia, che è un’ottima squadra.
(Franco Vittadini)