La partita Milan-Liverpool, valida per il gruppo B del torneo amichevole Guinness Cup 2014, si è conclusa con il risultato finale di 0-2 per la squadra inglese. I Reds vincono il girone con 8 punti e si qualificano alla finale della coppa, in programma lunedì 4 agosto alle ore 03:00 italiane (al Sun Life Stadium di Miami): l’avversario sarà il Manchester United che ha vinto il gruppo A. Il Milan invece conclude la competizione con tre sconfitte in altrettante partite, 1 gol realizzato e 10 subiti. Al 17′ minuto di gioco il Liverpool passa in vantaggio. Passaggio per Essien che si fa rubare palla nella trequarti rossonera, Joe Allen entra in area centralmente e tira rasoterra a tu per tu con Abbiati: palla sul palo, raccoglie Sterling che prova il destro, Abbiati respinge con un piede ma arriva ancora Allen che di destro mette dentro. All’89’ minuto i Reds chiudono i conti. Suso avanza centralmente e al limite dell’area passa a sinistra per l’accorrente Coutinho, che punta l’area e poi ripassa a Suso: sinistro di prima intenzione e palla all’angolino, 0-2.
Dopo le buone cose fatte vedere dal Milan è ancora il Liverpool a passare. Suso allarga la palla per Coutinho sulla sinistra. L’ex talento dell’Inter si accentra e la passa nuovamente proprio a Suso, che smarcato fuori l’area di rigore calcia di prima intenzione di piatto mettendola nell’angolo basso alla sinistra di Gabriel. E’ 2 a 0 il risultato finale per i reds. Abbiamo visto un leggero passo in avanti di un Milan che è ancora un cantiere aperto, difficile accettare ancora ko così pesanti come quelli visti in questa Guinness Cup. Ci sarà tanto da lavorare per Filippo Inzaghi e compagni.
A dieci minuti dalla fine c’è poco da segnalare in una partita con poche emozioni e tanti cambi in questa ripresa. Esce De Sciglio che si fa male in uno scontro violento e fortuito col compagno di squadra Gabriel, al suo posto Albertazzi. Dentro anche Poli e Zapata per Muntari e Abate.
E’ momento di cambi nel Liverpool dopo un’ora. Sono otto le sostituzioni effettuate da Rodgers, dentro Johnson, Skrtel, Gerrard, Sakho, Peterson, Josè Enrique, Emre Can e Coutinho. Fuori Toure, Kelly, Coates, Robinson, Ibe, Lambert, Allen e Lucas Leiva. Passano altri quattro minuti ed è il Milan a effettuare tre sostituzioni. Vanno dentro Mexes, Honda e Cristante, fuori Rami, Essien ed El Sharaawy
C’è Mario Balotelli nella ripresa per Pippo Inzaghi, l’attaccante rossonero prende il posto di uno spento Giampaolo Pazzini. Altre sostituzioni nell’intervallo perchè Gabriel prende il posto di Abbiati e nel Liverppol entrano Suso e Coady rispettivamente per Henderson e Sterling.
Termina per uno a zero il primo tempo della sfida tra Milan e Liverpool. La decide al momento un gol di Allen, dopo una respinta di Abbiati sulla conclusione di Sterling. Rossoneri in difficoltà quando i Reds attaccano. Latita l’impostazione, la squadra di Inzaghi si affida ai lanci e non riesce a costruire.
Il Milan rischia di andare ancora sotto al minuto 27, quando Rami commette un’ingenuità atterrando in area di rigore Sterling. Abbiati si supera e con una prodezza respinge il calcio di rigore di Ricky Lambert.
Dopo sedici minuti passa in vantaggio il Liverpool. Allen sfrutta un errore di Essien sulla trequarti, dopo avergli rubato palla si dirige verso l’area di rigore e colpisce il palo. Arriva sulla ribattuta Sterling che calcia in porta e trova l’opposizione di Abbiati, sulla respinta del portiere rossonero è proprio Allen a metterla dentro sbloccando la gara. 1 a 0 per il Liverpool, Milan sotto.
Primo quarto d’ora trascorso senza grandi emozioni. Partita contratta e con molte interruzioni da parte dell’arbitro. Si lotta molto a livello fisico a centrocampo, con due squadre che aggrediscono l’avversario in pressing alto. Buona la partenza di Mattia De Sciglio che sulla corsia sembra essere molto propositivo.
Il Milan di Filippo Inzaghi vuole rifarsi dopo i due pesanti ko con Olympiakos e Manchester City. Di fronte c’è il Liverpool di Rodgers che non è avversario facile. Ecco le formazioni ufficiali: Milan 4-3-3 : Abbiati; Abate, Bonera, Rami, De Sciglio; Essien, Muntari, Saponara; Niang, Pazzini, El Shaarawy. All: Inzaghi Liverpool 4-2-3-1: Mignolet; Kelly, Toure, Coates, Robinson; Lucas Leiva, Henderson; Allen, Lambert, Ibe; Sterling. All: Rodgers
Per presentare Milan-Liverpool, terza partita del gruppo B di Guinness Cup 2014, siamo andati a dare unocchiata diretta ai superstiti delle due finali di Champions League: si sono giocate nel 2005 (Istanbul) e nel 2007 (Atene), una vittoria per parte con la prima che i Reds si aggiudicarono ai rigori rimontando uno 0-3 nel giro di sei minuti. Ecco allora chi cera già ai tempi. DANIELE BONERA Ha partecipato solo alla seconda finale: tuttavia non era nemmeno in panchina. Il Milan lo aveva acquistato dal Parma, dove aveva giocato per 4 stagioni dopo lesperienza nel Brescia. Quel primo anno fu utile soprattutto in campionato, dove gicò 25 partite; da allora è stato spesso e volentieri titolare al centro della difesa come sulla fascia destra, ma ha avuto svariati problemi fisici che ne hanno limitato lapporto. A oggi ha messo insieme 184 presenze con la maglia rossonera; non ha mai segnato, lunico gol della carriera lo ha realizzato nella prima stagione a Parma. A 33 anni può ancora dare il suo contributo di esperienza. FILIPPO INZAGHI La prima finale non la giocò: era la seconda di due stagioni maledette per infortuni vari (soprattutto alla schiena e alla caviglia) nelle quali le presenze in tutte le competizioni furono appena 43. Ma fu leroe della notte di Atene: doppietta, un gol al 45 su deviazione involontaria di una punizione di Pirlo, uno all82 infilandosi su un filtrante di Kakà e saltando Reina in uscita. La notte più bella della mia vita la chiama ancora oggi; adesso è lallenatore del Milan, il suo grande sogno da quando ha appeso le scarpette al chiodo, e proverà a rivivere quelle emozioni in panchina. Con i rossoneri ha un bilancio di 126 gol in 300 partite ed è tuttora il secondo miglior marcatore (dietro Raul) nelle competizioni europee per club, con 70 reti. STEVEN GERRARD Nel 2005 suonò la carica: realizzò la rete che iniziò la rimonta al 54, risultò il migliore in campo e quello che per primo capì che si poteva fare. Alzò la Champions League al cielo di Istanbul, da capitano. Nel 2007 invece uscì sconfitto: giocò tutta la partita come trequartista nel 4-2-3-1 di Benitez, alle spalle di Kuyt. Ha lasciato la nazionale dopo i Mondiali: vuole concentrarsi solo sul Liverpool. Ha 173 gol in 669 partite con i Reds, sua unica squadra; ironia della sorte, un suo scivolone sul prato di Anfield Road è costato al Liverpool la vittoria in Premier League, che il club sta inseguendo dal 1990.
Milan-Liverpool inizia tra poco ed è quindi il momento per andare a vedere direttamente chi sono i due allenatori che nella notte italiana mettono in campo le squadre. Sono entrambi giovani e possono rappresentare il futuro della categoria, come al solito ce lo dirà il tempo. MILAN, LALLENATORE: FILIPPO INZAGHI Come calciatore lo conosciamo bene: secondo miglior marcatore ogni epoca nelle coppe europee, più di 100 gol al Milan, capocannoniere di Serie A nel 1997. Oggi allena la sua squadra del cuore, dove ha iniziato con la gavetta: il primo anno ha guidato gli Allievi Nazionali, ha vinto la Scopigno Cup e ha raggiunto la Final Eight del campionato (fuori in semifinale). Il secondo anno è stato in Primavera: vittoria nel Torneo di Viareggio e ottavi di finale della Youth League, la Champions League dei giovani. Non è andato altrettanto bene in campionato, ma è bastato per convincere la società ad affidargli le chiavi della squadra. LIVERPOOL, LALLENATORE: BRENDAN RODGERS Coetaneo di SuperPippo, entrambi sono del 1973. A differenza del collega non ha mai giocato a calcio; ha iniziato guidando le giovanili del Chelsea quando cera José Mourinho, si è capito che aveva potenziale d è stato mandato a fare esperienza nel Championship. Un anno al Watford, un anno al Reading, al terzo tentativo la promozione con lo Swansea. Salva la squadra in maniera brillante, poi firma con il Liverpool; male la prima stagione, benissimo la seconda in cui porta i Reds in testa al campionato e ad un passo dal titolo vacante da 24 anni. Non lo vince per questione di centimetri e sfortuna; ci riprova questanno.
Milan-Liverpool chiude ufficialmente il gruppo B di Guinness Cup 2014, i rossoneri sono già eliminati mentre i Reds puntano direttamente verso la finale. La partita di questa sera si gioca al Bank of America Stadium di Charlotte, nel North Carolina; è la casa dei Carolina Panthers di football NFL, che ci giocano dal 2006. Prima che fosse inaugurato (il 14 settembre di 18 anni fa) limpianto era conosciuto come Carolina Stadium, un nome che peraltro è ancora in vigore quando ospita alcuni eventi della FIFA; ha poi conosciuto il nome di Ericsson Stadium, una pratica diffusa quella di vendere i diritti di denominazione a un grosso sponsor (negli Stati Uniti è molto frequente), e sempre in questo senso dal 2004 ha preso il nome attuale. Linaugurazione fu positiva dal punto di vista del risultato: i Panthers, che a tuttoggi non hanno mai perso nel loro stadio in partite di playoff, hanno battuto i Dallas Cowboys che avevano vinto lultimo Superbowl. Oggi il Bank of America Stadium contiene circa 73500 posti a sedere.
Alla mezzanotte e mezza italiana di questa notte il Bank of America Stadium di Charlotte, nel North Carolina, ospita Milan-Liverpool. Si tratta dellultima partita del gruppo B di Guinness Cup; una sfida molto interessante anche se di fatto inutile per i rossoneri. Che sono già eliminati dal torneo: hanno perso entrambe le partite precedenti e dunque non possono più agguantare il primo posto nel girone, che invece è in mano proprio ai Reds che con 5 punti precedono di una lunghezza il Manchester City battuto ai rigori. Una vittoria darebbe al Liverpool la finale, possibile anche con un pareggio o addirittura una sconfitta, qualora tra Olympiacos e Liverpool dovessero spuntarla i greci ai rigori (e a quel punto si andrebbe ad esaminare altro, come lo scontro diretto). Quando si parla di Milan-Liverpool si pensa immediatamente a quelle due finali di Champions League andate in scena nel giro di due anni. La prima, Istanbul 2005, fu pazzesca: i rossoneri andarono in vantaggio 3-0 nel primo tempo (Maldini e doppietta di Crespo) e avevano in mano la coppa, ma nella ripresa ebbero sei minuti di totale blackout che costarono i gol di Gerrard, Smicer e Xabi Alonso (che recuperò la respinta di Dida sul suo rigore). Nei supplementari Shevchenko si divorò un gol da mezzo centimetro sparando una cannonata sulla mano di Dudek che laveva alzata di puro istinto, e ai rigori ebbero la meglio inglesi. Fu una delusione tremenda per il Milan: qualcuno pensò addirittura di lasciare la squadra (Gattuso in particolare), invece il gruppo rimase compatto e due anni più tardi ritrovò il Liverpool, ad Atene. Questa volta comandò le operazioni e non si voltò indietro: punizione di Pirlo sulla schiena di Inzaghi e 1-0, filtrante di Kakà per SuperPippo e 2-0. Inutile nel finale la rete di Dirk Kuyt: Champions al Milan, la settima e finora ultima. Filippo Inzaghi è uno dei due superstiti di quella squadra, anche se adesso ne è lallenatore; laltro è Daniele Bonera. Pian piano i senatori sono andati via tutti: Pirlo nel 2011, il grande esodo dellestate 2012 (addii di Gattuso, Inzaghi e Nesta), Ambrosini nel 2013. Nel Liverpool invece cè un solo giocatore che fu protagonista di quelle finali: Steven Gerrard, che anche allora era capitano. Recentemente è tornato a parlare dei mesi più brutti della sua vita, quelli dello scivolone ad Anfield Road costato la partita contro il Chelsea e il titolo della Premier League, quelli del Mondiale chiuso con un solo punto e lamara eliminazione. Ha detto addio alla nazionale, e si concentrerà solo sul Liverpool. Che non si è più di tanto rinnovato, anche se in estate ha perso il suo grande bomber: Luis Suarez è volato a Barcellona e parte di quei soldi sono stati utilizzati per acquistare tre giocatori del Southampton, ovvero Dejan Lovren, Rickie Lambert e Adam Lallana. Spesi 62 milioni di euro in totale; altri 25 sono andati al Benfica per il talento di Lazar Markovic. Da vedere come si integreranno, ma la grande scommessa è soprattutto quella della definitiva esplosione di giocatori come Joe Allen e Raheem Sterling. Per quanto riguarda il Milan siamo ai lavori in corso: la squadra non è certo competitiva come quelle descritte più sopra, la rosa anzi non sembra essere competitiva per lottare alla pari con le altre big. Il carisma di Pippo Inzaghi potrebbe fare la differenza e portare qualche punto in più e una carica agonistica sconosciuta; per ora comunque sono arrivate due scoppole (otto gol subiti, uno solo realizzato) e tanta fatica, certamente mancano alcuni dei nazionali ma la sensazione è che anche in questa stagione ci sarà molto da faticare per centrare lobiettivo Europa, a meno che dal calciomercato non arrivi qualche interessante innesto. Per seguire questa partita dovete rivolgervi, come sempre quando si parla di Guinness Cup, a Sky Sport 1 e Sky SuperCalcio (canali 201 e 205 del satellite); ci sarà dunque anche la possibilità di streaming video con lapplicazione Sky Go, che per tutti gli abbonati è gratuita (basta inserire i dati dellabbonamento su skygo.sky.it). Qualora invece vogliate essere aggiornati via social network su risultato e marcatori, potete consultare le pagine messe a disposizione dal torneo: International Champions Cup è q uella su Facebook, @IntChampionsCup è il profilo Twitter. In alternativa ci sono le pagine delle due squadre: A.C. Milan (Facebook) e @acmilan (Twitter) per i rossoneri, Liverpool FC (Facebook) e @LFC (Twitter) per i Reds.
Il tabellino
Marcatori: 17’Allen, 89’Suso
Milan (4-3-3): Abbiati (46’Gabriel); Abate (80’Zapata), Rami (65’Mexes), Bonera, De Sciglio (76’Albertazzi); Muntari (80’Poli), Essien (65’Cristante), Saponara; Niang, Pazzini (46’Balotelli), El Shaarawy (dal 65’Honda) (Agazzi, Constant, Zaccardo, Mastour, Pinato, Modic). All.Inzaghi.
Liverpool (4-3-3): Mignolet; Kelly (59’Enrique), Toure (59’Skrtel), Coates (59’Sakho), Robinson (59’Johnson); Lucas (59’Gerrard), Henderson (46’Coady), Allen (59’Can); Ibe (59’Coutinho); Lambert (59’Peterson), Sterling (46’Suso) (Jones). All.Rodgers.
Ammoniti: 29’Kelly (L), 42’De Sciglio (M)