La vittoria di Lars Boom, la grande prestazione di Vincenzo Nibali e di tutta la Astana, il tempo perso da Alberto Contador e il ritiro di Chris Froome: non sono mancate grandi emozioni nella quinta tappa del Tour de France 2014, Ypres-Arenberg (clicca qui per la cronaca, l’ordine d’arrivo e la classifica generale). E’ stato quindi un giorno importante oggi alla Grande Boucle, a partire dal ritiro di Chris Froome, vincitore nel 2013, per i postumi dell’ennesima caduta. Ha vinto l’olandese Lars Boom con un bell’allungo nel finale davanti al danese Jakob Fuglsang e a Vincenzo Nibali, compagni di squadra all’Astana. Proprio Nibali ha fatto grandi cose oggi sul pavé, in una tappa che ricordava la Parigi-Roubaix: meglio di un vero specialista, ha inflitto più di due minuti al suo rivale per il successo finale Alberto Contador. E’ ancora presto per capire chi vincerà il Tour, ma certamente il corridore siciliano ha iniziato alla grande e continua a tenere la maglia gialla. Per parlare della tappa di oggi abbiamo sentito Michele Bartoli. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Nibali protagonista sul pavé, se l’aspettava? Pensavo che potesse fare una bella corsa, ma forse non fino a questo punto. C’è da dire comunque che oggi i corridori migliori sono stati gli uomini di classifica, a significare che un conto è correre una classica, un altro è il Tour. Infatti Cancellara e Sagan, che sono più bravi ad affrontare questo tipo di gare, oggi sono arrivati dietro a Nibali.
Quanto ha contato l’aiuto della squadra? Tanto, perché l’Astana lo ha aiutato molto oggi, come sta facendo fin dalla prima tappa. Resta il fatto comunque che Nibali è stato bravissimo.
Ma non sta spendendo troppe energie quando siamo ancora all’inizio del Tour? Quando prendi un vantaggio così importante su Contador, si può comprendere che Nibali non stia correndo poi così male. E poi oggi hanno faticato tutti…
Froome abbandona il Tour, cosa ne pensa? Una perdita importante. Mi dispiace per il suo ritiro, sono cose che mettono tristezza.
Quanto mancherà alla corsa francese il favorito della vigilia? Tanto, perché le squadre dovranno impostare il Tour diversamente anche dal punto di vista tattico.
Quanto conta il tempo perso da Contador? Lo spagnolo è il corridore più forte in salita, ed è in grande forma quest’anno. Potrebbe staccare Nibali proprio in salita e recuperare lo svantaggio, che però è già molto importante e potrebbe incidere molto ai fini della classifica finale.
Sono Nibali e Contador adesso i favoriti del Tour? Credo naturalmente di sì, dopo il ritiro di Froome. Gli altri corridori, come Valverde, Rui Costa e Rolland, potranno lottare per i posti dietro Nibali e Contador.
Un giudizio sul successo di Boom?



E’ un corridore molto forte in corse di questo tipo e ha meritato il successo di oggi. Ha condotto questa tappa in modo eccezionale.
Una tappa epica, ma è giusto mettere il pavé nel Tour? Sì, direi di sì. Al Tour bisogna correre in qualsiasi condizione atmosferica, ci devono essere tappe di pianura, salita, a cronometro, sul pavé. E’ fondamentale che il vincitore della corsa francese sia un corridore completo. (Franco Vittadini)

Leggi anche

Diretta Tour de France 2024, classifica/ Tadej Pogacar ha vinto la 20^ tappa, lo sloveno è un cannibale!