L’Argentina si è qualificata alla finale della Coppa del Mondo 2014 in programma domenica prossima (13 luglio), alle ore 22 italiane (17 locali). La semifinale Olanda-Argentina si è conclusa sul risultato finale di 2-4 per la Selecciòn, vittoriosa dopo i calci di rigore che hanno concluso 120 minuti più tattici che tecnici, più bloccati che divertenti, con poche vere occasioni da gol. Nei supplementari l’argentino Palacio ne ha avuta una grossa, ma il suo colpo di testa dall’interno dell’area di rigore si è rivelato un boccone tenero per il portiere olandese Cillessen. Ai rigori l’eroe è stato il portiere albiceleste Sergio Romero, che ha respinto i tiri di Vlaar e Sneijder. All’Olanda non resta che la finale per il terzo e quarto posto contro il Brasile: appuntamento sabato (12 luglio) all’Estadio Nacional di Brasilia, ore 22:00 italiane.



Olanda e Argentina sembrano non volersi far male. Nel primo tempo non succede niente e se non fosse per qualche galoppata sulla destra di Lavezzi sarebbe noia totale o quasi. Dopo il 7-1 tra Brasile e Germania la seconda semifinale si dimostra piuttosto avara di bel gioco mostrando due Nazionali un gradino sotto rispetto alla Germania: chiunque arriverà in finale dovrà cambiare decisamente registro se non vorrà subire la stessa sorte dei carioca. Le uniche occasioni capitano all’Albiceleste: un tiro da 20 metri di Messi sugli sviluppi di un calcio di punizione ben parato da Cilessen e un colpo di testa di Garay in mischia da corner terminato alto. L’Olanda si fa notare con un tiraccio sbilenco di Sneijder terminato ampiamente sul fondo. Van Persie gioca a nascondino dietro i difensori avversari mentre dall’altra parte troviamo un Higuain molto generoso che si abbassa per regalare più qualità ad un centrocampo privo di “piedi buoni”. Dopo un inizio arrembante gli Orange si afflosciano come un palloncino sgonfio. Gli uomini di Van Gaal sembrano proseguire la partita per inerzia. La corsa non manca ma lo stesso non può dirsi per le idee assolutamente carenti (che abbiano pesato i supplementari contro la Costa Rica?). L’iniziale visione di Sneijder è soltanto un buco nell’acqua.



Nella ripresa il ct olandese sostituisce Martins Indi, ammonito e sempre sopraffatto dalla rapidità degli avversari, con Janmaat. Nella ripresa la situazione tende a peggiorare: se nei primi 45’ si è visto poco o nulla per gran parte del secondo tempo è calma piatta. Da segnalare due cambi a testa: De Jong e Martins Indi per Clasie e Janmaat nell’Olanda e Perez e Higuain per Palacio e Aguero. Prima di uscire dal terreno di gioco la chance più nitida della serata capita sul piede di Gonzalo Higuain. Fa tutto Perez sulla destra che serve un assist d’oro per il Pipita che partito in posizione regolare spedisce sul fondo da buonissima posizione. Esultano i tifosi dell’Albiceleste ma è soltanto l’illusione del gol. L’Olanda si chiude e riparte come può ma quella di Van Gaal è una fisarmonica rotta che non sempre si distende a dovere. Fatto sta che gli Orange potrebbero beffare gli avversari al 90’ quando Robben, in seguito ad un passaggio in verticale, si incunea in area argentina saltando Demichelis. Provvidenziale poco prima del tiro la scivolata di Mascherano a salvare lo 0-0. Si va ai supplementari. Van Gaal si gioca la carta Huntelaar mentre Sabella richiama uno spento Lavezzi per inserire le forze fresche di Maxi Rodriguez: il primo extra time scorre via in mezzo alla noia. Robben si fa notare con un tiro da fuori ma Romero, alla prima parata dell’incontro di un certo spessore, non si fa trovare impreparato. Nel secondo tempo supplementare paura per Zabaleta rimasto a terra dopo un contrasto con Kuyt: l’Argentina non aveva più cambi e rischiava di giocare con l’uomo in meno. Alla fine il giocatore dell’Albiceleste torna in campo. Al 110’ ci prova l’Olanda con un tiro senza pretese dai 30 metri di De Vrij: pallone abbondantemente a lato. La gara si avvia ai calci di rigore quando improvvisamente l’Argentina cresce e spreca due grandi palle gol. Prima Palacio avrebbe sulla testa il pallone del vantaggio (su assist di Maxi Rodriguez) ma il suo tentativo viene parato senza problemi da Cilessen poi è la volta di Maxi Rodriguez. Dopo un’azione di Messi sulla destra il neo entrato non riesce a dare potenza alla sua conclusione. Ai calci di rigore inizia malissimo l’Olanda con Vlaar che si fa parare il penalty da Romero imitato poi al terzo tiro da Sneijder: bravo Romero ad intuire. Non sbagliano Robben e Kuyt ma nell’Argentina segnano Messi, Garay, Aguero e Maxi Rodriguez. L’Argentina vola in finale dove affronterà la Germania.



Partita che finisce ai rigori. L’Olanda perde contro l’Argentina che risulta più precisa dagli 11 metri e passa quindi in finale contro la Germania. Fatali gli errori di Vlaar e Sneijder fermati da un grandissimo Romero che si scopre pratatutto.

Partita che non riesce a prendere una svolta con Olanda e Argentina forme sul risultato di 0-0. Nessuna delle due nazionali sta brillando in campo, partita sostanzialmente equilibrata con poche emozioni. Occasione di Palacio al minuto 114 con Palacio che solo davanti al portiere azzarda un pallonetto di testa ma blocca facile il portiere dell’Olanda. 

Al minuto 58 del secondo tempo prima palla pericolosa dell’Argentina in questa seconda parte della partita contro l’Olanda. Cross di Lavezzi dalla destra, si muove bene Higuain che di colpisce di testa ma per la fortuna dell’Olanda c’è un Janmaat in grande forma che salva la situazione. Partita equilibrata con grandi difese che per ora stanno concedendo veramente poco agli attaccanti.

Partita che stenta a decollare dal punto di vista delle emozioni e del gioco quella tra Olanda e Argentina. La seconda seminifinale deila Coppa del mondo 2014 non sta regalando grandi emozioni specialmente per “l’assenza ingiustificata” delle stelle delle due nazionali che non riescono ad emergere illuminando con la loro tecnica e classe le proprie squadre. Per ora risultato fermo sullo 0-0 quello tra Olanda e Argentina. 

Gli uomini di Van Gaal stasera stanno controllando la partita che si affida alla velocità di Robben e Van Persie. Al minuto 25 del primo tempo su angolo di Lavezzi Garay prova il colpo di testa, anticipa Vlaar ma la palla è alta. La difesa olandese sta mettendo in difficoltà messi e Higuain spesso vittime della trappola del fuorigioco. Siamo al minuto 36′ del primo tempo sempre 0-0 tra Olanda e Argentina

E’ iniziata da 10 minuti la partita tra Olanda e Argentina. Gli europei si mostrano subito ben organizzati in campo sia in fase difensiva che in fase offensiva. L’Argentina mantiene il suo gioco in contropiede e quando accelera riesce a mettere in mostra tutta la qualità dei suoi giocatori ma per ora la difesa olandese sembra impenetrabile. 

Louis Van Gaal e Alejandro Sabella hanno comunicato le formazioni ufficiali per Olanda-Argentina, la partita che si gioca all’Arena Corinthians di Sao Paulo, è diretta dall’arbitro turco Cuneyt Cakir e vale per la semifinale di Coppa del Mondo 2014. Buone notizie per gli Orange che recuperano Nigel De Jong, l’Argentina deve invece rinunciare a Di Maria ma ritrova oltre a Rojo (che era squalificato contro il Belgio) Sergio Aguero, che parte comunque dalla panchina (confermato Lavezzi). Ecco dunque le scelte dei due Commissari Tecnici. Cillessen; 3 De Vrij, 2 Vlaar, 4 Martins Indi; 15 Kuyt, 20 Wijnaldum, 6 N. De Jong, 5 Blind; 10 Sneijder; 11 Robben, 9 Van Persie. A disposizione: 23 Krul, 22 Vorm, 12 Verhaegh, 7 Janmaat, 14 Kongolo, 13 Veltman, 8 De Guzman, 18 Fer, 16 Clasie, 20 Depay, 17 Lens, 19 Huntelaar. Allenatore: Louis Van Gaal 1 Romero; 4 Zabaleta, 15 Demichelis, 2 Garay, 16 Rojo; 8 E. Perez, 14 Mascherano, 6 Lucas Biglia; 10 Messi, 9 Higuain, 22 Lavezzi. A disposizione: 12 Orion, 21 Andujar, 3 Campagnaro, 23 Basanta, 17 F. Fernandez, 11 Maxi Rodriguez, 5 Gago, 13 A. Fernandez, 19 R. Alvarez, 20 Aguero, 18 Palacio. Allenatore: Alejandro Sabella 

Olanda-Argentina inizia tra poco: diretta dall’arbitro turco Cuneyt Cakir, è la seconda semifinale di Coppa del Mondo 2014. SI gioca a Sao Paulo e all’interno dell’Arena Corinthians sentiremo risuonare anche i due inni nazionali. Andiamo allora a scoprire quali sono, in che periodo sono nati e quale sia la loro storia. E’ dedicato a Guglielmo I d’Orange, detto Il Taciturno: il condottiero che nel corso della Guerra degli ottant’anni guidò gli olandese alla liberazione contro gli spagnoli, un conflitto che si combattè per spirito di indipendenza e per affermare la religione protestante. Il canto apparve in questo periodo (siamo nel XVI secolo): musica di Adriaan Valerius van der Veere, parole di Philip Marnix von Sint Aldegonde (ma il nome non è stato mai accertato). Già nel 1626 aveva assunto buona popolarità e fu quindi usato come simbolo della nuova Repubblica dei Paesi Bassi; l’ufficialità però arrivò soltanto nel maggio del 1932. Ha quindici strofe ma se ne canta solo la prima, tecnicamente sarebbe l’inno più antico d’Europa ma non essendo diventato subito ufficiale ha perso il primato a favore della Gran Bretagna. E’ stato creato nel 1812 da Vicente Lopez y Planes, uno scrittore e politico argentino che per 43 giorni nel 1827 fu anche presidente ad interim del Paese dopo la rinuncia di Bernardino de la Trinidfad Gonzalez Rivadavia; il suo mandato terminò quando si arrivò alla dissoluzione del Governo Nazionale. La musica è di Blas Parera (1813); la storia vuole che Lopez y Planes abbia assistito all’opera teatrale “El 25 de mayo” ad opera di Parera, e che il coro finale lo abbia ispirato a scrivere la prima strofa di un inno che prendesse il posto di quello di Morante. L’Assemblea Generale Costituente diede mandato ufficiale e l’11 maggio del 1813 approvò con il nome di “Marcha Patriotica”. Si dice che Parera, che morì in Spagna dopo aver vissuto in Brasile, avesse lasciato l’Argentina perchè obbligato a scrivere la musica dell’inno; una versione più credibile sostiene che il compositore (che era catalano) non avesse accettato di sottoporsi al giuramento di fedeltà alla patria argentina imposto a tutti gli spagnoli. Modificato più volte nel corso degli anni, l’inno inizialmente durava circa 20 minuti. 

E’ il 5-3-2 di Louis Van Gaal contro il 4-3-3 di Alejandro Sabella: la chiave tattica di Olanda-Argentina, presentata direttamente e “senza filtri”, è questa. Ma in realtà la seconda semifinale di Coppa del Mondo 2014 è molto di più. Intanto è una gran bella sfida in mediana: Van Gaal recupera Nigel De Jong e con lui in campo sa di poter liberare al meglio il talento di Wesley Sneijder e le scorribande di Robben. Il centrocampista del Milan ha il compito di interdire e recuperare palla, unire i reparti, azzannare le caviglie degli avversari. Dall’altra parte questo compito dovrebbe averlo Fernando Gago, perchè Enzo Perez dovrà provare “il Di Maria” pur avendo caratteristiche diverse, e quindi cercare la profondità preoccupandosi soprattutto di trattare la palla. E’ sfida sulle corsie: Kuyt (soprattutto) e Daley Blind sono dei terzini per modo di dire, la realtà è che l’Olanda in fase di possesso si trasformerà in un 3-4-1-2 con Sneijder a tutto campo e libero di portarsi alle spalle delle punte, con Robben che si allargherà andando a pizzicare la riga del fallo laterale e che De Jong che una volta persa palla andrà a scalare tra i centrali così da non far pagare troppo il fatto che i laterali (in particolare Kuyt) potranno spesso essere presi in mezzo. E poi ci sono Messi e Robben: chi se li prende? Ci sarà una marcatura specifica per loro? Stando alla loro posizione di partenza potrebbe essere che i candidati siano Blind da una parte e Enzo Perez dal’altra (dunque doppio ruolo per il centrocampista del Benfica), ma anche Marcos Rojo che dovrà essere il primo a impedirgli di partire. La differenza dove sta? Se l’Olanda ha anche Sneijder che può far perdere i riferimenti in campo andando a giocare tra le linee, nell’Argentina soltanto la Pulce sembra avere le capacità per farlo. Non significa che bloccare lui (fosse facile poi) porti in dote la vittoria automatica, ma potrebbe essere un buon punto di partenza. Infine: la capacità dei Lavezzi e degli Higuain da una parte, dei Robben e dei Van Persie dall’altra, di sacrificarsi e ripiegare in profondità potrebbe fare tutta la differenza del mondo. 

“Nancy e Jorge si abbracciano dopo il gran gol del loro figlio @G_Higuain. Che belli che sono!”. Il tweet, come è facile capire, riguarda Gonzalo Higuain (e i suoi genitori): l’attaccante del Napoli ha segnato un gol (e che gol!) fondamentale nel quarto di finale contro il Belgio (destro di prima intenzione e rete che si gonfia dopo una manciata di minuti e pass per la semifinale dopo un finale da cardioplama). Ora l’ultimo scoglio prima della finale al Maracana di Rio de Janeiro (e del sogno di ogni argentino di vincere il Mondiale in casa del Brasile) è rappresentato dall’Olanda di Louis Van Gaal. Il fischio d’inizio è fissato alle ore 22.00  italiane all’Arena Corinthians di San Paolo. Nancy e Jorge si abbracceranno ancora di gioia o per consolarsi? 

Si avvicina il fischio d’inizio della semifinale Olanda-Argentina, che sarà diretta dall’arbitro turco Cuneyt Cakir. Sul web e i social network in particolare si sprecano le immagini che uniscono l’augurio per l’Argentina allo sfottò per il Brasile che è stato brutalmente eliminato dalla Germania. Anche il famoso Cristo Redentore sulla montagna del Corcovado appare in una foto su Twitter con il bandierone dell’Albiceleste, mentre in altre immagini era stato modificato con le mani sulla faccia, a simboleggiare l’incredibile sconfitta della Seleçao contro i tedeschi. Per l’Argentina vincere i mondiali in casa del Brasile sarebbe una gioia doppia, ancor più dopo che i rivali di sempre hanno subito la peggior sconfitta della loro storia. 

Sta per iniziare la seconda semifinale di Coppa del Mondo, Olanda-Argentina; diretta dall’arbitro turco Cakir, è la riedizione della finale del 1978 e non solo. Due nazionali che si conoscono e che hanno tanto talento in campo; come finirà? IlSussidiario.net lo ha chiesto in esclusiva a Sandro Mazzola, che di Mondiali se ne intende (12 partite e 1 gol in tre edizioni giocate). L’ex centrocampista ci ha parlato di un Leo Messi sempre in grado di fare la differenza e di un Wesley Sneijder tornato su grandi livelli e divenuto più completo anche rispetto alla fantastica annata del Triplete con la maglia dell’Inter. Ci ha detto altre cose, incluso il suo pronostico; non ci resta allora che scoprirlo insieme.

Come andrà a finire Olanda-Argentina lo scopriremo tra poco, perchè le due nazionali stanno per entrare in campo all’Arena do Corinthians di Sao Paulo per la seconda semifinale di Coppa del Mondo; possiamo però farci un’idea di chi sia favorito e di come sia vista la sfida a priori dando uno sguardo a pronostici e quote di alcune agenzie di scommesse. Chi sarà a vincere, se si andrà ai calci di rigore, in che minuto eventualmente si andrà a rete… Ecco allora un breve sunto delle scommesse possibili di Olanda-Argentina.

I Mondiali impazzano e anche Peppa Pig sembra essere in attesa per la semifinale di stasera, 9 luglio 2014, che vedrà scontrarsi un’agguerritissima e solida Olanda, contro la nazionale argentina del campione Lionel Messi. Ogni italiano, dopo che la nostra nazionale è stata eliminate da un mordace Uruguay durante la fase a gironi, tifa in cuor suo per qualche altra nazionale e di certo non mancherà di farlo, sostenendo la futura sfidante della Germania per questa finale tutta brasiliana. Beh, perfino Peppa Pig ce lo chiede, con un tweet davvero divertente. Olanda o Argentina? Robben o Messi? Voi come la pensate?

La partita Olanda-Argentina sarà diretta dall’arbitro turco Cuneyt Cakir e valida per la seconda semifinale della Coppa del Mondo 2014. La vincente sfiderà la Germania nella finale di domenica prossima: cliccando qui potete leggere le informazioni per seguire la partita dell’Arena Corinthians di San Paolo in streaming video e in diretta tv. Tutte le partite della fase finale dei mondiali 2014 infatti, compresa Olanda-Argentina, saranno trasemsse da Sky e Rai in diretta tv e attraverso i sistemi ufficiali di diffusione in streaming su smartphone, tablet e web. Olanda-Argentina comincerà alle 22 

Si gioca all’Arena do Corinthians di Sao Paulo la seconda semifinale della Coppa del Mondo 2014: ore 22 italiane, Olanda-Argentina. Sulla carta è una partita pazzesca: le due squadre forse non hanno entusiasmato dal punto di vista del gioco ma hanno tantissimi campioni che sono in grado di cambiare le sorti della propria nazionale con una singola giocata, come del resto abbiamo visto nel corso di questo Mondiale. Si va allora verso una scintillante sfida tra calciatori ma anche organizzazioni; come sappiamo si andrà ai tempi supplementari in caso di parità dopo i novanta minuti ed eventualmente ai calci di rigore per stabilire quale sarà la nazionale che andrà a giocarsi il titolo al Maracanà. L’Olanda ai calci di rigore ci è già arrivata ai quarti: ne ha parati due Tim Krul portando avanti i suoi. Nella storia invece ci sono quelli del 1998, semifinale; in quell’occasione (contro il Brasile) andò male. L’Argentina ha vinto due serie consecutive nel 1990 contro Yugoslavia (quarti) e purtroppo Italia (semifinale), nel 1998 ha avuto la meglio agli ottavi di finale contro l’Inghilterra ma nel 2006 ha perso ai quarti contro la Germania. Le semifinali che si sono concluse ai calci di rigore nella storia della Coppa del Mondo non sono tantissime: abbiamo già citato Olanda-Brasile del 1998 e Italia-Argentina del 1990, ci sono poi Francia-Germania nel 1982 (debutto della lotteria dagli undici metri in Coppa del Mondo) e Germania-Inghilterra nel 1990. I precedenti tra queste due squadre ci sono, e sono anche piuttosto interessanti. Nel 1974, girone che valeva di fatto come una semifinale, l’Olanda battè a Gelsenkirchen l’Argentina con un netto 4-0, doppietta di Johan Cruijff e reti di Ruud Krol e Johnny Rep; quattro anni più tardi al Monumental di Buenos Aires l’Albiceleste vinse il titolo mondiale ai tempi supplementari con un 3-1 firmato dalla doppietta di Mario Kempes e la rete di Daniel Bertoni, per gli Orange aveva pareggiato Dick Nanninga e poi era arrivato un clamoroso palo al 90’. Altro incrocio, l’ultimo, nei quarti di finale del 1998: partita bellissima con Patrick Kluivert ad aprire le marcature e Claudio Lopez a pareggiare, tutto nei primi 17 minuti. Poi più nulla, ma l’Argentina rimasta in dieci (testata di Ortega a Van der Sar) cadeva ad un minuto dai tempi supplementari grazie a uno strepitoso gol di Dennis Bergkamp. L’Olanda è alla semifinale consecutiva (la quinta in totale), la Seleccion non ci arrivava da 24 anni (1990). L’Argentina si qualifica per la semifinale per la prima volta dal 1990, come abbiamo detto: da quella finale di Roma persa contro la Germania a questa partita di Sao Paulo sono trascorse nel mezzo cinque edizioni dei Mondali e l’Albiceleste pur avendo avuto sempre ottime nazionali con tanto talento bomber straordinari (uno su tutti, Gabriel Batistuta) non è mai più riuscita ad andare oltre i quarti di finale, conquistati nelle ultime due occasioni e sempre persi contro la Germania dopo aver battuto il Messico. Adesso è di nuovo escursione tra le prime quattro; risultato meritato se si pensa che la Seleccion è riuscita a tenere inviolata la sua porta nelle ultime due partite, vincendole entrambe 1-0 contro Svizzera e Belgio. Tuttavia Alejandro Sabella deve registrare un altro infortunio dopo quello di Sergio Aguero: l’infortunio alla coscia subito da Angel Di Maria è probabilmente la parola fine sulla Coppa del Mondo del giocatore del Real Madrid, che insieme a Leo Messi era il giocatore che più di ogni altro stava facendo la differenza. L’Argentina può comunque superare l’ostacolo: Enzo Perez è stato determinante nell’andare a chiudere ogni varco al Belgio, ma qualora il gol contro l’Olanda non dovesse arrivare subito diventerà difficile fare la partita senza il talento del numero 7. Ci si aggrappa a Leo Messi, che ha segnato 4 gol nel girone ma poi è calato, confermando la tendenza di questi Mondiali visto che è successo così a tutti i protagonisti della prima fase (con la sola eccezione di James Rodriguez). Un esempio? L’Olanda, che è in semifinale grazie alle reti di Sneijder e Huntelaar e alle parate di Tim Krul, scommessa stravinta da Louis Van Gaal che lo ha messo in campo esclusivamente per parare i penalty della Costa Rica rischiando addirittura di non avere il tempo per effettuare la sostituzione con Cillessen. L’Olanda ha rischiato grosso, non ha più trovato le reti di Robben e Van Persie; se l’esterno del Bayern Monaco ha comunque fornito ottime prestazioni dimostrandosi insieme a Sneijder il vero leader di questa nazionale, l’attaccante del Manchester United si è gradualmente spento e nel quarto di finale di sabato sera è finito una marea di volte in fuorigioco. Van Gaal ha perso Nigel De Jong e per sostituirlo ha mischiato le carte presentando una formazione diversa che ci dice della profondità della rosa a sua disposizione; contro la Costa Rica è però mancato l’affondo decisivo a livello di ritmo, pur se va detto che la sfortuna è stata tanta e che sono arrivati tre legni nei 120 minuti. Come finirà dunque questa partita? Chi raggiungerà la finale? Non ci resta che dare la parola al campo, metterci comodi e scoprirlo insieme: la diretta di Olanda-Argentina sta per cominciare…

Il tabellino

Sequenza rigori: Vlaar (O) parato, Messi (A) gol, Robben (O) gol, Garay (A) gol, Sneijder (O) parato, Aguero (A) gol, Kuyt (O) gol, M.Rodriguez (A) gol 

Olanda (3-5-2): Cillessen; De Vrij, Vlaar, Martins Indi (46’Janmaat); Kuyt, Sneijder, De Jong (62’Clasie), Wijnaldum, Kuyt; Robben, Van Persie (96’Huntelaar) (Krul, Vorm, Kongolo, Veltman, Verhaegh, De Guzman, Lens, Depay). All.Van Gaal.

Argentina (4-3-3): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; E.Perez (81’Palacio), Mascherano, Biglia; Lavezzi (101’M.Rodriguez), Higuain (82’Aguero), Messi (Orion, Andujar, F.Fernandez, Campagnaro, Basanta, Gago, A.Fernandez, R.Alvarez). All.Sabella.

Arbitro: Cuneyt Cakir (Turchia)

Ammoniti: 45’Martins Indi (O), 49’Demichelis (A), 105’Huntelaar (O) per gioco scorretto

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