Seconda semifinale della Coppa del Mondo 2014 stasera alle ore 22.00 italiane all’Arena Corinthians di San Paolo. Sarà anche la riedizione della finale dei Mondiali di Argentina 1978, vinta dalla squadra di casa 3-1. Conterà però soprattutto l’attualità, perché in palio ci sarà un posto in una nuova finale iridata. Partita incerta tra due squadre che finora hanno spiccato più per la capacità di subire pochissimo che per la qualità del gioco offensivo, nonostante la presenza di fenomeni come Leo Messi da una parte, Arjen Robben e Wesley Sneijder dall’altra. L’Olanda deve far fronte alle critiche dovute alla scelta di Louis Van Gaal di abbandonare lo storico modo di giocare degli olandesi, mentre la Seleccion dovrà fare i conti con il forfait di Angel Di Maria, assenza molto pesante per il c.t. Alejandro Sabella. Per presentare Olanda-Argentina abbiamo sentito Sandro Mazzola. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Olanda-Argentina che partita sarà? Penso che nella prima mezz’ora le due squadre si studieranno, poi inizieranno ad attaccare, magari anche a costo di prendersi qualche rischio nel secondo tempo se sarà necessario.
Si sentirà tanto l’assenza di Di Maria? Sì perché è un giocatore universale, sa creare gioco, segnare e impostare. Si sentirà veramente l’assenza di un giocatore del genere.
Come giocherà quindi l’Argentina? Credo che la loro manovra dipenderà molto da quel grande fuoriclasse che è Messi, un calciatore che fa sempre la differenza…
Come fermarlo? E’ veramente difficile fermare un giocatore del genere.
Come giocherà l’Olanda? Punterà molto sul fisico, che è una caratteristica della squadra olandese.
E poi ci sono Robben e Sneijder… Certo, e su Sneijder devo dire che è davvero tornato a grandi livelli. Ricorda quello del 2010, forse addirittura più completo.
Quali sono i limiti dell’Olanda? Fa fatica in attacco, dove non c’è nessun giocatore in grado di decidere da solo.
Quanto potrebbe contare la voglia di vincere il primo Mondiale per l’Olanda? Non credo che inciderà. Sono giocatori abituati a questo tipo di partite, e tutti vogliono vincere il Mondiale.
Il suo pronostico? Dico Argentina, ha un Messi in più. (Franco Vittadini)