Oggi alle ore 18.00 italiane la Coppa del Mondo 2014 ci propone Argentina-Belgio, interessante quarto di finale che andrà in scena all’Estadio Nacional di Brasilia. L’Argentina parte naturalmente favorita, ma non di molto contro un Belgio che sta confermando lo status di squadra in grande ascesa: entrambe le formazioni vantano fin qui un bilancio di quattro vittorie in altrettante partite, e questo la dice lunga sul valore delle due squadre, anche se l’Argentina non ha del tutto convinto per un gioco troppo dipendente da Messi. Una cosa è certa: sarà una partita da non perdere. Eccovi dunque ora le ultime notizie sulle due squadre e le probabili formazioni di Argentina-Belgio, partita che sarà diretta dall’arbitro italiano Nicola Rizzoli.
Queste sono state le parole di Alejandro Sabella nella conferenza stampa della vigilia: “La formazione ce l’ho in testa, ma non l’ho ancora comunicata ai giocatori. Fin qui non abbiamo giocato come avremmo potuto, non abbiamo toccato il livello che ci aspettavamo. Abbiamo vinto con risultati risicati. Ma è un Mondiale molto equilibrato. Il calcio è molto equilibrato. Non bisogna giudicare il lavoro per un risultato positivo o negativo. Gli argentini pensano sempre di essere meglio di quello che siamo. A volte è giusto, altre volte meno. Il Belgio ha la sua generazione d’oro, è una squadra molto forte. Quando non avremo la palla dovremo stare molto attenti perché hanno grandi individualità e lavorano molto bene di squadra. Messi è il migliore del mondo, ma dietro di lui c’è una vera squadra che lo supporta e lo fa sentire forte. Per anni è stato criticato, oggi ci dicono che dipendiamo troppo da lui”. Al di là della pretattica del commissario tecnico, nessuna novità di formazione, a parte ovviamente la presenza di Basanta al posto dello squalificato Rojo come terzino sinistro. Per il resto, nulla cambia nell’Albiceleste che continua ad affidarsi al 4-3-3 con il tridente formato da Leo Messi, Gonzalo Higuain ed Ezequiel Lavezzi, sperando che finalmente anche dagli ultimi due arrivi un contributo importante. Per adesso la migliore spalla di Messi è Angel Di Maria, che come sempre agirà da esterno sinistro di centrocampo al fianco di Fernando Gago e Javier Mascherano. Doveva essere il punto debole, invece la difesa subisce pochissimo: merito anche di Sergio Romero e Federico Fernandez, più decisivi in Nazionale che nel campionato italiano.
Si rivede in panchina Sergio Aguero: la camera iperbarica ha funzionato, anche se ovviamente non è ancora al top e dunque la prima alternativa per l’attacco resta Rodrigo Palacio, comunque una garanzia. In panchina anche gli altri interisti Ricky Alvarez e Hugo Campagnaro, al pari degli altri “italiani” Mariano Andujar e Lucas Biglia.
Come abbiamo già detto, il recupero di Aguero almeno per la panchina è una bella notizia per l’Argentina, che così non ha più nessun giocatore infortunato. L’unico assente oggi sarà dunque lo squalificato Rojo, che sarà sostituito da Basanta nel ruolo di terzino sinistro.
Così ha parlato il c.t. Marc Wilmots nella conferenza stampa ufficiale alla vigilia della partita: “Possiamo scrivere la storia, i ragazzi lo sanno. L’Argentina non è solo Messi. Ho visto la partita contro la Svizzera, sono una squadra. Ho visto però che hanno concesso delle occasioni da gol e a quel punto diventa una questione di dettagli. Anche noi, contro gli Stati Uniti, abbiamo avuto 15 occasioni ma siamo riusciti a segnare solo nei supplementari. Il fatto che loro hanno Messi non deve impedirci di giocare come sappiamo: non prevedo una gara tattica, noi dobbiamo attaccare perché è quello che sappiamo fare. Mi ricordo benissimo quando Maradona fermò la corsa del Belgio nel 1986, per fortuna sono ricordi passati, era un’altra generazione. Ora non sentiamo nessuna particolare pressione addosso, se torneremo a casa lo faremo comunque con grande soddisfazione per quello che siamo riusciti a fare. Gli errori arbitrali ci sono stati, tutti possono sbagliare. A volte gli errori vanno contro di te, altre sono in tuo favore. Bisogna mettere le individualità al servizio della squadra: Hazard è migliorato molto in fase difensiva ma può fare ancora meglio, gliel’ho detto e anche lui ha voglia di fare altri progressi. Ma non voglio dipendere da un solo giocatore. Siamo qui con 23 giocatori e non dipendiamo da uno solo, è questo il nostro punto di forza. E se c’è chi è stanco dopo i supplementari con gli Stati Uniti può decidere anche chi va in panchina”. C’è ancora qualche dubbio sulla formazione, che dovrebbe essere un 4-3-3 con il tridente d’attacco composto da Eden Hazard, la punta centrale Divock Origi e Kevin De Bruyne. A centrocampo invece Axel Witsel regista con Marouane Fellaini e Steven Defour ai suoi fianchi: da questo elenco mancano però Dries Mertens e Romelu Lukaku, che hanno ancora chance di giocare titolari. Nessun dubbio invece in difesa, dove tutto è confermato a partire da Thibaut Courtois, che finora ha incassato due soli gol.
Lo abbiamo già detto: Lukaku e Mertens sono i nomi di spicco tra i probabili esclusi dalla formazione titolare, quelli che certamente faranno il loro ingresso in campo a partita in corso. Potrebbe essere un bene per loro, visto che finora il Belgio ha segnato di più con i panchinari che con i titolari, e Wilmots ha cambiato tante partite con le sostituzioni. In difesa invece spicca Thomas Vermaelen, prima alternativa ai titolari della retroguardia.
La notizia delle ultime ore è che Anthony Vanden Borre è stato recuperato, almeno per la panchina: dunque nessun indisponibile fra i Diavoli Rossi, che non devono nemmeno fare i conti con giocatori squalificati. Attenzione però ai quattro diffidati (Alderweireld, Witsel, Dembelé, Kompany) che rischiano per l’eventuale semifinale.
1 Romero; 4 Zabaleta, 17 F. Fernandez, 2 Garay, 23 Basanta; 5 Gago, 14 Mascherano, 7 Di Maria; 10 Messi, 9 Higuain, 22 Lavezzi. All. Sabella.
A disp.: 12 Orion, 21 Andujar, 3 Campagnaro, 15 Demichelis, 6 Biglia, 8 Perez, 11 M. Rodriguez, 13 A. Fernandez, 19 Alvarez, 18 Palacio, 20 Aguero.
Squalificato: Rojo (1).
Indisponibile: nessuno.
1 Courtois; 2 Alderweireld, 4 Kompany, 15 Van Buyten, 5 Vertonghen; 16 Defour, 6 Witsel, 8 Fellaini; 7 De Bruyne, 17 Origi, 10 Hazard. All. Wilmots.
A disp.: 12 Mignolet, 13 Bossut, 3 Vermaelen, 16 Lombaerts, 21 Vanden Borre, 23 Ciman, 14 Mertens, 19 Dembelé, 20 Januzaj, 22 Chadli, 9 Lukaku, 11 Mirallas.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: nessuno.
Arbitro: Rizzoli (Italia).
Argentina-Belgio è l’interessante sfida che apre l’ultima giornata dei quarti di finale dei Mondiali Brasile 2014: si gioca a Brasilia (Estadio Nacional) alle ore 18.00 italiane di domani, sabato 5 luglio. Partita aperta ad ogni pronostico, perché i Diavoli Rossi hanno le capacità di mettere in difficoltà l’Albiceleste, magari per vendicare la sconfitta in semifinale nel 1986, che resta il punto più alto nella storia del calcio belga. Allora contro Maradona, adesso contro Messi: i parallelismi sono molti. Andiamo allora a vedere subito quali dovrebbero essere le probabili formazioni di Argentina-Belgio e tutte le notizie alla vigilia dell’incontro.
Non ci si attendono particolare novità da parte del c.t. Alejandro Sabella, a parte il cambio forzato dello squalificato Rojo: un vero peccato perché il giocatore dello Sporting Lisbona è stato la nota più positiva insieme a Romero del Mondiale dell’Argentina, escludendo naturalmente Messi e Di Maria. Al suo posto giocherà Basanta, per il resto nulla di nuovo: squadra che vince non si cambia, anche se non convince sul piano delle prestazioni. In effetti, il Mondiale dell’Argentina finora ha diviso tifosi e commentatori: da una parte, c’è il dato indiscutibile delle quattro vittorie in altrettante partite giocate, dall’altra però c’è un gioco che continua a non decollare, affidandosi totalmente a Messi e Di Maria. Comprensibile, sia chiaro, però finora non si è vista la squadra che doveva dominare grazie all’attacco più forte del mondo: i vari Higuain, Lavezzi, Aguero (attualmente infortunato) e Palacio (che però è quello meno utilizzato) sono ancora a secco di reti, e pure lo stesso Di Maria si è sbloccato solo al 118′ minuto della partita contro la Svizzera. Un merito importante va però riconosciuto a Sabella: in questo modo la difesa (da tutti considerata il punto debole della Seleccion) ha subito soltanto due gol finora, per giunta entrambi nella partita contro la Nigeria, disputata quando l’Argentina era già qualificata agli ottavi. Solidità che è fondamentale, tanto davanti prima o poi un gol lo inventano…
Anche nella formazione europea non dovrebbero esserci sorprese. O meglio, dieci titolari su undici sembrano già sicuri, da Courtois in porta fino al trio Mertens-Hazard-De Bruyne alle spalle della punta centrale. Già, il dilemma è proprio questo: chi sarà l’attaccante? La partita contro gli Stati Uniti sembra avere ribaltato di nuovo le gerarchie, dunque Lukaku dovrebbe ritrovare posto fin dal primo minuto, rimandando Origi in panchina. Il Belgio è in una situazione simile a quella dell’Argentina: quattro vittorie in altrettante partite, di cui quella agli ottavi ottenuta ai tempi supplementari. Il problema però è opposto: qui il collettivo dà ottime risposte, ma manca il trascinatore. Lo è stato solo a tratti Hazard, mentre in attacco manca il bomber che risolve le partite. Poteva esserlo l’infortunato Benteke, magari lo diventerà Lukaku finalmente sbloccato dal gol contro gli Usa oppure Mertens, che anche ai Mondiali sta confermando tutte le qualità che in Italia abbiamo imparato a conoscere con la maglia del Napoli. Altro punto di forza è la difesa, con due soli gol subiti in quattro match: segnare a Courtois è difficile per chiunque.