La favorita Argentina vola in semifinale passando per 1 a 0 nel quarto di finale contro il Belgio. Partita caratterizzata subito da alti ritmi, i sudamericani passano immediatamente in vantaggio all’8′, grazie ad un’incertezza di Kompany a centrocampo, con Higuain, più lesto di tutti ad approfittare delle disattenzioni della difesa belga, sul cui tiro nulla può l’estremo difensore Courtois. Con il passare dei minuti la Selección prende in mano la gara ma il Belgio non si dà per vinto cercando di reagire alla rete subita con il colpo di testa di Mirallas, di pochissimo a lato della porta di Romero. L’attaccante del Napoli va vicino alla doppietta personale al 55′ quando colpisce una clamorosa traversa. Il tecnico Wilmots prova ad inserire Mertens e Lukaku ma i due non vengono sollecitati a dovere dai compagni e la coppia fuori ruolo Fellaini-Van Buyten lanciata in attacco è parecchio imprecisa sotto porta. Messi è spettacolare nel liberarsi tra più avversari ma non vive oggi la sua giornata calcistica migliore, mancando clamorosamente il raddoppio nel finale rimanendo ipnotizzato da Courtois. Gli europei ci provano fino all’ultimo ma non concretizzano niente e sono così costretti a salutare il Mondiale, giocato alla grande, in favore della nazionale argentina, sempre più desiderosa di conquistare la vittoria finale.
Match più vivace nel primo tempo, i tentativi del Belgio di pareggiare sono abbastanza sterili ma ci provano fino all’ultimo.
Alla fine le basta poco per raggiungere la semifinale e dimostra anche di non essere per forza Messi-dipendente ma è mancata comunque un po’ di precisione in fase conclusiva
Squadra abbastanza confusionaria quella vista stasera in campo, vicina al pareggio in una sola occasione
Decide quasi sempre bene confermandosi uno dei migliori al Mondiale e candidandosi per un eventuale arbitraggio in finale.
Nella prima frazione di gioco tra Argentina e Belgio il risultato è stato di 1-0 per l’Albiceleste grazie al gol di Gonzalo Higuain, che si è sbloccato finalmente dal digiuno in questa Coppa del Mondo giunta ormai ai quarti di finale. L’attaccante del Napoli ha portato in vantaggio i suoi all’8′, battendo il portiere rivale Courtois con un tiro imprendibile. Grazie ad una serie di errori degli europei iniziata da Kompany – decisamente insufficiente – sull’azione del goal, l’Argentina è riuscita a mettere la freccia per il sorpasso e man mano ha preso il controllo della partita. Il Belgio si è reso pericoloso in maniera sporadica e sfiorando la rete solo al 42′ con il colpo di testa di Mirallas, il migliore dei suoi, terminato di pochissimo a lato della porta di Romero. Nota negativa per la Selección è l’infortunio riportato da Di Maria intorno alla mezz’ora. Il giocatore del Real Madrid è uscito dolorante alla coscia destra dopo aver provato una conclusione e al suo posto è entrato Perez: la Seleccion è in apprensione per le condizioni della migliore spalla di Messi nelle prime partite. A sinistra Basanta per l’Argentina non riesce inoltre a spingere a dovere, è il peggiore della sua squadra.
I belgi non si impegnano troppo nel metterlo in affanno. Sbaglia qualche rilancio di troppo.Prestazione di personalità sulla sua fascia, controlla e sale a supportare l’azione.Colonna della difesa, controlla i vari giocatori che si alternano da centravanti nell’assalto finale del Belgio.Attento, rimedia alla lentezza del compagno di reparto.Impreciso soprattuto quando deve spingere, mostra la sua stretta appartenenza al reparto difensivo ma con qualche lacuna.Combatte a sportellate in mezzo al campo.Importante per determinare la quadratura della squadra, nel suo ruolo naturale di centrocampista riesce ad impostare e recuperare.Sempre velocissimo il Pocho ma oggi non è molto concreto, con traversoni in area spesso per nessuno.Fa impazzire il pubblico con una giocata spettacolare fermata solo con un fallo ma per il resto si vede poco, mancando clamorosamente il 2 a 0 nel finale quando era lanciato da solo contro Courtois.Buoni spunti per il giocatore del Real Madrid che intorno alla mezz’ora si trova in 1 contro 1 con Kompany: il belga ne mura il tiro ma, dopo aver calciato, l’argentino accusa un dolore alla coscia destra ed è costretto ad uscire al 33′.Si inventa da vero opportunista il goal che porta in vantaggio la sua nazionale. Galvanizzato, si rende pericoloso in un’altra occasione e controlla palloni importanti.Sostituisce Di Maria ed entra alla grande in partita. Uomo in più tra le linee.Prende il posto di Lavezzi, portando in campo meno velocità ma grande intelligenza tattica.Poco più di dieci minuti, entra per preservare il vantaggio.
All. SABELLA 7 Vince con la decisione di mettere Perez per l’infortunato Di Maria, la squadra segue i suoi ordini e il risultato arriva.
Salva la porta in più di un’occasione lasciando una possibilità di pareggio in più per la sua nazionale.Disordinato, viene ammonito per un brutto fallo.Disastroso, spiana la strada all’Argentina perdendo palla cercando di salire e poi non ci capisce più nulla. Subisce anche un tunnel abbastanza clamoroso da parte di Higuain.Lento e impacciato, sia difesa sia quando si spinge in attacco nei minuti finali. Uno dei più positivi tra i suoi, i cross che mette dentro dalla sinistra meriterebbero più fortuna.Si muove inutilmente in mezzo al campo e l’occasione più clamorosa che ha termina di almeno un metro sopra la traversa.Non riesce ad imporsi e sbaglia spesso la giocata da effettuare.Si muove molto ma non sempre viene servito dai compagni. Sfiora il pareggio sul finire del primo tempo. Anche se ci si aspettava di più da lui, è uno dei pochi a provarci.Tante scelte sbagliate con la palla tra i piedi. Irriconoscibile.Non riesce mai a rendersi protagonista, i due centrali argentini lo tengono a bada senza fatica.Impalpabile il suo sostegno da subentrato.Come il compagno, non ripaga la fiducia dell’allenatore non venendo nemmeno servito a dovere.Praticamente non pervenuto dal suo ingrsso in campo.
All. WILMOTS 5 Il desiderio di andare avanti è grande per i suoi e lui dalla panchina cerca di farsi sentire ma non riesce ad uscire dalla morsa degli argentini e i cambi non lo ripagano.
(Alessandro Rinoldi)