La Germania si è qualificata alla finale della Coppa del Mondo 2014 che si terrà al nuovo Maracanà di Rio de Janeiro, domenica 13 luglio alle ore 22 italiane. La semifinale Brasile-Germania si è conclusa con il risultato finale di 1-7: peggior sconfitta nella storia della Seleçao. Miroslav Klose ha realizzato il gol dello 0-2 diventando il miglior marcatore di tutti i tempi nella fase finale della Coppa del Mondo: è salito a quota 16 gol staccando Ronaldo fermo a 15. Era dal 1975 che il Brasile non perdeva in casa in partite ufficiali. Le altre reti della Germania portano la firma di Muller, Kroos (doppietta), Khedira e Schurrle (altra doppietta). Ora i tedeschi attendono in finale la vincente di Olanda-Argentina: entrambe sono avvisate…



Arriva al munito 91 della partita il tanto ricercato gol del Brasile. Ci pensa Oscar in contropiede a scattare dal centrocampo entrare in area, scartare il difensore tedesco e beffare con un tiro potente Nuer() Piccola consolazione per gli uomini di Scolari che al triplice fischio cadono perterra in preda alla disperazione. Piovono i fischi dagli spalti verso la nazionale verdeoro. 



NIncredibile ma vero, il Brasile di Scolari sta perdendo per 7 a 0 contro un’implacabile Germania che non stenta a fermarsi e punta a scrivere una pagina nella storia del calcio mondiale. E’ ancora Schurrle che al minuto 79 che lanciato in porta entra in area e con un capolavoro la mette all’incrocio da posizione defilata dentro l’area piccola del Brasile (). Impensabile una disfatta così ampia per i padroni di casa alla disperata ricerca del gol della bandiera. 

Non bastano le buone intenizioni degli uomini di Scolari, la Germania c’è ed è padrona del campo (). I tedesci resistono ai tentativi di incusione verdeoro ed addirittura al minuto 69 della partita passano sul 6-0 grazie alla conclusione di Schurrle che dall’area piccola non sbaglia. 



Accenni di reazione del Brasile che si trova a fronteggiare una Germania sazia chiusa in difesa che lascia il pallino del gioco ai verdeoro (). Gli uomini di Scolari in questi primi minuti stanno cercando di trovare il gol della bandiera ma Nuer si oppone in modo imperioso a tutti i tentativi degli attaccanti Brasiliani. La Germania da l’idea di non voler infierire troppo sui padroni di casa già schiacciati da un pesantissimo 5-0 

Risultato scioccante quello di stasera che sta vendendo la Germania in vantaggio per 5 a 0 dopo solo 29 minuti () del primo tempo. Il Brasile si è sgretolato subito dopo la rete di Muller lasciando colpevolmente non marcate le punte tedesche in occasione dei gol. Scolari proverà a rimotivare i suoi ragazzi ma sarà dura per il Brasile tornare in partita.

Siamo 5 a 0 per la Germani dopo solo 29 minuti del primo tempo, anche lasciato solo Khedira fuori area del Brasile piazza con interno piede la sua prima rete in questo campionato del mondo. Brasile completamente in tilt!

Incredibile bastano solo 3 minuti e siamo già 3-0, Kross con un tiro da fuori area sul palo sinistro. La palla attraversa indisturbata l’area verdeoro ed il centrocampista del Bayern di Monaco non sbaglia. Attenzione passano ancora 2 minuto e siamo 4-0 è veramente una disfatta. Palla persa di Marcelo, uno due in area tra Khedira e Kross con il centrocampista del Bayern che appoggia comodamente in rete

Dopo 22 minuti arriva il raddoppio di Klose che raccoglie un ottimo appoggio in area di Muller che lo mette in condizione di battere in sicurezza in porta dall’area piccola. Si oppone bene J.Cesar ribatte la prima conclusione dell’attaccante della Lazio ma non può nulla sulla ribattuta. Siamo 2 a 0 per la Germania 

La reazione della Germania non si fa attendere e dopo i primi 5 minuti di “panico” riesce ad organizzare il gioco offensivo trascinato da un buon Khedira riesce a mettere pressione al Brasile con un paio di affondi. Ritmi altissimi in campo con le due squadre che stanno spendendo moltissime e energie. Khedira è imprendibile nelle ripartenze con al difesa verdeoro in difficoltà per contenerlo. Risultato che si sblocca la minuto 11, su calcio d’angolo palla in mezzo e gol di Muller lasciato colpevolmente solo in area, tutto facile per la punta tedesca 

Parte forte il Brasile grande pressing ed aggressività agonistica. Germania costretta a chiudersi a riccio per contenere l’ondata verdeoro che cerca una reazione corale per compensare le pesanti assenze. Un Brasile incontenibile che si fionda su tutti i palloni. La minuto 3 è Marcelo a provare a mettere pressione al portiere della Germania con un tira da fuori ma la palla è fuori di qualche metro. Passono così i primi 5 minuti del primo tempo sempre 0-0 tra Brasile e Germania.

Le formazioni ufficiali della partita Brasile-Germania, che sarà diretta dall’arbitro messicano Rodriguez e valida per la prima semifinale della Coppa del Mondo 2014. Il Brasile di schiera con due centrocampisti di ruolo (fuori Paulinho) e Bernard avanzato nel tridente alle spalle di Fred, la Germania risponde con centrocampo a tre e Miroslav Klose titolare nel tridente d’attacco. Brasile (4-2-3-1): 12 J.Cesar; 23 Maicon, 13 Dante, 4 D.Luiz, 6 Marcelo; 5 Fernandinho, 17 L.Gustavo; 7 Hulk, 11 Oscar, 20 Bernard; 9 Fred In panchina: 1 Jefferson, 22 Victor, 15 Henrique, 2 D.Alves, 14 Maxwell, 16 Ramires, 18 Hernanes, 8 Paulinho, 19 Willian, 21 Jo Allenatore: Luiz Felipe Scolari Germania (4-3-3): 1 Neuer; 16 Lahm, 20 J.Boateng, 5 Hummels, 4 Howedes; 7 Schweinsteiger, 6 Khedira, 18 Kroos; 13 Muller, 11 Klose, 8 Ozil In panchina: 22 Weidenfeller, 12 Zieler, 17 Mertesacker, 3 Ginter, 15 Durm, 2 Grosskreutz, 23 Kramer, 14 Draxler, 19 Gotze, 9 Schurrle, 10 Podolski Allenatore: Joachim Low 

Si avvicina il fischio d’inizio della prima semifinale Brasile-Germania, che sarà diretta dall’arbitro messicano Rodriguez. Entrambe gli allenatori hanno scelto di giocarsela a viso relativamente aperto: Scolari sostituirà Neymar con Bernard mantenendo il modulo 4-2-3-1 mentre Low calerà l’artiglieria pesante, schierando Miroslav Klose dal primo minuto. Il Brasile potrebbe lasciare l’iniziativa alla Germania cercando di colpire in velocità; i tedeschi dal canto loro potrebbero cercare di mantenere il controllo della palla avvolgendo la metacampo brasiliana, e coinvolgendo tutti i giocatori di modo da tenere occupati i trequartisti carioca in fase di contenimento. C’è attesa per Oscar che dovrà offrire un contributo più tecnico del solito (sinora si è sempre sacrificato molto) e anche per Bernard che rappresenta la novità nella formazione titolare: la sua rapidità sarà importante per “abbassare” Lahm e spettinare la difesa tedesca. 

Alle 22.00 (italiane) il Brasile Si fermerà per la semifinale dei verdeoro contro la Germania: si gioca al Mineirao di Belo Horizonte. Il grande assente della sfida che vale la finale è Neymar, rottosi una vertebra lombare contro la Colombia, a causa di un’entrata da dietro di Zuniga. Il campione brasiliano ha dato addio al Mondiale, anche se nelle ultime ore si è parlato di un suo clamoroso recupero per l’eventuale finale al Maracana, sconsigliato comunque dai medici visto che un nuovo infortunio gli comprometterebbe la carriera. Il match contro i tedeschi è sentitissimo e per vivere al meglio e con fiducia l’attesa, un’agenzia pubblicitaria (La Braz) ha lanciato la campagna “Siamo tutti Neymar” preparando una maschera, scaricabile da Internet, dell’attaccante verdeoro, da ritagliare e indossare sugli spalti. La mossa sarà vincente? 

La grande attesa sta per finire. Alle 22 odierne (facendo riferimento all’orario italiano) andrà in scena la prima semifinale della Coppa del Mondo 2014: al Mineirao di Belo Horizonte scendono in campo i padroni di casa del Brasile e la Germania. La sfida, come sappiamo, è caratterizzata dall’assenza di Neymar, fratturatosi una vertebra lombare nel quarto di finale contro la Colombia per un intervento da dietro di Zuniga. La partita sarà seguita in tutto il mondo attentando al miliardo di telespettatori: in campo ci sarà battaglia e anche sugli spalti, comunque, gli occhi del pubblico saranno comunque accontentati – soprattutto laddove dovessero mancare le magie sull’erba – dalle tifose brasiliane e tedesche che riempiranno gli spalti del Mineirao. 

Sta per andare in scena Brasile-Germania, prima semifinale di Coppa del Mondo 2014 che si gioca a Belo Horizonte ed è diretta dall’arbitro messicano Rodriguez Moreno. Ci sono dubbi sulle formazioni: Scolari deve rinunciare allo squalificato Thiago Silva e a Neymar, 4 gol in questo Mondiale che per lui è già finito a causa della frattura della vertebra. Probabile che si vada con l’inserimento di un centrocampista in più e un tridente con Fred centrale e Oscar-Hulk ai lati del numero 9, ma non sono escluse altre soluzioni. In casa Germania appare sempre più scontata la scelta di far tornare Philipp Lahm al suo ruolo naturale di terzino destro, e poi la grande domanda: Miroslav Klose sarà titolare? Per approfondire, ecco le probabili formazioni di Brasile-Germania.  

Brasile-Germania è diretta dall’arbitro messicano Rodriguez Moreno e vale per la prima semifinale di Coppa del Mondo 2014. Questa sera in campo ci saranno anche incroci particolari: quelli cioè tra calciatori che condividono la stessa squadra di club ma sono avversari in nazionale. Ci sono due casi, andiamo a scoprirli insieme quali sono. Fino a un anno fa anche Mesut Ozil, volato però all’Arsenal la scorsa estate. Marcelo (26 anni) e Sami Khedira (27) giocano insieme nelle merengues dal 2010: il laterale brasiliano era al Santiago Bernabeu già da tre anni e mezzo, nell’estate del 2010 il Real acquistò il centrocampista tedesco che nello Stoccarda aveva festeggiato la vittoria del Meisterschale. Se Khedira è sempre stato titolare, Marcelo ha vissuto una stagione difficile nel 2012-2013 quando spesso e volentieri è stato lasciato in panchina a favore di Fabio Coentrao. Insieme, i due hanno vinto Liga, Copa del Rey, Supercoppa di Spagna e finalmente anche la Champions League. Ci siamo limitati soltanto ai titolari; in panchina ci sarebbe anche Mario Gotze. Come nella migliore delle tradizioni, la Germania è imperniata sulla squadra di club più forte del momento; si ripete la storia soprattutto degli anni Settanta, con il Bayern Monaco a dominare. Tra le fila dei bavaresi hanno giocato anche Miroslav Klose e Lukas Podolski; Mats Hummels era nelle giovanili prima che fosse scaricato, e anche Luiz Gustavo è passato dall’Allianz Arena. Tra quelli di oggi il veterano è Bastian Schweinsteiger, prodotto del settore giovanile dal 1998 con esordio in prima squadra nel 2002; poi c’è Philipp Lahm, cresciuto nel vivaio, prestato per due anni allo Stoccarda (si è incrociato con Khedira) e tornato nel 2005. Neuer e Jerome Boateng sono arrivati nel 2011, Toni Kroos e Thomas Muller sono cresciuti in casa ed esplosi un anno di seguito all’altro (Kroos era stato mandato in prestito al Bayer Leverkusen). La scorsa estate è stato acquistato Mario Gotze dal Borussia Dortmund per 37 milioni di euro; l’unico brasiliano del gruppo, Dante, è arrivato nel 2012 dal Borussia Monchengladbach ed è subito diventato un titolare 

Sta per iniziare Brasile-Germania, prima semifinale di Coppa del Mondo 2014 diretta dall’arbitro messicano Rodriguez Moreno, tristemente noto agli italiani per essere lo stesso che ha fischiato in Italia-Uruguay decretando la severa espulsione di Marchisio e non vedendo il morso di Suarez ai danni di Chiellini (non che sarebbe cambiato qualcosa, con tutta probabilità). Ad ogni modo, prima del calcio d’inizio ci sarà il tradizionale rito degli inni nazionali: entrambi sono molto belli, siamo dunque andati a scoprirne le origini. E’ diventato celeberrimo il momento in cui i tifosi cantano “a cappella” le parole dell’inno verdeoro, generando una baraonda e una scarica di emozioni che ha portato alle lacrime prima Julio Cesar e poi Neymar. La musica risale al 1822 ed è stata composta da Francisco Manuel da Silva, che la intitolò Marcha Triunfal e con essa intese celebrare l’indipendenza dal Portogallo. Tuttavia, come primo inno nazionale il Brasile aveva adottato l’Hino da Independencia, composto dall’imperatore Pedro I. Il problema è che la musica si identificò talmente con la figura del sovrano che all’abdicazione (1831) anche l’Hino da Independencia perse consensi. Un inno nazionale ufficiale no si adottò a lungo, fino al 1889; ma nel frattempo la melodia di da Silva era tornata in auge, con parole modificate. Dunque nel 1889 fu indetto un concorso per fornire il Brasile di un inno; a vincere fu Leopoldo Miguez ma la sua composizione fu presa in considerazione soltanto come Hino da Proclamaçao da Republica a causa delle manifestazioni di protesta in favore della melodia di da Silva. Fu il Presidente Deodoro da Fonseca ad accontentare il popolo; il testo è ufficiale dal 1922, anno del centenario dell’Indipendenza. A comporlo è stato il giornalista Joaquim Osorio Duque Estrada. “Il canto dei tedeschi”: una composizione patriottica con testo scritto da August Heinrich Hoffmann von Fallersleben nel 1846. Si tratta di una poesia, la cui terza strofa (“Einigkeit und Recht und Freiheit” ovvero Unità, Giustizia e Libertà) è utilizzata come inno. La melodia è del celeberrimo compositore austriaco Franz Joseph Haydn; il sentimento popolare che spingeva per l’unità della patria sopra ogni cosa portò alla definizione del primo verso “Deutschland Deutschland uber alles”, che poi assunse un significato di superiorità rispetto agli altri popoli quando al potere salì il nazionalsocialismo e si andò verso la Seconda Guerra Mondiale. Fu così al tal punto che gli Alleati una volta vinto il conflitto proibirono l’utilizzo dell’inno, che nel frattempo era diventato ufficiale anche per l’Austria a seguito dell’Anschluss (di fatto, essendo in origine l’inno dell’Impero Asburgico, era già austriaco come origine); quando il Paese si divise, la Repubblica Demcratica (Germania Est) adottò una composizione di Hanns Eisler mentre la Repubblica Federale (Germania Ovest) scelse una musica di Herrmann Reutter. Che però non piaceva al popolo, e quindi nel 1952 si decise di tornare alla composizione di Haydn; ed è allora che si scelse di adottare unicamente la terza strofa del testo, poichè nelle altre erano presenti riferimenti ai confini della nazione 

Brasile-Germania è la prima semifinale di Coppa del Mondo 2014; si gioca alle ore 22 di questa sera ed è diretta dall’arbitro messicano Rodriguez Moreno, lo stesso di Italia-Uruguay. Si tratta di due nazionali che hanno vinto insieme 8 titoli mondiali e hanno giocato 14 finali (7 a testa); sono una presenza costante nelle fasi finali e arrivano quasi sempre in profondità, eppure incredibilmente c’è un solo precedente in Coppa del Mondo. Illustre, comunque: la finale dell’edizione 2002. Si giocò il 30 giugno a Yokohama in Giappone, Paese che ospitò il Mondiale insieme alla Corea del Sud. A vincere fu il Brasile per 2-0; partita sostanzialmente equilibrata (la Germania tirò di più, anche se più precisi nelle conclusioni furono i verdeoro), e decisa da una doppietta di Ronaldo, minuti 67 e 79. Il Fenomeno si prese il titolo di capocannoniere con 8 reti e riscattò la finale persa quattro anni prima, quando era il grandissimo protagonista atteso ma subì un attacco epilettico a poche ore dalla partita decisiva contro la Francia e, comunque mandato in campo, fu l’ombra di se stesso. A favorire il primo gol di Ronaldo fu un erroraccio di Oliver Kahn: il portierone del Bayern Monaco e della nazionale tedesca aveva subito una sola rete in tutto il Mondiale, da Robbie Keane al 90’ della partita contro l’Irlanda, stava giocando un torneo sensazionale ma tradì proprio in quell’occasione non trattenendo una conclusione centrale di Rivaldo e favorendo il tap-in del numero 9. I superstiti di quella sfida sono pochissimi: soltanto due. Per il Brasile il Commissario Tecnico, Luiz Felipe Scolari che avrebbe poi lasciato la nazionale verdeoro per tornarvi a seguito del fallimento di Mano Menezes in Copa America; per la Germania Miroslav Klose, che 12 anni prima aveva giocato il suo primo Mondiale e lo aveva chiuso con 5 gol. Oggi di reti ne ha 15 e ha agganciato proprio Ronaldo come miglior cannoniere di sempre nella storia della Coppa del Mondo. Gli manca un gol per prendersi il primato assoluto, ma chiaramente in questa edizione il suo ruolo è più marginale; vedremo se il Brasile questa volta gli porterà fortuna. 

Anche José Mourinho ha detto la sua su Germania-Brasile, finale di Coppa del Mondo 2014 diretta dall’arbitro messicano Rodriguez Moreno. Lo Special One è uno dei sostenitori della tesi per la quale a trionfare in questo Mondiale sarà la nazionale verdeoro: “Vinceranno loro, ma non stanno giocando un bel calcio. Ci mettono il cuore e ogni giocatore dà tutto; è una cosa che rispetto, ma non sfruttano tutta la qualità che hanno. Si è visto contro la Colombia: nel secondo tempo puntavano unicamente a tenere palla”. Questa sera in più mancheranno Thiago Silva e Neymar: “Il Brasile ha bisogno di Neymar perchè sa saltare l’uomo, mettere in crisi le difese avversarie e segnare; ma è l’assenza di Thiago Silva la più pesante, perchè il Brasile punta molto sulla solidità difensiva e in questo momento Thiago dà grande stabilità alla squadra”. Dunque, Brasile avanti secondo José; e la Germania? “E’ pragmatica e pronta fisicamente, freddi mentalmente e sanno gestire la pressione. Non sono mai fragili, se stanno perdendo non vanno in crisi”. L’unico difetto? Forse, l’assenza di un vero attaccante. “Klose è fantastico ma non è più un ragazzino. E’ anche vero che gestiscono la situazione, cambiando il loro sistema di gioco. Vanno rispettati: arrivano in semifinale tante di quelle volte che sembra lo facciano diventare semplice o normale. Non lo è, e poi giocano veramente bene”

Manca ormai poco tempo a Brasile-Germania, partita che sarà diretta dall’arbitro messicano Rodriguez Moreno all’Estadio Mineirao di Belo Horizonte, semifinale di lusso della Coppa del Mondo 2014 che IlSussidiario.net ha presentato con uno dei personaggi più noti del calcio italiano, il campione del Mondo 1982 Fulvio Collovati. Per lui, i padroni di casa sono favoriti per la conquista di un posto in finale, pur se dovranno fare i conti con le pesanti assenze di Thiago Silva e Neymar, che però potrebbero responsabilizzare ancora di più il resto della squadra. Questo nulla toglie alle grandissime qualità della formazione tedesca, che spicca per la compattezza di squadra ma anche per le qualità tecniche e la velocità dei singoli, a partire da Muller. Di certo una partita da non perdere tra due Nazionali che hanno scritto la storia del calcio e si accingono a scrivere un nuovo capitolo: per leggere tutta l’intervista esclusiva, clicca qui. 

Brasile-Germania è la prima semifinale di Coppa del Mondo 2014; si gioca alle ore 22 di questa sera all’Estadio Mineirao di Belo Horizonte. Partita che sicuramente si presenta equilibrata; le due nazionali sono arrivate qui vincendo quattro partite su cinque, entrambe hanno pareggiato la seconda del girone eliminatorio che hanno comunque concluso al primo posto. Ci saranno naturalmente i tempi supplementari in caso di parità dopo i novanta minuti, ed eventualmente i calci di rigore. A proposito di questo: in questa edizione dei Mondiali in sei occasioni sulle dodici partite a eliminazione diretta si è andati all’extra time, e in tre di queste sei partite si è arrivati fino alla lotteria del dischetto. La Germania da questo punto di vista ha il record: quattro volte su quattro ha vinto ai calci di rigore, precisamente nella semifinale del 1982 (contro la Francia), nei quarti del 1986 (contro il Messico), nella semifinale del 1990 (contro l’Inghilterra) e nei quarti del 2006 (contro l’Argentina). Il Brasile è arrivato a giocarsi il passaggio del turno dagli undici metri in tre occasioni, e per due volte ha avuto la meglio: nel 1994 (la finale contro l’Italia) e nel 1998, semifinale contro l’Olanda. In un caso invece ha perso: nei quarti di finale del 1986, contro la Francia. Dunque, mai scommettere contro i tedeschi se si dovesse arrivare a quel punto (lo ha sintetizzato magnificamente Gary Lineker, che ha vissuto sulla sua pelle il sangue freddo della Germania); per quanto riguarda i precedenti tra queste due nazionali, il dato è incredibile: Germania e Brasile sono le squadre che hanno preso parte a più finali di Coppa del Mondo (sette per parte), questo ci dice che spesso e volentieri sono arrivate fino in fondo eppure il precedente ai Mondiali è appena uno. Si tratta della finale del 2002: 30 giugno, all’International Stadium di Yokohama. Segnò due gol Ronaldo, nel secondo tempo; uno, sfruttando un errore di Oliver Kahn che fino a quel punto aveva giocato un Mondiale strepitoso subendo un solo gol (al 90’ della seconda partita del girone). Quinto titolo per il Brasile, che però da allora non arrivava più in semifinale; mentre la Germania era alla prima di quattro volte consecutive tra le prime quattro. Rispetto ad allora ci sono appena due superstiti: Miroslav Klose che proprio nel corso di quel Mondiale esplose sulla scena internazionale (cinque gol) e Luiz Felipe Scolari che era, allora come oggi, Commissario Tecnico della nazionale verdeoro. Joachim Loew, attuale CT dei tedeschi, stava ancora facendo apprendistato; aveva appena vinto il campionato austriaco con il Tirol Innsbruck ma era rimasto senza panchina per la bancarotta dichiarata dal club.  Il Brasile deve innanzitutto recuperare psicologicamente: la vittoria contro la Colombia è stata importante e ha dimostrato il grande spirito di gruppo della nazionale padrona di casa, ma allo stesso tempo è costata la squalifica di Thiago Silva e soprattutto la frattura della vertebra di Neymar, il cui Mondiale è già finito. Colpo durissimo: il capitano del Brasile è fondamentale per gli equilibri difensivi ma salterà una sola partita ed è comunque sostituibile senza perdere troppo, mentre il numero 10 è l’anima della squadra e anche quello che si è preso più responsabilità offensive quando la nazionale girava poco. Felipe Scolari dovrà fare buon viso a cattiva sorte e provare a studiare qualcosa di nuovo; il suo Brasile per il momento non ha mai impressionato, avrebbe dovuto essere una macchina schiacciasassi ma per il momento pur arrivando fino a qui ha sofferto tantissimo ed è andato ad un passo dall’eliminazione contro il Cile agli ottavi di finale. Le grande squadre solitamente si esaltano e cambiano faccia man mano che ci si avvicina al momento decisivo; vedremo dunque se anche i verdeoro saranno in grado di farlo. La Germania è arrivata fino a qui con quattro vittorie e un pareggio, 10 gol realizzati e 3 subiti; la solita nazionale tedesca, cioè compatta e ben organizzata come visto contro la Francia alla quale non è stato concesso troppo spazio per ripartire e liberare i centrocampisti agli inserimenti. Tuttavia la nazionale di Joachim Loew non ha dato quella sensazione di superiorità che ci saremmo aspettati, soprattutto contro avversari di caratura più modesta come l’Algeria affrontata agli ottavi. Gli esterni d’attacco hanno grande qualità ma non sono mai riusciti a fare davvero la differenza, con il risultato che di occasioni non ne sono arrivate troppe. Però la Germania resta una formazione di quelle che anche senza strafare riescono a portare a casa il risultato; bisognerà vedere quale sarà lo schema adottato dal Commissario Tecnico che ha cambiato spesso e volentieri non tanto l’assetto tattico (sempre il 4-3-3) quanto gli uomini a sua disposizione, con Miroslav Klose che è stato titolare contro la Francia senza però riuscire a incidere. L’uomo del destino può essere Thomas Muller, già 4 gol in questa edizione dei Mondiali e 9 in totale. Come finirà dunque questa partita? Non ci resta che scoprirlo, mettendoci comodi e dando la parola all’Estadio Mineirao: la diretta di Germania-Brasile sta per cominciare…

Il tabellino

Marcatori: 11’Muller (G), 23’Klose (G), 24’Kroos (G), 26’Kroos (G), 29’Khedira (G), 69’Schurrle (G), 79’Schurrle (G), 90’Oscar (B)

Brasile (4-2-3-1): J.Cesar; Maicon, Dante, D.Luiz, Marcelo; Fernandinho (46’Paulinho), L.Gustavo; Bernard, Oscar, Hulk (46’Ramires); Fred (69’Willian) (Jefferson, Victor, Henrique, D.Alves, Maxwell, Hernanes, Jo). All.Scolari.

Germania (4-3-3): Neuer; Lahm, J.Boateng, Hummels (46’Mertesacker), Howedes; Schweinsteiger, Khedira (76’Draxler), Kroos; Muller, Klose (58’Schurrle), Ozil (Weidenfeller, Zieler, Ginter, Durm, Grosskreutz, Kramer, Gotze, Podolski). All.Low.

Arbitro: Marco Rodriguez (Messico)

Ammoniti: 68’Dante (B) per gioco scorretto

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