In attesa del ritorno di Europa League fissato per giovedì, il Torino vive le ultime giornate di questo calciomercato molto intenso. Da vedere se Alessio Cerci rimarrà, o sarà ceduto magari al Milan con Giampaolo Pazzini che potrebbe diventare granata. Sempre per l’attacco, si tratta Abel Hernandez col Palermo. Matteo Darmian invece non sarà ceduto, per il resto ci vorrebbe qualche altro rinforzo magari a centrocampo per affrontare questa stagione che si spera prevederà per gli uomini di Giampiero Ventura il doppio impegno. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito sul calciomercato del Torino l’agente FIFA Alberto Guidoni. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Rimarrà Cerci? Lo spero, in effetti se il Torino vendesse Cerci farebbe un grave errore. Un giocatore così non si può cedere neanche per Pazzini, che al Milan è una riserva. Mi auguro che questo non succeda, già con la partenza di Immobile l’attacco si è indebolito.

Un attacco che non va bene quindi… Barreto e Larrondo non mi sembrano adatti per essere titolari, Martinez e Quagliarella sono tutti da verificare, qualche rinforzo ci vorrebbe in effetti.



Hernandez dal Palermo? Se arrivasse sarebbe una buona cosa, ma il suo acquisto sarebbe possibile in caso di partenza di Cerci, non credo che potrebbero giocare insieme.

Il futuro di Darmian? Credo che lui rimarrà, per fortuna ultimamente si parla poco della sua cessione.

Qualche rinforzo in difesa? La difesa va bene così: mi sembra bene impostata, non la cambierei più di tanto.

Cosa pensa di Ventura? Spero che rimanga il più possibile, ha dato solidità e consistenza alla squadra, il Torino in questi anni è cresciuto molto con lui.

Un giudizio sulla società e su Cairo? Buono il lavoro degli ultimi anni, buono anche il fatto che Cairo stia affidando a persone di grande competenza la gestione del Torino. Ora bisogna che rimanga a questi livelli e cresca ancora di più magari.



Poi c’è un settore giovanile molto buono… Anche da lì si possono scegliere giocatori di valore da lanciare a poco a poco.

(Franco Vittadini)