Mi spiace dover annunciare che non potrò partecipare ad un torneo che negli ultimi anni mi ha detto molto bene. Questo il tweet di Rafael Nadal, che ha comunicato pochi minuti fa il suo forfait dagli Us Open, quarto e ultimo Slam stagionale. Il polso non gli dà tregua: il maiorchino è già stato costretto a saltare i primi tornei su superficie dura nel Nord America, a Toronto e Cincinnati; kermesse nelle quali peraltro era campione in carica, così come lo è a Flushing Meadows. Al di là della rinuncia alla caccia al quindicesimo Major in carriera, cifra che lo porterebbe a soli due titoli da Roger Federer, Nadal perderà tanti punti in classifica, perchè come noto gli Slam ne portano un sacco e non presentarsi un anno dopo aver vinto è oltremodo sanguinoso. Andy Murray per esempio si è fermato ai quarti di finale a Wimbledon dopo la vittoria del 2013: è crollato nel ranking ATP e oggi si ritrova al nono posto. Nadal rischia così di essere superato da Federer: lo svizzero, fresco vincitore a Cincinnati, è improvvisamente rinato, è tornato al terzo posto della classifica mondiale e soprattutto guadagnerà punti anche solo arrivando ai quarti, visto che lo scorso anno era stato fatto fuori un turno prima da Tommy Robredo. Rafa conosce la solfa: nel 2012 si fermò dopo Wimbledon, rimase fuori fino a febbraio e, scivolato in quinta posizione mondiale, dovette dare vita a una stagione da urlo per riprendersi la vetta che ha confermato fino al termine dellanno solare. Stavolta potrebbe essere più dura: il polso è un nemico che non dà tregua, lo sa bene Juan Martin Del Potro che dopo aver trionfato agli Us Open del 2009 sembrava destinato a una carriera da Top 3-4 e invece adesso è fuori dai primi dieci, con continui forfait e rientri e poca costanza nel circuito. Insomma: la gerarchia della classifica ATP rischia di essere nuovamente stravolta, soprattutto senza Nadal diminuiscono i pretendenti al titolo ma, letta in un altro modo, potrebbe essere questa la grande occasione per i Dimitrov (soprattutto) e i Raonic di mettere le mani sul primo Slam in carriera. Anche perchè Novak Djokovic sembra aver risentito in qualche modo del trionfo ai Championships e del matrimonio, e ha fatto flop sia a Toronto che a Cincinnati, salvando la sua leadership nel ranking solo perchè Nadal era fuori dai giochi. A oggi però il favorito numero uno sembra essere proprio Roger Federer; il Re cerca il diciottesimo Slam e mai come oggi quella cifra sembra decisamente raggiungibile.
(Claudio Franceschini)