Cala il tris. Terza vittoria su altrettante volate nel Tour de France 2014 per lo sprinter tedesco della Giant-Shimano, semplicemente il migliore dei velocisti in gruppo in questa Grande Boucle numero 101. Tuttavia, la quarta tappa Le Touquet Paris Plage-Lilla non ha fatto mancare emozioni di ogni tipo. Partiamo dall’epilogo, perché oggi Kittel per la prima volta ha rischiato di perdere la volata. A sfiorare l’impresa è stato il norvegese Alexander Kristoff, che è partito lungo per cercare di far saltare il banco: tentativo efficace da parte del vincitore dell’ultima Milano-Sanremo, tanto che Kittel si è imposto soltanto al fotofinish, con un margine soltanto di pochi centimetri di vantaggio su Kristoff e sul francese Arnaud Demare, terzo al termine di una ottima volata. Ennesimo piazzamento per Peter Sagan, per il quale un quarto posto in uno sprint a ranghi compatti è comunque da considerare più che positivo, anche perché ha raccolto punti importanti per la maglia verde anche allo sprint intermedio. Buoni piazzamenti per due italiani: Davide Cimolai nono e Daniel Oss decimo. Nulla è cambiato in classifica generale, con Vincenzo Nibali sempre al primo posto e quindi maglia gialla per il terzo giorno consecutivo. Eppure, anche da questo punto di vista sono successe diverse cose oggi: innanzitutto, purtroppo va segnalata la caduta di Chris Froome, che è tornato rapidamente in gruppo e non ha perso secondi nei confronti degli altri big, ma che di certo non arriva nel migliore dei modi alla delicatissima tappa di domani, la Ypres-Arenberg che sarà caratterizzata da nove tratti in pavé, tanto da essere paragonata alla Parigi-Roubaix. Inoltre, ci sono stati brividi per un ventaglio che per qualche chilometro dopo lo sprint intermedio ha spezzato il gruppo in tre tronconi: tra i corridori da classifica ha rischiato soprattutto il polacco Michal Kwiatkowski, che era rimasto nell’ultimo troncone e ha impiegato diversi chilometri per rientrare. Dunque emozioni importanti, e domani sarà ancora meglio… (Mauro Mantegazza)



Ha vinto anche la quarta tappa del Tour de France 2014. Nella Le Touquet Paris Plage-Lilla abbiamo assistito alla terza volata di gruppo, e per la terza volta si è imposto lo sprinter tedesco della Giant-Shimano. Un successo però più sofferto dei precedenti, perché Kittel ha superato solamente negli ultimissimi metri il norvegese Alexander Kristoff (Katusha), quest’anno vincitore della Milano-Sanremo. Terzo posto per il miglior velocista emergente francese, Arnaud Demare, che ha preceduto il sempre piazzato Peter Sagan, quarto. Ricordiamo che i migliori italiani sono stati Davide Cimolai e Daniel Oss, che si sono piazzati rispettivamente al nono e decimo posto. Nulla cambia invece in classifica generale: la maglia gialla resta quindi salda sulle spalle del nostro Vincenzo Nibali.



Il Tour de France non è ovviamente andato come sperava, “ma i ricordi dei primi 200 chilometri sono tra i migliori della mia carriera”. A scriverlo sul suo profilo Twitter è Mark Cavendish, il campione britannico della Omega PharmaQuick Step che è caduto rovinosamente durante la prima tappa del Tour procurandosi una dolorosa rottura dei legamenti della spalla con lussazione. I medici hanno escluso la frattura, ma adesso sarà necessaria una risonanza magnetica per capire se avrà bisogno di un intervento chirurgico: “Di sicuro – ha detto – starò fuori per diverse settimane”. L’atleta si è poi scusato nuovamente con Simon Gerrans, anche lui rimasto coinvolto nella caduta di sabato scorso: “Ho parlato con Simon al telefono, è stata colpa mia, mi sono scusato, spero che continui bene la sua gara, gli auguro tutto il bene possibile”.



In diretta dalla quarta tappa del Tour de France 2014 bisogna segnalare innanzitutto che la fuga è finita per lo spagnolo Luis Angel Mate, mentre Thomas Voeckler insiste da solo con il coraggio che lo ha reso il ciclista probabilmente più amato in Francia, ma per lui non ci sono realisticamente speranze di arrivare da solo al traguardo della Le Touquet Paris Plage-Lille (163,5 chilometri), dal momento che attualmente ha solamente una manciata di secondi di vantaggio sul gruppo quando ancora mancano 26 km all’arrivo. Da segnalare che dei ventagli di cui vi avevamo parlato era rimasto vittima anche Michal Kwiatkowski, che comunque è infine riuscito a rientrare.

In diretta dalla quarta tappa del Tour de France 2014: da poco passato lo sprint intermedio di Cassel, dove per primo è passato Thomas Voeckler davanti al compagno di fuga Luis Angel Mate Mardones, che subito prima si era dovuto fermare per un problema meccanico. Voeckler però lo ha aspettato, e in cambio lo spagnolo non ha nemmeno provato a fare lo sprint per questo traguardo volante. Dietro c’è stata battaglia per il terzo posto, che assegna comunque punti importanti per la maglia verde della classifica a punti: ha avuto la meglio proprio Peter Sagan, che dunque consolida la sua leadership in questa ambita graduatoria. Da segnalare che il gruppo si è allungato in questa circostanza, spezzandosi poi in tre tronconi: i big, a partire da Vincenzo Nibali, sono tutti nella prima parte del gruppo, ma questo episodio ci ricorda che sono sempre possibili sorprese, specie quando soffia vento laterale, che può causare i temuti ventagli, che però stavolta non hanno fatto vittime illustri.

In diretta dalla quarta tappa del Tour de France 2014: sempre in corso la fuga di Thomas Voeckler e Luis Angel Mate Mardones, il cui vantaggio nei confronti del gruppo è però sceso sotto i due minuti. Destino segnato quindi per i due coraggiosi attaccanti, tra i quali naturalmente spicca il francese del Team Europcar, che in carriera ha vinto quattro tappe del Tour e nel 2011 ha chiuso al quarto posto in classifica dopo una fuga che per molti giorni gli aveva permesso di indossare la maglia gialla (come già nel 2004). Da segnalare che alla testa del gruppo sono arrivati anche gli uomini della Lotto-Belisol, che lavoreranno per Andre Greipel, mentre la situazione di Chris Froome dopo la caduta dovrebbe essere sotto controllo, anche se naturalmente solo dopo il traguardo si potrà valutare con più precisione se il corridore britannico avrà riportato problemi di una qualche rilevanza.

Detto che è sempre in corso la fuga di Thomas Voeckler e Luis Angel Mate Mardones e che in gruppo stanno lavorando soprattutto Astana e Giant-Shimano, cioè le squadre di Vincenzo Nibali (la maglia gialla) e Marcel Kittel (il grande favorito per la tappa di oggi), la principale notizia in diretta dalla quarta tappa del Tour de France 2014 è per adesso la caduta di Chris Froome. Il corridore britannico, capitano del Team Sky e vincitore del Tour 2013, è finto a terra dopo pochi chilometri dalla partenza di Le Touquet e ha picchiato la gamba sinistra. La sua squadra lo ha naturalmente aspettato e prontamente riportato in gruppo, e le ferite riportate dovrebbero essere soltanto superficiali, graffi ed escoriazioni. Di certo però Froome oggi dovrà stringere i denti, e non è il modo migliore per avvicinarsi alla giornata di domani, quando ci sarà la tappa con nove tratti in pavé.

La quarta tappa del Tour de France 2014 è appena partita. Le prime notizie che ci arrivano in diretta dal percorso della Le Touquet Paris Plage-Lilla parlano di una fuga a due scattata subito dopo la partenza: i coraggiosi attaccanti sono il francese Thomas Voeckler della Europcar e lo spagnolo Luis Angel Mate Mardones della Cofidis. Sono dunque loro a proporsi come “animatori” di una frazione che dovrebbe però risolversi allo sprint. Intanto è da segnalare che non ha preso il via Andy Schleck: il corridore lussemburghese non riesce proprio ad uscire da un lungo periodo difficile, e nemmeno la sorte lo assiste. Ieri Schleck è caduto a 30 km dal traguardo, caduta che ha causato problemi ai legamenti: questa la causa del ritiro secondo il comunicato ufficiale della Trek, la sua squadra.

In attesa di seguire in diretta la quarta tappa del Tour de France 2014, 163,5 km da Le Touquet a Lilla, parliamo di quelli che anche oggi saranno i protagonisti più attesi, cioè i velocisti. In primo piano c’è ovviamente il tedesco Marcel Kittel, e non potrebbe essere altrimenti. Dopo le quattro vittorie dell’anno scorso, in questo 2014 il velocista tedesco della Giant-Shimano ha iniziato con due successi in altrettanti sprint, aggiungendo così pure una vittoria davanti a Buckingham Palace a quella conquistata l’anno scorso sugli Champs Elysées: “E’ stato uno dei più grandi scenari. Una folla incredibile” ha commentato il tedesco dopo il successo di ieri. Di certo Kittel è già diventato un grande protagonista del ciclismo internazionale: 26 anni, molto apprezzato anche dal pubblico femminile, può segnare un’epoca come fece Mario Cipollini e per lui si parla di un possibile approdo nella futura squadra di Fernando Alonso. Unica macchia, il misterioso ritiro al Giro: anche allora aveva vinto due tappe nelle Isole Britanniche (Belfast e Dublino) su altrettante volate, ma a Bari – al rientro della carovana in Italia – si ritirò per la febbre. “Ancora malato? Spero di no, starò più attento”, ha chiosato Kittel: non ci sono rischi che si possa ripetere uno scenario del genere. Chi invece ha già dovuto salutare il Tour è stato Mark Cavendish, che doveva essere il grande rivale del tedesco. Cav dovrà essere operato alla spalla: l’intervento sarà effettuato domani, tempi di recupero stimati in sei settimane. Davvero un brutto colpo per Mark: “Peggio di quanto pensassi”. Ci mancherà oggi pomeriggio sul rettilineo verso il traguardo di Lilla…

In attesa di vivere la quarta tappa del Tour de France 2014, che comunque dovrebbe essere riservata ancora una volta ai velocisti, ecco le importanti parole di una leggenda della Grande Boucle come l’americano Greg Lemond. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex corridore americano applaude Vincenzo Nibali: “Mi piace moltissimo. Ha vinto a Sheffield con un colpo da grande campione. Mi piace perché è un corridore aggressivo e non ha paura, vive intensamente la corsa. Vedrete quanti problemi creerà a Chris Froome“. Lemond crede anzi ad una grande alleanza fra lo Squalo e Alberto Contador per mettere in difficoltà il britannico: “Per me possono essere una perfetta coppia di attaccanti, vedo un’alleanza fra loro due. Questo Tour ha un tracciato diverso, è una corsa molto aperta. Quella di Arenberg sarà una tappa epica. Molti dicono che queste tappe non si devono fare, però io dico che il pavé ci può stare perché fa parte della storia della Francia, e il Tour è la Francia. Froome deve stare attento perché può anche rimetterci il Tour. Nibali e Contador lo attaccheranno a fondo con le loro squadre. Sono rimasto scioccato quando ho visto che non è stato selezionato Bradley Wiggins, conosce benissimo la Roubaix e sarebbe stato un’assicurazione per Froome”.

Il Tour de France 2014 oggi torna a casa: la quarta tappa è infatti la Le Touquet Paris Plage-Lilla di 163,5 km, che sarà la prima tappa in territorio francese di questa edizione numero 101 della Grande Boucle. Diciamo subito che ci attendiamo un arrivo in volata, dal momento che il percorso è interamente pianeggiante. L’altimetria parla chiaro: siamo nelle piatte regioni della Francia del Nord, al confine con il Belgio (ci sarà anche un brevissimo sconfinamento). La partenza sarà sulla costa del canale della Manica, come è normale che sia dopo tre giorni in Inghilterra: appuntamento alle ore 13.35 a Le Touquet, località balneare che fu negli anni Settanta sede di due arrivi di tappa del Tour, e ci piace ricordare che nel 1971 si impose l’italiano Mauro Simonetti. Si procede poi verso l’interno, come si diceva con ben poche difficoltà altimetriche da affrontare: giusto due Gran Premi della Montagna, ma entrambi di quarta categoria, buoni giusto per vivacizzare la tappa regalando obiettivi in più ai probabili fuggitivi della prima ora. I due Gpm saranno posti alla Côte de Campagnette (km 34) e a Mont Noir (km 117,5), ma basterebbe dire che il punto più alto dell’intera frazione sarà posto a 159 metri sul livello del mare per capire che non usciremo mai dalla pianura. Da segnalare anche lo sprint intermedio di Cassel (km 92), tra l’altro anch’esso posto in cima a un piccolo strappo. Tre Gpm in una tappa simile sarebbero però stati davvero troppi, quindi qui gli organizzatori hanno deciso di collocare lo sprint, importante soprattutto per chi punta alla maglia verde della classifica a punti. Passati questi tre punti significativi, il resto del percorso sarà un lungo avvicinamento a Lilla, una delle città più importanti del nord della Francia, che infatti sarà sede di tappa per la diciassettesima volta nella storia del Tour. Ricordiamo che i corridori sono attesi al traguardo fra le ore 17.20 e le 17.40 e che l’ultimo chilometro non presenta difficoltà, dunque nemmeno sorprese in extremis dovrebbero togliere ai velocisti l’occasione di darsi nuovamente battaglia per conquistare un altro successo di tappa. Una frazione dunque che non dovrebbe nemmeno regalare scossoni in classifica generale, in attesa invece di quello che potrebbe succedere domani…

1. Marcel KITTEL (Ger, Giant-Shimano) 3h36’39”

2. Alexander KRISTOFF (Nor, Katusha) s.t.

3. Arnaud DEMARE (Fra, Fdj.fr) s.t.

4. Peter SAGAN (Svk, Cannondale) s.t.

5. Bryan COQUARD (Fra, Team Europcar) s.t.

6. Andre GREIPEL (Ger, Lotto-Belisol) s.t.

7. Mark RENSHAW (Aus, Omega Pharma-Quick Step) s.t.

8. Danny VAN POPPEL (Ola, Trek) s.t.

9. Davide CIMOLAI (Ita, Lampre-Merida) s.t.

10. Daniel OSS (Ita, Bmc) s.t.

1. Vincenzo NIBALI (Ita, Astana) 17h07’52”

2. Peter SAGAN (Svk, Cannondale) a 2”

3. Michael ALBASINI (Svi, Orica GreenEdge) s.t.

4. Greg VAN AVERMAET (Bel, Bmc) s.t.

5. Alberto CONTADOR (Spa, Tinkoff-Saxo) s.t.

6. Alejandro VALVERDE (Spa, Movistar) s.t.

7. Christopher FROOME (Gbr, Sky) s.t.

8. Jurgen VAN DEN BROECK (Bel, Lotto-Belisol) s.t.

9. Bauke MOLLEMA (Ola, Belkin) s.t.

10. Jakob FUGLSANG (Dan, Astana) s.t.