Il Real Madrid culla la vittoria fino ai minuti finali quando una rete di Raul Garcia rimette la partita in parità: il derby di Madrid finisce 1-1. Nelle fila delle Merengues pessime prove offerte da Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos mentre si salvano a pieni voti James, Bale e Carvajal. Nell’Atletico promosso il collettivo. In cattedra Raul Garcia, migliore dei suoi.



CASILLAS 6 Il talismano (non ha mai perso un derby) è il titolare di questa andata di Supercoppa di Spagna. Bravo sui tiri di Mandzukic e Saul: lo stile dello spagnolo ha però perso brillantezza. Non è certo una novità. Sul gol di Raul Garcia non poteva farci molto.
CARVAJAL 6,5 Le iniziative più insidiose del primo tempo arrivano dalla sua corsia e lui ne è l’autore. Attento in difesa, disinibito quando deve fronteggiare Siqueira in velocità. Promosso anche se coinvolto parzialmente in occasione del pareggio di Raul Garcia.
PEPE 6 Di solito è lui che usa le maniere forti sugli avversari invece al 4′ subisce un duro intervento di Koke. Il portoghese è più rilassato del solito; forse è per questo che Mandzukic riesce a prendere le misure in un paio di circostanze.
SERGIO RAMOS 5 Per poco non combina una frittata che rischia di costare carissima alla sua squadra: nel primo tempo sbaglia un controllo regalando il via libera all’imbucata dei Colchoneros. Ramos in versione Brasile 2014. Non il meglio per Ancelotti.
MARCELO 5 Si limita a fare lo stretto necessario. Non si avventura in discese azzardate perchè il semisconosciuto Saul quando può non esita ad attaccare. Ancora un po’ spaesato. uno di quello che si perde Raul Garcia sul corner che vale l’1-1 per i Colchoneros.
KROOS 6 Lontano parente dal talentuoso giocatore ammirato ai Mondiali. Deve ritrovare la forma giusta perchè uno così assieme a Modric può formare una cerniera di centrocampo fantastica. Intanto stasera non ha brillato del tutto. Per lui solo un lancio interessante all’attivo. Fallisce una rete facilssima ma si riscatta entrando nell’azione del momentaneo 1-0 dei suoi.
XABI ALONSO 5 Non si nota quasi mai. Che faccia quello che viene definito in gergo lavoro sporco? Probabile anche se Ancelotti gli chiedeva maggiore presenza nel far ripartire la manovra.
MODRIC 5,5 A centrocampo è uno dei migliori ma il croato non è al meglio e si vede. Troppo lento: al Real la sua rapidità di manovra servirebbe come il pane (77′ Di Maria sv)
BALE 6,5 Il gallese è il migliore dei suoi assieme a Carvajal. La fascia destra del Real funziona discretamente. L’ex Tottenham è il protagonista delle azioni più pericolose delle Merengues. Vicino al gol nella ripresa con una bordata deviata da Moya.
BENZEMA 5,5 I rifornimenti sono pochissimi ma il francese cerca di usare tutta la sua furbizia. Prova a rendersi utile con tagli, sponde e movimenti ma tutto appare vano. Non è nella sua serata migliore.
CRISTIANO RONALDO 5 La prova del portoghese è decisamente sottotono. CR7 non nota mai se non per un colpo di testa nel finale di primo tempo terminato sul fondo (dal 46′ JAMES RODRIGUEZ 6,5 Entra e crea subito scompiglio nella difesa avversaria. Segna il gol del momentaneo 1-0. Il ragazzo non può che crescere partita dopo partita).
ALL.ANCELOTTI 5,5 La sensazione è che avrebbe potuto ottenere qualcosa in più scegliendo un undici diverso in avvio. La passata stagione aveva trovato l’alchimia giusta, quest’anno dovrà ripetersi.



MOYA 6,5 Sicuro tutte le volte in cui viene chiamato in causa. Disinnesca le bombe di Bale e si fa trovare reattivo nelle uscite.
JUANFRAN 6,5 Il suo avversario di giornata sarebbe Cristiano Ronaldo ma il portoghese si annulla da solo. Lo spagnolo passa quindi una serata tranquilla> un mix di esperienza e concentrazione lo promuovono egregiamente.
MIRANDA 6,5 Difensore solido e roccioso. Assieme a Godin forma il cuore della muraglia dei Colchoneros. Questa sera non concede niente ai suoi avversari
GODIN 6,5 Stoico come sempre, il veterano dei Colchoneros non si fa trovare impreparato. Francobolla Benzema e chiude ogni spazio usando il fisico.
SIQUEIRA 5 Tramortito dal tandem Carvajal-Bale. Si ritrova ammonito dopo 11′ e gioca i restanti minuti con il freno a mano tirato. Alla fine Simeone lo richiama in panchina onde evitare di ritrovarsi con un uomo in meno (63′ ANSALDI 5,5 Non reattivo in occasione del gol di James Rodriguez).
KOKE 6 Corre per due anche se questa sera non è molto propositivo nella fase di costruzione del gioco. Resta una pedina fondamentale nello scacchiere dell’Atletico Madrid.
MARIO SUAREZ 6 Falloso ma comunque efficace. Funge da filtro davanti la difesa ma non disdegna neppure nel proporsi in fase offensiva.
GABI 6 Cuore e grinta al servizio di Simeone. Non si tira mai indietro e lotta fino al 90′ su ogni pallone. Un po’ impreciso.
SAUL 5,5 Inizia la partita in modo piuttosto anonimo poi con il passare dei minuti cresce fino a tentare un paio di conclusioni verso Casillas. Nel complesso troppo timida la sua apparizione al Bernabeu (dal 56’GRIEZMANN 6 Il ragazzo ha talento e si vede. Poteva essere inserito dall’inizio).
RAUL GARCIA 6,5 Man of the match. Un suo gol nel finale consente ai Colchoneros di tornare a casa con un preziosissimo pareggio. Una zampata che vale oro colato.
MANDZUKIC 6 Lavoro sfiancante quello chiesto all’ex attaccante del Bayern Monaco. Mario esegue il compito spesso lasciandosi andare in qualche scintilla di troppo con Sergio Ramos (dal 77′ Raul Jimenez sv)
ALL.SIMEONE 6 Continua il suo splendido lavoro sulla panchina dell’Atletico Madrid. I Colchoneros tornano a casa con un pareggio confortante in vista del ritorno. La vittoria della coppa non è un miraggio…



Non una buona direzione quella vista questa sera al Bernabeu. Tutti i cartellini gialli sono giusti ma ne mancano uno a Marcelo e uno a Siqueira. Dubbio sul fallo di mano di Manduzkic: anche in questo caso poteva scapparci il giallo. L’episodio più grave è però nel finale quando il direttore di gara non concede un evidente rigore al Real Madrid. Sul tiro di Carvajal la mano del difensore dell’Atletico Madrid era nettamente staccata dal corpo.

 Real Madrid-Atletico Madrid, atto uno. L’andata della Supercoppa di Spagna si gioca in un Santiago Bernabeu gremito per l’occasione. In campo si incontrano le due squadre che nell’ultimo anno solare di Liga hanno dimostrato di essere le più in forma. Da una parte troviamo le Merengues di Carlo Ancelotti vincitrici dell’accoppiata Coppa del Re-Champions League (quest’ultima proprio ai danni dei cugini in una finale storica), dall’altra i sorprendenti Colchoneros di Diego Simeone detentori del campionato iberico. L’ultima volta che le due formazioni si sono affrontate fu per la citata finale di Champions League in quel di Lisbona e nell’occasione i ventidue giocatori in campo seppero regalare una partita epica e difficilmente dimenticabile. Questa sera ci sono tutte le carte in regola per assistere a un nuovo capitolo della nuova saga spagnola. E’ vero che l’Atletico Madrid non può contare su Diego Costa, ceduto al Chelsea, ma al suo posto è arrivato un altro bomber di razza che risponde al nome di Mandzukic. Inoltre la squadra del Cholo ha cambiato diversi elementi dello scacchiere a cominciare da Oblak, Griezmann, (questa sera tutti e due partono dalla panchina)e Siqueira. Il Real Madrid non è stato di certo a guardare ed ecco che lo spendaccione Florentino Perez ha regalato ad Ancelotti due campionissimi del calibro di Kroos e James Rodriguez. Qualcuno è di troppo: ogni riferimento a Di Maria è puramente casuale. In ogni caso Carletto non ha voluto sentire ragioni perché il modulo resta il razionale 4-3-3 che tante soddisfazioni ha regalato nella passata stagione e i nuovi innesti, se vorranno partire titolari, dovranno adattarsi a un telaio ormai rodato. Ancelotti ha scelto il seguente undici: Casillas tra i pali, davanti a lui una difesa a quattro composta da Marcelo, Sergio Ramos, Pepe e Carvajal. In mezzo al campo Xabi Alonso prende il posto di James Rodriguez che parte dalla panchina con Modric e Kroos a completare il terzetto. Davanti la BBC non si tocca: Bale, Benzema e Cristiano Ronaldo sono le punte di diamante di una squadra sulla carta stratosferica. L’Atletico Madrid risponde con un 4-4-2 molto flessibile. Moya in  porta quindi Siqueira, Godin, Miranda e Juanfran; in mediana spazio a Gabi e Mario Suarez mentre Koke e Saul agiscono sulle corsie esterne.  A Raul Garcia il compito di supportare l’unica punta Mandzukic. Il Real inizia subito forte spinto da uno stadio tutto esaurito. Il pallone scorre bene tra i giocatori più talentuosi delle Merengues ma il pressing dell’Atletico è asfissiante fin dai primissimi minuti di gioco. Dopo appena 4′ il direttore di gara estrae il primo cartellino giallo all’indirizzo di Koke (6) per un brutto intervento a gamba tesa ai danni di Pepe (6). La prima occasione degna di nota arriva al 10′: Bale (6) conquista la sfera sulla trequarti e dopo aver ricevuto la sponda conclude verso Moya (6). Il tiro esce sul fondo. Ma chi fa paura per davvero è l’Atletico Madrid che in due minuti sfiora il vantaggio. Prima Mandzukic (6) non ci pensa due volte a sparare verso Casillas (6) che respinge come può la botta dell’ex Bayern Monaco poi è il turno di Saul (6). Un errato controllo di Sergio Ramos (5,5) consente al centrocampista di Simeone di calciare in porta ma anche in questo caso il portiere spagnolo è bravissimo a non farsi sorprendere. I talentuosi attaccanti del Real Madrid faticano ad accendersi: Cristiano Ronaldo (5) viene annullato da Juanfran (6) mentre Benzema (5,5) è ben francobollato da Godin (6,5). Bale è l’unico che prova a dare una scossa ma non basta. I Colchoneros sembrano passivi invece al primo varcono sono pronti a pungere con rapide verticalizzazioni; alla fine, come detto, le palle gol più nitide sono capitate proprio ai rojoblancos. L’ultima scossa del primo tempo è un colpo di testa di Cristiano Ronaldo terminato sul fondo.

 La sola garra non basta per far decollare un match equilibrato e avaro di palle gol. Il Real Madrid controlla il match ma non riesce a pungere. La muraglia biancorossa tiene bene e anzi le occasioni più grandi capitano proprio ai colchoneros.

Fa il minimo indispensabile anche se ai suoi talenti offensivi manca il guizzo in zona gol. Cristiano Ronaldo è abulico mentre Benzema ha pochi rifornimenti. Il tanto possesso palla non paga.  Il gallese è il più in palla dei suoi. L’ex Tottenham non si fa intimidire dalle dure entrate degli avversari e quando parte crea sempre scompiglio dalle parti di Siqueira.  Il tedesco campione del mondo deve ancora calarsi nella nuova realtà. In mezzo al campo fatica a smistare rapidamente il pallone da una parte all’altra del campo e sembra un parente del campione ammirato in Brasile. Cercasi la forma migliore.

Non si lascia sopraffare dalla voglia di impressionare del Real Madrid. Gli uomini di Simeone restano compatti e chiudono ogni varco; in contropiede i Colchoneros hanno avuto qualche chance interessante.  A sprazzi regala colpi di grande classe. Come nel caso dell’assist a Mandzukic intorno al 30′. Lotta e imposta con la stessa grinta.  Si prende un cartellino giallo per un intervento inutile su Bale. Il gallese gli fa girare la testa ogni volta che accelera. L’ex Udinese

 La partita è molto dura fin da subito ma lui mette subito le cose in chiaro; il primo giallo arriva dopo 4′ e il secondo all’11’. Manca l’ammonizione a Marcelo: unica pecca di una gara non difficile. Giusto anche il giallo a Xabi Alonso (FG)