Nell’intervista recentemente rilasciata a ilsussidiario.net (clicca qui per leggerla), l’agente FIFA Stefano Barattin ha parlato anche dei consigli per il fantacalcio. Citando tre giocatori in particolare: il portiere Simone Scuffet (clicca qui per i consigli di mercoledi 27 agosto), il centrocampista Arturo Vidal e l’attaccante Gonzalo Higuain. Scuffet è una scommessa perché la tenuta difensiva della Strama-Udinese è ancora poco decifrabile; Vidal e Higuain invece sono due fanta-certezze: il primo è un centrocampista da 10 gol a stagione mentre il secondo ha in canna 15-20 reti. – 



Manca ormai meno di una settimana all’inizio del campionato di Serie A 2014-2015: questi giorni sono dedicati all’asta per il Fantacalcio, che ogni anno coinvolge migliaia di appassionati in tutta Italia. Per costruire una buona squadra è opinione comune che si debba innanzitutto guardare alla realtà; certo questo è un gioco che si basa sulla somma di voti e punteggi e quindi gli equilibri tattici contano zero, ma come nella realtà avere una buona retroguardia può fare tutta la differenza del mondo. In che modo? Spieghiamo, perchè le scuole di pensiero sono due. La prima prevede l’assenza dei modificatori di ruolo: in questo caso non ci sono medie da calcolare ed è preferibile puntare su quei difensori che possono anche avere più di un passaggio a vuoto nell’arco della stagione ma garantiscono bonus in termini di gol, che sono poi quelli che fanno la differenza. Dunque: Vidic, Chiellini, Rami, ma anche esterni come Maicon o Maggio. L’altra scuola di pensiero riguarda i modificatori: vale a dire il calcolo della media di reparto, che va ad influire positivamente sul proprio punteggio o negativamente su quello dell’avversario (esempio: se la media dei miei difensori è 6,5 toglierò tot punti all’avversario, a seconda di quello che ciascuna Lega abbia deciso). Qui, va da sè, conviene scegliere giocatori che magari segnano meno o hanno nomi meno altisonanti, ma garantiscono presenze (giocare in 10 o meno è terribile con questa regola) e affidabilità. Qualche nome? I Rossettini o i Cacciatore di turno, che sono titolari sempre o quasi e raramente prendono voti bassi. In generale la regola aurea è provare a puntare su difensori che non si facciano ammonire troppo spesso; sembra un dettaglio, ma la somma dei cartellini gialli nel conteggio dei punti può essere deleterio…



Il campionato di calcio di Serie A riparte il prossimo fine settimana; con esso, va da sè, arriva anche il momento del Fantacalcio. Il gioco è diventato celeberrimo nel corso degli anni; poter creare una propria rosa, mettere in campo ogni domenica la formazione tipo e sfidare gli amici (o semplicemente partecipare “privatamente” a uno dei tanti tornei organizzati da quotidiani, siti e reti televisive) ci fa sentire allenatori in cerca del successo. Nel corso della stagione la redazione de IlSussidiario.net vi terrà compagnia con consigli utili, giornata per giornata, sui calciatori da schierare di volta in volta; ma qui siamo alla fase precedente, e cioè quella dell’asta. Diciamo la verità: è questo uno dei momenti più belli dell’intero pacchetto. Sedersi a un tavolo e pianificare, mettere a punto una strategia, vivere quei momenti di tensione tra una chiamata e un’altra, ripiegare su altro se l’obiettivo principale sfuma. Per una sera, o un pomeriggio o una mattina, si è in tutto e per tutto direttori sportivi. Già, ma come si assembla una rosa da primo posto? Bisogna tenere conto di tanti fattori. Per esempio: meglio un bomber da 20-25 gol o tre-quattro che ne garantiscano 9-10 a testa? Meglio il difensore dal rendimento sicuro ma senza troppi picchi o quello con media inferiore ma capace di segnare? Più redditizio il centrocampista costante o quello che fornisce gol e assist ma è anche preda di giornate da incubo e si fa ammonire spesso e volentieri? Se giocate con la regola degli assist terzini e trequartisti faranno al caso vostro; se utilizzate i modificatori di difesa e centrocampo la media voto diventa più che mai importante fin quasi a prendere il sopravvento sul tabellino dei marcatori. E il portiere: bisogna puntare su quello protetto da una super difesa o su quello che para rigori e fa grandi prestazioni ma subisce tanto? Ognuno ha la sua idea, ognuno segue una propria strategia. Seguire tifo e cuore può andare bene, puntare sui pupilli personali è certamente piacevole e in qualche caso redditizio; ma ci sono anche quelli che si improvvisano statistici e studiano dati e medie a profusione, cercando di individuare in questo modo la rosa perfetta (del resto c’è chi lo ha fatto a livello professionistico, con successo). Insomma: ci sarebbero tante, tantissime cose da dire, e in questi giorni proveremo a darvi la nostra versione delle cose. (Claudio Franceschini)

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