Sono state rese note le formazioni uffciali della partita Olanda Argentina. Recupera De Jong perno di centrocampo su cui Van Gaal conta per spezzare le fila del gioco argentino. OLANDA (3-4-1-2): Cillessen; 3 De Vrij, 2 Vlaar, 4 Martins Indi; 15 Kuyt, 20 Wijnaldum, 6 N. De Jong, 5 Blind; 10 Sneijder; 11 Robben, 9 Van Persie. A disposizione: 23 Krul, 22 Vorm, 12 Verhaegh, 7 Janmaat, 14 Kongolo, 13 Veltman, 8 De Guzman, 18 Fer, 16 Clasie, 20 Depay, 17 Lens, 19 Huntelaar. Allenatore: Louis Van Gaal ARGENTINA (4-3-3): 1 Romero; 4 Zabaleta, 15 Demichelis, 2 Garay, 16 Rojo; 8 E. Perez, 14 Mascherano, 6 Lucas Biglia; 10 Messi, 9 Higuain, 22 Lavezzi. A disposizione: 12 Orion, 21 Andujar, 3 Campagnaro, 23 Basanta, 17 F. Fernandez, 11 Maxi Rodriguez, 5 Gago, 13 A. Fernandez, 19 R. Alvarez, 20 Aguero, 18 Palacio. Allenatore: Alejandro Sabella
La seconda semifinale di Coppa del Mondo 2014, Olanda-Argentina, mette a confronto giocatori fantastici e ottime organizzazioni tattiche; e allora, siamo andati a scoprire e studiare gli artefici delle due nazionali. Le probabili formazioni attendono di essere ufficiali, nel mentre ecco chi sono gli allenatori. OLANDA, L’ALLENATORE: LOUIS VAN GAAL Non ha certo bisogno di presentazioni. Centrocampista di discreto livello (otto anni nello Sparta Rotterdam), ha iniziato come vice nell’AZ Alkmaar ancora nell’ultimo anno della sua carriera di calciatore; è esploso con l’Ajax che ha guidato alla vittoria della Champions League, e non è un caso che abbia voluto come assistenti in nazionale Danny Blind e Patrick Kluivert, capitano e matchwinner di quel successo contro il Milan. Ha vinto ovunque: Barcellona (due campionati consecutivi), lo stesso AZ Alkmaar (Eredivisie), Bayern Monaco (Meisterschale e Coppa di Lega, con finale di Champions League). La nazionale l’aveva guidata verso il Mondiale del 2002, mancando però la qualificazione; impossibile dire con che schema giochi, perchè sa sempre adattarsi ai giocatori a disposizione e alle varie situazioni come abbiamo visto in questa Coppa del Mondo. Al termine della quale andrà a cercare di guarire il Manchester United. ARGENTINA, L’ALLENATORE: ALEJANDRO SABELLA Anche lui centrocampista (River Plate e Estudiantes, ma anche Sheffield United e Leeds in Inghilterra); vanta anche otto presenze in nazionale, di cui è diventato vice nel 1994. La sua carriera si è legata a quella di Daniel Passarella, che ha seguito nelle sue avventure con l’Albiceleste, l’Uruguay, il Monterrey, il Corinthians, il suo River Plate; e con il Parma, dove la coppia è stata allontanata avendo perso cinque partite su cinque. La sua carriera da “primo” allenatore inizia solo nel 2009, con l’Estudiantes: è un trionfo, vince subito la Copa Libertadores e un anno dopo il campionato di Apertura. Si gioca anche la finale del Mondiale per Club contro il Barcellona, arrivando ad un minuto dal trionfo (ma perde 2-1 ai supplementari) venendo infine “tradito” da quel Leo Messi che oggi è al centro del suo progetto. Con la federazione argentina firma il 2 agosto del 2011: sembrava fatta con l’Al-JAzira ma Sabella ha deciso di seguire il cuore e scegliere la sua patria. Poca esperienza come guida vera di una squadra, ma i risultati gli stanno dando ragione.
Chi può risolvere Olanda-Argentina? Chi si può elevare a eroe della seconda semifinale di Coppa del Mondo 2014? Le probabili formazioni di questa sera presentano 22 giocatori in campo, ma ci sono anche quelli in panchina; e questo è un Mondiale che, lo abbiamo visto più di una volta, ha dato ampio spazio a chi subentra. Potrebbe essere così anche questa sera, e allora abbiamo scelto un giocatore per parte, uno che entrando in campo nel secondo tempo possa essere decisivo. OLANDA, L’OUTSIDER: JEREMAIN LENS Avremmo potuto dire Krul, naturalmente; ma abbiamo deciso di fare una scelta più “azzardata”. Jeremain Lens in questo Mondiale ha dato un contributo non esattamente straordinario: ha giocato poco, ma si è visto contro la Costa Rica che può cambiare passo a una nazionale che ha il solo Robben in grado di strappare laddove gli altri ragionano e dialogano geometricamente. 26 anni, Lens ha giocato tre ottime stagioni con il PSV Eindhoven prima di finire in Ucraina; ha gamba e fantasia, sulla corsia di competenza può mandare in crisi Zabaleta e prendere in mezzo Gago, consentendo ai centrocampisti di avere più spazi per gli inserimenti. Può essere la sua partita. ARGENTINA, L’OUTSIDER: SERGIO AGUERO Scelta scontata, ma Sabella lo ha recuperato a tempo di record dopo la lesione rimediata contro la Nigeria. E’ stato sfortunato certo, ma prima di rimanere in infermeria il suo contributo era stato al di sotto delle aspettative. Chi sognava un Mondiale nel segno di Messi e Aguero è finora rimasto deluso dal secondo; oggi parte dalla panchina e può essere la grande arma albiceleste nel secondo tempo, quando emergerà la fatica e le maglie della difesa olandese si potranno allentare; sa colpire negli spazi stretti come anche crearsi da solo l’occasione per andare a rete. E’ ancora a quota zero gol; stasera però una rete avrebbe un peso specifico ben diverso.
La seconda semifinale di Coppa del Mondo 2014 è Olanda-Argentina. Si gioca a Sao Paulo, Arena do Corinthians; le probabili formazioni sono piene di campioni che possono risolvere la sfida con una giocata, ma anche di “gregari” senza i quali non si vince. Abbiamo allora scelti i due protagonisti della partita, uno per nazionale; scopriamo chi può essere il giocatore simbolo dell’Olanda, e quello dell’Argentina. OLANDA, IL PROTAGONISTA: JASPER CILLESSEN Louis Van Gaal ha detto che la sostituzione contro la Costa Rica era programmata; ma che Cillessen non ne sapeva nulla. “Non potevo rischiare che si demotivasse”. Le gerarchie sono definite: il portiere dell’Ajax torna tra i pali come da prassi, sapendo che se si andrà oltre il 120’ minuto dovrà nuovamente lasciare il posto a Tim Krul. Ha dimostrato con la reazione nei quarti di non aver sofferto la decisione; tutti uniti verso l’obiettivo. Questa sera può dimostrare che Van Gaal ha ragione nell’affidarsi a lui nel corso della gara, e che l’Olanda può andare in finale anche senza dover superare la lotteria dei rigori. ARGENTINA, IL PROTAGONISTA: LIONEL MESSI Sarà scontato, ma questo può essere il suo Mondiale. Fuori Neymar, messo kappaò da un infortunio ancor prima del massacro di Belo Horizonte; fuori James Rodriguez, capocannoniere dei Mondiali, fuori Hazard che non ha brillato mancando di raccogliere il testimone. E allora, resta solo la Pulce: come Maradona nel 1986 può guidare l’Argentina alla vittoria della Coppa del Mondo. Sabella gli ha cucito addosso una nazionale che gli permette di correre meno ma di incidere tremendamente di più; quattro gol nella prima fase, poi si è fermato ma il suo contributo si è sentito eccome. Nel 2006 contro l’Olanda giocò 70 minuti, ma in quel Mondiale era ua riserva; oggi è capitano e leader della Seleccion. Lo dimostri, una volta di più.
Oggi alle ore 22.00 italiane la Coppa del Mondo 2014 ci propone Olanda-Argentina, seconda semifinale che andrà in scena allo stadio Arena Corinthians di San Paolo. La sfida non ha bisogno di molte presentazioni: due grandi squadre si affrontano per un posto in finale, e anche per la rivincita dell’ultimo atto del Mondiale 1978. L’Argentina è attesa fin dall’inizio del torneo, e trascinata da Messi può sperare di vincere il titolo in casa dei grandi rivali, ma attenzione alla crescita di un’Olanda che ha sia organizzazione sia grande talento. Il pronostico è incerto, di sicuro sarà una partita da non perdere. Eccovi dunque ora le ultime notizie sulle due squadre e le probabili formazioni di Olanda-Argentina, partita che sarà diretta dall’arbitro turco Cakir.
Così ha parlato il c.t. Louis Van Gaal alla vigilia della partita: “In partite del genere non c’è un favorito, siamo al cinquanta per cento a testa e d’altra parte tutto questo Mondiale è stato finora molto equilibrato, comunque ho un piano per fermare l’Argentina. Abbiamo avuto un giorno in meno per recuperare e abbiamo notato nelle prime 48 ore dopo la partita con la Costa Rica che effettivamente i giocatori erano stanchi. Tempi supplementari e rigori hanno pesato, ma i miei domani (oggi, ndR) saranno freschi abbastanza per affrontare l’Argentina. Ho tenuto le porte chiuse per lavorare in libertà e scegliere la squadra senza dare vantaggi agli avversari. L’Argentina non è solo Messi, comunque per fermarlo ci sarà bisogno di furbizia e attenzione”. Van Gaal ha anche chiarito che Cillessen resta il portiere titolare: nessuna sorpresa in questo senso. La vera novità sarebbe vedere De Jong titolare già stasera dopo l’infortunio subito negli ottavi: certa la sua presenza in panchina, ma solo all’ultimo momento Van Gaal deciderà se sarà il caso di azzardare un suo utilizzo fin dal primo minuto. Piccolo dubbio anche in difesa, dove Veltman è in preallarme ma Vlaar dovrebbe essere regolarmente in campo. Nessuna sorpresa invece davanti: il tandem d’attacco sarà formato da Robben e Van Persie, con il rigenerato Sneijder pronto ad assisterli partendo dalla fascia sinistra.
A parte i dubbi di cui vi abbiamo già detto, fra i panchinari olandesi spiccano certamente le presenze di Huntelaar e Depay, alternative importanti per il reparto offensivo e già caraci di lasciare il segno nelle partite precedenti. Da ricordare poi Janmaat, in panchina perché Van Gaal dovrebbe privilegiare Kuyt come terzino (molto di spinta) sulla fascia destra, e naturalmente Krul, il portiere entrato per i rigori contro il Costa Rica.
Van Gaal può sorridere da questo punto di vista: con il recupero di De Jong non c’è più nessun giocatore indisponibile nella rosa olandese, né per infortunio né per squalifica. Condizioni ideali per affrontare un incontro così importante.
Queste sono state le parole di Leo Messi nella conferenza stampa della vigilia: “È un grande onore essere il capitano dell’Argentina. Voglio ripagare questa fiducia portando la Seleccion alla Coppa del Mondo. Per un giocatore non c’è niente di meglio che vincere un Mondiale. È un qualcosa che si sogna da quando si è bambini e che non svanisce mai. Ho chiesto cosa si prova a sollevare il trofeo ai miei compagni di squadra al Barcellona Xavi, Iniesta e Piqué, e non me lo hanno saputo spiegare. Faremo di tutto per tramutare questo sogno in realtà. Giocare una finale nella grande atmosfera del Maracana è qualcosa che ogni giocatore sogna, ma prima dobbiamo assicurarci di esserci. Sento una pressione positiva, voglio guidare l’Argentina al titolo”. Non ci saranno novità nella formazione dell’Albiceleste: il modulo sarà come sempre il 4-3-3, Demichelis è confermato titolare, Rojo riprende il suo ruolo di terzino sinistro dopo la squalifica e a centrocampo Perez sostituirà l’infortunato Di Maria come già nel corso dei quarti. Non si tocca nemmeno l’attacco, dove con il numero 10 agiranno Higuain, che contro il Belgio si è sbloccato e adesso potrebbe essere un valore aggiunto decisivo, e Lavezzi che invece continua a non convincere del tutto.
Le alternative comunque in attacco non mancheranno, dal sempre prezioso Palacio ad un Aguero che ormai ha recuperato dall’infortunio. Non sarà titolare, ma potrebbe essere fondamentale a partita in corso. Dovrebbe tornare in panchina Biglia, impiegato a sorpresa contro il Belgio, e a disposizione di Sabella ci saranno anche tanti altri “italiani”, dal portiere Andujar ai difensori Campagnaro e Fernandez fino ad Alvarez, soluzione alternativa a disposizione se l’Argentina punterà maggiormente sul gioco sulle fasce.
Un solo nome, ma pesantissimo: niente da fare per Di Maria, che è stato a lungo la migliore spalla di Messi e ha portato l’Argentina ai quarti con il gol in extremis ai supplementari contro la Svizzera. Si punta a recuperarlo per l’eventuale finale, che però dovrà essere conquistata dai compagni di squadra.
Olanda (5-3-2): 1 Cillessen; 15 Kuyt, 3 De Vrij, 2 Vlaar, 4 M.Indi, 5 Blind; 20 Wijnaldum, 6 De Jong, 10 Sneijder; 11 Robben, 9 Van Persie. All. Van Gaal.
In panchina: 23 Krul, 22 Vorm, 7 Janmaat, 14 Kongolo, 13 Veltman, 12 Verhaegh, 16 Clasie, 8 De Guzman, 18 Fer, 17 Lens, 21 Depay, 19 Huntelaar.
Squalificati: nessuno
Diffidati: nessuno
Indisponibili: nessuno.
Argentina (4-3-3): 1 Romero; 4 Zabaleta, 15 Demichelis, 2 Garay, 16 Rojo; 5 Gago, 14 Mascherano, 8 E.Perez; 22 Lavezzi, 10 Messi, 9 Higuain. All. Sabella.
In panchina: 12 Orion, 21 Andujar, 17 F.Fernandez, 3 Campagnaro, 23 Basanta, 6 Biglia, 13 A.Fernandez, 11 M.Rodriguez, 19 R.Alvarez, 18 Palacio, 20 Aguero.
Squalificati: nessuno.
Diffidati: nessuno.
Indisponibili: Di Maria.
Arbitro: Cakir (Tur).
Mercoledì 9 luglio si gioca la seconda semifinale della Coppa del Mondo 2014: la partita è Olanda-Argentina e si disputerà all’Arena de San Paolo nella città di San Paolo. Il calcio d’inizio è previsto per le ore 22:00 italiane ovvero le 17:00 locali. 8 i precedenti tra le Olanda e Argentina: il bilancio recita 4 vittorie per la nazionale europea, solo una (ma importantissima, nella finale mondiale 1978) per quella sudamericana e 3 pareggi. Gli oranje cercano il primo successo iridato e la quarta finale (sarebbe la seconda consecutiva dopo quella a Sudafrica 2010); l’Albiceleste invece ha in bacheca 2 Coppe del Mondo (1978, 1986) ma manca alla finale da Italia 1990, quando perse contro la Germania per 0-1.
Il commissario tecnico Louis Van Gaal deve sempre fare a meno del centrocampista Nigel De Jong, che ha terminato anzitempo il suo mondiale. Per gli Oranje possibile il modulo 5-3-2 (o 3-5-2) con Janmaat (destra) e Kuyt (sinistra) fluidificanti sulle fasce, a centrocampo il trio composto da Wijnaldum, Blind e Sneijder e in difesa quello formato da De Vrij, Vlaar e Martins Indi. In attacco gli intoccabili Robben e Van Persie mentre in porta partirà come al solito Cillessen. Quanto a Tim Krul, eroe dei quarti contro la Costa Rica, la domanda è: sarà ancora tenuto pronto in caso di tempi supplementari? Possibile anche se il problema si porrà in base all’andamento del match nei 90 minuti regolamentari. La variante per la formazione titolare può essere Memphis Depay: potrebbe cominciare lui sulla fascia sinistra con dirottamento di Kuyt a destra e di Janmaat in panchina.
La defezione grave per l’Albiceleste è quella di Angel Di Maria, che nei quarti contro il Belgio ha rimediato una lesione muscolare alla coscia destra. Per lui il mondiale è finito proprio sul più bello: al suo posto il ct Sabella dovrebbe schierare Enzo Perez del Benfica. L’altra novità nel trio di centrocampo, fermo restando l’intoccabile Mascherano, può essere il laziale Lucas Biglia al posto di Fernando Gago. In difesa giocherà Martin Demichelis al posto di Federico Fernandez, nella coppia centrale completata da Garay mentre sulle fasce partiranno Zabaleta a destra e Marcos Rojo, di rientro dalla squalifica, a sinistra. In porta il sampdoriano Romero. Tridente d’attacco: Lavezzi in vantaggio su Palacio per una maglia accanto a Messi e Higuain.